Che il cinema di Hamilton sia per pochi è fuor di dubbio
Questo mediometraggio (dura appena 55') ne è la quintessenza. Otto ragazze in un estate a Saint Tropez che : si svegliano, fanno equitazione, giocano tra loro, si fanno gli scherzi, nuotano, bighellonano, scoprono l'amore, vivono esperienze, si carezzano, si toccano, e vanno in bicicletta tra i campi come in
Cosa avete fatto a Solange?
Per Hamilton le parole non servono, ma solo la musica, i suoni della natura, i corpi delle ragazze appena sbocciati, in veri e propri tableaux vivants.
Uno scherzo mattutino con la brocca d'acqua (versione soft e giocosa dei colpi di saponetta inflitti a Palla di Lardo in
Full Metal Jacket), il futuro marito di una delle ragazze preso a "fiorate" dalle altre ninfette scherzose (versione leggiadra del massacro di
Nero Veneziano) e ritualità floristica/pagana vicino a quelle di
Vizi privati e pubbliche virtù
Può sembrare una frivolezza (e forse lo è), ma per chi ama il cinema "lolitesco" del regista di
Bilitis può provare pure un certo giovamento (il suo cinema, e , nel bene e nel male, inconfondibile)
Non e che sia il massimo, ma nella scheda ci sono solo i nomi delle ragazze (e non i loro cognomi, tranne una) così come le cataloga IMDB così sono anche nei titoli di coda del film
Una leggiadria d'autore che rifugge morbosità e volgarità (altro punto cardine dell'opera hamiltoniana)