Mee too - Film (2012)

Cinque disperati si recano in una zona, teatro di un disastro nucleare, dove pare che gli esseri umani possano trovare la felicità. Vi ricorda qualcosa? In giro c'è chi addirittura ha citato Tarkovskij per parlare di questo film, ma mi sembra esagerato. Il tema della ricerca della felicità è vecchio come il cucco e se è vero che il regista prova ad affrontarlo con piglio comico-grottesco, va detto che la sceneggiatura non offre spunti particolarmente interessanti e relega l'arrivo nella fatidica zona all'ultima parte che è troppo frettolosa e rabberciata. Raro caso di film troppo breve.

"Ja toze chocu": un mantra ripetuto fino allo stremo, un'invocazione sulle prime grottesca, poi disperata. L'oggetto è inevitabilmente scast'e, la "felicità" che, ripudiata dai meccanismi della contemporaneità, si rifugia in campanili semisommersi da neve radioattiva e irraggiungibili pianeti lontani. Un po' commedia nera, un po' parodia tarkovskijana, ma soprattutto intenso saggio filosofico che (a dispetto della contenutissima durata) tocca molteplici questioni d'ampio respiro. Cameo del regista sul finale, a posteriori profetico.