Quell'estate del '58 - Film (1981)

Quell'estate del '58
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Titolo originale: Stark raving mad
Anno: 1981
Genere: drammatico (colore)
Note: Basato sulla storia vera della coppia di assassini Charles Starkweather e Caril Ann Fugate. Aka: "Murder run", "Execution", "Rockaday Richie and the queen of the Hop".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/08/17 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 12/08/17 01:58 - 2910 commenti

I gusti di Buiomega71

Ottimo true crime movie scarno, realistico, crudo e quasi documentaristico. Se La rabbia giovane mitizzava i due giovani assassini, Hood dà un taglio più cronachistico, immergendo la loro storia di sangue con musiche e canzoni d'epoca, delitti efferati e crudeli (il patrigno di Laura, l'esecuzione notturna a freddo dei due fidanzatini, con selvaggio stupro sulla ragazza). Fotografia naturalistica, certi scorci della provincia americana simili a Non aprite quella porta e un finale gelido e patibolare che ricorda quello di A sangue freddo. Da recuperare.
MEMORABILE: Le grida di disperazione di Laura mentre Richie affoga un vecchio amico nella tinozza; Il brutale stupro ai danni di Barbara; La cattura di Richie.

Daidae 21/01/18 16:56 - 3178 commenti

I gusti di Daidae

Basato su una storia vera, si tratta di un film che non entusiasma troppo. Gli attori non sono espertissimi: Russ Fast ha partecipato a circa 25 film, principalmente televisivi, mentre per la ragazza si tratta della seconda e ultima esperienza cinematografica. Le scene violente fanno decisamente meno impressione di quelle viste su Henry, pioggia di sangue (versione integrale). Una visione comunque la merita.

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  • Discussione Buiomega71 • 12/08/17 10:09
    Consigliere - 25985 interventi
    Rassegna estiva: Notti d'estate buie(sche) e senza stelle

    Ottimo "true crime movie" rimosso e finito ingiustamente dritto nell'oblio del marasma degli "straight to video"

    Radiocronaca spietata e realistica delle gesta criminose della coppia di giovani assassini Charles Starkweather e Caril Ann Fugate, che insanguinò lo stato del Nebraska (e del Wyoming) con le loro gesta delittuose senza movente, già portati sullo schermo dalla Rabbia giovane

    Se l'opera di Malick (straordinaria) un pò li mitizzava, quella di Hood si attiene più fedelmente ai fatti , risultando quasi documentaristica, tanto e cruda, scarna, cronachistica (e il cinegiornale mi ha ricordato parecchio quello della Notte dei morti viventi)

    Hood segue le gesta dei due giovani assassini nati eliminando colonne sonore originali, ma infilandoci pezzi musicali d'epoca (bellissimi, tra l'altro) che danno una dimensione contrastante tra i fatti sangue e le atmosfere degli anni '50 all'American Graffiti (jukebox, pomiciate, capelli impomatati, le ragazze, le auto, i locali) e , considerando anche il basso budget da film indie con il quale il film e stato realizzato, ricostruite con un certa cura filologica.

    Fotografia naturale e ben resa, scorci della provincia americana che assomigliano a quelli desolati e assolati di Non aprite quella porta, contrapposte al buio della notte (l'autostop)

    Gelido e feroce nei delitti (l'uccisione con attizzatoio del patrigno di Laura, il vecchio affogato nella tinozza da Stark, con le urla isteriche di Laura in sottofondo, l'esecuzione notturna dei due fidanzatini che li caricano in auto, presso una scuola abbandonata, dove la ragazza viene anche brutalmente stuprata in una sequenza ruvida e disturbante, il massacro nella casa dell'industriale, l'uomo sparato a freddo nell'abitacolo della sua auto), dove Hood ripercorre i crimini della coppia quasi fedelmente (in realtà, Starkweather, massacrò l'intera famiglia di Laura-madre, padre e sorellina-mentre , di sotto, la ragazzina si guardava tranquillamente la tv) come se fosse un giornalista di nera, senza "il mito" che le aveva cucito addosso Malick (se per Malick, nel caso limite, erano due "ribelli", per Hood sono solo due assassini)

    Freddo finale processuale (abilmente narrato in bianco e nero e con immagini fisse come se fossero fotografia d'epoca) e chiusa gelida e patibolare non dissimile da quella che Richard Brooks ha mostrato, gelidamente, in A Sangue Freddo

    Don Gronquist (il regista cult di Unhinged) scrive e co-produce, mentre George Hood (montatore e musicista) rivela una vena narrativa notevole e senza fronzoli, stile asciutto e deciso, dimostrandosi regista dalle ottime credenziali( basti vedere la cattura finale di Richie, che sfuma con una notevole ripresa, all'indietro, dall'alto)

    Ottima la coppia assassina, ben resa da Russ Fast (bulletto di periferia senz'arte nè parte, spietato assassino che vuole diventare famoso "Se chiedeva l'infermità non sarebbe finito sulla forca, ma chi si sarebbe ricordato di un povero pazzo?", risponderà ad una guardia carceraria), e da Marcie Severson, ora imapurita, ora eccitata dagli eventi, con quella faccia da ragazzina cresciuta troppo in fretta.

    Uno dei migliori film sulle gesta dei serial killer, analisi realistica e crudele, ritratto empio della giovane coppia di assassini più famosa dell'america degli anni '50.

    Assolutamente da recuperare.
    Ultima modifica: 12/08/17 16:00 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 12/08/17 10:15
    Consigliere - 25985 interventi
    Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Eagle Home Video/Videogram. Qualità audio/video più che buona.

    Durata effettiva: 1h, 24m e 51s

    Ultima modifica: 12/08/17 11:15 da Zender
  • Discussione Digital • 12/08/17 10:19
    Portaborse - 3994 interventi
    Wow! Questo lo voglio assolutamente recuperare! Eccellente, sanguigna e meticolosa recensione Buiesca, as usual!
  • Discussione Buiomega71 • 12/08/17 10:25
    Consigliere - 25985 interventi
    Digital ebbe a dire:
    Wow! Questo lo voglio assolutamente recuperare! Eccellente, sanguigna e meticolosa recensione Buiesca, as usual!

    Grazie Digital. Sì, assolutamente da recuperare. Un "true crime movie" scarno e crudele, molto fedele ai fatti della coppia assassina che insanguinò il Nebraska a fine anni '50, dove Hood le stà dietro come se fosse un giornalista di nera.
  • Discussione Schramm • 12/08/17 11:41
    Scrivano - 7694 interventi
    la cosa curiosa è che questo e alle radici della follia li ho sempre cercati e meditati in tandem, senza però mai riuscire ad agguantare l'uno né l'altro. buione, a volte mi fai paura!
  • Discussione Buiomega71 • 12/08/17 11:45
    Consigliere - 25985 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    la cosa curiosa è che questo e alle radici della follia li ho sempre cercati e meditati in tandem, senza però mai riuscire ad agguantare l'uno né l'altro. buione, a volte mi fai paura!

    Credo sia in parte dovuto al mio compulsivo fattore di "cacciatore" di vhs oscure e nascoste. Vieppiù che per questi due titoli avevo già sguinzagliato i segugi quando, a metà anni '90, ne lessi un gran bene (a ragione) sul libro di Federico De Zigno Cittadini x
  • Discussione Schramm • 12/08/17 11:50
    Scrivano - 7694 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Schramm ebbe a dire:
    la cosa curiosa è che questo e alle radici della follia li ho sempre cercati e meditati in tandem, senza però mai riuscire ad agguantare l'uno né l'altro. buione, a volte mi fai paura!

    Credo sia in parte dovuto al mio compulsivo fattore di "cacciatore" di vhs oscure e nascoste. Vieppiù che per questi due titoli avevo già sguinzagliato i segugi quando, a metà anni '90, ne lessi un gran bene (a ragione) sul libro di Federico De Zigno Cittadini x


    stessa identica scintilla scatenante di percorso. siamo proprio cablati.
  • Discussione Marcorampa • 12/08/17 13:12
    Galoppino - 18 interventi
    ottima recensione, molto curioso anch'io di vederlo!
  • Homevideo Daidae • 21/01/18 16:52
    Compilatore d’emergenza - 1311 interventi
    I personaggi della copertina del vhs italiano (e anche di alcune straniere) sono diversi dagli attori che interpretano il film
    Ultima modifica: 21/01/18 16:57 da Daidae