Ci devo pensare - Film (2015)

Il debutto di Francesco Albanese (storicamente in coppia con Siani in molte commedie teatrali e non) alla regia cinematografica ha il fiato corto. Napoli, lui (precario e stralunato), lei (trentenne con la ansietà di sposarsi per far figli) e la terza incomoda (bellona sudamericana che sconvolge tutto). La vicenda gioca sull'equivoco che lui, per affascinarla, s’inventa scrittore. Una “pieraccionata” in salsa partenopea che fatica a decollare e che avvilisce per la totale mancanza d’idee. Tutto francamente già visto.

Franceso Albanese è stato a lungo collaboratore di Siani e si vede ! Il personaggio del romantico stralunato e inadeguato ricalca senza troppa originalità quelli del celebre attore partenopeo, così come il tentativo di assemblare un film costruito più sugli sketch (peraltro spesso assai poco divertenti) che non su una sceneggiatura organica e con un solo esile filo conduttore. Qualche momento riuscito si deve sopratutto ai personaggi di contorno che hanno un connotato regionale più marcato rispetto al protagonista.

Trama vista in decine di altre pellicole (scapolone abbandonato dalla compagna si reinventa e trova il vero amore), anche se il primo tempo regge discretamente e fa leva sul protagonista finto tonto e battute surreali che ricordano molto il teatro di Troisi (Albanese è indubbiamente bravo), come lo sketch nel quale Davide finge di non essersi accorto che Arturo è nano (!). Con l'inizio della liaison con Sole, il ritmo rallenta inevitabilmente e il film si avvia verso un finale sdolcinato e prevedibile. Peccato per il buon cast sprecato (soprattutto il comparto maschile).