Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Poco importa identificare gli autentici riferimenti (i cui nomi sono stati opportunamente variati) di politici o di loschi individui che compongono la corte di amici e conoscenti via via più lontani da quel centro di gravità permanente che tutti chiamano semplicemente "Lui". Chi conosce le vicende e la storia degli ultimi anni saprà farlo senza troppe difficoltà; ma è operazione superflua, perché tutti o quasi si confondono in un blob umano indistinto che si moltiplica e succede a se stesso generando un'infinita serie di maschere intercambiabili il cui unico scopo è quello di avvicinarsi quanto più possibile a Lui per poter godere in qualche modo della sua luce riflessa. Un'umanità viziosa...Leggi tutto e dai tratti sovrapponibili dipinta da Sorrentino senza troppa accuratezza, pedine di uno scacchiere invisibile che si muovono stordite da sesso e cocaina. Tutta la prima parte di questa prima parte è occupata dall'arrivismo di Marra (Scamarcio), dalla patetica rincorsa al piacere del lagnoso ministro Recchia (Bentivoglio), da corpi di splendide donne (Smutniak, Axén...) che si offrono come merce di scambio per avanzare nella scala sociale e raggiungere l'agognata agiatezza. Sorrentino non segue una logica, un vero filo conduttore: in assenza del suo mattatore (Servillo), destinato a comparire solo in un secondo tempo, dipinge una nuova GRANDE BELLEZZA trascinandola nel vortice di un party perenne da sublimarsi in quello colossale che Marra organizza in Sardegna nella villa a fianco di quella di Lui; qui Sorrentino, giunto al momento di passaggio dalla dimensione corale a quella intimista (confinata nella lussuosa tenuta sarda di Silvio), tenta di visualizzare l'estasi in un tripudio surreale di corpi perfetti seminudi che si agitano in un'interminabile e rallentata danza sotto il sole. Le musiche ritmate e suadenti si fondono alle immagini raggiungendo l'apice creativo del film, almeno a livello sensoriale. E dopo la tempesta (ormonale) ecco la quiete, dopo l'esibizione insistita di nani e ballerine l'individuazione dell'icona a cui tutti i protagonisti tendono: Silvio, chiuso nel suo eden privato assieme ad “Eva” (Ricci), la moglie che ormai ha perso l'ascendente su di un marito sempre più immerso in una dimensione messianica di egemone dominatore, riprodotto da Servillo con perfetta mimesi e un autocompiacimento mai così giustificato. La qualità dei dialoghi finalmente sale, l'interpretazione supera la magnificenza della messinscena e un ritratto in parte inedito di Berlusconi ce lo restituisce nella sua giusta tridimensionalità senza tralasciare di sottolinearne l'ironia, la sfacciataggine, la megalomania anche nelle piccole cose, le velleità di educatore (del nipote). Fin lì, in luogo di un Servillo monumentale avevamo avuto un Bentivoglio goffamente macchiettistico, uno Scamarcio ben poco incisivo, splendide donne dagli sguardi come pantere e simpatici camei di contorno (ottimo Memphis). Inatteso il Concato che nel finale canta "Una domenica bestiale", la "loro" canzone. Sembran due film diversi e siamo solo a metà del cammino. Diventeranno quattro?

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/04/18 DAL BENEMERITO COTOLA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 28/04/18
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Schramm 3/05/18 11:43 - 3490 commenti

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Loro. L’Oro. L’Horror. Il paradiso dell’inferno. L’incubo-incubatrice dell’Eden del Potere. Sorrentino traccia un’assonometria isometrica cavaliera e del Cavaliere con annessa prosepopea e il resto della sua filmografia (la solitudo eroica di Titta; il diavolo Jeppo; Servillo berlusconeggia andreottianamente; gli esami di senilità) regalandoci una coreografia pansessuata che viene a dirci che anche allo stivale (di Wanda) mancano 12 ore alla fine, e un magico impatto rappresentativo schiaffeggiante. Servillo, imponente come un carro allegorico messicano, ha slanci interpretativi mostruosi.
MEMORABILE: L'incontro con Dio

Galbo 29/04/18 07:14 - 12372 commenti

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Sebbene le prestazioni di alcuni attori (Bentivoglio in primis) lascino il segno, la prima parte del film è una rappresentazione prevedibile e senza personalità della cortigianeria spinta all'eccesso. Per fortuna il film cambia "marcia" con l'entrata in scena del grande Servillo (e della Ricci), che coincide con un deciso miglioramento della scrittura e dei dialoghi. Rimane tuttavia un'opera difficilmente giudicabile prima di avere visto la seconda parte.

Cotola 24/04/18 23:21 - 8998 commenti

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"Lui" entra in scena solo negli ultimi quaranta minuti. Prima ci sono "Loro": quelli che contano (soprattutto politici e donnine allegre ma non solo). C'è anche Sorrentino nudo e puro con tutto il suo modo di fare cinema, pregi e difetti compresi. All'inizio si insiste troppo sulla decadenza di certi ambienti e si cade anche un filino nella volgarità: per carità, verosimile. Meglio l'ironia di certe situazioni e in generale tutta la seconda parte. La tecnica, piaccia o meno, c'è. Discutibile la divisione in due parti: tagliando qui e lì si poteva sfornare un'opera unica.
MEMORABILE: Apicella detronizzato

Lou 26/04/18 00:16 - 1119 commenti

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Si esce dal cinema col sorriso sulle labbra, ammirati ancora una volta dalla capacità di Sorrentino di trattare temi delicati con spregiudicatezza, oltre che con grande padronanza tecnica. La prima parte è dedicata alla squallido arrivismo di chi è disposto a tutto per avvicinare il potere ed è spinta, al limite dell’orgia, ma rende bene l’idea. Poi entra in scena Lui e il solito fuoriclasse Servillo non delude nel mostrarci alcuni dei tratti tipici del personaggio. Notevole, ora non resta che vedere Loro 2.
MEMORABILE: “Abbiamo tutto”. “Tutto non basta”.

Ildiavolo 28/04/18 13:49 - 10 commenti

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Il ritorno del miglior Sorrentino: davvero ottimo nella prima parte di film, quando gestisce con ritmo indiavolato e immagini d'impatto - tralasciando qualche allegoria ferina - il circo d'arrivismo che si muove intorno a Lui; un po' singhiozzante nei momenti di quiete, con momenti di lirismo malriusciti e patetismi più adatti alle americanate sentimentali che al cinismo mostrato nella prima parte di film; particolarmente malriusciti in tal senso i personaggi della Lario e del calciatore. Anche la maschera silviesca per ora non è del tutto riuscita.

Rambo90 1/05/18 01:20 - 7661 commenti

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Un Sorrentino molto più veloce del solito, che rinuncia agli orpelli registici per regalarci un ritratto impietoso della volgarità del potere italiano (volgarità alla quale lui stesso però non riesce a sottrarsi con alcune immagini). Il film scivola via soprattutto grazie all'ottimo lavoro attoriale, da un Bentivoglio magistrale alla buona imitazione di Servillo (trucco a parte), fino a uno Scamarcio che nel ruolo di cialtrone arrivista trova forse la parte della vita. Qui e là ridondante, fa sorridere di amarezza come dovrebbe. Buono.

Markus 2/05/18 15:49 - 3680 commenti

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Film ambientato nel 2006. In questo primo capitolo (di due) Sorrentino offre un quadro d'insieme del Berlusconi(smo) che tutti ben conosciamo tramite le cronache più o meno sexy. Lo fa, forse tardivamente, attraverso immagini ampiamente prevedibili (ville sfarzose, feste orgiastiche e impicci politici) che non suscitano alcuna sorpresa; questo forse l'aspetto a tratti più avvilente di un'opera in definitiva da vedere come un bel dipinto... che tragicamente trasmette molto poco in chi lo guarda.

Nancy 6/05/18 13:57 - 774 commenti

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Borioso e inutilmente celebrativo degli anni più vuoti che il nostro paese forse ricordi. Ma al di là della funzionalità o meno, il film non conta neanche un bel momento poetico, tra una prima parte videoclippara, con Scamarcio che non sostiene la viscidezza del suo personaggio e la Smutniak ben poco in parte, nudità femminili a profusione e droga alla Harmony Korine. Dopo più di un’ora appare il venerato Lui che è poi la solita macchietta, solo ben interpretata da Servillo, con le solite gag su Berlusconi. Il peggior film di Sorrentino.

Deepred89 14/05/18 00:54 - 3701 commenti

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Poca politica per fortuna: Sorrentino introduce il 2006 di Silvio Berlusconi attraverso il viaggio ai confini di un inferno tutto escort, droghe, denaro, festini e tatuaggi. Ottimi il montaggio e alcuni affondi visionari, trascinante il motore della vicenda (l'arraffone pugliese - uno Scamarcio sorprendente - sulle orme di Berlusconi), ma Sorrentino gestisce in modo ingombrante il grottesco e il suo affresco scade sovente in una versione arty e softcore di Mutande pazze. Credibile Elena Sofia Ricci, troppo parodistici Servillo e Bentivoglio.

Gabrius79 8/05/18 23:54 - 1420 commenti

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Questo primo capitolo ha tutta l'aria di essere la classica "sorrentinata": si parte con una lunga carrellata di nudi e sniffate inframezzate da momenti onirici e quasi simili a videoclip. Poi si scorgono buone interpretazioni di Bentivoglio e Scamarcio. Nell'ultima mezz'ora l'ingresso di uno strepitoso Servillo nei panni di Berlusconi dà un bel giro di volta alla storia e il film si lascia seguire bene. Il tutto in attesa del secondo capitolo.

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Didda23 16/05/18 10:51 - 2424 commenti

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I Loro del titolo sono gli arrivisti che sperano di entrare nelle grazie di Lui facendo leva sulle debolezze di un personaggio incredibilmente sfaccettato. La tecnica registica di Sorrentino è indiscutibile, più vicina ai fasti della Grande bellezza che a quella del Divo. Prima parte un po' monotona, con un Bentivoglio rinchiuso in un Bondi eccessivamente caricaturale. Nel momento in cui entra in scena Servillo il film si trasforma, diviene ipnotico e il finale (rischioso) sfiora la poesia. Un antipastino delizioso che anticipa il "vero" film.
MEMORABILE: Le poesie di Bondi; La lezione di Silvio al nipote; Apicella sconsolato che se ne va a capo chino.

Xamini 16/05/18 00:35 - 1244 commenti

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Difficile da giudicare da solo, questo Loro 1 veste i panni di una sontuosa intro per la seconda parte. Addirittura tutta la prima ora abbondante è propedeutica alla figura del protagonista: quel "loro" si avverte fortemente solo in relazione all'"uno" che verrà. Sorrentino, ovviamente, esagera, reiterando un concetto già chiaro in La grande bellezza e utilizzando tutto il suo mestiere per abbondare in suggestioni, dilatando tempi, gigioneggiando con autocompiacimento in inquadrature, tingendo quasi di sentore felliniano la decadenza del potere italiano, sino a farcelo venire in uggio. A fare da contrappunto, un'ironia sempre presente e un Servillo/Berlusconi a tratti grottesco.
MEMORABILE: La metafora della pecora incantata sino alle estreme conseguenze da Mike Buongiorno; la pioggia di pasticche; Dio; "Abbiamo tutto" - "Tutto non basta"

Paulaster 4/06/18 09:54 - 4375 commenti

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Preambolo dedicato alla fauna festaiola vicina alla corte del Lui (Berlusconi) onnipotente. Tirata per le lunghe la prima parte, senza grandi idee registiche (più affidata a stereotipi), nella quale il sottobosco di belle fanciulle non riesce a mostrare che una ovvia vacuità. L'entrata in scena di Servillo soddisfa per il taglio umanista del personaggio. Figure di contorno non sempre centrate (Cantarelli, il calciatore, Bentivoglio come una caricatura di Pomicino).
MEMORABILE: La moto d'acqua; Concato live in giardino.

Ryo 17/06/18 12:12 - 2169 commenti

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Stile di Sorrentino sempre iconico. In questa prima parte la storia di Berlusconi viene messa da parte e mostrata davvero poco, solo alla fine. Per tutto il resto del film si cerca di creare un alone di mistero e di mitizzazione del personaggio: non lo si chiama mai col suo nome, sembra un'impresa poterlo solamente vedere da lontano e la storia si concentra sulla vita mondana di Sergio Mora che fra droga, feste e ricatti politici cerca di arrivare a "Lui". Dopo un po' il film diventa ripetitivo, ma c'è spazio per virtuose sequenze interessanti.
MEMORABILE: La capra che muore con l'aria condizionata; L'incontro con "Dio"; La pioggia di pasticche.

Matalo! 20/06/18 12:29 - 1378 commenti

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Problematico argomento che Sorrentino tratta come un Divo ma in minore. La parte 1 è la più interessante e divertente: ci sono alcune qualità maggiori dell'autore e Scamarcio funziona a dovere. Ma questo non toglie un senso di autocompiacimento meno marcato che nei film internazionali. Nomi falsi e veri non aiutano a gestire questa giostra che talvolta colpisce ma non affonda lo stiletto. Un successo a metà, per questa metà.

Fabbiu 11/07/18 12:26 - 2133 commenti

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Un primo tempo, come tale, rende difficile valutare l'opera (sulla vita di Berlusconi negli anni del suo decadimento politico) di Sorrentino. La strada intrapresa è quella di insistere, non senza una certa pedante raffinatezza tipica dell'autore, sulla decadenza dei costumi dell'aristocrazia cortigiana. La costruzione della narrativa è interessante, cioè partendo con "Loro" e da una insolita ambientazione (Taranto) prima di arrivare al mostruoso Servillo, che si prende solo l'ultima parte. Fin qui meritevole, ma poco incisivo.
MEMORABILE: Berlusconi al nipote: "Una verità è il frutto del tono e della convinzione con la quale la affermiamo".

Bubobubo 30/08/18 19:03 - 1847 commenti

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Prendete un film di Harmony Korine, drogatelo (ahem) di virtuosismi, sostituite gli adolescenti problematici con le allegre cortigiane di re Silvio et voilà!, la banalità è infiochettata. Non c'è nemmeno bisogno di nominare il factotum (che compare brevemente solo nel finale): il focus è su uno stile di vita, un modo arrivistico di intendere e occupare la realtà. Pappa ri-, tri-, strasaputa, servita con uno sfoggio estetico finanche irritante: Sorrentino non ha nulla da dire se non continuare a predicare sé stesso. Troppo poco.

Il Dandi 2/09/18 11:58 - 1917 commenti

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Lo stile sorrentiniano (mai vista - in un film - tanta cocaina tutta insieme) deforma e insieme umanizza il cavaliere (Servillo recita davvero nonostante il trucco bagaglinesco) aderendo alle aspettative di chi si attendeva la somma matematica del Divo e della Grande bellezza. "Lui" però entra in scena troppo tardi e interessa poco (e di pochi) di "loro" (è difficile rappresentare la volgarità senza risultare a propria volta etc...). Non un vero "n. 1", ma solo un prologo prolisso (comunque riscattato dalla seconda parte, va detto).
MEMORABILE: Dio (Bertolaso?) con i due asciugamani; Concato convocato in giardino; L'incredibile sincretismo di Bondi e Formigoni in Bentivoglio.

Giùan 24/01/19 11:54 - 4528 commenti

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Nel complesso intrigante, con una idea al sostrato convincente: Berlusconi icona glamour della volgarità al potere, a cui "loro" possono solo aspirare, zavorrati da una pesantezza infima, appiccicosa, corrotta. Poi, chiuso in questa progettualità e consustanziale al modo di far cinema di Sorrentino, quasi fisiologicamente si avvicendano momenti altissimi (la pecora "assiderata", il ritorno di fiamma, "bestiale" nella sua ingenuità, tra Silvio e Veronica, "Dio") e cadute cinematograficamente triviali (la "zoccola" che semina caos, la villa presidio ultra trash).

Alf62 28/03/19 10:23 - 64 commenti

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Finalmente un ritratto dal punto di vista umano di Berlusconi che ne spiega il successo, l'impersonificazione dei vizi e virtù dell'Italia profonda. Superficiale, narciso, corruttore, ma anche capace di generosità, pronto a tutto per compiacere e farsi "amare", insomma un perenne "ganassa". Rappresenta l'Italia dei potenti circondati da una corte dei miracoli, i "nani e ballerine" della Milano da bere. Se Berlusconi politicamente è sul viale del tramonto il berlusconismo è vivo e vegeto.

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Hackett 16/03/20 18:15 - 1865 commenti

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Probabilmente meno coinvolgente della seconda parte, questo preambolo dell'epopea berlusconiana firmato Sorrentino ha comunque la capacità di inserirci subito ed efficacemente in un mondo di leggera dissolutezza, di vanesia voglia di emergere e di ricerca del compromesso a ogni costo, che saranno gli aspetti distintivi di quel sottobosco di cortigiani (appunto Loro) che costituiranno la base dell'opera e l'importante premessa per analizzare Silvio da un punto di vista insolito. Ovviamente la regia è raffinata. Un buon primo tempo.

Herrkinski 14/06/23 14:50 - 8052 commenti

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Vista nella versione unica, che unisce primo e secondo film, l'operazione ha più senso e ne guadagna in compattezza, seppur il narrato sia volutamente fatto di micro-episodi che ruotano attorno alla figura del Cavaliere; se la rappresentazione dell'ambiente e dei meccanismi che lo governano è ben resa, è quando è in scena "Lui" che il film brilla, grazie a un Servillo che - pur con un trucco più simile a De Niro che a Berlusconi - ne azzecca le movenze e la filosofia. Qualche slancio visionario evitabile ma nel complesso trasmette le sensazioni sgradevoli che andava ricercando.

Mattatore 25/07/23 21:42 - 78 commenti

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Adornato di una graffiante satira incentrata sulla parola più scaltra e di una bellezza grossolana, a circuito chiuso e tremendamente vacua, tale monumentale documento appare capace di offrire una panoramica mortifera ma inspiegabilmente vitale, nazionalpopolare ma abilmente invalicabile di una fase sgraziata, pomposa e asimmetrica dell'Italia a cavallo tra pieno e tardo berlusconismo. Il Cavaliere sboccia tra espressioni, luci e ombre di uno sfolgorante Servillo, divenendo fulcro e astro splendente del sogno medio-italico, alla pari di un patinato Jerry Lewis nostrano. Splendido.
MEMORABILE: L'inquietante sequenza d'apertura; La sublime interpretazione di Servillo; Le pubblicità; La festa wolfiana; Il mito/Silvio per Sergio; Il sisma.
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  • Discussione Galbo • 29/04/18 07:30
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Lascia un po’ perplessi che un autore come Sorrentino ricorra a così tanti stereotipi per rappresentare la cortigianeria associata al potere, realizzando sequenze intrise di prevedibilità e assai poco personali, difetto che in parte aveva a mio giudizio anche La grande bellezza. Per fortuna il film cambia marcia con l’ingresso in scena di Servillo, con un deciso miglioramento della qualità della scrittura....
  • Discussione Gugly • 30/04/18 12:47
    Portaborse - 4711 interventi
    Niente botto di incassi, anzi...che la gente sia stufa e pensi ad altro?

    http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/lsquo-avengers-rsquo-mln-umiliano-rsquo-incasso-sorrentino-172672.htm
  • Discussione 124c • 30/04/18 13:48
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    Niente botto di incassi, anzi...che la gente sia stufa e pensi ad altro?

    http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/lsquo-avengers-rsquo-mln-umiliano-rsquo-incasso-sorrentino-172672.htm


    Avengers Infinity War era un film atteso dai fan da sei anni, anche in Italia; di un leader politico scotto come Berlusconi ne fa decisamente a meno. Comunque, il film di Sorrentino si potrebbe giudicare meglio la prossima settimana, per vedere se regge con il kolossal dei Russo, oppure crolla vertiginosamente.
  • Discussione Raremirko • 30/04/18 21:57
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Si, semplicemente è uscito in un perioso sfortunato.
  • Discussione Zender • 4/05/18 14:57
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Galbo, volevo capire come hai inserito il commento, nel senso che come vedi dalla foto sotto apostrofi e virgolette erano usciti con codici strani. Hai copincollato usando una vecchia versione di Word per caso?

  • Discussione Galbo • 4/05/18 15:56
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    avevo scritto su un blocco note....
  • Discussione Zender • 4/05/18 16:01
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Strano, di solito non fa mai sto scherzo... misteri di internet. Il blocco note poi di solito formatta tutto, è Word che fa sti scherzi. Boh...
  • Discussione Nancy • 6/05/18 13:59
    Fotocopista - 147 interventi
    Nel mio commento il riferimento a Korine è per Spring Breakers, se si può linkare.
  • Discussione Schramm • 6/05/18 17:08
    Scrivano - 7693 interventi
    Nancy ebbe a dire:
    Nel mio commento il riferimento a Korine è per Spring Breakers, se si può linkare.

    è un ottimo mirroring, non ci avevo proprio pensato! nella mia mente la grande festa del diavolo ha fatto maggiormente risuonare il gong di hilditch.
  • Homevideo Zender • 14/06/19 14:46
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Al momento gli unici bluray che si trovano del film sono esteri (uniti in un unico bluray di 157 minuti), per quanto con traccia italiana. Qui quello tedesco:

    https://www.amazon.de/gp/product/B07KBTBHFQ/ref=ox_sc_saved_title_1?smid=A3JWKAKR8XB7XF&psc=1
    Ultima modifica: 14/06/19 14:48 da Zender