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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il solito Larry Clark, capace di alternare momenti di pura poesia a un sensazionalismo che punta allo scandalo a ogni costo e che non sempre si integra armoniosamente al contesto. Ad ogni film Clark sposta più avanti il confine verso l'hardcore e la violenza: in KEN PARK non ci viene risparmiata una masturbazione in dettaglio, non si lesinano ripetute inquadrature sugli organi maschili (in erezione o meno), né poteva mancare un primo piano su di una tempia sfondata da un colpo di pistola e qualche incesto aberrante. Il cinema di Clark è questo, ma se in KIDS si provava davvero l'impressione di essersi imbattuti in un modo...Leggi tutto nuovo e fresco di mettere in scena i disagi giovanili delle nuove generazioni americane, con KEN PARK si cominciano a sospettare attacchi un po' troppo premeditati al perbenismo e alla morale comune; si intravedono cioè i segnali di un compiacimento che non sa più di genuino e che alle volte pare davvero fine a se stesso. Non sempre, perché per raccontare con la crudezza voluta un ambiente tanto "difficile" non si può non ricorrere all'inevitabile ostentazione di sesso e violenza, ma è giudicando la banalità di troppe scene, anche simpatiche (la partita a Scarabeo, la macchietta del padre bigotto...) che rimane in noi la sensazione di un talento non così cristallino come molti ci vorrebbero far credere. La presentazione dei quattro protagonisti (tre ragazzi e una ragazza), con la foto seguita da brevi esempi in cui evidenziano il loro carattere, è costruita anonimamente, così come senza grandi sforzi di fantasia prosegue l'intero film, ravvivato qua e là da un paio di dialoghi riusciti; una regia scarna ma efficace, una buona direzione del cast compensano le lungaggini e le ripetizioni di una storia poco originale.

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Renato 12/07/07 14:31 - 1648 commenti

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Film duro, che concede poco allo spettatore in fatto di emozioni (molto di più in fatto di scene di sesso esplicito, invece). Larry Clark vorrebbe essere freddo e distante dai suoi personaggi disperati e "borderline", e ci riesce a mio avviso solo fino ad un certo punto. Dopo un po' infatti il gioco diventa scoperto e la presenza di momenti "forti" nei punti strategici in cui la sceneggiatura sta arrancando comincia a sembrare perfino programmatica... Certo Clark gira bene, ma alla fine rimane un retrogusto di delusione.

Redeyes 17/04/08 13:53 - 2443 commenti

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Di fronte a queste pellicole mi chiedo sempre quanto tanta ostentazione ed esasperazione siano funzionali al messaggio finale e quanto invece ad un possibile successo, che certo passa attraverso l'estremizzazione. Detto questo non siamo di fronte alla frantumazione di dogmi sia chiaro, né c'è bisogno di esser preparati psicologicamente, ma il film è pesante. Solo che stufa e via via si perde di vista il l'obiettivo, perdendosi dinanzi al dilemma se stiamo guardando un drammatico o un erotico. Riuscito a metà!

Pigro 22/07/08 10:05 - 9636 commenti

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Adolescenti riempiono le loro vite, evidentemente vuote e senza riferimenti, con il sesso, che ciascuno fa a suo modo e che noi vediamo esplicitamente e copiosamente. L’insistenza voyeristica della cinepresa su atti sessuali di ragazzini e ragazzine può essere una furbata per voyeuristi che si giustificano con motivazioni di carattere sociologico. Di analisi sulla persona umana o sulla natura e le cause dei disagi c’è davvero poco o niente: tanti luoghi comuni e tante scene a effetto. Meglio un vero porno, almeno è sincero e non annoia.

Lucius 21/08/10 12:17 - 3015 commenti

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Solitudine interiore e familiare e ineressanti e cupe location isolate e provinciali per una pellicola con sequenze forti e per molti disturbanti. Il disagio interiore di un gruppo di giovani annoiati dalla vita provinciale che crede di aver provato di tutto, di aver visto di tutto e per questo pronto a varcare la grande soglia. Crudo estremo e ricco di nudità.

Pinhead80 14/12/10 12:35 - 4720 commenti

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Non mi ha convinto in toto questo film di Larry Clark. Il tema dell'adolescente (qui sono in molti) confuso e incapace di comunicare, che annaspa alla ricerca di una propria identità passando dalla propria sessualità.. beh, non è poi così originale. Clark ci mostra il lato tabù della cosa ovvero quello dell'osceno messo in mostra. Da una parte l'operazione può considerarsi riuscita, ma dall'altra no in quanto sembra vi sia più attenzione per la ricerca del nudo piuttosto che approfondire la psicologia dei personaggi. Incompiuto.

Luchi78 28/07/11 14:28 - 1521 commenti

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Mi è sembrato un ritratto ben delineato di un'America adolescente e fortemente deviata. Mancano le informazioni per capire dove nasce il disagio, però sappiamo che il mezzo su cui viaggia è il sesso e Clark ce lo mostra chiaramente. La sessualità pervade la vita di questi ragazzi fino ad invadere anche i momenti di follia più totale e sarebbe stato riduttivo censurare le scene in cui il sesso è così esplicito. Un film pessimista, negativo, ma importante.

Galbo 29/07/11 20:38 - 12380 commenti

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Si fatica talvolta a comprendere il senso di operazioni come questo film diretto da Larry Clark e Edward Lachman: la pretesa di un ritratto veritiero degli adolescenti americani si scontra con l'inevitabile parzialità di un' immagine che va a senso unico e che presenta il sesso come faro illuminante della vita dei protagonisti. Manca qualsivoglia accenno alla caratterizzazione dei personaggi con il risultato finale di fare precipitare lo spettatore nella noia profonda.

Capannelle 21/12/12 08:55 - 4399 commenti

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C'è lo stile del regista, quel mescolare concetti drammatici e ironici nel frullatore del cinismo quotidiano. Con buona maestria e tempi registici giusti ma anche esagerando: grande la partita a Scarabeo, divertente Tate che si eccita con le baby tenniste, ma c'è bisogno di far vedere la produzione spermatica? Aggiunge forse qualcosa? Per il resto ci si diverte (il ritorno del padre), ci si angoscia (sempre un ritorno del padre) o si sta semplicemente a guardare (la cheerleader vogliosa e la sua bella famigliola). E intanto Ken si è sparato...

Giacomovie 26/12/12 17:33 - 1397 commenti

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Disamina dell'irrequieto, irruento, irrispettoso e vizioso universo giovanile. Un mondo analizzato con una certa efficacia, in parte rovinata dalla voglia del regista di strafare. Dapprima vengono presentati i personaggi, poi l’analisi dei loro comportamenti si estende anche a quelli dei genitori/tutori. Ne esce il quadro di una generazione allo sbando della cui deriva non è esente da colpe chi deve occuparsi della sua educazione. Tutto il film gira intorno al sesso, cosa che in parte giustifica le scene esplicite, ma poi si eccede. ***

Rebis 16/03/13 17:02 - 2332 commenti

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Ken Park è fuggito. Si è sparato un colpo di pistola in testa nella pista degli skater. Via dalla città, prima dell'ingresso forzato nel mondo adulto. Saltano le serratura, si spalancano porte e finestre dei soggiorni, entriamo di petto nelle camere da letto della provincia americana: un orrore via l'altro, le aberrazioni e i suoi figli. Korine conferisce una tragica insensatezza a questa umanità derelitta, ma Clark illumina il dito puntato su un'eclissi di luna. Non riesce a trattenere – filmando orge e corpi masturbanti – morbosità e impertinenza, e dilaga il voyerismo. Nessuno è innocente?

Larry Clark HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina KidsSpazio vuotoLocandina Un altro giorno in paradisoSpazio vuotoLocandina Adolescente delle caverneSpazio vuotoLocandina Bully

Nancy 30/05/13 01:46 - 774 commenti

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Si avverte molto l'influenza di Harmony Korine per la sceneggiatura di questo teen movie dalle tinte molto forti. Quattro storie tutte di matrice sessuale, che certo sono molto d'impatto ma che dimenticano di essere pienamente giustificate, di rendere dei personaggi completi, forse perché la loro vita è a tutti gli effetti incompleta: il più delineato dei personaggi è proprio quello di cui si sa di meno, il quinto ragazzo, Ken Park, che non a caso titola il film. Audaci certe scene (quella della masturbazione su tutte). Nel complesso, promosso.

Belfagor 5/08/15 23:59 - 2689 commenti

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Clark mi fa arrabbiare; non tanto perché il suo stile sia del tutto privo di qualità, ma perché sfrutta temi socialmente validi per imbastire spettacolini voyeuristici. Il suicidio che apre il film potrebbe essere l'innesco per dare il via a una critica forte al nichilismo che pervade i nostri tempi, ma la pellicola finisce ben presto a sguazzare in quella stessa assenza di valori, trasformandosi in una specie di cupio dissolvi disgustosamente lubrico. Coevo di Irréversible, sembra la sua versione per teenager.

Fauno 24/03/17 01:43 - 2208 commenti

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Qui il sesso è come una moneta unica, un qualcosa di incontrovertibile, impossibile perfino da rallentare: neppure il Congresso di Vienna o la dittatura più inumana ci riuscirebbero; non per niente la scena più pacata è il rapporto a tre, che pur essendo alla fine del film non si capisce quando effettivamente abbia luogo; si sa solo che c'è e che nessuno lo può più scalzare e che chi - al di fuori di questo trio - ha voluto condizionarlo, oltre a fallire miseramente ha pure provocato il suicidio di colui che solo apparentemente è estraneo alla storia.
MEMORABILE: L'onanismo; Il passaggio della saliva di bocca in bocca; L'inutilità della prestanza fisica.

Bubobubo 10/08/18 16:28 - 1847 commenti

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Voyeurismo di basso profilo che si nasconde dietro la maschera di uno spaccato sociologico romanzato. Indugiando furbescamente sul sesso immaginato e graficamente rappresentato per épater i soliti noti, Clark confeziona una didascalia da Caratteri di Teofrasto: la famiglia middle class degna della Black Hole Sun soundgardiana, quella col padre alcolizzato e omosessuale latente, quella con l'incestuoso fanatico religioso, quella coi nonni come surrogato. Solo non si vedono i due liocorni.
MEMORABILE: Il padre di Peaches torna un po' troppo presto dal cimitero...

Buiomega71 17/09/22 01:03 - 2901 commenti

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Taccuino di un vecchio porco, ovvero Clark si muove come un Bukowski maligno, puzzoso e untuoso tra cervella che schizzano, eiaculazioni, incesti (molesto, omosex e stupratorio il primo, surreale e impregnato di fanatismo religioso il secondo), madri che si portano a letto i morosi delle figlie (con squisiti e osceni dialoghi di sapori, odori intimi e paragoni virili), cani mutilati, nonni massacrati a coltellate, dentiere trafugate, sesso esplicito e non simulato e succosi sputi in bocca per eccitarsi. Clark ha coraggio da vendere e fa sembrare Elephant un filmetto per famiglie.
MEMORABILE: Il ghigno da American psycho con in bocca la dentiera dei nonni; Taglio delle unghie dei piedi alla madre incinta; Il prolungato cunnilingus.
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  • Curiosità Lucius • 21/08/10 12:18
    Scrivano - 9063 interventi
    Il nome del protagonista che da il titolo alla pellicola è il vero nome di uno skater professionista degli anni ottanta.
  • Curiosità Lucius • 21/08/10 12:19
    Scrivano - 9063 interventi
    Il film contiene una sequenza molto cruda di onanismo con relativa eiaculazione, tutto filmato in presa diretta.
  • Homevideo Buiomega71 • 4/12/16 19:44
    Consigliere - 25944 interventi
    Rieditato in dvd per 30 Holding, disponibile dal 20/01/2017

    https://www.amazon.it/Ken-Park/dp/B01NBEQ6O7/ref=sr_1_396?s=dvd&ie=UTF8&qid=1480876664&sr=1-396
  • Discussione Buiomega71 • 17/09/22 10:35
    Consigliere - 25944 interventi
    Larry Clark ha parecchi peli sullo stomaco, e il suo coraggio (nonchè la sua olezzosa e untuosa poetica) lascia il segno, continuando le tematiche di Kids e Bully (dopo la parentesi di quella squisitezza che è Adolescente delle caverne, che per il sottoscritto, quando lo vide nel lontano 2004, nella minirassegna dedicata ai Creature feature, fu un parziale shock, dove da buon sabotatore, Clark, scardinava le regole della SF per portare Kids all'interno del fantacinema), e osando di mostrare sesso esplicito e non simulato, fino ad arrivare ad una masturbazione (con copiosa eiaculazione) senza stacchi, trucchi o inganni, tra i lamenti delle belle tenniste in tv e onanismi strangolatori modello Impero dei sensi.

    Degradante e deliziosamente sudicio taccuino di un vecchio porco, dove Clark può essere paragonato al Charles Bukowski più disperato, turpe e poetico, con quattro storie di giovani bruciati da gravi problemi familiari (cinque, se si tiene conto del rosso malpelo Ken Park che si fa saltare le cervella a inizio film) che si consolano con il sesso, la droga e l'omicidio.

    La biondissima mamma di famiglia alla Disperate Housewives che usa il moroso della figlia come toy boy (deliziosi i dialoghi tra i due, tra odori e sapori della vagina di lei che ha lo stesso aroma di quella della figlia o i paragoni virili con il marito) con, tra l'altro un prolungato  cunnilingus degno di nota , mentre la figlia più piccola è lasciata sola, davanti alla tv, a vedere immagini tipo "Miss America nuda"-per dirla alla Johnny Depp ai tempi del primo Nightmare-, un fanatico religioso che vive nel ricordo della moglie defunta, che è la copia sputata della figlia e surreali quanto deliranti matrimoni incestuosi, un padre maschio alfa (tutto birra, rutto libero, sollevamento pesi e  Jerry Springer Show in televisione) segretamente attratto dal figlio che lui giudica effemminato e un disadattato che vive coi nonni che non le va giù che il nonno bari a Scarabeo.

    Il borderline è il meno, perchè Clark non ha paura di nulla, quello che vuole farti vedere te lo sbatte in faccia senza tanti convenevoli, tra peni eretti, sesso a tre, cani mutilati, succolente sputate in bocca, massacri in famiglia a coltellate, dentiere trafugate e infilate in bocca con ghigno macabro e sanguinolento alla American Psycho, pranzi domenicali all'apparenza normali ma di totale imbarazzo, padri che si infilano nel letto dei figli per una predazione stupratoria orale, lo squallore di trangugiare birra e, allo stesso tempo, evacuarla sulla tazza (disgustoso close up sul pene floscio di Wade Williams mentre orina), l'andare a puttane di sera, che sembra una parodia di Henry pioggia di sangue, tagliare le unghie dei piedi (notare i calzini sporchi) alla madre (una sempre straordinaria e scombiccherata Amanda Plummer)  incinta, ragazzine che giocano al salto della corda fuori nel cortile (l'uomo nero non è morto, ma si nasconde tra le mura rassicuranti di casa), figlie pizzicate in momenti intimi coi propri boy friend, e mal gliene incoglie al boy friend, se il padre della ragazza è un tarato mentale, sperma, saliva, sangue, piscio, che si amalgamo in un contesto tra il deterioramento dell'animo umano e fiochi barlumi di libertà (l'orgia finale tra i due ragazzi e Tiffany/Peaches, che, tra una copula e l'altra, favoleggiano di un utopica "isola che non c'è" dove si fa sesso tutto il giorno senza avere figli).

    Più che la provocazione fine a se stessa, è proprio la poetica clarkiana che arriva dritta e colpisce il bersaglio, andando oltre, cercando il verismo (seppur scomodo e assolutamente non per tutti i gusti), come solo la Catherine Breillat di Pornocrazia, il Gaspar Noè di Love e il Todd Solondz di Happiness, sporcandosi le mani (non senza compiacimento, perchè è palese che a Clark piacciano i ragazzi/e nudi e lascivi) e a non mandarle certo a dire.

    Splendida, poi, la fotografia di quel genio che è Ed Lachman.

    E' il cinema scomodo, carnale, umorale, disturbante e di rottura di Larry Clark (prendere o lasciare), che già è un piccolo miracolo che sia stato distribuito da noi (nelle sale prima-ottimamente doppiato- che in dvd poi, grazie al "coraggio" di Valter Casini e Marco Ledda), visto il destino di Bully e degli ultimi lavori clarkiani e che fa sembrare la spocchia autoriale di Elephant un filmetto per famiglie.

    Chi ama le luride e appiccicose pagine bukowskiane, può trovare in Larry Clark il suo cantore dietro la macchina da presa, gli altri si astengano.

    E il sorriso di Ken Park, prima di farsi schizzare le cervella con un colpo di pistola, non si scorda più.




    Ultima modifica: 17/09/22 20:43 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 19/09/22 00:05
    Consigliere - 25944 interventi
    Il dvd edito dalla Valter Casini Editore

    Formato: 1.85:1
    Audio: italiano, inglese
    Sottotitoli: italiano, inglese
    Nessun extra
    Durata effettiva: 1h, 32m e 21s

    Immagine al minuto 0.35.35

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images62/PDVD-298.jpg[/img]
    Ultima modifica: 19/09/22 07:44 da Zender