The lodgers - Non infrangere le regole - Film (2017)

The lodgers - Non infrangere le regole
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Titolo originale: The Lodgers
Anno: 2017
Genere: horror (colore)
Note: Presentato al XXXV Torino film festival nella sezione "After hours".
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/11/17 DAL BENEMERITO COTOLA
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Daniela 14/03/18 01:49 - 12625 commenti

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Due fratelli gemelli orfani vivono nel mezzo del bosco, in una grande casa umida, obbligati a seguire alcune tassative regole di comportamento... Quanta camomilla si è bevuto O'Malley nell'ultimo biennio? Tanto il film di esordio era sanguigno, folle, imprevedibile, quanto questo è molle, reticente ed esangue. Horror di routine, certo curato nella messa in scena, indugiante sulle bellezze pittoriche silvestri e carnali, e anche in grado di regalare sequenze suggestive nell'ultimo quarto d'ora, ma narcolettico, poco originale, infarcito di cliché tipici dell'armamentario "magione spiritosa".

Cotola 26/11/17 00:37 - 9009 commenti

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Lontano dai fasti dell'esordio, O'Malley firma comunque una discreta ghost-story irlandese con tutti i crismi del genere. Forse alla fine manca una vera tensione e c'è un eccesso di mostrato (con tanto di invasiva computer grafica) ma il risultato finale è comunque accettabile. E' un po' tirato per le lunghe (idee e sviluppi non sono tanti), ma non annoia e si lascia seguire piacevolmente fino all'epilogo. C'è anche una buona messa in scena che garantisce un'estetica non disprezzabile fatta di immagini piacevoli per gli occhi. In definitiva: non male.

Taxius 7/07/18 14:13 - 1656 commenti

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Ghost story ambientata nell'Irlanda del 1920 che ha come protagonista una gigantesca villa diroccata abitata da duei gemelli tormentati dalle presenze che infestano l'edificio. The Lodgers è il tipico film dalla bellissima copertina ma dal contenuto piuttosto fiacco; fantastica l'atmosfera cupa e inquietante della villa e del bosco che la circonda mentre delude molto la trama, piatta e prevedibile, che prosegue fino a un insipido finale privo di colpi di scena e che va in contrasto con il resto del film. Comunque nel complesso non male.

Hackett 5/09/18 14:36 - 1865 commenti

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Elegante e raffinato ghost movie irlandese. Anche se proprio di fantasmi non si parla è innegabile la radice gotica della vicenda e se a questo si aggiunge la godibile ambientazione non si può non tornare con la mente a tutti i film ispirati a "Giro di vite" di James. Poco da raccontare, ma raccontato discretamente, la suggestione dei luoghi fa il resto. Molto derivativo.

Pumpkh75 2/10/18 13:41 - 1740 commenti

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Raccontino a tinte paranormali tiepido e opalescente, che si esalta nell’abiura dei soliti jump scares che tanto ci hanno sfiancato nell’ultimo periodo e nella caratterizzazione convincente dei personaggi secondari. Gli manca però il quid, la scintilla: O’Malley pare uno parecchio bravo, ma o questo non era pane per i suoi denti oppure gli stessi gli sono caduti. Bravini i due protagonisti, sufficientemente accurate le location, ma trovare un sol motivo per consegnarlo agli annali è impresa ardua.

Buiomega71 8/12/18 00:41 - 2901 commenti

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Splendida, mortifera e acquitrinosa fiaba nerissima, tra ville decadenti, marciume, putrefazione, arti artificiali, masturbazioni tra i ruderi, cappuccetto rosso che si addentra nel bosco, stanzoni capovolti sommersi come quelli di Inferno, creature incubotiche in amniotici liquidi spettrali, pulsioni incestuose ben poco velate e scheletrini di uccelli. Tra la cupezza favolostica di Bloody flesh e sprazzi neiljordaniani, O'Malley impreziosisce di rancido e meraviglioso questa suo "giro di vite" dall'aspro sapore irlandese, con lampi di inusuale bellezza necrofora.
MEMORABILE: L'anguilla nella vasca da bagno come il serpente di Benedizione mortale; Uscendo dalla botola acquosa; Il pestaggio di Sean; Strisciando per le scale.

Lupus73 8/02/20 02:37 - 1487 commenti

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Atmosfera profondamente decadente che permea ogni fotogramma fino a penetrare il significato intrinseco della pellicola: il vincolo sanguigno sacrale inscindibile della famiglia di provenienza contrapposto alla paura dell'estraneo/esterno (la sessualità come rottura o continuità) e i resti di un lignaggio nobiliare ormai giunto al tramonto, che nasce e muore incestuosamente su se stesso (Hemoglobin), sottolineato dal liquido primordiale (La cura dal benessere, Inferno). Una non-morte aristocratica in altra forma rispetto al vampirismo. Ottima regia.

Myvincent 20/06/20 08:40 - 3726 commenti

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Due fratelli in odore di incesto sembrano irrimediabilmente prigionieri di un maleficio dentro alla loro maestosa e decadente magione, ma la vita, nel bene e nel male, non può non fare capolino. Horror neo-gothic tutto moderno, soffre dei soliti emblematici ammanchi: tensione, fascinazione, ritmo. Solo una storiella ben congegnata, costruita per stupire ma che, piuttosto, provoca inesorabilmente sbadigli e senza via di scampo. Non da buttare ma quasi.

Minitina80 20/02/22 18:35 - 2980 commenti

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Interessante soltanto all’apparenza e incapace di mantenere le premesse scaturite da un impatto scenografico rispettabile. Purtroppo manca la sostanza e la questione delle tre regole sminuisce drammaticamente lo spessore della storia, già di per sé debole e scarna nei contenuti. I difetti assumono un peso maggiore e il tempo sembra non passare mai a causa di un ritmo a tratti catatonico. La disconnessione è immediata e soltanto al volgere del termine si riprende contatto con le immagini, grazie a sequenze di sicuro impatto che hanno il sapore dell’occasione sprecata.
MEMORABILE: La sequenza sott’acqua nella casa.

Magerehein 6/03/22 11:57 - 985 commenti

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Due fratelli (azzeccate le facce dei protagonisti) sono "prigionieri" di una monumentale e decadente magione e delle sue tre regole, il rigoroso rispetto delle quali dovrebbe proteggerli (da cosa? Di certo non dal finire i soldi e dai problemi derivanti...). Le atmosfere sono il punto forte, come per ogni film del genere, ma la storia non produce tensione e ci mette troppo a proporre qualche spavento (soft), perdendosi tra l'altro in qualche sottotrama poco necessaria (il bullismo ai danni del reduce). Tetro e curato nella confezione, ma troppo piatto.
MEMORABILE: La canzoncina dei fratelli.

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  • Discussione Buiomega71 • 8/12/18 09:44
    Consigliere - 25934 interventi
    Acquitrinosa, putrida, decadente, mortifera e cupissima fiaba nerissima dall'aspro sapore irlandese.

    O'Malley immerge questa sua favola per adulti (Rachel vestita come Cappuccetto Rosso si addentra nel bosco, ben poco fatato, irto di pericoli) in un mondo fiabesco distorto e malato, occhieggiando a certo cinema neiljordaniano, dove l'isolamento, la follia, la superstizione, le atmosfere lacustri, le pulsioni incestuose (vivide, malsane, morbose), il desiderio sessuale represso (toccandosi davanti allo specchio), esplodono in tutto il loro livore, ammantando questa fola intensissima di straordinaria bellezza (il lago che partorisce i corpi nudi dei genitori che lievitano a mezz'aria nudi, lo straordinario tuffo nella stanza immersa capovolta come quella dell'argentiano Inferno, densa di spettrali creature dagoniane senza occhi e dall'urlo muto, imprigionate in un incubotico liquido amniotico)

    Cinema viscerale quello di O'Malley, che si impregna di momenti disturbanti che tracciano il solco dal racconto fantastico (appunto come nel cinema di Neil Jordan), come una costretta masturbazione tra i ruderi del bosco, gli scheletrini degli uccelli nella gabbia, il suicidio dei genitori, il feroce pestaggio di Sean, l'arto artificiale, il moncherino della gamba accarezzato con sensualità da Rachel, che ne assume i tratti grotteschi di un simbolo fallico, il fratello malaticcio e emaciato che brama il corpo della sorella gemella (soffermandosi morbosamente sul suo letto in stati di alterazione feticistica), il viscido avvocato, l'anguilla nel vassoio (la stessa anguilla nella vasca da bagno, come il serpente di Benedizione mortale), la grande casa che trasuda maligna e infausta decadenza necrofora, tra umidità e botole da cui "loro" emergono di notte e strisciano sù per le scale.

    La crudeltà ferina della gente del villaggio, la dannazione di vivere che attanaglia i due gemelli, l'oscurità, gli interni decrepiti e marci, dove tutto olezza di morte e putrefazione.

    Riduttivo incasellarlo solo come una semplice "ghost story", perchè il gioiellino di O'Malley è molto di più, è un sogno/incubo a occhi aperti, una leggenda irlandese che trasuda carne, colpa, tormento e dannazione , paludosità idrica (l'acqua come simbolo di castigo e maledizione, che tutto avvolge e distrugge), quasi l'antitesi di We Are Still Here, e molto più vicino alla surreale malevolenza insana del bellissimo Bloody Flesh o alla solitudine dannata di We Are What We Are

    Appassionatamente fervente Charlotte Vega

    Un tenebroso, torvo, sepolcrale, suggestivo e intensissimo "Giro di vite", dove O'Malley (con straordinaria perizia e grandissima personalità registica) sovverte le regole del classico film di fantasmi, licenziando una delle opere più pregnanti del (de)genere, nell'allarmante risvegliarsi della maturità sessuale come la Rosaleen di In compagnia dei lupi (ancora, guarda caso, l'ombra di Neil Jordan)

    Per il sottoscritto una piccola gemma di fulliginosa bellezza e fosco incanto, con quella chiusa meravigliosa sovrastata dall'uccello nero.

    E non credo sia un caso che tra i cult movie amati da O'Malley faccia capolino Miriam si sveglia a mezzanotte.

    Il suo seme marcio
    Ultima modifica: 8/12/18 14:54 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 8/12/18 09:50
    Consigliere - 25934 interventi
    Ottimo il blu ray targato Eagle/M2

    Formato: 2.35:1

    Audio: italiano, inglese (5.1)

    Sottotitoli: italiano

    Nessun extra

    All'interno della custodia del dvd la Card Tombstone ideata da Fabrizio Des Dorides, che rappresenta i due gemelli.

    Durata effettiva del film in blu-ray: 1h, 34m e 05s
    Ultima modifica: 8/12/18 09:55 da Buiomega71