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VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/01/17 DAL BENEMERITO COTOLA
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- Non male, dopotutto:
Fauno - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Cotola, Panza - Gravemente insufficiente!:
Ronax
Thriller con flebili venature spy che dopo un inizio abbastanza promettente paga uno scarso coinvolgimento a causa di una sceneggiatura un po' bolsa che presenta un ritmo sonnacchioso e privo di particolari colpi di scena. Nel finale poi si scade nel risibile e nell'inverosimile. Il problema principale non è il budget risicatissimo, ma una quasi totale assenza di idee. Ecco perché intrigo e coinvolgimento sono molto scarsi e alla fine non è che interessi granché sapere come si scioglierà l'intreccio. La confezione almeno è passabile e non si muore di noia.
MEMORABILE: Momento trash: "Dov'è il vostro capo?" "Io non lo so" Schiaffo..." Ora lo sai?" "E' al secondo piano"
In una delle sue sparute opere di genere, Damiani si adagia sui cliché del cinema americano d'allora usando dialoghi a effetto talvolta fuori luogo e dando nomi anglofoni a tutti i personaggi. I mezzi sono però pochi e, peggio ancora, il copione è raffazzonato e infarcito di spiegoni che portano avanti una trama stiracchiata (con qualche fugace momento sexy, nei limiti dell'epoca), incentrata su una formula segreta da spymovie, troppo elementare. Il protagonista è anonimo, la Benussi dà una certa simpatia e freschezza al suo personaggio.
Se non altro vedere la Benussi improvvisarsi giornalista prima e investigatrice poi (più sagace del fidanzato, che nel film fa veramente quel mestiere) è già un colpo di genio. Simpatico pure l'intreccio, sulla scomparsa di due scienziati da un laboratorio nucleare che obbliga al più assoluto riserbo nelle indagini: l'ambiente si fa in tal modo ancor più losco e misterioso. La sorpresa finale, pur non lasciando esterrefatti, colpisce il giusto, rendendo quanto meno piacevole la visione. Opera equilibrata che si conferma una chicca per collezionisti.
MEMORABILE: Gli indizi tipici del giallo (foto, bottone, anello); "Noi donne abbiam bisogno di toccare con mano ciò che ci è stato promesso".
Diamo atto a Damiani che riuscire a mettere in piedi 80 minuti di film con un budget buono al massimo per un filmino di matrimonio è un'impresa che sfiora l'eroico, ma resta che questa parvenza di spy-movie si situa a un livello assolutamente infimo da qualunque parte lo si guardi. La sceneggiatura oscilla fra il risibile e il soporifero e nel finale si rasentano le comiche, le location sono di uno squallore difficilmente eguagliabile e la recitazione, con la parziale eccezione di una spigliata Femi Benussi, non convince proprio.
MEMORABILE: I poliziotti travestiti da infermiere nell'assalto finale alla finta clinica.
Giovanni Ivan Scratuglia HA RECITATO ANCHE IN...
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- "Durante le riprese ho rischiato di morire e il brivido sulla pelle è stato il mio! (ride) Era una produzione non ricca, di quelle 'buona alla prima', tanto per intenderci. A un certo punto mi hanno messo in mano una pistola e io avevo tanta voglia di provare a sparare, prima di girare, tanto per vedere come veniva la scena, ma non l'ho fatto. Amasi Damiani, poi mi ha corretta, ha messo la pistola così, di profilo (fa il gesto), 'perché così si vede meglio' mi ha detto. In questo modo mi ha salvato la vita, perché quando al ciak ho sparato, ho sentito un gran botto e non ho capito più niente. Poi mi sono resa conto che la pistola si era disintegrata, perchè l'armiere aveva lasciato un proiettile buono in canna, ma con la canna otturata. Con la detonazione una scheggia ha attraversato la stanza, è passata oltre la macchina da presa e ha fatto un buco così nel muro. Pensate che forza! Quelli della troupe sono impalliditi e sono rimasti due o tre notti senza dormire, io mi sono fatta solo un graffietto piccolo così al mignolo. Capite che con questo tipo di produzioni mi facevano ridere quelli che prendevano tutto sul serio: sembrava che stessero girando Via col vento, tutti lì a studiare. Anche se devo dire che comunque la serietà e la costanza alla fine vengono sempre premiate".
Fonte: Intervista a Femi Benussi su Cine70 e dintorni (2002) - Segnalo che purtroppo il dvd annunciato (in ogni dove) come ''Un brivido sulla pelle'' di Amasi Damiani (con Femi Benussi) non è affatto quello! Purtroppo si tratta di un omonimo prodotto (erotico) del 2005 diretto da Bruno Mattei:
https://www.amazon.it/Brivido-sulla-pelle-Femi-Benussi/dp/B079VD5TRF/ref=sr_1_1?s=dvd&ie=UTF8&qid=1524432716&sr=1-1&keywords=brivido+sulla+pelleUltima modifica: 22/04/18 23:34 da Alexpi94
