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MMJ Davinotti jr
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Un thriller di rara banalità, girato per la televisione da Corrado Colombo su una sceneggiatura modesta di Daniele Stroppa, che ricicla luoghi comuni e situazioni tipiche dei gialli “al sangue” di casa nostra innestandoli in un'idea che da sempre ha affascinato il cinema americano: il delitto “visto” in terza persona (visualizzato in questo caso attraverso scontatissimi passaggi “in negativo” della pellicola montati sveltamente). Ne è uscito un film che ha nella protagonista assoluta Valentina Chico (bravina, ma per dimostrarlo non riesce a evitare di recitare con la tipica lamentevolezza romana) il punto cardine: è attorno a lei, al suo bel...Leggi tutto viso, alla sua espressività, che Colombo fa girare la storia. Anche perché il resto del cast è terribile, con Nino Castelnuovo troppo poco presente e l’unica “star” Patrizia Pellegrino (!) che viene uccisa ancor prima dei titoli di testa. Che i dialoghi e il ritmo stentino a ingranare è chiaro fin da subito, e alla comparsa del biondo commissario ci accorgiamo di aver a che fare con uno dei giovani attori meno convincenti del film: alto, grosso, si picca di leggere psicologia quando tutti gli vedremmo meglio in mano Quattroruote o Men’s health. Tutto procede come ci si aspetterebbe (finale compreso), con gli inevitabili richiami a vaghi misteri del passato e qualche spruzzata di intrigo degno d’una telenovela, con un’analisi caratteriale dei personaggi a dir poco superficiale. L’impressione è proprio quella del tv-movie povero, un surrogato di cinema dove si pesca a mani basse dai gloriosi repertori del nostro thriller all’italiana proponendone una versione “easy” e accessibile a tutti. E in tv passa(va) pure tagliato!
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Davvero notevole!:
Rosalba - Non male, dopotutto:
Fansmovie, Betty77 - Mediocre, ma con un suo perché:
Undying, Panza - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Marcel MJ Davinotti jr. - Gravemente insufficiente!:
Mike.myers
All'inizio del nuovo millennio c'era fermento critico attorno all'operato di Corrado Colombo (rispolverate i Nocturno dell'epoca e capirete), tanto che uscì pure un ottimo libro redatto da Colombo e Tentori (Sotto Gli Occhi Dell'Assassino) ispirato dal film TV in oggetto. Ed infatti il regista dimostra (già l'anno prima con La Donna del Delitto, scritto da Daniele Stroppa) una certa predisposizione alla composizione di sequenze ispirate ai classici gialli anni '70. Peccato che il reparto attori sia allo sbaraglio totale e che manchi il budget.
Il film è molto interessante per diversi motivi: in primis è un omaggio a certo cinema di genere anni 70, con strizzate d'occhio evidenti ad Argento, Fulci, ecc.; poi è girato con una certa disinvoltura e perizia, cosa ormai rara nel cinema italiano. Inoltre gli attori sono quasi tutti bravi.
Un giallo veramente interessante. Nonostante l'impianto televisivo il regista riesce ad imprimere al film un taglio cinematografico soprattutto nelle scene degli omicidi, con un ottimo montaggio... Brave le attrici!
L'ho trovato veramente notevole, soprattutto le scene d'azione, girate con pathos e stile; peccato che Colombo abbia abbandonato il genere giallo... Da segnalare anche l'interpretazione delle due attrici, Valentina Chico e Maddalena Maggi, veramente molto brave.
Thriller senza troppe pretese, girato per le reti Rai, di una banalità che lascia senza parole. Il regista Colombo, non potendo contare su una solida storia e su attori almeno credibili, si appiglia al gioco della citazione, che purtroppo non lo aiuta. Anzi, semmai rimarca ancor di più la distanza tra questa fiction e il cinema vero e proprio. Nino Castelnuovo al minimo storico. Desolante.
MEMORABILE: Le percezioni extrasensoriali di Valentina Chico, veramente comiche.
La sceneggiatura scritta da Daniele Stroppa non è malvagia e va a ripescare anche il topos dell'assassino con i guanti neri tanto utilizzato dal nostro cinema in passato; ciò nonostante, dal punto di vista qualitativo il film TV non si discosta dalla media dei prodotti per il piccolo schermo di questi ultimi vent'anni, anche se si lascia guardare almeno per sapere come finisce a patto di sopportare gli anonimi protagonisti (Chico e Fulco) e la brutta colonna sonora. Castelnuovo è buttato lì, non utilizzato a dovere.
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