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MMJ Davinotti jr
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
Nonostante le ambizioni siano forse leggermente più alte, par di vedere certa paccottiglia action spacciata per fantascienza che fa da sfondo ad alcuni dei peggiori prodotti con Van Damme et similia. Al solito lo spunto iniziale, estremamente complesso e con qualche idea discreta (siamo nell'ambito degli universi paralleli), finisce con l'essere vanificato da una sceneggiatura che annulla ogni divagazione fantascientifica per lasciar spazio a inseguimenti, sparatorie, duelli a colpi di kung-fu (non dimentichiamo che il protagonista è Jet Li, addirittura sdoppiatosi per l'occasione), il tutto immerso in scenografie bluastre che dovrebbero suggerire sensazioni futuristiche. Siamo...Leggi tutto vicini al grado zero del genere: dialoghi improponibili, scene d'azione priva di personalità (il regista James Wong, quello del primo sopravvalutato FINAL DESTINATION, anche qui delude), esplosioni gratuite, un duello finale che dura mezz'ora e non offre un solo scambio di colpi decente, una conclusione che più scialba era difficile immaginare. Al confronto il TIMECOP di Van Damme (forse il film al quale THE ONE potrebbe maggiormente avvicinarsi come tematiche e impostazione) ci fa quasi una bella figura! Personaggi anonimi e un soggetto gettato alle ortiche. Peccato, perché l’idea del fuorilegge che si sposta da un universo parallelo all'altro eliminando tutti i propri alter ego assorbendone l'energia con lo scopo di rimanere l'unico ("The one", appunto) e di diventare forse una sorta di Dio non era poi così malvagia. Vederlo sprecato così, nel trionfo del riciclaggio stilistico di modelli (bassi) altrui fa rabbia. Rumoroso, caotico, superfluo.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Quello che si dice un buon film:
Rambo90 - Mediocre, ma con un suo perché:
Enzus79 - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Galbo, Mascherato, Daniela, Pigro, Toporosso - Gravemente insufficiente!:
Marcel MJ Davinotti jr.
Frutto della commistione tra i film di fantascienza e quelli dedicati alle arti marziali, The one è un pastrocchio scarsamente appetibile costruito intorno alle atletiche doti della sua star, Jet Li. Sceneggiatura alquanto confusa che ruota intorno agli universi paralleli che si moltiplicano esponenzialmente per disorientare lo spettatore e una serie di coreografie di combattimenti indubbiamente ben realizzate ma noisosamente ripetitive. Quasi niente altro sotto il sole. Indigeribile.
L'idea sarebbe anche carina ed originale se non fosse per il fatto che l'esecuzione è da b-movie di lusso (ossimoro produttivo ed estetico, ormai consueto ad Hollywood), genere di cui l'immigrato Jet Li è la nuova star (dopo che vi si sono alternati i vari Van Damme, Lundgren, Seagal, un po' Wesley Snipes, Jackie Chan ancora sulla cresta di questa onda). Certo è un po' il Clint Eastwood dell'action moderno. Due espressioni: una con la riga di lato (quella del buono), l'altra con la frangetta (del cattivo).
Idea di base carina quella del cattivo Jet Li che salterella nei vari universi paralleli per eliminare gli altri se stesso accumulandone l'energia vitale per diventare un "the one" superuomo. Gli va bene finchè incontra mollaccioni, ma quando s'imbatte in Jet Li versione buono ma tosto, beh, son botte da orbi. Peccato che lo spunto fantascientifico si riduca a pretesto, la realizzazione sia molto dozzinale ed anche i combattimenti, pezzo forte di queste pellicole, risultino poco memorabili. Tanti Jet Li sullo schermo, tutti sprecati.
Nel multiverso dei mondi paralleli, se muore un tuo "doppio" acquisti la sua forza, e così c'è chi ne approfitta facendo fuori gli altri sé. Highlander in versione s/f e arti marziali, con scopiazzature a destra e manca: possibile che tra tutte le cose copiate non ci fosse neanche una cosa decente? No: il film è stupido, nonostante l'idea vagamente intrigante, e si regge (si fa per dire) solo sulle scene d'azione, peraltro mai entusiasmanti. Il vuoto rivestito di una confezione passabile. E il finale affonda ulteriormente in un nulla cosmico.
L'idea di partenza è buona. Certo lo sviluppo è molto da serie B ma non manca il divertimento, le scene d'azione fanno sfoggio di buoni effetti speciali e di tante stravaganze, il cast è abbastanza in parte. Unici tocchi negativi la colonna sonora pessima e rindonante e un combattimento finale non all'altezza delle aspettative. Comunque buono.
Imbarazzante plot che, invece di dare anima a un inutile film, avrebbe meglio figurato come cardine per un videogame. Purtroppo l'idea brillante del Multiverso è stata sfruttata poco e male, andandosi a impantanare subito in un'accozzaglia di arti marziali coreografate con barocca opulenza, dialoghi surreali, personaggi rifiniti con l'accetta e colonna sonora stordente. L'ubiquo Jet Li bada più alla quantità che alla qualità della recitazione. Gli altri protagonisti si adeguano.
Pellicola che mescola la fantascienza all'azione, con la seconda che è certamente preponderante. Il tema trattato è quello del multiverso, nel quale un agente doppiogiochista va a caccia di uomini per creare versioni alternative a sé. Abbastanza adrenalinico, non annoia. Niente di trascendentale. La durata è quella giusta. Ben diretto da James Wong (anche sceneggiatore).
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