Da che pianeta vieni? - Film (2000)

Scritto e prodotto (per quanto in collaborazione con altri) dal protagonista Garry Shandling, DA CHE PIANETA VIENI? è una stralunata commedia tra il sentimentale e il demenziale, con l'ennesimo alieno in arrivo sulla Terra (Shandling, per l'appunto) che, in missione per la sua specie e consigliato da un capo inflessibile (Kingsley), deve fecondare una donna terrestre per poterle poi sottrarre il figlio da portare lassù. Perché? Per cominciare chissà come una non specificata invasione. E' evidente che le vere motivazioni non importano a nessuno, dal momento che l'idea è solo un vago pretesto per poter confrontare due civiltà differenti e trarne qualche spunto comico. Facile, visto che sul suo pianeta...Leggi tutto gli abitanti non hanno pene e Harold è costretto a farsene impiantare uno artificiale che ha il difetto di "ronzare" appena viene attivato dall'eccitamento. Poste velocemente le basi si ha presto il contatto tra Harold, interpretato con insolita passività da Shandling, e le sue prime "vittime", con le quali naturalmente c'è sempre qualcosa che va storto impedendogli di poterle inseminare. Quando ne trova una giusta (Bening) scopre che, prima di "agire", lei vuol farsi sposare. Nel frattempo un agente di polizia (Goodman) indaga sugli strani fenomeni che si verificano durante i voli aerei in cui c'è a bordo il nostro Harold. Un personaggio rilevante in più per tentare di variare in qualche modo sul tema (dal fiato corto). Nonostante la professionalità riconosciuta del regista Mike Nichols, infatti, le battute vere scarseggiano e se escludiamo quelle legate al malfunzionamento o alla "rumorosità" del pene di Harold non resta poi molto. La Bening è spigliata, il suo personaggio controbilancia con la brillantezza la ricercata "assenza" di Shandling, non del tutto impacciato o stordito come si potrebbe pensare ma scarsamente efficace negli scambi quando il tema sesso non è di scena. Piccola parte per la conturbante Linda Fiorentino (è la moglie sexy del collega di Harold) e per qualche figura minore (le amiche della Bening), qua e là simpatiche fasi che tendono al comico. A tratti può dirsi piacevole, un'apprezzabile misura nella conduzione mantiene il film sulle coordinate di una commedia buffa mai sguaiata, ma è forse anche questo che finisce per appiattire il tutto, con un Goodman che si trova per le mani un personaggio piuttosto infelice e decisamente poco credibile (quando ancora tutti pensano a incidenti di volo lui s'è già convinto di aver a che fare con un alieno).

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