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Titolo originale: Revenge of the Stepford Wives
Anno: 1980
Genere: fantascienza (colore)
Regia: Robert Fuest
Note: E non "La rivolta delle mogli di Stepford". Sequel di "La fabbrica delle mogli" (1975).
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/08/17 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO
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- Quello che si dice un buon film:
Ciavazzaro
Dieci anni dopo gli eventi del primo film, il diabolico direttore del club degli uomini continua a fare i suoi esperimenti e a far uccidere chi vuol lasciare il paese. Potrà l'arrivo di una giornalista porre fine alle attività del circolo? Buon seguito televisivo del cult La fabbrica delle mogli. Hill sostituisce egregiamente il buon O'Neal nel ruolo del diabolico direttore, ottimo il cast secondario e la protagonista Gless. Notevole la tensione e il buon Fuest regala un finale molto gustoso che dà senso al titolo. Azzeccato.
MEMORABILE: Il finale, con la resa dei conti.
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- Ero sicuro che tu conoscessi i due seguiti, essendo tu un grande fan della saga Buio.
E devo dire che ho apprezzato molto questa saga, tutti e tre i capitoli mi sono piaciuti, e ogni giorno sono rimasto in attesa di vedere il capitolo successivo.
Ambientato 10 anni dopo gli eventi del primo film, ritornano i personaggi originali, ovvero il diabolico direttore del club degli uomini, ma anche molti dei mariti (il farmacista, il dottore).
Purtroppo O'Neal non ritorna, ma il buon Arthur Hill lo sostituisce egregiamente.
Ottima la protagonista Gless giornalista, che venuta a vedere la cittadina per un articolo sulla bassa criminalità, non potrà non cominciare a indagare.
Johnson è uno dei mariti, ambiguo se accettare la trasformazione della moglie e diventare membro del club, o rifiutare l'offerta.
La moglie è la doppiatrice americana di Marge Simpson.
Anche il cast secondario è ricco di bravi caratteristi (cito la signora Roper di 3 cuori in affitto nei panni della moglie modificata di Hill).
Vengono riprese molte situazioni ed alcune scene dal precedente capitolo, con una grande differenza
SPOILER
Le mogli non vengono più uccise, ma gli viene inserito un piccolo chip nel cervello, controllato da impulsi elettronici e onde.
Si vede che i robot si erano ribellati nel frattempo e quindi hanno scelto un metodo alternativo hehe
FINE SPOILER
La tensione è bella costante, e Fuest mostra il suo tocco in un bellissimo e violento finale, che dà allo spettatore molta soddisfazione, e che esemplifica il significato del titolo.
Per me consigliato. - Più che un fan della saga, sono un grande amante del primo. Purtroppo , da noi, i "sequel" non sono molto reperibili (questo passò su TMC a metà degli anni '90, poi l'oblio)
Questo mi ha sempre incuriosito, soprattutto per la regia dell'amato FuestUltima modifica: 1/08/17 01:08 da Buiomega71
