Gatta Cenerentola - Film d'animazione (2017)

Gatta Cenerentola
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Anno: 2017
Genere: animazione (colore)
Cast: (animazione)
Note: Riduzione dalla fiaba omonima di Giambattista Basile, contenuta nella raccolta Lo cunto de li cunti (1634-1636).
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/09/17 DAL BENEMERITO XAMINI
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Xamini 21/09/17 16:09 - 1247 commenti

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Dopo aver dato fiato alla sua e di altri arte, Alessandro Rak torna a raccontare sensazioni. Lo fa trasponendo una fiaba di Basile (che omaggia anche in uno dei personaggi chiave, punto d'incontro tra l'autore e il fu De Sica) in una metrica animata che pare sospesa con la consistenza di un sogno, tra l'atmosfera pulviscolare di una nave che ricorda la distopia della serie videoludica Bioshock e la sua radice letteraria. Il dialetto napoletano dei dialoghi e delle splendide canzoni contribuisce a dare forza a un altro ottimo lavoro di questo artista.

Kinodrop 22/01/18 19:23 - 2921 commenti

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Un ottimo esercizio di stile tra tradizione e innovazione, tecniche che si sviluppano a più livelli per la celebre favola di Basile opportunamente attualizzata e semplificata. Ammirevole la disinvoltura e la morbidezza del tratto, i fantastici inserti di ologrammi (che ricordano Miyazaki) e le scene di stampo teatrale con belle canzoni partenopee. La narrazione risulta un po' squilibrata a favore del cattivo Lo Giusto, mentre resta un po' in ombra il personaggio principale, come anche affrettata sembra la parte della vendetta. Certamente piacevole.

Belfagor 5/05/18 18:17 - 2689 commenti

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Il tratto spigoloso della grafica si amalgama con gli ologrammi e i giochi di luci e ombre, così come la storia si dipana fra la trama della fiaba originale e il mondo lussuoso e violento della malavita. Una durata maggiore avrebbe permesso di sviluppare la catarsi finale in modo più soddisfacente ma, in ogni caso, il film rimane un'ottima dimostrazione di come il cinema italiano abbia ancora molto da offrire senza tradire le proprie origini: lungi dal tarpare le ali alla storia, il dialetto e le canzoni gli conferiscono passione e sincerità.

Pigro 28/02/20 10:22 - 9634 commenti

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La storia di Cenerentola incrocia l’originale di Basile, attraversa nuances estetiche dell’Italia anni 30, lambisce la visionarietà dell’Invenzione di Morel e diventa un grande apologo su Napoli nel crocevia tra stereotipi e folgorazioni originali. Il Polo della Memoria, scena post-futurista di intrighi fra boss della droga e solitudini profonde, è punto d’osservazione sul mondo caotico dell’oggi-domani, in cui spiccano violenza e tenerezza. Il disegno aspro e il corposo impasto linguistico sostengono un bel racconto emozionale per palati fini.

Puppigallo 22/12/23 09:35 - 5258 commenti

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L'Italia batte un colpo animato; ed è un buon colpo, sia dal punto di vista della rappresentazione grafica, che della narrazione. Certo, il dialetto napoletano costringe qua e là a ricorrere ai sottotitoli. Ma la messinscena, con prima gli ologrammi e dopo gli stessi che ricompaiono a singhiozzo, quasi a fungere da memoria per la ragazzina, unita alle vicissitudini della famiglia del "Re" di Napoli, con le caratterizzazione delle sorellastre, del "fratellastro", della madre e, soprattutto, del "Re" canterino e senza scrupoli, fanno sì che lo si segua piacevolmente fino all'epilogo.
MEMORABILE: Il padre della gatta, scienziato geniale e sognatore, che però si scontrerà con un ambiente ostile dove profitto e potere sono tutto. Il signor Cozza.

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  • Curiosità Socrate • 6/12/17 23:00
    Disoccupato - 21 interventi
    Gatta Cenerentola ha vinto la prima edizione del Premio Caligari, un nuovo concorso - ideato da IULM e Noir in Festival - in cui si sfidavano otto fra i noir di produzione italiana usciti in sala nel corso dell’anno solare 2017.