Cicciolina - L'arte dello scandalo - Corto (2016)

Attraverso immagini di repertorio spensierate che viaggiano dagli anni 80 agli anni 90 e grazie a testimonianze importanti (dal figlio di Ilona, avuto con l'artista mondiale Jeff Koons, alla segretaria di Riccardo Schicchi e a politici dell'epoca) viene ricostruito il percorso della Staller, in arte Cicciolina. Il risultato finale é un documentario provocante e provocatorio, dove un'icona pop apparentemente stupida sorprende abbattendo pregiudizi. Nessuno è esentato dal dolore, ma si può parlarne con leggerezza, senza per questo cadere nella banalità.

Documentario sulla Cicciolina nazionale che risulta gradevole in virtù della breve durata e di un montaggio spigliato; tra testimonianze importanti - anche di politici o ex-politici - e filmati di repertorio sia della fase iniziale della carriera che di quella politica, nonché del burrascoso rapporto con Koons, viene proposto un ritratto del personaggio di Ilona Staller che fa sorridere ma che non mette affatto alla berlina la persona. Fenomeno di costume italiano di un'epoca, più importante e significativo di quel che è rimasto in superficie.

Questo mediometraggio di Alessandro Melazzini ci mostra la mitica Cicciolina nazionale, vera icona della libertà sessuale basata sull'amore libero. Lei è così come viene descritta e come appare sia nelle immagini di repertorio che nelle attuali interviste. Come si dice all'interno dell'opera, Ilona Staller ha questa capacità di flirtare con la telecamera e con il suo pubblico donando tutta se stessa senza falsi pudori e in maniera sensuale. Ne esce il ritratto di un personaggio unico, capace di sedurre e ammaliare ma che allo stesso tempo è pronta a commuoversi per il suo passato.

Dall'Ungheria rossa (ma non pudicamente in volto) giunge a noi la neo-Eva che lapida con la prima mela la coscienza collettiva, riconvertendo peccato e mercato in beatitudine, scostumando lo stivale, elevando la pornografia a ideologia (parlamentarista e non) fenomenologia e spiritualità. Ed è subito risorgimento pansessuale, ritrovato centro di gravità spermanente, elettroestatica aria di rievoluzione, prolessi di svecchiamento morale. Melazzini la iconicizza erigendole un cine-obelisco in miele essiccato, davanti al quale il devoto non può che prostrarsi rispettoso e commosso.