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VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/06/17 DAL BENEMERITO DIGITAL
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Un ladro viene ingaggiato dai ricchi figli di un facoltoso inglese con il fine di sottrargli un'ingente somma di denaro. Tutto sembra procedere per il meglio senonché... Vive essenzialmente delle splendide location esotiche – ben valorizzate dalla fotografia del veterano Otto Heller - dell’istrionismo di Coburn e delle musiche lounge di Ernie Freeman. Un involucro di lusso per un film che ripropone situazioni note, con qualche momento di stanca di troppo e una risoluzione piuttosto telefonata. Moderatamente divertente.
Gli unici ingredienti buoni sono musica, interni ed esterni a Marrakesh, nonché trucco e costumi degli attori; per il resto il film è grossolano. Lo si fa durare 100 minuti, con rallentamenti così esasperanti da non capir più che genere sia e soprattutto il finale è più casuale che altro. Già il soggetto basato su un tentativo di sottrazione di una grossa somma al padre da parte di due fratellastri che si sentono prevaricati da lui fa acqua in partenza; d'accordo le stranezze, i costumi e l'istrionismo di Coburn, ma è un fiasco che non si dimentica.
MEMORABILE: La musica della discoteca di Marrakesh; Il transistor descritto anatomicamente e inzuccato dopo un'ora.
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- Pazzesco Digital, il tuo commento non l'avevo letto e sono arrivato alle tue stesse conclusioni ma in una maniera molto più spietata. Ancora più pazzesco pensare sia lo stesso regista di Fuoco nella stiva e di Una città chiamata bastarda...qui non sembra neanche lontano parente. Davvero tremendo sto film; neanche il mezzo pallino di consolazione.
- Fauno ebbe a dire:
Pazzesco Digital, il tuo commento non l'avevo letto e sono arrivato alle tue stesse conclusioni ma in una maniera molto più spietata. Ancora più pazzesco pensare sia lo stesso regista di Fuoco nella stiva e di Una città chiamata bastarda...qui non sembra neanche lontano parente. Davvero tremendo sto film; neanche il mezzo pallino di consolazione.
Probabilmente è stato un film "alimentare": anche il buon Parrish doveva pur mangiare. Comunque, alla fine, non è del tutto da buttare via.
