Poesia senza fine - Film (2016)

Poesia senza fine

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/08/17 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 10/08/17 19:17 - 9009 commenti

I gusti di Cotola

Seguito di La danza della realtà di cui ripercorre stili e contenuti. Qui seguiamo la vita di un Jodo più adulto (ma non manca una parentesi adolescenziale) che inizia la sua formazione poetica e non solo. E come nel precedente non manca qualche bello squarcio visivo o qualche momento emozionante, ma c'è anche tanta discontinuità ed i soliti, per il regista, elementi sopra le righe non sempre giustificati da sostanziali ragioni narrative o ideali. Non brutto certo: si lascia guardare, magari per qualcuno con un po' di affanno, ma lo Jodorowsy migliore non abita qui.
MEMORABILE: La camminata in linea retta; L'esibizione poetica a base di carne cruda e uova; I momenti in cui il vero Jodorowsky è in scena col suo personaggio.

Babsj81 13/09/17 19:09 - 16 commenti

I gusti di Babsj81

La prima parte della "cinebiografia genealogica" di Jodorowsky era stata per me il gradito ritorno di un autore che ho sempre amato e, pur con molti difetti, l'avevo apprezzata parecchio. Questo sequel, purtroppo, mi ha lasciato abbastanza freddo. Per oltre due ore, infatti, dobbiamo sorbirci le avventure di velleitari artistoidi che, per quanto s'impegnano, non riescono a non sembrare ridicoli ("Cammino in linea retta! Sto facendo arte!" Davvero?). Solo per jodorowskiani di stretta osservanza.

Schramm 6/05/18 16:03 - 3490 commenti

I gusti di Schramm

Lontano dalle distonie precedenti, Jodo stregone non più apprendista fa un ampio passo di lato ritrovando la giusta ars alchemiae tra virulenza simbolica, prorompenza emozionale e autobiografia letteraria, forgiando una cangiante partitura di Visioni ove rigore e fantasia si determinano a vicenda. Nel paiolo (psico)magico versa inesausto sciroppo di sogni, grigliati dal narrativo segmento esperienziale che va dall'adolescenza all'età matura, costellato di personaggi pittoreschi e allegorie dinamitarde. Una polveriera lisergica di abnorme forza gravitazionale, una scorticante carezza di 126'.
MEMORABILE: Stella Diaz

Aal 30/12/19 17:48 - 321 commenti

I gusti di Aal

Seconda parte della monumentale (per durata) autobiografia filmica di Jodorowsky, uno dei pochi artisti che quando parla di se stesso parla all'umanità. Celebrazione e testamento di una straordinaria esperienza artistica e umana, di una visione totale dove niente è separato e tutto tende alla verità, anche e soprattutto, quando la realtà è trasfigurata in sogno e racconto surreale e in cui il corpo è lo spirito. Necessariamente ridondante eppure leggero, brioso, sommamente poetico, divertente, profondo, bellissimo.

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  • Discussione Cotola • 10/08/17 19:26
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    @ Schramm

    Alla fine hanno trovato i soldi per farlo (nei titoli di coda vengono ringraziati tutti quelli che hanno contribuito a finanziare l'opera). I risultati mi sembrano simili al lavoro precedente: sostanzialmente deludenti e troppo discontinui.

    Potrebbero esserci altri seguiti visto che Jodo deve ancora raccontarci tutta la sua formazione europea ed il suo divenire regista. Chissà se ha in cantiere un altro film o addirittura di più, per chiudere il cerchio.
  • Discussione Schramm • 10/08/17 19:48
    Scrivano - 7694 interventi
    si avevo sentito di questa seconda tranche, e immaginavo non avesse superato negli esiti la prima, che pure, considerata l'età avanzata di alejandro, resta qualcosa di avanti. ormai il nostro ha una certa e pur sfornando cose dignitose e qua e là anche perforanti è in altri aspetti, specie letterari e taumaturgici, della sua opera che dà il meglio. era del resto impossibile restituire in immagini le soluzioni figurative di cui la danza della realtà esonda a ogni paragrafo senza più l'ispirazione che lo fece bruciare di febbre creativa con la montagna sacra, assieme a un budget molto più cospicuo. a mio avviso quel libro doveva restare lì com'era, o al più finire in tutt'altre mani (anche se mi è difficilissimo immaginare quali). la posticcia appendice filmica, per chi non l'ha mai letto o non conosce l'autore, non giova sicuramente a invogliarne la lettura...
    Ultima modifica: 19/01/18 16:06 da Schramm
  • Curiosità Schramm • 22/09/17 13:39
    Scrivano - 7694 interventi
    * Il film è stato girato in soli 35 giorni per questioni di budget risicato ottenuto dopo un lungo crowdfunding tramite Facebook e Twitter. I contribuenti sono stati diecimila. Alcuni arrivarono a donare alla causa fino a 25mila euro.

    * Per il ruolo della nonna, Jodorowsky scelse una sedicente attrice settantenne che gli fece perdere una discreta fetta del budget (l'equivalente di 50mila dollari al giorno) rifiutando di dire le battute o scordandosele. Per rimediare a ciò Jodorowsky ideò dei gobbi enormi da farle leggere anche da lunghe distanze. Una volta realizzati, l'attrice non si presentò più sul set. Disperato, dopo inutili tentativi di mettercisi in contatto, il regista andò a cercarla in casa propria, dove venne trovata morta.

    * Gli attori non sono stati scelti in base a meriti attoriali/interpretativi, ma a seconda di quanta poesia emanavano le persone a gusto e intesa di Jodorowsky. Vennero tutti pagati al minimo. Una parte ha accettato di contribuire pro bono.

    (Fonte: Psicomagia del cinema, Intervista a Jodorowsky apparsa su Micromega 9/2016, pg 176 - 187)
  • Discussione Cotola • 19/01/18 15:10
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Uscito in sala (7 copie in tutta Italia) con il titolo Poesia senza fine. Si potrebbero cambiare titolo, locandina e magari metterlo tra le pellicole
    in sala, seppure saranno in pochi ad avere la possibilità di vederlo.
  • Discussione Schramm • 26/03/18 16:08
    Scrivano - 7694 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Uscito in sala (7 copie in tutta Italia) con il titolo Poesia senza fine. Si potrebbero cambiare titolo, locandina e magari metterlo tra le pellicole
    in sala, seppure saranno in pochi ad avere la possibilità di vederlo.


    la versione che circola in sala è, malgrado il titolo italiano della distribuzione, originale sottotitolata. è esattamente così che andrò a vederlo stasera. ho già messo in conto e in fila tutti i segni meno, ma jodo è jodo. è una questione di cuore. ci si riaggiorna presto!
  • Discussione Schramm • 27/03/18 15:27
    Scrivano - 7694 interventi
    può darsi abbia giocato la stanchezza estrema o il non essere più abituato a visioni su grande schermo, o l'aderenza più forte col libro e con la traduzione delle soluzioni figurative e narrative (per quanto il segmento risenta di molti strani tagli biografici che avrebbero reso più esplosivo e sanguinante ancora il film), sta di fatto che sono entrato temendo il peggio, complice l'accoglienza tiepidissima e in taluni casi strapazzante che ha ricevuto, ma fin dal minuto 1 l'ho sentito con le viscere, accolto senza diaframmi, senza opporgli alcuna forma di resistenza. a più riprese mi sono sentito molto toccato e sul punto di far zampillare non poca soluzione salina. credo lo rivedrò anche stasera e domani, prima di abbandonarmi a un'analisi più espansa. anche se non mancano rischi di capitombolate nella stucchevolezza, sia per impatto visivo che emotivo, siamo di ampie falcate sopra la prima parte. notevole la fotografia a opera del direttore feticcio di wong kar wai. se si ha la fortuna di averlo itinerante nella propria regione andrebbe assolutamente accolto al proprio palazzo immaginifico, specie se si è particolarmente amato santa sangre. o sentito per quel che vuole essere, spesso riuscendovi: una carezza scorticante lunga 140'.
    Ultima modifica: 27/03/18 15:35 da Schramm
  • Discussione Schramm • 28/03/18 17:02
    Scrivano - 7694 interventi
    visto una seconda volta. non solo riconfermo tutto quanto scritto, ma aggiungo che a una seconda visione il valore della prima è andato triplicando, anche per via di molti dettagli che la stanchezza mi aveva fatto sfuggire. primo tra tutti il fatto, non trascurabile sul fronte psicogeneaologico su cui è impostata l'opera, che stella diaz (il personaggio rappresentato con più fulgidità e precisione adamantina rispetto al libro) e la madre siano interpretati dalla stessa attrice, in un body-double impressionante per prestazione e trasformismo. la bravura dei figli che interpretano l'uno suo padre e l'altro se stesso da giovane lascia commossi. certe deflagrazioni visive sono degne del jodorowsky più ispirato sebbene lontane dalla medesima dirompenza dei momenti più cruenti, blasfemi o lisergici. e anche a mente più fresca e animo più saldo, vi sono almeno due passaggi in cui è difficile trattenere due lacrime. ed è per chi ha letto il libro il segmento finora più fedelmente trascritto in immagini (fermo restando che la forza visionaria del libro sta davvero su livello più ineffabile)

    unica nota veramente negativa è se mai, assieme a dei necessari tagli biografici (non viene fatta menzione alcuna delle altre incredibilissime archimandrite incontrate prima e dopo stella diaz, come la pulitrice di ombre donna magdalena o l'incontro decisivo con leonora carrington e con la figlia di gurdjeff, ma mi rendo conto che lasciando campo libero anche a loro il film sarebbe durato almeno 2 ore in più), la pessima sottotitolazione, con una traduzione spesso errata (un esempio tra i tanti "ho venduto il mio diavolo all'Anima!" viene tradotto nel suo canonico contrario) quando non assente (i.e. il gioco di parole tra scope e dittatura che viene fatto nell'incitazione popolare a ibanez - che è poi sempre il figlio-padre, in un duplice ruolo da tiranno)

    ciò sottratto, torno comunque a consigliarlo se passa dalle vostre parti, e più ancora se jodo ha accompagnato la vostra vita. anche viceversa, resta comunque un'opera impressionante considerato che ci viene da chi ha quasi 90 primavere alle spalle.
    per il pubblico il problema vero è per lo più che per capire bene questo dovrebbe prima passare per la cruna del precedente, che non restituiva certamente un jodo in gran rispolvero.

    non fosse che oggi è l'unico giorno di programmazione di florida project, andrei a rivederlo una terza volta, anche solo per il lavoro sull'audio davvero fragoroso (la scena del terremoto, capace di far vibrare il basamento dei seggiolini e lasciare un discreto tinnito)
    Ultima modifica: 28/03/18 17:09 da Schramm
  • Discussione Cotola • 28/03/18 18:48
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    @schramm

    Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto e grazie per il tuo intervento che trasuda amore per il cinema di Jodo. A volte ci possono dividere i giudizi, e questo non vale solo per noi due, sulle pellicole ma ci unisce una passione, un amore viscerale per questa splendida settima arte.
    Ultima modifica: 28/03/18 18:49 da Cotola