Che vuoi che sia - Film (2016)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Agganciandosi all'abusato rapporto tra sesso e internet che ha originato negli ultimi anni una lunga teoria di film solitamente accomunati dall'upload più o meno casuale di un filmato sexy, Edoardo Leo trasferisce la sua storia nella metropoli milanese, dove più credibile appare la vicinanza al mondo dello sfruttamento finanziario del web. Difatti, con in testa l'idea di un portale che permetta di far giudicare i liberi professionisti a chi ne paga i servigi, si propone a una società di sviluppo informatico (con ovvia sede tra i nuovi grattacieli di Piazza Gae Aulenti). Risposta? Finànziati col crowdfunding, cioè fatti pagare da chi crede in te e sulla tua idea è disposto a puntare dei soldi....Leggi tutto Ma la cosa non decolla e Claudio, durante una serata passata a bere sui Navigli con la fidanzata (Foglietta), posta sulla sua pagina dedicata al crowdfunding un video in cui scherzando dice di voler girare un filmato hard con lei. Viene preso sul serio, la gente si convince che i soldi serviranno a quello e dona in quantità, raggiungendo cifre ragguardevoli. Che fare? Spiegare che era solo la buffonata di due ubriachi o filmare davvero, magari in streaming, una loro notte di sesso? La solita PROPOSTA INDECENTE che rende complici gli spettatori, insomma: per quei soldi lo faresti o no? Il soggetto è quindi intrigante, la realizzazione da commedia semi-sofisticata mantiene i toni tipici del Leo regista: gag quasi mai troppo facili, risate contenute e affidate in buona parte a una garanzia come Papaleo (comico dai tempi perfetti e dall'espressività inimitabile, impeccabile pure quando è sguaiato): a lui le battute più immediate, a Leo quelle legate alla sua malinconia tipica, alla rassegnazione in cui l'attore trova comunque le facce e le parole giuste per divertire il suo pubblico; che non potrà non gradire, nonostante una certa faciloneria nella caratterizzazione dei personaggi (a cominciare dal giovanissimo boss della società di sviluppo web) e lo spessore molto relativo dell'operazione. Il casting è perfetto: Massimo Wertmüller e Bebo Storti come genitori di lui e di lei non sbagliano un colpo, la Foglietta conserva la necessaria spontaneità (anche se il look da scialba professorina fa torto alla sua bellezza), il cliente pornomane (Claudio per vivere ripara pc affetti da virus) sa essere a tratti esilarante nella sua candida disillusione. E così, pur con qualche inciampo (gli incubi di lei sono concessioni fuori luogo ad ambizioni registiche non richieste, i due in versione ubriachi appaiono forzati e la scena poteva essere accorciata) e un'ultima parte tirata al solito per le lunghe, si apprezzano la costruzione più curata della media, il desiderio di criticare la generazione social evidenziandone l'evanescenza e riunendola in una massa che ragiona a senso unico, l'affrontare problemi interfamiliari ridendone (la crisi matrimoniale tra Papaleo e la Massironi) ed elevando l'insoddisfazione a sistema (ancora Papaleo). Un film che vorrebbe essere fin troppo elegante mentre invece è - piuttosto - qualunquista ma con gusto. Una riflessione sul valore dei soldi e della dignità umana che sa di già visto eppure svolge fino in fondo il suo compito di intrattenere, con furbette ma simpatiche divagazioni come quella sul “look” del sesso femminile e sprazzi di ottima commedia italiana che possiedono finalmente un'identità precisa.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/11/16 DAL BENEMERITO GABRIUS79 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 10/11/16
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Minitina80 18/11/16 21:24 - 2980 commenti

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La scelta del soggetto non è affatto male, o quanto meno si tratta di un tema che si mantiene sempre attuale e che apre a una seria riflessione morale. Peccato per qualche momento in cui rompe l’andatura o si perde in qualche ingenuità perché avrebbe reso maggiormente. Indovinato il personaggio di Rocco Papaleo che dona il giusto brio al ritmo facendo guadagnare punti importanti al film. Tra tante commedie senza capo né code qualche numero per distinguersi ce l’ha, anche se non sfrutta al massimo le potenzialità.

Markus 10/11/16 09:30 - 3682 commenti

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La Milano trasformata di oggi (ma siamo sempre alle solite quattro inquadrature arcinote) è il "naturale" teatro per una coppia di scontatissimi trentenni stressati di moderna concezione alle prese con precarietà professionale e la ricerca di un posto al "sole meneghino". Il meccanismo dell'equivoco sessuale sul web, che farà loro guadagnare fior di quattrini, ha il fiato corto del poco probabile (fosse davvero così facile far soldi...), ma il Leo regista/attore riesce nell'intento di farci fantasticare. Ottimi Storti e Wertmüller.

Gabrius79 10/11/16 01:16 - 1420 commenti

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Edoardo Leo conferma la sua freschezza sia come attore che come regista di questa gradevole commedia che mette alla berlina il mondo di internet. Anna Foglietta continua a stupire per la sua bravura, mentre Rocco Papaleo (talvolta con un linguaggio un po' greve) ci regala risate a volontà. Il ritmo è buono e il film scorre bene, tranne qualche sbavatura quà e là. Una menzione per Wertmüller e la Di Biase che lasciano il segno. La location milanese fa la sua buona figura.

Rambo90 10/11/16 02:09 - 7676 commenti

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Uno step indietro rispetto a Noi e la Giulia, ma Leo conferma di saper girare e scrivere film di indubbia carineria, sfruttando trame non banali. Qui, anche se lo spunto è a metà tra Una moglie bellissima di Pieraccioni e Sex tape, la sceneggiatura sa dire qualcosa di non scontato sul rapporto internet-popolarità ma annega un po' in una parte finale sdolcinata e un po' tediosa. Bravi Leo attore e la Foglietta, anche se in fatto di tempi comici la parte del leone spetta a Papaleo. Si sorride spesso. Buono.

Gugly 10/11/16 10:13 - 1185 commenti

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Pellicola che definire attuale è dire poco (anche alla luce di drammatici fatti di cronaca, ovvero la privacy ai tempi del social). Edoardo Leo confeziona un prodotto gradevole, piacevole ma non comico; al di là di battute oggettivamente divertenti la storia vira decisamente sul serioso con agganci qua e là a vicende tuttora in corso (la serata in discoteca con l'ospite messo sul trono e osannato); ottima la Foglietta in un ruolo quasi trasognato, Papaleo e Wertmüller bravi ma ripetitivi. Bella l'ambientazione milanese.
MEMORABILE: L'assalto degli sponsor alla coppia; Il dilemma, le ospitate e la valanga social; I vari tipi di ceretta!

Domino86 27/11/16 13:05 - 607 commenti

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Una coppia, afflitta dal male comune della mancanza di denaro utile a porre basi stabili per la propria vita e il proprio futuro, in un momento di ubriachezza lancia una sfida provocatoria sul web. Da questo "scherzo" prende vita la storia del film che viene sviluppata in maniera buona tranne, a mio avviso, nel finale, in cui si perde qualcosa. Valore aggiunto alla pellicola il personaggio interpretato da Rocco Papaleo.

Il ferrini 18/03/17 17:44 - 2345 commenti

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Commedia di Leo degna di interesse, quanto se non più della già simpatica "Giulia". Stavolta il motore degli eventi non è sotto terra ma nell'etere e dà vita a una fotografia nitida e (fortunatamente) non moraleggiante dei nostri tempi: virtuali, voyeuristici, materialisti. Il trio dei protagonisti è di livello, i caratteristi un po' meno ma vengono salvati da battute quasi sempre brillanti. La regia è dinamica, la messa in scena più che disnitosa, forse l'epilogo è un po' glicemico ma nel complesso è un buon film.

Redeyes 19/04/17 08:24 - 2443 commenti

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Leo col suo faccione a metà strada tra un cane bastonato e un marpione confeziona un'altra gradevole commedia, che non ha la stessa forza della Giulia ma scivola via con piacere. Il tema (precariato) e la caratterizzazione del personaggio sono piuttosto simili a quelli di Smetto quando voglio, conditi da quel pizzico di "euforia" da social un po' piccante molto morbosa. Il cast e una giovane Milano fanno da contorno a questa agrodolce relazione.

Galbo 30/04/17 07:16 - 12380 commenti

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Un film che vede Edoardo Leo sempre più maturo come regista in un tema non facile e che poteva prestarsi a uno svolgimento più scontato. Il regista invece lavora su una buona sceneggiatura che sottolinea (senza essere pedante) le difficoltà sociali e lavorative contemporanee. Leo si dimostra inoltre abile nella scelta degli attori, a partire da una misurata Foglietta è un Papaleo assai incisivo. Un buon film.

Daniela 4/05/17 09:23 - 12622 commenti

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Tanti, forse troppi, i temi affrontati: il precariato, l'impossibilità di costruirsi una famiglia, il miraggio di poter cambiare vita grazie ad un'idea innovativa, la tirannia degli smartphone, le manipolazioni da parte dei media, il sesso esibito in rete. Il rischio di una farsa volgare c'era, ma Leo riesce ad evitarlo raccontando la storia in modo leggero e non supponente, lasciandone però trasparire in filigrana gli aspetti amari, in ciò aiutato dalla buona prova di Foglietta e del resto del cast, a partire da Papaleo.
MEMORABILE: I consigli sul risparmio della carta igienica impartiti dai genitori della protagonista, che devono campare su due pensioni minime.

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Decimamusa 30/08/17 16:28 - 102 commenti

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Questa volta Leo, dopo l'eccellente prova di Noi e la Giulia, toppa. L'idea di base è interessante anche se non particolarmente originale, ma è sviluppata in maniera piuttosto meccanica, sostenuta da una sceneggiatura un po' improvvisata, poco fluida e poco ricca di sfumature. Questa impressione di scarsa compattezza è rafforzata dai personaggi di contorno, interpretati da Papaleo e Wertmüller, che si ritagliano (per contratto?) performance individuali, anche accettabili ma non necessarie al messaggio del film.

Nando 1/05/18 06:48 - 3810 commenti

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Un filmato amatoriale su internet innesca un vortice di situazioni che condurrà una coppia a prendere decisioni non sempre politicamente corrette. Numerosi i temi trattati, tutti comunque attuali e vicende che portano alla riflessione. In parte i due protagonisti, ben coadiuvati da Papaleo e uno "sboccato" Wertmuller. Finale forse sdolcinato, con pericolo finale.

Bruce 5/06/18 16:30 - 1007 commenti

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L'idea del soggetto di questa commedia agrodolce girata a Milano non è male, ma è lo sviluppo complessivo della trama a non cogliere nel segno. Nel film vengono evidenziate tutte le criticità e le assurdità della società attuale, dominata dai social e sostanzialmente priva di reali opportunità e prospettive lavorative per i giovani. Manca empatia, non si riesce mai a ridere, nemmeno a sorridere e alla fine rimane poco, giusto un po' di amarezza.

Lou 9/09/18 10:47 - 1119 commenti

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Buona commedia di Edoardo Leo, che riesce a dosare leggerezza e amarezza su temi importanti e attualissimi quali l'invadenza del web e la precarietà della situazione giovanile. Con l'ottima spalla Papaleo e la convincente compagna Foglietta, Leo gigioneggia, tra suggestive location milanesi, in situazioni imbarazzanti e grottesche, riuscendo perfino a citare Umberto Eco a proposito dell'"invasione degli imbecilli" sul web.

Capannelle 15/09/18 00:28 - 4398 commenti

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Il film di Di Leo riesce a far divertire mescolando una misurata girandola di personaggi attorno al problema odierno delle giovani coppie e delle storture legate all'eccesso di web, media e vouyerismo. La scelta degli interpreti è azzeccata: dai tre protagonisti alle figure di contorno, a chi compare in piccole parti. Non contiene sequenze memorabili ma fila bene fino a un epilogo abbastanza melenso. Non vuole intavolare dibattiti solenni ma sa canzonare vizietti e comportamenti della società moderna.

Giùan 21/02/19 14:51 - 4539 commenti

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Il film conferma il dinamismo registico di Leo, la sensibilità e l'intelligenza di mettere al centro un presente evanescente e affatto risarcitorio anche sul piano cinematografico. L'impressione tuttavia è che, più profondamente di quanto accaduto in Noi e la Giulia, pian piano l'ideuzza centrale (l'amplesso in rete) divori il contorno socio-ambientale. Così, pur non scadendo nel banale trivio, il mix dolceamaro si arrovella su un'essenza piuttosto impalpabile e il ritrattino non s'eleva mai a commedia post-borghese. Splendida Foglietta, che Wertmüller!
MEMORABILE: Wertmüller che sbaglia sistematicamente la nazionalità della sua nuova compagna.

Silvestro 19/04/21 23:13 - 358 commenti

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Un film con buoni spunti e ottimi interpreti (un incisivo Rocco Papaleo su tutti) ma che, come molte commedie italiane del nuovo millennio, dopo una brillante prima ora si incarta un po' su sé stesso nella seconda parte per concludersi con un finale dallo scarso mordente. Nel complesso però, considerando anche l'originalità del soggetto, il lavoro di Leo è più che discreto!

Katullo 3/11/23 10:03 - 327 commenti

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Non che ci volesse molto ad attingere da un soggetto conclamato come quello di una società online-dipendente, ma Leo aggiunge dignità e morale con dolente anacronismo, legate al guadagno a mezzo sessuale più sdoganato che sorpendente. Ecco quindi il regista e la Foglietta in veste di bacchettoni 2.0 in via di progettazione familiare ostacolata dalla scarsità di mezzi economici. L'idea quindi (ahinoi) è di quelle non così fantasiose, le reali forme di prostituzione digitale sono molto più comuni di quella ironizzata nel film. Che è fatto bene e questo è anche il suo unico pregio.
MEMORABILE: Le diverse "tendenze" depilatorie elencate dalla Di Biase; L'assaggio dei vini durante il corso in enoteca.

Fabbiu 31/12/23 18:52 - 2136 commenti

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Bravi tutti gli attori, anche i comprimari, discreto ritmo umoristico con simpatiche gag, ma non tutto scorre fluido, tra varie forzature narrative e qualche lungaggine. Nemmeno il finale parossistico è del tutto credibile. Insomma, una commedia tutto sommato piacevole, ben diretta e interpretata, ma che non ha resistito alla prova del tempo ed è invecchiata in pochi anni. Leo non anticipato i tempi ma li sottovaluta: quella proposta indecente della coppia protagonista, divenuta persino virale, oggi è una pratica comune, piuttosto diffusa su web.

Anthonyvm 31/12/23 22:40 - 5637 commenti

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Temi e dinamiche alla base dello script sono un po' risaputi (le vie alternative per il successo, la morte della privacy nell'era dei social media, il valore pecuniario della dignità personale), ma Leo si conferma un narratore brioso, conferendo ai propri personaggi - e naturalmente a se stesso - quell'aria semplice e affabile che conquista le simpatie del pubblico, coinvolgendolo nella rete di dubbi e imbarazzi che, programmaticamente, si materializzeranno sullo schermo. Ne risulta una commedia spigliata, tenera e spassosa, con una risoluzione non imprevedibile ma pertinente. Buono.
MEMORABILE: Il colloquio col finanziatore; Papaleo indisponente coi clienti; Cena di famiglia; Intervista in TV; La diretta streaming; La beffardata conclusiva.

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