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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Accolto trionfalmente dalla critica statunitense che vi ha ravvisato i meriti di un vero e proprio “classico”, THE SCORE è in realtà uno dei tanti, tantissimi film di gangster costruiti bene o male sempre nel medesimo modo: ci sono il gruppetto di rapinatori specialisti, l'organizzatore perfido, il momento “clou” del furto, i battibecchi sulle modalità del piano, gli inconvenienti, la tensione... I titoli sono un'infinità e un paio lo stesso De Niro li aveva già girati e non di poca importanza: HEAT e RONIN sono un’evoluzione dei tanti classici che hanno arricchito un intero sottogenere...Leggi tutto chiamato “heist movie”. Persino in Italia ne abbiamo avuto una rilettura comica col simpatico SCUOLA DI LADRI. Insomma, per avvicinarsi a un soggetto tanto inflazionato senza ricadere nella banalità era necessario inventarsi qualcosa di nuovo. Invece Frank Oz (il regista dei Muppet e di tante commedie con Steve Martin) si limita a riproporre un soggetto scontatissimo puntando solo sul cast; e con nomi come Brando, De Niro (per la prima volta insieme) e l’apprezzatissimo giovane Edward Norton si capisce perché. Addirittura Oz si fa da parte lasciando i tre liberi di imporsi in più occasioni. Ne è uscito un noir vecchio stile, quasi completamente privo di azione e fondamentalmente incentrato sulle diverse psicologie dei protagonisti. Marlon Brando (parecchio ingrassato!) resta comunque ai margini. Lo si riesce ad apprezzare in tre o quattro dialoghi con De Niro, ma la sua partecipazione non occupa nel complesso più di una ventina di minuti. Chi invece è quasi sempre in scena è la coppia assai affiatata composta da Norton e De Niro. Ognuno di loro poi si ricava un po' di spazio personale: il primo con la caratterizzazione di Brian, un finto ritardato che lavora alla dogana per poter sorvegliare le abitudini del personale in vista del colpo al caveau, il secondo con Angela Bassett, la sua presunta fidanzata, una figura del tutto inutile e protagonista delle fasi più banali dell'intero film: lei che ama lui ma accetta di viverci insieme solo se lui lascerà definitivamente il crimine. Ovviamente lui le dice che deve prima portare a termine l'ultimo colpo e lei se ne va stizzita. Frank Oz dimostra non troppa confidenza con un genere per lui insolito e riesce a convincere solo nel secondo tempo, quando finalmente il colpo (“the score”) entra nella sua fase esecutiva. Prima c'erano state troppe divagazioni superflue, scene raffazzonate inserite tra altre invece superbe (come la consegna dei codici di accesso al parco) per un film prolisso che andava sfrondato per risultare davvero fluido. L'ambientazione canadese (Montreal) non incide, è impalpabile, tutti gli occhi sono puntati sui tre "mostri". Se però al posto di De Niro e Norton avessimo avuto nomi meno altisonanti è difficile pensare che il film avrebbe potuto interessare molti. Al contrario, con loro in scena, si rischia seriamente di appassionarsi.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Galbo 18/10/07 06:03 - 12380 commenti

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La presenza di tre grandi attori come Brando, De Niro e Norton per un thriller discreto realizzato da un autore di commedie come Frank Oz. La storia del colpo alla dogana di Montreal è realizzato senza facili indugi alla spettacolarità eccessiva ma con una certa attenzione all'aspetto psicologico dei personaggi principali. Il problema è che la sceneggiatura e i dialoghi si rivelano spesso deboli e la regia piuttosto anonima. Ovviamente le performance dei tre attori sono ottime, ma questo era piuttosto scontato.

Redeyes 2/03/08 14:38 - 2443 commenti

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E dire che avevo ottime aspettative per questa pellicola... Mi sbagliavo: la trama è scontata ed anche impregnata di fastidioso buonismo di fondo nel personaggio di DeNiro. Fra i tre attori principali spicca Norton, che quanto meno trova il modo di avere uno spessore, sia esso cinico, cattivo, arrivista o quant'altro. Brando recita da una sedia o poco più, De Niro è decisamente inserito nel filone a lui carissimo degli ultimi anni, cioè film improponibili e sue interpretazioni che non sono che appena sufficienti. Film banalotto.

Cangaceiro 8/07/08 12:29 - 982 commenti

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Accettabile thriller centrato sulla guerra di nervi tra i due protagonisti che preparano il colpo alla dogana: la flemma che sfocia quasi in indolenza del vecchio rapinatore alla sua ultima fatica (un sufficiente De Niro) opposta alla sfrontatezza e all'avidità del giovane criminale in ascesa (notevole la prova di Norton). Impalpabile la partecipazione di Brando e più in generale sembra che manchi qualcosa per il salto di qualità che infatti non c'è.

Daniela 8/01/09 11:22 - 12625 commenti

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Come a volte accade al cinema, la somma è inferiore al valore degli addendi. Il thriller non è nelle corde di Oz, che ha fatto meglio in altri generi e la storia di questa rapina, che vede il confronto fra un vecchio rapinatore saggio (un De Niro molto prevedibile) e un giovane rampante cinico (Norton, bravo ma senza incantare) si trascina stancamente, fino all'epilogo, più grintoso ma troppo tardivo per risvegliare l'interesse. Ingombrante (in tutti i sensi) la presenza di Brando.

Ciavazzaro 8/12/09 11:31 - 4768 commenti

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Cast interessante ma sviluppo insoddisfacente. La pellicola non è un granchè, funziona molto meglio sulla carta (difatti quando uno si trova di fronte al prodotto compiuto non può rimanere che deluso). La sceneggiatura è poco curata, il film finisce nel dimenticatoio.

Enzus79 16/04/11 21:13 - 2874 commenti

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Mezza delusione, anche se devo dire che mi aspettavo di peggio. Non siamo ai livelli della coppia De Niro-Pacino di Heat, ma comunque sono un bel vedere i dialoghi fra Brando e l'ex "Toro scatenato". Norton fa il compitino e Frank Oz meglio che si interessi ad altri generi.

Graf 25/03/12 03:16 - 708 commenti

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Un buon film di intrattenimento sul quale, però, aleggia la sensazione dell'occasione persa. Ci sono azione, tensione, ansia e poi basta; il sudato Brando sta sempre sul trespolo o stravaccato in poltrona, il distratto De Niro gigioneggia e basta, mentre Norton é l'unico che stampa a tuttotondo l'impronta spregevole del malvivente con la sua faccia cinica e ghignante. La regia di Oz è corretta ma priva di voli creativi. Il film ha problemi di equilibrio narrativo; scene nervose e affannate si alternano a lunghe chiacchiere. Però il divertimento é garantito.
MEMORABILE: La scena dello scambio dei codici di sicurezza al parco pubblico é da cuore in gola; Interessante la sfida tra l'anziano De Niro e il rampante Norton.

Rambo90 23/04/12 03:21 - 7679 commenti

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Davvero un ottimo thriller, dalla storia abusata ma carico di tensione dall'inizio alla fine, con una colonna sonora adeguata e incalzante come poche. Eccezionali le performance di De Niro e Norton, perfetta l'ultima apparizione del grande Marlon Brando, brava la Bassett. Tutta la parte del colpo è orchestrata con gran senso del ritmo e mano salda in regia. Da non perdere.
MEMORABILE: I dialoghi fra Brando e De Niro.

Tommy3793 18/05/13 11:56 - 72 commenti

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Un buon film, che si lascia vedere facilmente senza mai annoiare. Certo, non è l'originalità il punto di forza della pellicola e neanche la regia, piuttosto classica e canonica. Il tutto si regge, in pratica, sulla recitazione e sul dualismo Norton-De Niro, soprattutto nell'ultima parte del film. Buono il colpo di scena finale.

Giacomovie 25/12/13 23:48 - 1397 commenti

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Nel cast ci sono due “mostri sacri” affermati e uno che era in via d'affermazion, ed è quest’ultimo che tiene testa agli altri due. Norton infatti primeggia con un doppio personaggio: il rapinatore astuto e il finto scemo portatore di handicap. Marlon Brando (al suo ultimo film) ha sempre gran temperamento. Chi non brilla del tutto è De Niro che, anche se nella trama vince in furbizia, è meno carismatico del solito. Ciò che evita una certa piattezza è l’incertezza che si va accumulando nel finale, che ha il suo colpetto a sorpresa. **!

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Nando 11/02/14 09:21 - 3810 commenti

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Il furto di un prezioso scettro vede coinvolte tre generazioni di attori con un risultato accettabile ma non certo memorabile. Qualche dialogo è accattivante, ma le scene del furto si dilungano nonostante il finale sia soddisfacente. Norton è bravo ma antipatico, De Niro svolge il suo compito mentre Brando è al capolinea.

Saintgifts 22/04/14 20:31 - 4098 commenti

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Fino a un certo punto è un lavoro corretto, come tanti nel suo genere; incipit con colpo che descrive le capacità del protagonista, suspense calibrata, piccolo inghippo con delusioni varie, entrata in scena del "socio" in affari (un Marlon Brando corpulento, ma sempre carismatico) e infine preparazione del colpo importante. Norton è bravo, anche se la sua simulazione di minorato non è perfetta e la sua apparizione, con quel che ne consegue, conferisce il tocco che mancava per dare carattere al film. De Niro nel suo standard medio alto.

Capannelle 12/05/15 17:44 - 4399 commenti

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Brando fa la sua solita comparsata low motion da 10 minuti. De Niro e Norton potrebbero dare la svolta al film ma vengono ingabbiati in una regia troppo di stampo classico e senza personalità. Non è tanto un problema di scegliere il registro noir invece che quello action ma di dialoghi e snodi del tutto prevedibili, sopralluoghi che durano un'eternità... bisogna infatti aspettare la scena dello scambio dei codici per accorgersi di essere al cinema. Anche la stessa rapina poteva trasformarsi in qualcosa di notevole senza un bradipo dietro la mdp.

Minitina80 28/04/17 21:38 - 2980 commenti

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Un gangster movie abbastanza incolore a causa di uno scritto lineare e canonico che non regala grossi colpi di scena. Fortuna che il carisma dei protagonisti ravviva minimamente la fiamma, altrimenti sarebbe passato del tutto inosservato. Tuttavia la presenza di Brando è legata soltanto al blasone del nome perché al suo posto avrebbe potuto esserci chiunque altro e nessuno se ne sarebbe accorto, talmente è irrisoria la parte che gli è stata affidata. Il classico film che si guarda una volta e poi basta.

Puppigallo 9/08/18 11:23 - 5259 commenti

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Non male, soprattutto per l'elaborazione del piano e la sua messa in atto (anche se un po' troppo tirata nell'esecuzione). Gli attori sono professionali. Ma se De Niro può contare sul suo talento, che gli consente anche di non doversi particolarmente impegnare nella recitazione, al contrario, il comunque valido Norton deve sdoppiarsi per dare prova delle sue capacità. E quando interpreta il disabile mentale non entusiasma di certo. E' più credibile e naturale il suo anziano compagno di lavoro. Comunque, nel complesso è una discreta pellicola che si lascia tranquillamente vedere.
MEMORABILE: Lo stupore misto a delusione del vecchio quando si trova davanti la versione reale di Norton.

Rigoletto 11/01/19 12:10 - 1785 commenti

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Nonostante la presenza di grandi nomi, seppure col freno a mano tirato (soprattutto un Brando alla sua ultima recita), il film non riscalda, la vera passione abita altrove. Lo stesso De Niro, che pure ha sguazzato nel crimine cinematografico meglio di tutti, non appare in gran spolvero, pur offrendo incontestabilmente una buona prova. Resta il giovane Norton a spendersi (promosso ma senza lode) pur di salvare un film nel quale la disparità tra premesse e risultato finale appare sin troppo evidente.

Silvestro 3/09/21 23:39 - 358 commenti

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Il più classico degli heist movie, sia nell'idea di partenza che nel suo svolgimento. Insomma, niente di nuovo sotto il sole, eppure la pellicola è girata in modo impeccabile e la macchina oliata da Frank Oz funziona alla grande. Il cast è importante, a partire da un ottimo Norton e da un De Niro che fa il suo, pur senza brillare particolarmente come in altre occasioni.
MEMORABILE: La transazione di codici al parco.
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  • Curiosità Ciavazzaro • 7/12/09 12:13
    Scrivano - 5591 interventi
    A Ben Affleck fu offerto il ruolo di Jackie che però rifiutò.

    Fonte:Imdb