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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

E dopo l'esplosione di LA VITA E’ BELLA arriva l’implosione di PINOCCHIO, accolto malissimo soprattutto in America, dove il lavoro precedente aveva raccolto Oscar e complimenti. Un flop giustificato da un Benigni attore poco spontaneo non interessato a divertire. Per farci accettare un Pinocchio dell'età del toscano (non esattamente un bambino!) era necessario recuperare quell’appeal lunare e innocente che è caratteristico dell'attore. Cosa riuscita solo in parte, perché il Benigni visto qui è troppo terra-terra. Il primo impatto lascia disgustati; è solo dopo un po' che ci si abitua a considerarlo un burattino al primo contatto...Leggi tutto col mondo; e anche poi resiste comunque una sensazione di inadeguatezza al ruolo. Inoltre la trasposizione del libro è persino eccessivamente fedele, quasi un riassuntino senza nerbo che si premura di non tralasciare nulla concentrando le scene prefigurate da Collodi in un surrogato poco stimolante. Oltretutto il Benigni regista (non lo scopriamo oggi) non ha il talento visionario dei modelli a cui vorrebbe forse ispirarsi (Fellini, ma non c'è niente di più distante dalle possibilità e dalla concezione che Benigni ha della regia) riducendo lo stile a una messa in scena scolastica priva di profondità. Non bastano scenografie ricchissime, la splendida fotografia di Dante Spinotti, paesaggi, colori ed effetti speciali “da favola” (guardate un po' la magnificenza dell'enorme pescecane che divora Geppetto) a fare un buon film. Anzi, l'accostamento tra la confezione spettacolare e una regia tanto “prosaica” stride fino ad amplificare i difetti di quest'ultima. Per non parlare dell’anomina direzione del cast, che non riesce a far brillare nessuno (Rossi Stuart compreso, checché se ne dica) appiattendo l'insieme. La buona volontà c'era ma...

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Caesars 1/06/07 10:02 - 3778 commenti

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Dopo lo straordinario e meritato successo de La vita è bella, Benigni si cimenta con la famosissima favola di Collodi e fa un grosso buco nell'acqua. Non ci si riesce minimamente ad appassionare a quanto accade al protagonista (lo stesso Benigni, che fa decisamente fatica a rendersi credibile nel ruolo del burattino) e tutto è girato senza un minimo di inventiva. Per chi ama la favola decisamente più interessanti risultano essere sia il cartone animato di Walt Disney che lo sceneggiato televisivo (reperibile in dvd) girato da Comencini. Evitabile.

Puppigallo 14/08/07 09:50 - 5258 commenti

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Costumi, scenografie, “nani e ballerine”, per una confezione di lusso ultra mega artificiale e desolatamente senz’anima. Non basta neanche l’interpretazione di Benigni (scatenato, ma fuori tempo massimo e a tratti irritante) a salvare la fantasmagorica baracca. E pensare che l’inizio non era niente male, col tronco impazzito. Ma presto ci si rende conto che, come spesso accade, il contenitore vale molto più del contenuto; e tutto inizia ad apparire forzato (attori compresi). Nota di demerito per la fata Turchina (pietosa).
MEMORABILE: L'interpretazione di Giuffrè (Geppetto), più che dignitosa.

Galbo 4/11/07 14:38 - 12380 commenti

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Sulla carta un personaggio totalmente nelle corde del Benigni attore e regista: il risultato tuttavia è deludente; pur girato con larghezza di mezzi e particolare cura filologica anche nella scelta di ambienti, tutto sommato rispettoso dell'originale letterario, il film lascia un'impressione di freddo ed artefatto. Lo spettatore quasi mai è veramente partecipe delle vicende che scorrono sullo schermo e al distacco contribuiscono interpreti francamente fuori parte, come l'insopportabile fatina della Braschi.

Redeyes 19/02/08 11:58 - 2443 commenti

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Sì: la storia del burattino poteva esser tagliata su misura per il nostro, ma qui siamo veramente di fronte ad un flop completo! Non solo i costumi e le scenografie risultano talmente artefatte da far venire i brividi, tutta la trama trasuda dolcezza da crisi glicemica, ma Roberto è a tratti fastidioso! Aggiungerei che il film niente aggiunge alla storia originale, anzi la deturpa (Comencini era stato bravissimo) e non si può non rimanerne delusi, anche perché da Lui mi sarei aspettato qualche colpo di genio. Evitabile!

Capannelle 24/03/08 09:55 - 4398 commenti

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Benigni punta molto su costumi e scenografie, oltre che sulla propria esuberanza. La cornice è quindi ben curata. Anche gli effetti non sono male, ma questo non risolleva il film dalla mancanza di pathos e da una regia non all'altezza. Tra gli attori bravi Rossi Stuart e il grillo parlante. Deludente la Braschi. Colonna sonora discreta.
MEMORABILE: La carrozza trainata dai topolini.

Cotola 7/12/08 19:11 - 9009 commenti

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Questo film segna l'inizio della parabola discendente di un Benigni che diventerà preda di deliri megalomani ed arroganti che continueranno a crescere sempre più anche nelle opere successive (in pratica ormai si crede un novello Chaplin). Nonostante una confezione con grandi nomi si tratta della peggiore versione del capolavoro di Collodi. Chi ha amato il romanzo è avvisato. Insopportabile la voce querula di Benigni-Pinocchio. Per non parlare della scelta, semplicemente ridicola, di affidare il ruolo della fata turchina alla moglie che non si può certo dire abbia le phisique du rôle.

Daniela 15/08/09 05:17 - 12622 commenti

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Connubio sulla carta promettente, quello fra i due toscani, invece il risultato è al di sotto di tutte le aspettative, anche dal punto di vista prettamente spettacolare, nonostante gli apporti illustri. La vocina stridula dell'attempato Pinocchio ha lo stesso effetto urticante di un gessetto strisciato sulla lavagna. Braschi è fortunata, il marito deve amarla molto per immaginarla nei panni di una Fata. Il gatto e la volpe sono da abbattere. Fra le poche cose da salvare: la fotografia di Spinotti (sprecata), Rossi Stuart/Lucignolo, Barra, l'ombra che va via per fatti propri.

Daidae 30/10/09 18:44 - 3168 commenti

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Un Pinocchio... sulla cinquantina d'anni? Già che c'erano potevano invertire con un mastro Geppetto adolescente. A parte questo si tratta di una delle peggiori trasposizioni della stupenda fiaba del Collodi. Non a caso è stato un grosso flop e per una volta la critica ci ha visto giusto.

Vstringer 4/11/09 15:20 - 349 commenti

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Reso il giusto merito alle scenografie di Donati e alla fotografia di Spinotti, sia pur per un effetto più artificioso che visionario e apprezzata l'operazione filologica sul testo di Collodi, bisogna dire che aspettative e ambizioni erano assai diverse. Un po' perché la Braschi fatina dark è tremenda, un po' perché i comprimari deludono (tranne Bergonzoni), un po' perché Benigni è ormai drammaticamente fuori parte. Interpreta Pinocchio alla stessa età che aveva Manfredi quando, per Comencini, interpretò Geppetto: vorrà pur dire qualcosa...

Enricottta 4/12/09 16:56 - 506 commenti

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Per me è il film dei misteri, quella ricetta che nonostante tutti gli ingredienti siano giusti esce male. Benigni è veramente un bambino eppure non convince come Pinocchio, la Braschi è pessima come sempre, nel ruolo di fata. Divertente mastro Geppetto al secolo Carlo Giuffrè e Lucignolo Kim Rossi Stuart. Alla fine credo che il progetto non abbia funzionato per qualche ragione inspiegabile.

Kim Rossi Stuart HA RECITATO ANCHE IN...

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Siregon 9/03/10 14:15 - 352 commenti

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Terrificante, un delirio di un megalomane che ha perso il contatto con la realtà. Questo film non funziona mai, dalla scelta delle scenografie e costumi a tutti i ruoli coperti da attori sbagliati. Benigni è insopportabile e non ha alcun talento per la regia, Nicoletta Braschi è anche peggio del solito e Rossi Stuart si salva solo in parte. Impallidisce davanti al capolavoro Disney e non ha un minimo di carattere. Ha il sapore di un'operazione calcolata e commerciale dopo il successo de La vita è bella. Benigni autorizzato a fare tutto e a strafare.

Funesto 12/07/10 00:00 - 525 commenti

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Versione del capolavoro di Collodi firmata da Benigni, che si dice qui abbia realizzato il film italiano più costoso di tutti i tempi. In effetti, vista la confezione (ottime la fotografia, la colonna sonora e la scenografia, anche se un po' da teatro), non si può certo dire che è invisibile lo sfarzo (o che è irrisorio il costo globale). Però, il film è trash: si veda Pinocchio (con vocina urticante e comportamento al limite dell'infantile), la presenza dei Fichi d'India... Tuttavia capace di momenti molto struggenti.
MEMORABILE: La morte di Lucignolo; Benigni che fa cadere la conca piena d'acqua ogni volta che vede la fata.

Smoker85 17/07/10 23:08 - 487 commenti

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La comicità di Benigni, da sempre spumeggiante ed incontenibile, sembra essersi opacizzata. Non credo il problema sia l'età dell'attore (non è certo un ragazzino, ma nemmeno è decrepito). La confezione del film è ineccepibile, ottime le performance di Giuffrè e di Rossi Stuart. Inaspettatamente (per me) buona la prova anche dei Fichi d'India. A mancare è proprio Benigni, efficace nel patetico (la morte presunta della Fata) ma poco vitale, nonostante i suoi sforzi, nei momenti ilari. Non da buttare, ma abbastanza deludente.

Nando 31/08/10 09:34 - 3810 commenti

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Benigni si cimenta nel racconto per eccellenza e,, nonostante l'impegno profuso ottiene uno scadente risultato. La favola di Pinocchio non può ridursi ad un film di poco meno di due ore in cui si omettono momenti di vitale importanza. La pellicola non è omogenea ed il ricco cast non incide come dovrebbe. Una battuta di arresto per il comico toscano dopo i fasti de "La vita è bella".

Markus 20/01/12 11:25 - 3682 commenti

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Una pellicola giusta nel momento sbagliato; mi spiego: il ruolo di Pinocchio, così ricco di estro, di sentimentalismo, di sfumature fantastiche e nel contempo realistiche è un ruolo ideale per il poeta folle Benigni, ma quando era giovane e non a un signore di mezza età caricato da (troppi) elogi; ecco, questo film doveva essere fatto (e diretto da altri) negli anni '80, non oggi. Dare in pasto il ruolo della bella e giovane fata Turchina a una ultracinquantenne con zampe di gallina e scarsa come attrice è davvero troppo...

Ryo 22/10/12 00:35 - 2169 commenti

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Pastrocchio di Roberto Benigni, che sembra quasi dovesse concepire questo film per forza, alla pari di espletare un bisogno fisiologico. Stona prima di tutto la frettolosità del montaggio, che passa da una scena all'altra in maniera stordente. Scadente la scelta del cast, personaggi mal interpretati dallo stesso Benigni (al suo peggio), un anonimo Geppetto e un'insulsa Fatina. La cosa migliore di questo film è il pescecane in Cg e si vede qualcosa di azzeccato nelle scenografie, ma tutto il resto è vuoto.

Stelio 26/04/14 12:31 - 384 commenti

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Budget elevato in ogni singolo fotogramma, opera decisamente bocciata dall'inizio alla fine per quella che è, a tutti gli effetti, la pellicola peggiore del regista toscano, che fallisce soprattutto nella scelta d'interpretazione del protagonista, senza parlare del livello estremamente scadente della stessa. Il tanto criticato La tigre e la neve, di qualche anno dopo, pur non essendo un capolavoro a mio parere sarà una ripresa, rispetto a questo punto bassissimo del cinema benignano.

Celtica 2/01/15 21:03 - 5 commenti

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La voce fastidiosa che Benigni dà al burattino fa rimpiangere il Pinocchio toscano di Comencini. Produzione maestosa e costosa dove non esiste un solo personaggio azzeccato. Spero che il buon Roberto metta da parte questi deliri di onnipotenza cinematografica e torni alle origini. Benigni, per me, rimane quello del Minestrone di Citti.

Il ferrini 5/05/16 00:39 - 2345 commenti

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Non basta esser toscani per fare Pinocchio: non lo capì Nuti nel '94 e non lo ha capito neanche Benigni. Se il primo tentò un'improbabile rivisitazione moderna, questo ha invece l'aggravante di volersi rifare al racconto originale del 1883, usando un cinquantenne dall'incipiente calvizie per il ruolo di un bambino. La Braschi è - come sempre - impresentabile, stesso dicasi per Kim Rossi Stuart; si salva invece di mestiere il Geppetto di Giuffrè. Sui Fichi d'India stendiamo pietoso velo. Sprecate le ottime scenografie, la fotografia e le musiche.

Zio bacco 2/10/16 11:46 - 240 commenti

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Il successo dà alla testa per tutti. L'intento di trasporre fedelmente Pinocchio è meritevole, ma il resto è da cestinare. Un Pinocchio cinquantenne è un'assurdità a priori, al pari di un cast fuori dalla realtà (la pessima Braschi, i Fichi d'India), in cui si salva solo Geppetto-Giuffrè. Le musiche sono buone e, visti i costi, di valore sono la curata scenografia, i costumi e la fotografia. Ma anche tali pochi pregi affossano il tutto, perché è un film senz'anima, recitato senza alcuna passione e diretto male. Bocciato senza attenuanti.

Roberto Benigni HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Tu mi turbiSpazio vuotoLocandina Non ci resta che piangereSpazio vuotoLocandina Il piccolo diavoloSpazio vuotoLocandina Johnny Stecchino

Buiomega71 22/12/19 17:53 - 2901 commenti

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Dopo le ruffianerie di La vita è bella, Benigni ci mette anima (e soprattutto) corpo per la fiaba collodiana. Distante dalla vena "oscura" comenciniana, questo tributo ha picchi visivi notevoli (Pinocchio impiccato all'albero con la luna piena sullo sfondo, la trasformazione in asini, la mostruosa balena che inghiotte Pinocchio, la carrozza della fatina trainata dai topi) tra sprazzi felliniani e momenti surreal/grotteschi (i burattini e Mangiafuoco, il ceppo che tutto travolge nell'incipit). Qualche scivolone (Benigni è, a tratti, irritante) per un'opera ingiustamente vilipesa.
MEMORABILE: Il gatto e la volpe che perseguitano Pinocchio per le sue cinque monete d'oro; Tutta la parte nel paese dei balocchi; Pinocchio sul letto di "morte".

Dzekobsc16 10/01/20 12:31 - 46 commenti

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Povero Carlo Collodi: se solo avesse visto come hanno maltrattato la sua opera si sarebbe rivolto alla procura di Firenze per sporgere denuncia. A parte le scenografie di Donati, la fotografia di Spinotti e le musiche di Piovani, il film si rivela un guazzabuglio senza capo né coda, a partire dalla sceneggiatura orribile passando per una regia senz'anima e terminando in una scelta dei personaggi agghiacciante: Benigni bambino di 50 anni, la Braschi fata turchina senza grazia (era più credibile Ceccherini), i Fichi d'India... Bocciato.
MEMORABILE: L'inizio del film, con il tronco di legno che si anima.

Nick franc 9/09/21 20:47 - 509 commenti

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Dopo il botto de La vita è bella, Benigni prova a confrontarsi con il capolavoro di Collodi. Il risultato, nonostante il cospicuo budget, è molto deludente: le prestazioni attoriali sono generalmente scadenti (Benigni che recita tutto il tempo in falsetto mette i nervi a dura prova), anche a causa di un casting infelice (Fichi d'India, Braschi). Qualche lampo attraversa questo cielo plumbeo ma è poca cosa. Peccato, perché la bontà della confezione (fotografia, scenografia e musiche su tutti) sarebbe stata degna di un film di ben altro livello e che avesse un minimo di anima.
MEMORABILE: Il tronco impazzito nel prologo; L'ombra che si stacca da Pinocchio.

Von Leppe 10/06/22 17:45 - 1258 commenti

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Soluzioni poco azzeccate in questa ennesima trasposizione della fiaba di Collodi. Già vedere il gatto e la volpe più bassi di Pinocchio fa perdere empatia per il personaggio interpretato da Benigni medesimo, che non usa artifici per sembrare un burattino e alla fine fa nient'altro che se stesso ricorrendo ai caratteristici modi di fare eccessivi. Di conseguenza tutti i bambini del film sono interpretati da adulti. Il risultato è molto teatrale e posticcio, anche se in alcuni frangenti, ma non sempre, la ricostruzione scenografica e fiabesca funziona.
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  • Discussione Cangaceiro • 1/09/08 21:54
    Call center Davinotti - 739 interventi
    Si infatti sembra più che altro una diceria,l'avevo letta su internet da qualche parte ma non ricordo dove...forse è più probabile che Buzzanca non sia stato accontentato economicamente ma non saprei...
  • Curiosità Schramm • 4/09/08 13:31
    Scrivano - 7694 interventi
    *originariamente il ruolo di Bergonzoni era molto più corposo, ma le sue takes sono state quasi completamente sacrificate al montaggio
  • Discussione Zender • 9/02/09 21:05
    Capo scrivano - 47726 interventi
    E' effettivamente un record che faremmo bene a registrare al Guinn... XAMINIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!
  • Curiosità Manowar79 • 7/05/09 01:42
    Pulizia ai piani - 93 interventi
    Compare per pochi secondi Giorgio Ariani, nella parte dell'oste del Gambero Rosso.
  • Curiosità B. Legnani • 17/08/13 16:09
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Castelfalfi (comune di Montaione, Firenze), location già presente in Verificate, era all'epoca del film un borgo spopolato, abbandonato negli Anni Sessanta.
    Acquistato e ristrutturato da una società tedesca, è tornato a vivere, con popolazione plurinazionale.
    (fonte: Il Corriere della Sera, 15/8/13, pagina 31).
  • Discussione Panza • 3/03/14 23:12
    Contratto a progetto - 5203 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Cangaceiro ebbe a dire nelle curiosità del film:
    Per il ruolo di Mangiafuoco Benigni aveva scelto Lando Buzzanca che però pretendeva che il suo nome apparisse nella locandina accanto a quello di Roberto.Quando la produzione gli negò questo desiderio Buzzanca rifiutò la parte.
    Avevo letto anch'io una cosa del genere. Tuttavia mi pare come minimo strano che Buzzanca pretendesse di apparire, da personaggio secondario quale sarebbe stato nel film, accanto al protagonista assoluto Benigni. Secondo me sono malignità nate da una frase probabilmente infelice di Buzzanca.


    Invece è andata proprio così.
    Ultima modifica: 3/03/14 23:12 da Panza
  • Discussione Zender • 4/03/14 08:30
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Al contrario mi pare che non sia affatto così, Panza... Intanto non si parla di locandina ma di titoli di testa, ma soprattutto mai si dice che il suo nome dovesse stare accanto a quello di Benigni!!! Chiedeva di essere messo ALLA FINE del cast con "e Lando Buzzanca" (nemmeno in partecipazione straordinaria), il che mi pare un desiderio non così irrichiedibile francamente. Quanto alla mancanza di gusto, è in primis quella dell'autore dell'articolo, che dalla filmografia di Buzzanca ha scelto appositamente i titoli più bizzarri.

    Se metteva "Divorzio all'italiana", "Sedotta e abbandonata", "Caccia alla volpe", "Nel giorno del Signore" o "I vicerè", tanto per dire, l'articolo suonava in modo diverso.
  • Discussione Didda23 • 4/03/14 09:02
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Ho trovato pure io di "cattivo" gusto l'elenco di film messo nell'articolo. Buzzanca ha fatto una richiesta legittima, non capisco questo sbeffeggiamento come se fosse l'ultimo degli str...i.
  • Discussione Panza • 4/03/14 09:17
    Contratto a progetto - 5203 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Al contrario mi pare che non sia affatto così, Panza...

    Sì, era solo per far vedere che effettivamente Buzzanca era stato coinvolto nel progetto "Pinocchio".

    Quanto alla mancanza di gusto, è in primis quella dell'autore dell'articolo, che dalla filmografia di Buzzanca ha scelto appositamente i titoli più bizzarri.

    La chiusa è quanto di più squallido possa esistere...
  • Discussione Raremirko • 1/10/18 23:13
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Il film non me lo ricordo così atroce, seppur Benigni abbia fatto di meglio...

    Certo, un Pinocchio 50enne fa strano, ma magari, punti di vista, voleva solo realizzare un proprio sogno e colse al volo l'occasione dopo il successone de La vita è bella.