Une femme coquette - Corto (1955)

Une femme coquette
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Titolo originale: Une femme coquette
Anno: 1955
Genere: corto/mediometraggio (bianco e nero)
Note: Aka "A flirtatious woman".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/02/17 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 23/02/17 14:05 - 3015 commenti

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Una ragazza racconta in una lettera all'amica di come ha deciso una mattina di sorridere ammiccante al primo uomo che incontra... Cimelio storico: a lungo considerato perso, e invece comparso d'improvviso su Youtube, uno dei primissimi lavori di Godard, che firma con il suo nom de plume da critico (Hans Lucas) e s'ispira a un testo di Maupassant, che riprenderà in Masculin féminin. Com'è facile aspettarsi si avvertono già i fremiti della nouvelle vague a venire.

B. Legnani 23/02/17 15:34 - 5523 commenti

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Sorprendente, recentissimo recupero del giovane Godard. Ispirato a una novella di Guy de Maupassant ("Il segnale"), il corto (una decina di minuti) d'ambiente ginevrino narra di una ragazza attratta dal desiderio di adescare uno sconosciuto. Un po' strambo come inquadrature all'inizio, si fa via via più sicuro, andando a esplorare con sapienza le pulsioni e le ritrosie. Azzeccatissimo il volto della protagonista, la misteriosa Maria Lysandre.

Pigro 6/03/17 16:02 - 9635 commenti

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Una civettuola vuol provare a sedurre uno sconosciuto per strada per poi esserne spaventata. Breve apologo su libertà e moralismo, non estraneo a una certa visione maschile dell’inaffidabilità femminile, con cui il giovane Godard sperimenta per la prima volta la macchina da presa. Facendolo in modo altrettanto libero, col gusto dell’irruzione quasi documentaristica della realtà nello schermo cinematografico, e in modo altrettanto moralista, con l’intenzione di suggerire allo spettatore un ‘caso’ su cui riflettere e meditare.

Paulaster 30/03/17 10:48 - 4391 commenti

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Storia di una lettera da scrivere per pentimento: la confessione di una moglie che ha provato il brivido di flirtare. Girato dando il senso della distanza con stacchi per imprimere velocità, riesce nello scopo di interessare per vedere di che colpa grave si è macchiata la donna. Basta un sorriso per scatenare le pulsioni, mentre la società non trova il tempo per contemplare un messaggio di gioia o d’amore. Nella breve durata si chiude perfettamente.
MEMORABILE: Il sorriso della donna alla finestra.

Giùan 11/04/17 10:26 - 4539 commenti

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Bello fresco! Diretto da un ancora sbarbato Godard, considerato per decenni perduto e riportato in vita da un utente di internet, il corto sconta un incipit discutibile (le pose epistolari della Lysandre nella stanza dalle tende tirate) per poi aprirsi en plein air con la passeggiata di questa Emma Bovary anni '60, presa da pruriginosi fremiti ma incapace poi di gestire eticamente (e fisicamente) la situazione. Notevoli gli squarci di una Ginevra vertoviana, in perenne movimento, scenario ideale di quest'archetipica operetta morale da Nouvelle Vague.

Faggi 7/07/17 21:30 - 1549 commenti

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In poco meno di dieci (densi) minuti - e prima della nuova onda cinematografica - si possono scorgere (quasi) le prove generali di ciò che in seguito Godard definirà "film documento". Potrebbe vagamente sembrare un filmino amatoriale: la cosa gli giova; la sincerità espressiva è il suo punto di forza, insieme alla sprezzatura del mezzo, usato con schiettezza senza impappinarsi e con idee chiare di incipit ed epilogo (che fanno quadrare il cerchio finzionale). Spigliato.

Buiomega71 9/07/17 13:59 - 2901 commenti

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Un gioco di seduzione tutto al femminile (inusuale, per l'epoca, che sia la donna a "provarci" e a fare il primo passo) in una Parigi invernale e ricca di suggestione. A parte il fastidiosissimo commento musicale e l'odiosa voce fuori campo, Godard firma un corto potenzialmente aggraziato, con sinuosi movimenti di macchina e notevoli piani sequenza (la corsa della ragazza sul marciapiede inseguita dall'uomo in auto) non sottovalutando il lato larvatamente erotico della vicenda. Affascinante (nella sua semplicità seduttiva) la Lysandre.
MEMORABILE: La donna alla finestra che invita l'uomo in strada a salire da lei; La seduzione al parco; Le chiavi di casa che cadono, le mani che le afferrano.

Magi94 16/09/19 23:20 - 944 commenti

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Cortometraggio che non è malaccio, forse soprattutto grazie a un soggetto decisamente interessante tratto da un racconto di Maupassant. Godard non è quasi mai riconoscibile come Godard (ci mancherebbe, al secondo corto della carriera...), ma sono da segnalare le riprese che inseguono rapide la ragazza mentre cammina sul marciapiede, tagliando le gambe, che lasciano intravedere sprazzi registici del futuro. Per il resto, si segue la storia senza grandi entusiasmi. Azzeccato il volto della protagonista, molto carina.

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  • Discussione B. Legnani • 23/02/17 15:43
    Pianificazione e progetti - 3 interventi
    Film ricomparso da pochi giorni. Visibile qui: http://www.rivistastudio.com/cose-che-succedono/jean-luc-godard-une-femme-coquette-film-raro-youtube/

    I crediti recitano:

    Maria Lysandre, Roland Tolma, Carmen Mirando
    Regia: Hans Lucas

    Tolma è Roland Tolmatchoff, amico di Godard.
    Chi è Carmen Mirando? Dopo dialogo con Il Gobbo, ritengo pressoché certo che sia pseudonimo per la ragazza che adesca i passanti dalla finestra, guardandoli e sorridendo. Carmen è un richiamo alla bellezza operistica, Mirando da "mirare" (anche "ammirare").

    ----

    Vediamo se su IMDb aggiornano in tal senso la scheda (non c'è ancora scritto che la protagonista si chiama Agnès). Credo che stiano già facendolo.
    Intanto nel nostro cast metterei così:
    Maria Lysandre, Roland Tolma (Roland Tolmatchoff), Carmen Mirando, Jean-Luc Godard (n.c.)
    Regia: Hans Lucas (Jean-Luc Godard)
    Ultima modifica: 23/02/17 15:44 da B. Legnani