...E tutto in biglietti di piccolo taglio - Film (1972)

Una gang ricatta i pezzi grossi della città. Dietro i veli d'un poliziesco d'annata, ricco di venature satiriche (e che trasuda godibilmente anni Settanta da ogni poro), si cela il ritratto di un'America in disfacimento: lo sbirrame (fuzz, appunto) è un'accolita di cialtroni che indaga a casaccio (il distretto è un bazar, i poliziotti si appostano vestiti da suora), gli adolescenti bruciano barboni, la pornografia dilaga, i governanti se ne fregano... A parte le star, sono i caratteristi a dare consistenza dissacrante al tutto. Sottovalutato.

Divertente ma anche graffiante nel suo smitizzare i canoni del poliziesco Anni '70: l'87° distretto è una baraonda e gli agenti non hanno nulla di eroico, ma indagano alla meno peggio e i casi li risolvono solo grazie a un clamoroso colpo di fortuna. I risvolti della trama e la relativa denuncia dei mali che affliggono la società americana, evitano però al film di scivolare nella parodia vera e propria. Cast convincente in cui spiccano il carisma di Reynolds e Brynner e il fascino radioso di Raquel Welch.

Originale e schietta commedia in salsa poliziesca, ci mostra un distretto di polizia zeppo di svogliati e inetti che blaterano e scherzano fra loro senza combinare niente di buono, in un'atmosfera generale di superficialità e menefreghismo. L'indagine che dovrebbero condurre riguarda i ricatti della gang del "sordo", che si muove sicura dell'incompetenza delle forza dell'ordine. Esplosivo il finale, che risolve il tutto... per caso! Stupenda la Welch, Reynolds lo preferisco in versione McKlusky.

Un bel poliziesco, molto ironico e che tende a raccontare i suoi personaggi in modo realistico con una trama che guarda al quotidiano senza eccessive spettacolarizzazioni. La sceneggiatura fa passare quasi in secondo piano le indagini rispetto ai rapporti tra gli agenti, salvo poi far collimare tutto in un finale davvero riuscito. Reynolds-Skerritt-Weston affiatati e divertenti, la Welch un po' sprecata e Brynner calzante nei panni del villain di turno.

Poliziotti scalcinati che si fanno derubare dentro la stazione di polizia, ricorrono a travestimenti inverosimili (Reynolds suora con i baffoni in coppia con Weston) o fanno gli scemi con le colleghe durante un appostamento, sono costretti a misurarsi con una banda che ricatta ed uccide i politici più importanti della città... Da un romanzo di una famosa serie, un poliziesco piuttosto atipico in quanto l'ironia con cui vengono rappresentate le forze dell'ordine bordeggia lidi parodistici, mentre i criminali appaiono seri e professionali. Film squilibrato e molto vintage, ma godibile.

In una improbabile stazione di polizia arrivano a ripetizione richieste di riscatto in cambio della vita di esponenti della municipalità locale, in crescendo. Ma il film non è propriamente un poliziesco, visto il tono comico dei personaggi e le battute, alcune delle quali ripetitive e demenziali. Burt Reynolds sfodera il fisico da sex-symbol anni ruggenti, mentre il suo alter ego femminile, Raquel Welch, appare fuori fuoco. Un mezzo pasticcio che non riesce a trovare un suo sapore definitivo.

Buona trasposizione cinematografica di un romanzo più volte ripreso da cinema e TV, questo film di Colla è caratterizzato da una forte presenza dell'elemento comico (spesso farsesco) che predomina sulla parte più prettamente noir. Questa scelta, se rende la visione più agile, tende tuttavia a snaturare la pellicola avvicinandola alle successive produzioni televisive. Molto buona la prova del cast, tenuto assieme da una regia solida che valorizza la buona sceneggiatura. Ottima la ost jazz di Grusin, grande musicista già Oscar per Milagro. Vale sicuramente una visione.