Stonewall - Film (2015)

Stonewall
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Titolo originale: Stonewall
Anno: 2015
Genere: drammatico (colore)
Note: Ricostruzione della rivolta di Stonewall, dal nome del locale "Stonewall Inn", un bar gay nel Greenwich Village, in cui nel giugno 1969 l'ennesima retata dalla polizia scatenò violenti scontri fra gruppi di omosessuali ed agenti. La rivolta è considerata il momento di nascita del movimento di rivendicazione dei diritti gay ed è commomerata con il Gay Pride.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/09/16 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 6/09/16 08:39 - 12672 commenti

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Provinciale cacciato di casa una volta giunto a New York si unisce alla comunità gay che gravita attorno al locale Stonewall... Omosessuale dichiarato, E. tenta la carta dell'impegno, senza rinunciare alla dimensione spettacolare, fallendo su entrambi i fronti: come ricostruzione storica, il film è troppo approssimativo e pieno di stereotipi, come racconto di formazione di una coscienza civile non coinvolge, come non convince la troppo rapida trasformazione del protagonista da timida mammoletta a contestatore convinto. Ancora una volta, le buone intenzioni non bastano a fare un buon film.

Pigro 1/07/19 08:16 - 9673 commenti

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Come racconto di un ragazzo gay della provincia anni 60 che si scontra contro i pregiudizi, ha le caratteristiche dell’innocuo film hollywoodiano dal prevedibile plot seriale, ma comunque discretamente narrato e utile a ricordare un’epoca (e a confrontarla con la nostra, nel bene e nel male). Come epopea di un movimento lgbt è invece carente, sia per le alterazioni storiche che mettono in secondo piano le trans (vere iniziatrici della lotta di Stonewall), sia per una certa approssimatività. Interessante soprattutto per un pubblico non lgbt.

Galbo 18/10/20 18:37 - 12399 commenti

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Evento epocale nella lotta per il riconoscimento dei diritti dei gay, la dimostrazione di Stonewall viene raccontata da Roland Emmerich che ne trae un film a tratti godibile e ben realizzato ma eccessivamente “patinato“, nel quale la caratterizzazione dei personaggi non è sempre credibile; il protagonista infatti compie una svolta troppo repentina da ragazzo timido e represso a leader delle barricate e altri personaggi sono rappresentati con troppi cliché. Il film è comunque ben ambientato e interpretato con professionalità.  

Lucius 26/04/21 09:21 - 3015 commenti

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Gli stereotipi gay non mancano, ma la regia di Emmerich è comunque impeccabile, valorizzata da una fotografia efficace. Il travaglio interiore di chi era costretto a lasciare da giovane la propria famiglia per la sua condizione di omosessuale risulta toccante, come il ritratto delinquenziale di tanti ragazzi costretti, quasi senza soldi, a fare la vita. La connotazione del mitico bar Stonewall, gestito da poliziotti corrotti, denota l'approfondimento del regista. La nascita del movimento di liberazione gay coincise con la morte di Judy Garland.

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