I don't feel at home in this world anymore - Film (2017)

I don't feel at home in this world anymore
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Titolo originale: I Don't Feel at Home in This World Anymore
Anno: 2017
Genere: drammatico (colore)
Note: Vincitore del Grand Jury Prize sezione Dramatic al Sundance Film Festival 2017.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/03/17 DAL BENEMERITO PAULASTER
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Paulaster 8/03/17 09:57 - 4413 commenti

I gusti di Paulaster

Dopo un inizio che ricorda Un giorno di ordinaria follia ci si incanala nei meandri della commedia di rivalsa individuale. Lei in stile bruttina stagionata, lui pazzoide innocuo, puntano alla verità con morale sociale. Sembra banalotto ma invece vira di colpo nel noir più efferato: una sorpresa originale e premiata, sebbene ci sarebbero stati elementi per una migliore disamina della triste e maleducata situazione quotidiana.
MEMORABILE: La vecchia morente; Wood che fa le mosse d’arti marziali; Il racconto alla bambina a letto.

Galbo 23/03/17 05:56 - 12391 commenti

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Film indipendente la cui forza è costituita da duo protagonista, mal assortito sulla carta quanto funzionale in scena. L'alchimia anche tra gli attori (con la scoperta della brava attrice protagonista) funziona e supporta una sceneggiatura ricca di colpi di scena. Colpisce il cambio di passo verso un vero e proprio noir, con concitata escalation finale. Funziona anche l'ambientazione, volutamente anonima. Un buon film.

Daniela 31/03/17 22:04 - 12654 commenti

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Lei è depressa, lui strambo: il loro sarà l'incontro fra due solitudini che aiuta a dare una svolta ad una vita ai margini? Per nostra fortuna, no, anzi non solo: l'inizio è infatti da tipico film sundance-sentimentale, ma ben presto il film imbocca una strada diversa, il sangue comincia a scorrere ed i piccoli tocchi ironici si tingono d'humor nero. Così la storia, che sembrava incanalata verso i binari consueti, magari anche toccanti ma comunque già percorsi, parte per la tangente verso i territori della preziosa imprevedibilità. Perdonato Wood, bella scoperta Lynskey.
MEMORABILE: La confessione del poliziotto in lacrime

Capannelle 1/04/17 00:04 - 4411 commenti

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La stramba coppia Lynskey-Wood dà vita a una moderna novella picaresca in grado di inanellare alcune sequenze e battute gustose a cui non è possibile resistere. Ci sono anche momenti di stanca, forse il personaggio di Wood a un certo punto si blocca e rimane prigioniero della sua base spirituale ma il tutto si fa seguire con molta simpatia. Aiutato da effetti sonori e grandguignol piazzati al momento giusto.

Kinodrop 11/04/17 17:08 - 2946 commenti

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Ruth, caratteriale e depressa, con l'aiuto di un vicino altrettanto spostato, si mette alla ricerda dei responsabili del furto in casa sua. Lo scetticismo verso le forze dell'ordine la trasforma di fatto in una specie di "maldestro ma efficace Charles Bronson". Dalla commedia leggera si passa gradualmente al noir con sprazzi di pulp; ma sia l'andamento che la storia non sostengono appieno questo cambio di registro e gli attori, a proprio agio nella prima parte, risultano man mano più abbozzati. Piuttosto inconsistente, lascia il tempo che trova.

Xamini 5/08/17 18:22 - 1252 commenti

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Film che riesce a sorprendere, partendo come una commedia dai personaggi strambi (verrebbe quasi da dire "à la Netflix", vista la caratura della recente produzione), per virare dapprima sul sangue e poi sul thriller, con scene quasi tarantiniane. Rimane comunque un'opera non riuscita in pieno, in cui i momenti ilari non riescono a fare scatenare risate eccessive e con i cui personaggi si riesce a fatica a empatizzare (forse giusto la protagonista, gli altri finiscono per essere macchiettistici).

Jandileida 28/10/17 22:39 - 1565 commenti

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L'aggettivo indipendente associato a un film americano mi fa in genere temere il peggio. Questa volta devo dire che fortunatamente le derive pseudo-intellettuali sono ridotte al minimo; anzi, il personaggio della Lynskey, con la sua giustificata misantropia, mi è risultato subito simpatico (un po' più banale il freak di Wood). Anche la storia è a modo suo sorprendente; magari qua e là tirata per i capelli nelle derive noir, ma quanto meno è abbastanza originale e mantiene vivo l'interesse dello spettatore. Alcune battute sono veramente brillanti.

Didda23 8/11/17 14:35 - 2426 commenti

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Opera con tutti i pregi e difetti del Sundance. I primi risiedono soprattutto nella prova convncente della coppia protagonista e nella regia che complessivamente mostra una buona predisposizione per le inquadrature; i secondi sono evidenti nel mescolamento di generi diversi tra loro (da commedia a drammatico a pulp) che generano nel complesso un'opera di non facile presa. La deriva pulp, se avulsa dal contesto e valutata tecnicamente, offre molte soddisfazioni; peccato che non fili bene con il resto. Un'opera particolare che una visione la merita.
MEMORABILE: Le scene nella villa; La chiamata alla polizia; Le abilità "da combattimento" di Wood.

Cotola 5/03/19 00:08 - 9041 commenti

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Una donna a cui la vita ha sempre sorriso poco, viene derubata in casa. Sarà l'inizio della riscossa? Commedia nera,con spruzzate noir, che vorrebbe essere scorretta ma non centra spesso, o quasi, il bersaglio. Il divertimento non è un granché, ma qualche rista la strappa e c'è qualche momento riuscito. Alla fine il meglio è rappresentato dai protagonisti e dal resto dei personaggi, ben interpretati da un discreto cast.

Pinhead80 21/01/20 14:03 - 4757 commenti

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Una donna stanca di essere costantemente vessata dall'idiozia della gente che le sta intorno riesce, grazie all'amicizia di un vicino bizzarro, a dare una svolta alla propria esistenza. Classico film da Sundance che si fa apprezzare perché in grado di mostrare con efficacia l'odiosa realtà di chi vive ogni giorno fregandosene dell'altro. Inoltre l'opera non ha la pretesa di prendersi troppo sul serio e la sceneggiatura presenta momenti di discreta ilarità. Buona la prova di Elijah Wood.

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Pigro 20/06/20 09:36 - 9664 commenti

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Un furto in casa trascina un’apatica sfigata in una spirale di imprevedibili eventi. Ovvero: la vita è dietro l’angolo, e forse è meglio non scoprirla. Quel che inizia come fotografia d’un malessere social-esistenziale si trasforma in un thriller incalzante, grottesco, venato di humor nero, in un crescendo dove deflagrano i giochi delle coincidenze architettati dal destino. Il divertimento non sta tanto nelle situazioni o nelle battute quanto nello scoprire l’imprevista e pericolosa ragnatela nella quale ogni vita banale può essere invischiata.

Enzus79 2/01/22 22:17 - 2893 commenti

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Primo lungometraggio diretto dall'attore Macon Blair. Una donna cerca di farsi giustizia con l'aiuto del vicino dopo essere stata derubata in casa. Commedia nera abbastanza brillante, convincente e con momenti ilari e mai banali. Non c'è niente di approssimativo e nella parte finale si raggiunge un buon livello di suspense. La Lynskey sorprende in positivo, dopo tanti ruoli di secondo piano.

Schramm 26/01/23 17:00 - 3495 commenti

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In un corpo sociale dai valori tutti sballati non resta che incarnare la variabile/l'avariabile impazzita che li sballa ulteriormente per riguadagnare un equidlibrio etico, a costo di far montare a mille il lievito dei guai. Punto tondo alle beverine e imprevedibili concatenazioni sinottiche ed escalative, rarissima merce cinematografica. Segni meno in rosso per lo stopaccioso dipanare e in blu per il tarantinesco texaveryzzare degrado, disagio e la più deflagrativa violenza (che pure resta tesa e frizzante nelle dinamiche). Wood è preferibile mentecatto dal cuore d'oro che mecenate.
MEMORABILE: Rapina col plurimo botto.
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  • Discussione Daniela • 1/04/17 19:32
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Grazie Galbo, visto ieri sera ed apprezzato :o)
  • Discussione Schramm • 26/01/23 16:31
    Scrivano - 7694 interventi
    Daniela ebbe a commentare:
    Perdonato Wood 
    io no. mi devo ancora riprendere dall'esordio di cafonissima bruttezza dell'amirpour, che in parte dobbiamo al suo finanziamento.

    quanto al genere con cui è stato schedato il film, io suggerirei di commutarlo in commedia, perché anche nelle parti dove abbondano degrado e disagio volge tutto alla tinta slapstick sundancera (persino la rapina col botto, che pur essendo tesa e splatterosa quanto a dinamiche finisce col vestire i panni del cartoon avery misto come ti tarantineggio il peggio). boh. io di tensione drammaturgica in senso stretto non ne ho avvertita alcuna. l'aria che tira è sempre buontempona, anche nel filigranare i temi più seri.

  • Discussione Paulaster • 27/01/23 00:50
    Controllo di gestione - 97 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Daniela ebbe a commentare:
    Perdonato Wood 
    io no. mi devo ancora riprendere dall'esordio di cafonissima bruttezza dell'amirpour, che in parte dobbiamo al suo finanziamento.

    quanto al genere con cui è stato schedato il film, io suggerirei di commutarlo in commedia, perché anche nelle parti dove abbondano degrado e disagio volge tutto alla tinta slapstick sundancera (persino la rapina col botto, che pur essendo tesa e splatterosa quanto a dinamiche finisce col vestire i panni del cartoon avery misto come ti tarantineggio il peggio). boh. io di tensione drammaturgica in senso stretto non ne ho avvertita alcuna. l'aria che tira è sempre buontempona, anche nel filigranare i temi più seri.

    Purtroppo di trote sotto i ponti ne sono passate parecchie e non ho più un nitido ricordo. Per quel barlume che resta non mi era dispiaciuto.
    Riguardo al genere, Imdb riporta commedia, drammatico e poliziesco. Che vinca il migliore.

  • Discussione Schramm • 27/01/23 02:17
    Scrivano - 7694 interventi
    immagino si segua pedissequamente imdb, nel qual caso alzo le chele. però a mio avviso è una cantonata. poliziesco poi peggio c'è da sentirsi. sai cosa? per coprire/classificare al meglio casi simili, andrebbe annoverato nei generi dramedy..