Come trama e bravura degli attori sarebbe da 110 e lode; Depardieu chirurgo pazzo e anarchico, Vanel la più dannata delle sanguisughe a capo di una lobby familiare di medici, pronto a usare ogni mezzo pur di rovinare chi per lui è un ostacolo e Auclair psichiatra doppiogiochista da voltastomaco. La visione non la si fermerebbe mai; purtroppo viene rovinata dalla scarsa credibilità, in quanto entrambi i chirurghi coinvolti, specie il protagonista, avrebbero una messe di alternative per uscire dalla bufera, specie cambiando città (la Francia è quattro volte l'Italia!).
MEMORABILE: L'infanticidio-uxoricidio, sconvolgente per quei tempi; La verità su Berg; L'ultimo intervento di Losseray; La bruttezza esterna e interna di Auclair.
Sarà pure ispirato a fatti reali, questo film di denuncia su un tema quantomai scottante, ma il suo estremo pessimismo, che si manifesta con il ripetersi di un identico tragico destino, rischia di minarlo proprio sotto l'aspetto della credibilità. Tuttavia il risultato è nel complesso soddisfacente, anche per merito di un ottimo cast: Piccoli in un ruolo interamente positivo, Depardieu genio e sregolatezza, Vanel spregevole, Auclair viscido, sempre affascinanti Marina Vlady e Jane Birkin, ma è degno di menzione anche il commissario di Ferrandis.
MEMORABILE: L'impressionante strage familiare; La dignità del commissario.
L'idea del mercato di pazienti e dell'élite di medici è intrigante, ma darà risultati migliori in Coma profondo. Qui la discreta tecnica del film è imbrigliata in dialoghi poco arguti e coinvolgenti. Il film è quasi tutto girato in interni e soffre della mancanza di presa sul pubblico. Le connessioni temporali non aiutano. I due suicidi (e annessi omicidi familiari ad esempio, potevano essere un ottimo incipit). Sette morti e troppe parole. Apprezzabili ambientazione e direzione degli attori.
Discreto dramma di matrice ospedaliera, più vicino al Bisturi di Zampa che al successivo Coma profondo. Difetta un po' nel ritmo (il continuo andirivieni temporale non aiuta), ma si riscatta nelle prove degli interpreti: fra l'intramontabile Vanel, che non è certo una sorpresa, un Piccoli misurato e compunto (ma il doppiaggio grave e solenne di Cigoli non gli è del tutto appropriato), svetta senza dubbio Depardieu, nel ruolo dell'eccentrico e impetuoso Dottor Berg.
Interessante drammatico dalle venature "gialle", molto simile al nostro Bisturi, la mafia bianca. Lussuose ambientazioni coprono gli sporchi interessi dei baroni che faranno carte false pur di eliminare un medico onesto. Ottimo cast che vede Charles Vanel nel ruolo del cattivo di turno, un ottimo Depardieu nei panni di un medico "folle" ma tutto sommato onesto; ma la parte migliore è di Michel Piccoli. Nonostante non sia un film di azione o un thriller ha una certa "tensione", non ci si annoia mai. Ben fatto, da riscoprire.
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IL DOPPIO ASCOLTO FRANCESE Nel film è possibile vedere l'apparecchio noto come "doppio ascolto", presente solo nei telefoni francesi e che permetteva a individui terzi vicino al telefono di ascoltare la chiamata. Si trattava, come è facile intuire dalle foto, di un secondo "altoparlante" dal quale si poteva sentire la conversazione telefonica. Al minuto 00:43:00 circa un modello recente (per quegli anni)...
...e al minuto 01:14:00 circa un modello meno recente: