Racconto del rogo nel quale perirono sette operai alla ThyssenKrupp di Torino. Tutto giocato sulle interviste alle persone care e ai colleghi, cerca di dare voce alle famiglie distrutte dalla irresponsabilità della proprietà tedesca. Confezione scarna al limite dell'amatoriale; Calopresti ci mette la faccia ma come interlocutore non sa come porsi coi parenti. Toccante perché si avverte che il dolore provocato non è stato neanche lontanamente superato.
MEMORABILE: La chiamata al 118; L'intervento di Guariniello.
Una delle tragedie sul lavoro più terribili della storia recente raccontata con passione e partecipazione da Mimmo Calopresti, con il dolore dei parenti delle vittime narrato senza compiacimenti ma con una precisa scelta di campo. Da vedere con attenzione, pensando a quanto gli industriali che hanno causato quelle morti abbiano potuto godere di protezioni durante il processo.
Mimmo Calopresti HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneRaremirko • 25/05/21 21:49 Call center Davinotti - 3862 interventi
Un Calopresti impegnato (ma Volevo solo vivere è lontano); buone le intenzioni, si intravedono attori di fama, sincerità e pietà/rispetto per vittime e parenti, ma la confezione generale poteva essere comunque maggiormente curata.
Comunque da voce a varie realtà e denuncia malservizi e malagestione di un'azienda che, seppur abbandonata o quasi, non doveva tralasciare la sicurezza per i lavoratori.