Il coraggioso, lo spietato, il traditore - Film (1967)

Affossato da una noia mortale dopo un discreto inizio, diventa troppo presto lungo ed estenuante (un finale che non finisce mai... con l'ultimo "cattivo" catturato dopo un'infinita mezz'ora). Un'ambientazione tutta venezuelana interessante, anche con discreti mezzi. Non male le donne (ma la Chanel in mezzo ad altre due bionde è costretta alla parrucca nera!)

Direi che è un film abbastanza sbagliato, più apprezzabile per le sventagliate di mitra o per i pestaggi, visto che come rivoluzione venezuelana non ha molte connessioni storiche e sembra il classico fenomeno finanziato dai mercanti d'armi senza scrupoli, da intellettuali-pigmalioni stranieri (addirittura un marito e moglie cecoslovacchi), ma troppo poco definiti nei loro contorni: ci stanno e basta. Le scene d'azione sono discretamente condotte, ma il titolo che richiama un western nostrano di fama mondiale non ci sta proprio.

Bolso e noioso (troppo lungo) epigono italico (ma non solo) di James Bond, con ambientazione venezualane e trame e sotto trame scontate e poco interessanti. C'è una bella carrellata di donne e poco altro da segnalare tanto che la recensione è difficile da allungare poiché di film così (brutti) ce n'è a pacchi. Se proprio si vuol vedere un film di questo genere c'è di meglio in giro con cui divertirsi: qui di aspetti ludici non ce ne sono granché. Scarso e forse persin peggio.

Di sventagliate di mitra e scazzottate il film ne è pieno, realizzate emulando lo stile spettacolare dei primi "007" di Hamilton: non si può negare l'imitazione sia discretamente realizzato, come nella scena sulla teleferica e nella fonderia, potendo contare su un protagonista meno ingessato rispetto a quelli di altri spy movies italiani (qua produce anche la Spagna). Oltre a queste scene, manca però una trama ben sviluppata, che qui rimane un abbozzo funzionale alle preminenti parti action. Con tutti i suoi limiti, non è poi così male.