Moonwalkers - Film (2015)

La CIA, incerta sull'esito della missione Apollo 11, vuole commissionare un finto allunaggio a Kubrick. Per uno scambio di persona i soldi finiscono nelle mani dello squattrinato e indebitato manager di un improbabile gruppo hippie che finge di conoscere il grande regista. Il film è davvero divertente, le situazioni assurde si susseguono con ritmo implacabile e Ron Perlman (l'agente della CIA) offre una prestazione memorabile. Lo script è di Dean Craig. Da vedere!

Un finto allunaggio, della serie meglio prevenire... onde evitare un eventuale smacco a livello planetario. Commedia piuttosto strampalata di azione ed equivoci a bizzeffe, ambientata a Londra alla vigilia del primo lancio sul nostro satellite. Lo spunto poteva prestarsi a qualcosa di meglio che a una trama arruffata con personaggi tanto bizzarri quanto prevedibili. Il vero problema è la sceneggiatura, che moltiplica le gag ma non procede e conclude con un finale cruento del tutto fuori posto e incongruo. Insolita comunque la performance di Perlman.

In caso di fallimento della missione Apollo 11, per evitare figuracce coi russi, il governo americano commissiona a Kubrick di girare un finto allunaggio ma, per uno scambio di persona, la commissione finisce nelle mani di due sfigati. Divertente commedia hippie ricca di colori, acidi e funghetti, con protagonisti un manesco Ron Perlman e uno sfigatissimo Rupert Grint. Si ride tanto e di gusto grazie all'ottima regia e alle tante situazioni assurde e surreali (come la carneficina finale) che si susseguono. Instant cult.

Di apprezzabile, oltre all'idea di base (che però è tratta da ipotesi che i "negazionisti" dello sbarco sulla luna facevano da decenni), ci sono i riferimenti, diffusi lungo tutta la pellicola, ai film di Kubrick, e la ricostruzione dell'atmosfera fine anni '60. Per il resto il film non convince per nulla, perché dopo una prima parte discreta si assiste al nulla, e seguire la vicenda diventa via via più pesante. Buona comunque la performance di Perlman e gradevole la visione della Sainte. Belli anche i coloratissimi titoli di testa. Poco comunque per salvare il prodotto.

Alla vigilia della missione Apollo 11 serpeggiano i timori che l'impresa si risolva in un fiasco. All'agente della CIA Kidman (Perlman) viene affidato il compito di contattare Stanley Kubrick per inscenare un finto allunaggio, ma a mettersi inconsapevolmente in mezzo ci pensa lo spiantato manager Jonny (Grint)... I momenti divertenti non mancano (la ridicola arthouse di Renatus-Audenaert, la sparatoria finale), ma la grande assente è la coesione complessiva, il che si riflette anche nella disomogeneità delle prove attoriali (troppo sopra le righe Sheehan, un po' a disagio Perlman).