Il Racconto alla Base del Film...
The Premature Burial (Edgar Allan Poe, 1850)
Stralcio centrale...
(..) quanto piu' spaventoso il destino!
Si puo' asserire senza esitazione che NESSUNA cosa al mondo e' piu' terrificantemente atta a ispirare il culmine dell'ambascia sia fisica che mentale quanto un seppellimento prima della morte.
L'intollerabile oppressione dei polmoni, le esalazioni soffocanti della terra umida, l'appiccicaticcio degli indumenti funebri, il rigido amplesso dell'angusta dimora, le tenebre della Notte totale, il silenzio simile a un dilagante mare, l'invisibile e pur tangibile presenza del Verme Conquistatore, tutto cio' col pensiero dell'aria e dell'erba sopra di noi, col ricordo degli amici cari che volerebbero a salvarci se sapessero del nostro destino, e la consapevolezza che di questo nostro destino MAI essi saranno informati, che la nostra disperata sorte e' quella dei veramente morti, tutte queste riflessioni, dico, riempiono il cuore che ancora palpita di un cosi' spaventoso e intollerabile orrore che anche la piu' audace immaginazione ne arretra atterrita.
Non possiamo pensare a nulla di piu' angosciante sulla Terra, non possiamo fantasticare di nulla di piu' ripugnante sia pur nei regni del piu' profondo Inferno.
Ecco perche' tutti i racconti vertenti su questo argomento sono rivestiti di un vivo interesse, un interesse tuttavia che pur attraverso il terrore reverenziale dell'argomento in se', dipende in modo particolare dal nostro convincimento circa la VERITA' della vicenda narrata.
(...)