Invasion of the star creatures - Film (1962)

“Questa è una storia vera. Solo i fatti sono stati completamente distorti”: comincia così una delle non uniche ingenue parodie della fantascienza americana d'invasione che spopolava nei Cinquanta, girata con quattro soldi ed effetti speciali che trovano nella loro imbarazzante povertà la ragion d'essere. D'altra parte non ci si può sbagliare sugli intenti degli autori: fin dalle prime scene ci si avvicina più a Jerry Lewis che alla fantascienza. Protagonisti sono due soldati intellettualmente poco dotati, Philbrick (Ball) e Penn (Ray), spediti in missione con altri per capire cosa nasconda la caverna che il cratere provocato da un'esplosione nucleare ha portato alla luce durante un test. L'esplorazione...Leggi tutto conduce il manipolo di soldati a contatto con una sorta di spaventapasseri “vegetali” che infestano il luogo camminando a braccia aperte come zombi, ma solo i due protagonisti vengono catturati e portati nella sala comandi del solito razzo alieno, dove li aspettano le splendide Tanga (Reed) e Puna (Victor). Le due arrivano da Chalar, un pianeta del sistema solare Belfar, e tanto per cambiare si preparano all'invasione della Terra, che tanto – dicono – nel giro di 300 anni verrebbe comunque distrutta dai terrestri stessi. Il plot insomma è dei più classici, ma serve solo come traccia per costruirci intorno gag di ogni tipo, di bassa lega ma talvolta simpatiche, come il militare in lacrime dopo aver ucciso per necessità un serpente (“quell'animale aveva una famiglia...”) o il dispositivo “electrofoffilagraphalohofomatico” utilizzato per parlare tutti la stessa lingua. Da dimenticare invece alcuni personaggi tremendamente sciocchi come l'esagitato comandante della base o l'indiano che i nostri eroi incontrano una volta usciti dalla caverna, il quale si produrrà in insistite quanto imbarazzanti danze tribali. Gli spaventapasseri ricompaiono qua e là, mentre la parte centrale del film è occupata dai botta e risposta a quattro tra le belle aliene (la professoressa bruna e l'assistente bionda, per non scontentare nessuno) e i terrestri prigionieri. Visto oggi INVASION OF THE STAR CREATURES fa tenerezza, ma anche all'epoca si doveva esser ben consci dei limiti dell'operazione e si è spinto sull'acceleratore del demenziale per esser certi che il film venisse incanalato a tutti gli effetti nell'ambito della parodia evidente. A dire il vero sembra più una goliardata tra amici, considerata la povertà di scenografie e regia, ma qualche risata la si fa, soprattutto se si conoscono bene gli schemi di una certa fantascienza già miserrima di suo.

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