L'immortale - Film (2017)

L'immortale
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Titolo originale: Mugen no jûnin
Anno: 2017
Genere: action (colore)
Note: Aka "Blade of the immortal". Tratto dall'omonimo manga di Hiroaki Samura edito in Giappone tra il 1993 e il 2012 e pubblicato in Italia dal 1997.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/01/18 DAL BENEMERITO VICCROWLEY
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Viccrowley 17/01/18 00:52 - 814 commenti

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Produzione Netflix per questo adattamento del celebre manga di Samura con al timone il poliedrico Miike. L'impronta del regista nipponico è meno marcata del solito, lasciando molto spazio ai due protagonisti e a un villain di buon spessore. Ottime le coreografie nei duelli, meno la narrazione, parecchio frammentata e in difficoltà nel condensare nei comunque esosi 140 minuti tutti gli eventi del fumetto. Il risultato è un omaggio ai chambara non memorabile ma che merita un'occhiata.
MEMORABILE: Il duello finale dei due antagonisti contro l'esercito dello shogunato.

Cotola 5/08/18 10:35 - 8998 commenti

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Si inizia ed è subito carneficina, alla fine della quale il protagonista diventerà immortale causa sanguisughe che gli rimarginano le ferite. Le due ore e venti di film non annoiano mai (a patto, ovviamente, di amare il genere) poiché ai momenti di quiete, si alternano copiosi quelli con i combattimenti che sono ottimamente coreografati e magistralmente girati da Miike. Molto buona anche la confezione, di grande eleganza e raffinatezza nella messa in scena. La storia, in parte prevedibile nei suoi principali sviluppi, è comunque coinvolgente. Sarà gradito a chi ama il genere.
MEMORABILE: La mattanza iniziale e quella finale.

Ryo 23/01/19 13:11 - 2169 commenti

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La risposta giapponese a Christopher Lambert. Tratto da un noto manga, il film attraversa scene di combattimento molto interessanti, affievolite però da una trama che talvolta rallenta il ritmo e dei dialoghi che spesso sembrano dare per scontate cose che si dovrebbero sapere a prescindere. Fastidiosa interpretazione isterica di Hana Sugisaki. Trucco delle ferite nella faccia di Manji fintamente gommoso.

Daniela 29/07/21 11:19 - 12606 commenti

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Per vendicare la morte del padre, una ragazzina ingaggia uno spadaccino diventato immortale grazie alle sanguisughe rigeneranti impiantate nel suo corpo da una strega... Derivato da una serie manga e pubblicizzato come la centesima regia di Miike, un film tra i più facilmente fruibili dell'autore sia per la tematiche sia per la messa in scena classica che rinvia al cinema di Kurosawa in sequenze come quella della carneficina di apertura in un elegante b/n. Lo spettacolo è visivamente appagante, ma si avverte la mancanza di quei lampi di geniale follia delle sue opere migliori.

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  • Discussione Daniela • 29/07/21 11:45
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Questo film è stato presentato come la centesima regia di Takashi Miike e, considerato che dopo di esso ne ha già diretti altri tra lungometraggi e episodi tv, a questo punto si è lasciato alle spalle il connazionale Kenji Mizoguchi, fermo a quota101 nella classifica dei registi più prolifici del mondo.
    Miike ha poco più di 60 anni e, salute permettendo, potrebbe superare anche John Ford (quota 140) e forse anche il campione della categoria, ossia (rullo di tamburi) Michael Curtis che è arrivato a 175 regie!  
    La classifica, che stranamente non prende Miike in considerazione, si può trovare qui.