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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/08/17 DAL BENEMERITO DIGITAL
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Digital 12/08/17 09:15 - 1257 commenti

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Sequel di cui nessuno sentiva il bisogno. Dopo una prima parte introduttiva dove non succede praticamente niente (si arriva a metà film senza alcuno scossone), ne segue una seconda un po’ più movimentata, ma la tensione è quasi del tutto assente e alcune sequenze sono tremendamente ridicole (la ragazzina che tenta di “pescare” la bambola). Di positivo ci sono l’ambientazione Anni Sessanta, la decadente villa entro cui si svolge la vicenda, ma sono inezie che non fanno innalzare il film al di sopra della mediocrità.

Ryo 13/08/17 15:40 - 2169 commenti

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Mi aspettavo molto di più. Il film ha i tempi giusti per un horror che non è sempre scontato nel ritmo o nei vari jumpscare disseminati nella pellicola per tenere sveglio un pubblico che altrimenti rimarrebbe deluso dalla troppa psicologia, che invece avrei apprezzato io. Alcuni momenti sono terrificanti, altri (purtroppo la maggior parte) proprio noin funzionano. Coraggiose, però, le uccisioni, con dettagli piuttosto violenti e inaspettati.
MEMORABILE: Lo spirito della figlia che, dando le spalle, si ingigantisce scomponendo le ossa; Il cameo della "vera" Annabelle.

124c 14/08/17 15:05 - 2918 commenti

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Un gruppetto d'orfanelle va ad abitare in una casa dove il padrone 12 anni prima ha perso la figlia piccola, la cui anima tormentata ritorna in una bambola inquietante che attrae l'attenzione di due ragazzine. Horror che, al massimo, può incutere paura ai più giovani ma che fa sorridere o annoiare gli altri spettatori, anche perché segue le tracce del capitolo precedente, anch'esso ispirato al pessimo Paranomal activity. Nei panni dei padroni di casa ci sono Anthony La Paglia e Miranda Otto, che hanno recitato in film migliori.

Gabigol 16/08/17 13:48 - 580 commenti

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Sicuramente superiore al mediocre primo capitolo, questo prequel di reboot può, perlomeno, fregiarsi di una manciata di scene moderatamente inquietanti nonché di una storia esposta con dovizia e senza imbarazzanti cali di logica (una costante, in film di questo tipo). Meglio la prima parte - buona l'atmosfera costruita - rispetto alla seconda, la quale mostra il fiato corto con dinamiche reiterate e si avvita su se stessa senza trovare guizzi decisivi (escluso l'allacciamento finale con il primo film).
MEMORABILE: La sagoma che cammina verso la finestra; La scena sotto al lenzuolo tra le due ragazze; Annabelle sotto al lenzuolo; La suora sotto al sole.

Myvincent 18/08/17 07:39 - 3741 commenti

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Dodici anni dopo la tragica morte della loro figlioletta, una coppia di attempati genitori prova a fare i conti col passato offrendo la loro dimora a un gruppo di orfanelle. Un horror che è più adatto a un pubblico adolescenziale, visto la semplicità della trama (oltre che del soggetto), seppure sorretta da uno sviluppo narrativo di una qualche logica interiore. Molti effetti improvvisi che provocano guizzi imprevisti del sistema nervoso, com'è di moda oggi. Curata la fotografia, nulla di più. Evitabile...

Rambo90 28/08/17 22:24 - 7697 commenti

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Niente di nuovo all'orizzonte: demone che si trova in una casa, la infesta e si serve di qualsiasi mezzo per prendere anime (la bambola del titolo, uno spaventapasseri). Almeno però la confezione è buona e una certa dose di tensione c'è, soprattutto nelle sequenze clou. La durata un po' lunga non aiuta ma i personaggi sono simpatici (e ci vengono evitati i soliti teenager sbruffoncelli) e in fondo qualche spavento ben piazzato c'è. Peccato per il finale che forzatamente (e fastidiosamente) si vuole ricollegare al precedente.

Giapo 1/09/17 16:15 - 246 commenti

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Casa Wan si è dimostrata maestra nel creare horror di atmosfera, ma il giochino si sta ripetendo troppe volte e, come si dice, un bel gioco dura poco. Così questo ennesimo pre-sequel ha il sapore di surgelato precotto: case isolate, presenze notturne, pertugi segreti, possessioni maligne... Per quanto la resa cinematografica sia indiscutibilmente efficace, tutto sa di già visto, la storia si svolge in modo lento, statico e prevedibile, priva di veri colpi di scena. Rimane intrigante solo il modo in cui si ricollega al capostipite della serie.

Herrkinski 19/09/17 05:20 - 8112 commenti

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Un prequel tutto sommato evitabile e che sa di occasione sprecata; se confezione e cast sono di buon livello, lo script tende invece a tergiversare spesso e volentieri e il ritmo è altalenante, con i soliti jump-scare dati perlopiù da innalzamenti improvvisi di volume forse efficaci al cinema, ma del tutto fastidiosi nella visione casalinga. Qualche sequenza dalla discreta atmosfera, location ben ricostruita quanto poco originale, durata del tutto eccessiva: più fumo che arrosto per un horror soprannaturale che lascia il tempo che trova.

Taxius 16/12/17 11:07 - 1656 commenti

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Prequel di cui si poteva fare benissimo a meno, con più difetti che pregi. Buona la fotografia in puro stile Wan e anche il finale, che altro non è che l'inizio del primo film; peccato che i pregi si fermino qui perché il resto è l'ennesimo concentrato di già visto, con i soliti prevedibilissimi scary jump e una trama troppo lenta, per un horror di questo tipo. Zero atmosfera e zero suspense; ennesimo pop corn horror adatto principalmente a un pubblico adolescente. Visto e dimenticato.

Pumpkh75 15/01/18 15:37 - 1749 commenti

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Come con la serie di Ouija, pare che il prequel si addica al mainstream del terrore contemporaneo: un plauso per la dimora assolata e polverosa, per il cast quasi tutto al femminile che fa tanto college e per l’uso di giocattoli, miniature e bambolotti che qualche brivido primordiale lo suscitano sempre. Soppesando anche la regia valida e lo stupore per qualche sprazzo di sangue inatteso, stridono solo il finale con incastro artefatto e una durata che fa da autista a qualche sbadiglio di troppo. Grazioso.

David F. Sandberg HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Lights outSpazio vuotoLocandina Cam closerSpazio vuotoLocandina PicturedSpazio vuotoLocandina Shazam!

Hackett 6/02/18 20:21 - 1867 commenti

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Fiacco fin dal suo capitolo d'esordio, questo filone horror non produce che un sequel abbastanza scontato, senza colpi di scena o situazioni memorabili e con poco ritmo. La fattura tecnica è pregevole, ma come la correlata saga di The conjuring sembra indugiare troppo in trame e suggestioni ripetitive che finiscono per far assomigliare ogni film all'altro. Per inguaribili assetati di horror.

Piero68 13/11/18 14:10 - 2957 commenti

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Nonostante l'evidente pochezza della sceneggiatura questo secondo capitolo supera il primo per inquietudine e momenti di paura. Merito senza dubbio del regista che, reduce da alcuni corti, dimostra un'ottima predisposizione per l'horror. Purtroppo, come già detto, al netto dei soliti cliché la sceneggiatura offre veramente pochissimo. Fortunatamente la confezione è sufficiente e questa volta la presenza di un parco attoriale giovanissimo riesce a giovare alla pellicola.

Buiomega71 24/11/18 01:15 - 2910 commenti

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Sandberg impreziosisce questo gustoso prequel dai sapori goticheggianti con la sua regia sopraffina (mandando in cantina il mediocre Leonetti), tanto che, a volte, odoravo i riverberi dell'Inganno della Coppola. Momenti da fiaba nerissima (bellissima la sequenza della piccola Linda con la lanterna e il pozzo di notte), tra case di bambola e stanze proibite. Flashback infausti alla Cimitero vivente, dita spaccate, facce strappate, una disarticolazione tra le più impressionanti mai girate e un finale geniale che si ricollega al capostipite. Macabramente ammaliante.
MEMORABILE: La canzonetta tormentone "You are my sunshine"; Il lenzuolo stile Michael Myers; Tranciata in due; La maschera che copre metà volto; Janice posseduta.

Minitina80 4/01/19 21:27 - 2984 commenti

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Horror di facile consumo, senza nulla a pretendere e con poco di stuzzicante da raccontare. Spalmato in un minutaggio eccessivo per una roba simile, risente della poca sostanza, fatta per lo più dei soliti balzi improvvisi, indotti senza fantasia. Come se non bastasse tarda anche a ingranare, annoiando a più riprese. Il mistero più grande di questi film è che nessuno se la dà a gambe levate dalla casa, nonostante accadimenti fuori dell’ordinario e omicidi inspiegabili. Che dire delle automobili che non partono proprio nel momento della fuga...

Salma 2/03/19 23:09 - 12 commenti

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Questo horror non offre nulla di nuovo al genere, ma rimane comunque un buon prodotto, ben confezionato e abbastanza curato. Gli attori se pur per buona parte ragazzine e bambine recitano con disinvoltura e la storia, con qualche lacuna scenografica, ha quel po' di angosciante e malato in stile Shining (ovviamente su di un altro livello). Può non essere originalissimo, ma quasi due ore filano lisce senza annoiare. Forse leggermente superiore al primo.

Pinhead80 17/11/19 20:49 - 4760 commenti

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Ovvero, al solito, come tutto ebbe inizio. Di sicuro impatto visivo ed emotivo l'incipit iniziale, che risulta essere un bel pugno nello stomaco; successivamente i passi falsi in fase di sceneggiatura non si contano. L'ostinazione con cui la suora continua a tenere le povere orfanelle nella "casa del demonio" fino alla fine è qualcosa di francamente insopportabile, così come l'ingenuità dei proprietari di casa. L'universo di Conjuring si amplia con un altro film sostanzialmente inutile che ha un unico guizzo nella foto in cui compare la quinta suora.

Jena 26/09/20 19:22 - 1555 commenti

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Presenta tutti i cliché dei film dell'universo waniano Insidious/Conjuring: ben costruito sul piano tecnico (Sandberg ha una buona regia come visto in Lights out), solito demone che si vede poco, soliti jumpscare abbastanza telefonati. Qui le orfanelle sono abbastanza simpatiche ed empatiche e si fa notare un buon Anthony LaPaglia. Purtroppo l'assurdità dei comportamenti (perché i due coniugi fanno risvegliare il demone prima sepolto?) nonché la durata eccessiva fanno perdere punti, con parecchi momenti morti. Preso in sé non è malissimo, ma le situazioni si sono viste troppe volte.
MEMORABILE: L'agghiacciante investimento iniziale di Annabelle; La bambina di notte con la lanterna; Le dita spezzate a LaPaglia; Il finale col link a Conjuring.

Lupus73 21/01/21 15:59 - 1494 commenti

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Dalla saga di The conjuring il prequel dello spin-off sulla storia della bambola realmente esistita e custodita nel museo dei coniugi Warren. Si risale alla sua creazione nel '43, poi continuando nei '50. Probabilmente il miglior capitolo dell'intera saga; la regia riesce a creare atmosfere più inquietanti degli altri, complice un'ottima fotografia e l'ambientazione rural-coloniale. La sceneggiatura riesce a chiarire i punti principali ed è ben incardinata al primo film chiudendo il cerchio nel finale. Troviamo due collegamenti con l'altro spin off The nun. Interessante.
MEMORABILE: I fenomeni nella stanza della bambina; Il tormentone del motivo "You Are My Sunshine "; Il finale con il collegamento al precedente: Annabelle Higgins

Puppigallo 18/09/21 08:03 - 5275 commenti

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Parte anche piuttosto bene, con l'antefatto e l'arrivo delle orfanelle nella casa isolata, tanto spaziosa quanto inquietante, visto anche chi ci abita (Annabelle a parte). Avrebbe anche il pregio di rivelare le origini della maligna vicenda, ma il tutto si banalizza non appena avviene il primo incontro con l'entità bambina. Da lì in poi parte il solito buio, la penombra, le apparizioni improvvise e il tutto inizia ad avere un sapore di minestrone con un po' di Esorcista, Poltergeist, Cimitero vivente... Comunque vedibile, grazie soprattutto a una dignitosa recitazione, ma nulla più.
MEMORABILE: La disarticolazione, visivamente piuttosto inquietante grazie al giusto utilizzo della penombra.

Teddy 24/06/22 05:17 - 825 commenti

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Sandberg gioca le sue carte fuori città, lontano dalle villette a schiera color pastello e dalla soave stabilità coniugale sixty. “Annabelle 2” si introduce nelle strettoie coercitive del cattolicesimo, dentro i tagli e le ferite di una famiglia  annientata dal lutto, diviso tra la raffinatezza estetica del gotico e la routine narrativa del cinema mainstream. Notevole il giovane entourage femminile.

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Anthonyvm 6/07/22 15:43 - 5689 commenti

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Prequel di qualità discreta, superiore al precedente capitolo pur senza surclassarlo. Lo script tiene un occhio di riguardo nei confronti dell'habitué del genere, piazzando citazioni e omaggi più o meno divertenti a illustri ispiratori, da Changeling a Poltergeist, passando per La spina del Diavolo e Suspiria, fra un orrore di Amityville e una Talky Tina. Peccato che sul versante degli spaventi l'ECG annaspi penosamente (con certi jumpscare che non sfigurerebbero in una parodia à la Ghost movie) e sin troppi dialoghi sembrino pescati da un faldone di frasi fatte per film dell'orrore.
MEMORABILE: La bambola che cammina coperta da un lenzuolo; Il volto mezzo sfigurato della moglie; Il finale ingegnosamente collegato al prologo del primo film.

Daniela 11/08/22 22:48 - 12662 commenti

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Giocattolaio perde la figlioletta in un tragico incidente. Dodici anni dopo, offre ospitalità nella sua grande casa di campagna da un suora ed alcune vivaci orfanelle... Doveva essere il racconto delle origini della la bambola assassina già protagonista di un brutto horror nel 2014 ma, dopo un inizio promettente, abbandona un filo logico per accumulare spaventi a caso con jumpscare telefonatissimi che fanno sobbalzare solo le orecchie. La confusione unita alla prevedibilità genera noia e questo rende inutili i preziosismi formali e le inquadrature ad effetto. Routine sbadigliabile.

Sonoalcine 28/09/23 19:43 - 184 commenti

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Terzo capitolo della saga "The conjuring" che più che essere un sequel è un prequel che racconta le vicende diverso tempo prima degli avvenimenti dei due film precedenti. A differenza di quanto si senta spesso dire, questo capitolo è decisamente inferiore al suo predecessore. La tensione per un certo periodo di tempo c'è ma già a metà pellicola iniziano a prendere piede cliché e svolgimenti narrativi che puzzano di già visto. Il cambio di regia da John R. Leonetti a David Sandberg non giova affatto alla saga.
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  • Discussione Buiomega71 • 24/11/18 10:32
    Consigliere - 25999 interventi
    Preziosissimo prequel (di uno spin off oltretutto), che si eleva dalla massa per il suo gusto fiabesco nerissimo, per la sua impronta goticheggiante, per il suo essere così simile a certi horror incentrati sul dolore dell'infanzia perduta (penso a Fragile e a The Orphanage), pregno di tocchi favolistici (la casa delle bambole nella stanzetta di Bee, la bellissima sequenza in notturna della piccola Laura che si reca al pozzo di Samara-o di Sadako, fate voi- con la bambola di Annabelle sottobraccio e con la lanterna in mano), riverberi goticheggianti, quasi un misto tra Stephen King e Tennessee Williams (a volte mi sembrava di odorare L'inganno della Coppola), e due colpi macabri ben assestati che non ci si aspetta (tra cui una disarticolazione inumana tra le più impressionanti mai girate e un corpo divelto letteralmente in due che striscia a terra ringhiando, che manco uno zombi romeriano)

    Sandberg dona, a quello che a prima vista sembra un semplice horror da bancarella dagli spaventi facili, una regia raffinata e sopraffina, mandando in cantina il mediocre Leonetti e il suo sciapo capostipite in un colpo solo (basti solo il bellissimo incipit con LaPaglia che crea le sue bambole artigianali immerso nella fotografia giallo ocra di Maxime Alexandre, o all'investimento, sulla strada, della piccola Bee: il bullone della ruota che si stacca, la bimba che và a raccoglierlo, la macchina che sopraggiunge, il terribile impatto, la bamboletta che cade sull'asfalto con la faccia sfondata), e già ci si accorge di essere di fronte ad un prodotto ben curato, dalle scenografie mortifere (la grande casa, le stanze proibite, le scale) e da una cura formale ammaliante (la fotografia di Alexandre fa miracoli)

    Giochi di bimba, ragazzine ovunque (tutte bravissime), i bigliettini lasciati in giro da Bee, le sedie elettriche scendiscale-no, non ci sono i Gremlins a manometterle, la sofferenza della disabilità (la piccola Janice-nome omen-è stata colpita dalla polio, e zoppica con la sua gruccia e il tutore che le cinge la gamba, impossibilitata a correre come tutte le altre, perciò facile bersaglio del maligno), l'angoscia di avere perso una figlia (e il flashback di come tutto ebbe inizio richiama sapori acri e necrofori della "zampa di scimmia", andando a infrangersi nei territori kinghiani di Cimitero vivente e in quelli della Morte dietro la porta),perchè, a volte, i propri cari, è meglio rimpiangerli morti), la stessa Annabelle si frangia di luci chiaroscure di puro male (terrifica la sequenza del lenzuolo alla Michael Myers) , chiusa in quello sgabuzzino zeppo di pagine della bibbia strappate e incollate sulle pareti che nemmeno il prete del Presagio, burattino ghignante nelle mani del demone di infernalia (si, c'è ancora il demoniaccio nero, ma usato con più parsimonia-a parte la discutibile scena nel granaio con lo spaventapasseri che pare The Messenger 2-), con quegli occhi vitrei che fissano e scrutano

    Più dalle parti (come atmosfere) del primo Conjuring (la possessione tramite vomitata nerastra bocca a bocca è presa di peso da lì), ma che accentua il lato più sinistro e malevolo, sfociando in picchi crudeli tra dita spezzate, metà facce strappate, torsi umani tranciati in due e crocifissi alla parete, ragazzine possedute armate di coltellacci pronte a "giocare".

    Miranda Otto che ha il mezzo volto coperto da una maschera di porcellana, tra Franju e Bunuel, e che giace in un letto a baldacchino coperto da tendaggi come Mater Sospiriorum in una stanza che ha tutta la necrofora aria di quella off limits di Ballata Macabra

    Una giovane suora che si improvvisa esorcita (sbattuta violentemente contro le pareti della stanza), il rosario, Janice che diventa quintessenza della possessione pazuziana (ben resa la mutazione nell'oscurità, con il collo che si spezza), gli occhi fluorescenti della piccola Bee nella fotografia e, a far da tormentone, You are my sunshine suonata al giradischi e canticchiata da bimbe malefiche.

    L'agghiacciante lettura del diario infantile della piccola Bee da parte di Laura, pagine bianche dopo la sua morte, e improvvisamente la scritta che ne segue "Oggi sono ritornata a casa", con funeste rimembranze kinghiane dell'OZ, IL GVANDE E TEVVIBILE.

    Qualche scivolone c'è (il già citato spaventapasseri, nel granaio con belzebù, la casa che trema e manda tutto all'aria che nemmeno il finale di Suspiria e Inferno e da il colpo di grazia impazzendo con le luci modello Poltergeist, il dover piazzarci per forza il demone della suora Valak del secondo Conjuring in una fotografia di monache in Romania, a tal proprosito occhio alla inutile sorpresina post titoli di coda), ma sono quisquilie perdonabili a fronte di un prodotto zeppo di marciscente atmosfera e caliginosa inquetudine, che sta tra un racconto di Dickens e la fame di anime pure del dottor Freudstein.

    Ciliegina sulla torta il geniale finale , che si ricollega direttamente al primo Annabelle (in una sequenza specifica) e chiude il cerchio.

    E crogiolandomi sul talento di Sandberg potrei chiudere nel dire che Creation non è solo un ottimo prequel di un film ordinario, ma è soprattutto un ottimo horror a sè.

    Nel gioco (infernale) di bimba si perde una donna...

    Dolce Sioux ti somiglia...
    Ultima modifica: 26/11/18 22:13 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 24/11/18 10:46
    Consigliere - 25999 interventi
    Ottimo il blu-ray della Warner

    Formato:2.40:1

    Audio: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo (5.1)

    Sottotitoli: inglese, italiano, olandese, finlandese, greco, islandese, norvegese, spagnolo, danese, francese, svedese (per non udenti italiano, inglese, tedesco)

    Come extra: L'universo di Conjuring : presentazione del futuro The Nun, Horror Shorts: due cortometraggi di David F.Sandberg: Attic Panic e Coffer, scene eliminate e commento del regista.

    Durata effettiva del film in blu-ray: 1h, 49m e 42s
  • Curiosità Buiomega71 • 24/11/18 15:18
    Consigliere - 25999 interventi
    David F. Sandberg ha definito (senza falsa modestia) il suo Annabelle 2: "Il padrino-parte seconda dei film sulle bambole maledette"

    Fonte: scheda di Ciak del film

    * Lotta Losten, la moglie di Sandberg, interpreta il ruolo finale dell'assistente sociale che dà in affidamento Janice (Talitha Bateman) agli Higgins.

    * David F. Sandberg era inizialmente riluttante a dirigere il film a causa della sua generale avversione per i sequel horror. Ha cambiato idea quando è stato chiaro che avrebbe fatto un prequel indipendente dal primo Annabelle, senza grandi obblighi di collegarlo al franchise, al di là di alcuni brevi riferimenti agli altri film dell'universo Conjuring.

    * La fattoria dove si svolge il film è la stessa usata per la prima stagione del serial Westworld.

    * Una sottotrama vedeva la sorella Charlotte (Stephanie Sigman) che confessava a Esther Mullins (Miranda Otto) di aver dato alla luce un figlio (nel film si può intuire qualcosa quando suor Charlotte disfa la valigia soffermandosi su una salvietta). L'aveva dato in adozione, ma in seguito scoprì che il ragazzo era annegato all'età di sette anni, quando fu intrappolato sotto il ghiaccio di un lago ghiacciato. Più tardi, Charlotte sente strani rumori nel letto e, quando accende la luce, vede un'ombra sul muro del ragazzo, che cerca disperatamente di uscire dalla lastra di ghiaccio che lo tiene prigioniero. Le scene sono state effettivamente girate ma alla fine non sono state ritenute necessarie per il film.

    * In origine c'era molto di più su Mrs. Mullins (Miranda Otto) nell'atto finale del film; dopo la sua morte violenta, il suo cadavere si sarebbe rianimato e sarebbe diventato il principale antagonista per gran parte del resto del film. Era originariamente la signora Mullins che minaccia Linda (Lulu Wilson) mentre è nel montacarichi e che attacca le ragazze nel granaio; tuttavia, nelle riprese successive, il ruolo di Mrs. Mullins è stato sostituito dal demone cornuto e dallo spaventapasseri. La produzione riteneva il ritorno della donna morta un po' troppo forte, temendo il divieto ai minori.

    Fonte: IMDB