Michelotto Corella: un sicario rinascimentale Arnoldo Foà interpreta Michelotto, cortigiano ed assassino prezzolato di cui si serve Cesare Borgia per attuare i suoi piani.
La figura di questo personaggio storico è tra le più affascinanti del periodo, configurandosi una via di mezzo tra il capitano di ventura ed il sicario prezzolato ma comunque fedelissimo al proprio padrone.
Il vero nome di Michelotto (o Micheletto, secondo alcuni) era
Miguel Corella, uno spagnolo nato a Valencia presumibilmente nel 1470, passato alla storia come "il boia di Cesare Borgia" per il gran numero di omicidi compiuti a partire dal 1500, tutti compiuti su mandato del padrone a cui si mantenne fedele anche nei rovesci di fortuna. In seguito alla morte di Alessandro VI e alla conseguente caduta in disgrazia di Cesare, Michelotto si trovò privo di protezione.
Il nuovo papa Giulio II lo fece imprigionare e sottoporre a processo ma nonostante le gravissime accuse Michelotto se la cavò con poco, forse perché a conoscenza di segreti troppo compromettenti.
Successivamente Machiavelli, grande ammiratore del Valentino", lo fece assumere dalla Repubblica di Firenze come "bargello", ossia capo delle forze di polizia. Perduto l'incarico dopo due anni, si recò a Milano , dove venne assassinato nel 1507 per motivi mai chiariti.
Per singola coincidenza, un mese dopo la sua morte anche Cesare Borgia perì sul campo di battaglia.
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