Note: La versione inglese, di 80 minuti, è andata perduta. Ne sopravvive una copia americana, nota come "The phantom ship", più breve di circa venti minuti.
Versione romanzata del celebre mistero della Mary Celeste, il brigantino trovato inspiegabilmente deserto presso le Azzorre nel 1872. Più che alla debole vicenda, un incastro di risentimenti e vendette, il film va ricordato per essere uno dei primi film prodotti dalla Hammer; e per l'interpretazione di Lugosi che, lontano dal fascino esotico di Dracula, delinea un bel personaggio di perdente ottenebrato da un passato terribile.
Durante la traversata maledetta del 1872, a bordo della Mary Celeste si consumano tremendi omicidi, fra rancori personali e controversie amorose. Giallo marinaresco non proprio esaltante, che offre una possibile (per quanto romanzata) soluzione all'antico mistero della "nave fantasma" per antonomasia. L'andamento è piatto e il pathos si avverte di rado, tuttavia l'aura di inesorabile rovina, la paranoia serpeggiante e la disperante follia (concretizzata nella tragica e lugubre figura di Lugosi) prendono consistenza a poco a poco, lasciando a fine visione un sentore di vaga cupezza.
MEMORABILE: L'ingresso nella locanda dello squattrinato Bela Lugosi; Il salto suicida dall'albero; La pazzia di Lugosi dilaga dopo un colpo in testa; Lo squalo.
Il secondo film della Hammer (prima del fallimento e della successiva rinascita) si ispira a una vicenda vera: il ritrovamento di un brigantino senza nessun membro dell'equipaggio a bordo. Gli sceneggiatori imbastiscono una storia che spieghi gli avvenimenti; ma il prodotto finale lascia solo parzialmente soddisfatti, anche a causa dei numerosi tagli a cui fu sottoposta in USA la pellicola (unica versione reperibile oggigiorno). Lugosi non lascia più di tanto il segno, gli altri interpreti sono corretti ma anonimi, così come la regia. Curioso, specialmente per i fans della casa.
Di certo non ci si può accanire contro la scarsità dei mezzi con cui il film è stato realizzato, e al quale va comunque il merito di essere stato il primo a trattare una vicenda ancora oggi avvolta nel mistero (a cui si tenta di fornire una possibile, razionale, spiegazione). I problemi son altri: di horror non v'è proprio nulla - pur non mancando in certe sequenze un'atmosfera sinistra - il ritmo è altalenante (migliorando nella seconda parte col precipitare degli eventi) e vengono inseriti inserti canori non sempre opportuni. Non male il cast, ma una visione è più che sufficiente.
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