Killer tomatoes strike back! - Film (1991)

Killer tomatoes strike back!
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Killer Tomatoes Strike Back!
Anno: 1991
Genere: comico (colore)
Note: Secondo sequel di "Attack Of The Killer Tomatoes".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Continua la saga dei pomodori assassini, che mantiene alto il consueto tasso di demenzialità. Persa purtroppo l'elementarità esilarante del prototipo, che mostrava i pomodori come dei semplicissimi... pomodori, si prosegue proponendo i simpatici ortaggi come una variante più limitata nei movimenti (ovvio) dei Gremlins o dei tanti animaletti dispettosi che hanno invaso per anni gli schermi. Sono quindi sempre dei pomodori, certamente, ma con occhi e bocca che si muovono; inoltre fumano, guidano l'auto, sparano... e sono di nuovo al servizio di John "Gomez...Leggi tutto" Astin come nel secondo capitolo. Ossessionato dai media, il professor Gangreen torna infatti a noi per conquistare il mondo assieme ai suoi alleati rossi e al dementissimo aiutante Igor (ancora Lundquist); stavolta a contrastarlo è però chiamata una coppia investigativa composta dallo sbirro atletico Lance Boyle (Rockwell, che torna dopo una piccola parte nel numero due) e dalla “pomodorologa” Kennedi Johnson (Carson), studiosa del fenomeno e vittima di un attacco in doccia in pieno stile PSYCO; non ci metteranno molto a capire che il moltiplicarsi di attacchi (a dire il vero ne vediamo ben pochi) è da attribuirsi al matto Gangreen, che impazza sulle tv di mezzo mondo nei panni del guru dei talk show Jeronahew. Il citazionismo cinematografico comincia subito con un inseguimento tra i boschi dove una donna è braccata nientemeno che da Jason Voorhees. Quando è in terra e si accorge di chi ha davanti, ringrazia il cielo: temeva di essere inseguita da un pomodoro assassino. Il tempo di voltarsi ed eccoli lì, i killer tomatoes, con mascherina da Jason e motosega! Rockwell è piuttosto convincente come poliziotto palestrato e idiota: fa sport in ogni occasione (almeno all'inizio, poi la gag... scema), fa battute di cattivo gusto e si rivela un buon partner per la bella pomodorologa bionda, tutor peraltro del redivivo F.T. (Fuzzy Tomato), pomodoro-peluche buono dalla parte dei buoni. L'inventiva non è più quella esplosiva del primo capitolo e del comunque discreto numero due, ma le gag demenziali di un certo livello non mancano e – accettando di stare al gioco – ci si può ancora moderatamente divertire. Il regista John De Bello conserva il suo stile e mostra di non aver perso la perversa inclinazione per il grottesco più spinto. Muove i suoi pomodori animati tenendoli in secondo piano, lasciando che a fare la storia siano i tre protagonisti e puntando sulla buffoneria alla base del successo della saga inserendovi trovate del tutto avulse ma in linea coll'assurdità dell'insieme (il cassiere di banca che se la prende con il cliente allo sportello inventandosi accuse mai da questi lanciate) o legate alla natura degli ortaggi assassini (lo spalmarsi di ketchup per evitare di esser mangiati dai pomodori, che non potrebbero mai attaccare i loro simili). Astin è la faccia giusta per sposare la follia del progetto, quasi un Vincent Price in aceto. Purtroppo, come si può arguire, se non si parlasse di pomodori potremmo tranquillamente dire di essere alla frutta...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/03/17 DAL DAVINOTTI
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Siska80 28/06/22 13:38 - 3790 commenti

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La cosa più esilarante è il clima festoso che si respira nel film nonostante l'invasione di famigerati pomodori assassini (lo stesso presente nelle battute di caccia in Zombi giusto per rendere l'idea) guidati da uno scienziato pazzo avente stavolta le fattezze del bravo e simpatico John Astin, il quale ha già dimostrato d'essere perfettamente a suo agio in ruoli fuori di testa; persino migliore del capostipite per quanto concerne ritmo e cast (il quale s'impegna come se stesse lavorando per una produzione seria), regala un finale prevedibile eppure movimentato e gustoso. Buono.
MEMORABILE: Lo Show in diretta; I pomodori che se la ridono (letteralmente).

Anthonyvm 30/08/22 15:30 - 5686 commenti

I gusti di Anthonyvm

Tornano i pomodori assassini, questa volta con tanto di occhi e bocca alla stregua di gremlin al vegetale (decisamente più simpatici degli uomini-pomodoro del numero due), nuovamente al fianco del professor Gangreen (un sempre buffo John Astin) nel suo progetto di dominazione del pianeta. Rispetto al secondo capitolo, già molto meno sregolato del primo, De Bello opta per un plot ancora più scorrevole (pochissime rotture della quarta parete), senza però rinunciare al necessario assetto demenziale delle gag. Due buoni protagonisti e un ritmo sostenuto assicurano la generale godibilità.
MEMORABILE: I pomodori mascherati da Jason Voorhees; La routine mattutina di Rockwell; La parodia della doccia di Psyco; La scena del bar a un passo da Gremlins.

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