Media utenti
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Promenons-nous dans les bois
Anno: 2000
Genere: horror (colore)
Regia: Lionel Delplanque
APPROFONDIMENTI: L'horror del 2000
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Sciocchezzuola slasher la cui pochezza nella scrittura fa letteralmente a pugni con una messa in scena sontuosa, capace di far rivivere - per qualche istante - la ricchezza visiva del miglior Dario Argento. Ma a che serve tanto spreco di colori, di saloni vuoti dalle architetture inquietanti, di fronte a un thriller tanto povero d’idee? La presuntuosità tutta francese con la quale il regista Lionel Delplanque indugia sui volti fermi dei protagonisti, le pause interminabili che snerverebbero chiunque, il plot fumoso e inconsistente che non riesce mai a coinvolgere lasciano esterrefatti: non è così che si prende in giro il target naturale degli slasher alla VENERDI’ 13...Leggi tutto, né si può pretendere che un pubblico colto soprassieda su di una sceneggiatura inesistente o sulla bamboccesca confessione finale in perfetto stile “spaghetti”. E così PROMENONS-NOUS DANS LE BOIS resta un’opera irrisolta da qualunque parte la si osservi. Con sottintesi sessuali poco chiariti che dovrebbero intrigare mentre invece restano sospesi nello stesso limbo ove alloggia il film. E quelle corse nel bosco come potrebbero non ricordare gli equilibrismi con la steadicam del Sam Raimi di LA CASA? Eppure, nonostante gli evidenti difetti, l'approssimazione del copione, la superficialità fastidiosa e mal mascherata, il lavoro di Delplanque riesce comunque a rimanere impresso per la forza di alcune immagini, per la raffinatezza europea di certe scelte stilistiche, per la maschera da lupo cattivo dietro la quale si nasconde un colpevole che più ovvio non si può. Certo che ci si trovasse a rimpiangere la quintessenzialità delle saghe slasher americane non se lo sarebbe aspettato nessuno. Troppo lento.
Chiudi
ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
- Quello che si dice un buon film:
Undying, Blutarsky - Non male, dopotutto:
Buiomega71 - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Pinhead80, Lupoprezzo - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Redeyes, Kinodrop, Greymouser, Cotola - Gravemente insufficiente!:
Fele
Uno dei primi titoli della new horror francese (girato nel 2000 anche se da noi distribuito 3 anni dopo) di certo rilievo. In Fondo al Bosco si configura come una sorta di favola "nera" (memore di Cappuccetto Rosso) con atmosfere e stile che sembrano essere pesantemente condizionate da Suspiria. Le citazioni ad altre pellicole sono tante (ci sono un paio di sequenze nei boschi che sembrano estrapolate da La Casa), ma sempre realizzate con originalità e buon gusto. Discreti gli interpreti, per un giallo venato di horror da non sottovalutare...
Ottimo film in cui si mischiano: teen horror, l'influenza stilistica del cinema di Argento e richiami agli elementi orrorifici delle favole. Il film è ottimo sul piano visivo, così come nell'uso degli spazi e ha il suo punto di forza nell'atmosfera carica di tensione che pervade tutta la pellicola. La trama è elementare e serve solo da cornice per i delitti, allo stesso modo è superfluo ed un po' telefonato il colpo di scena finale. Di certo non un capolavoro, ma è un esercizio di stile altamente godibile e divertente.
Senza capo né coda: incongruo, pretenzioso, nonostante la copia da un numero imprecisato di film horror e thriller. Si prenda un Rohmer, gli si metta in mano un soggetto slasher alla Venerdì 13, lo si faccia ubriacare e gli si proponga una serie di attori bravi come sono bravo io a fare la paella (cos'è la paella?). Ecco: potrebbe venire fuori un'aberranza simile. Senzaparole.
Per un film così, già un commento è buona cosa. Sinceramente trovo ci sia ben poco da dire. Ero influenzato, forse la temperatura ha otturato i miei canali recettivi, ma onestamente penso che sia una bella boiata! Considerata la bravura del cast, perché non mettere anche il nostro arguto Emanuele Filiberto? Almeno faceva una bella coppia con l'espressivissima moglie, di cui a malapena si ricorda un po' di pelo!
Gruppetto di attori a domicilio viene ingaggiato in un lussuoso maniero nella campagna francese per rappresentare "Cappuccetto rosso" in occasione del compleanno del figlioletto di un misterioso ed equivoco padrone di casa. Un semplice pretesto per inanellare una serie di situazioni una più incomprensibile dell'altra, sempre in attesa che qualcosa costituisca una svolta, che distolga dalla noia e dal disappunto per tanto chiacchiericcio pseudo-intellettuale ammantato da una messinscena tanto ricercata, quanto inutile a riscattare l'insipienza del plot. Cast conforme a quanto sopra.
Il film parte molto bene e quindi le aspettative sono molte, ma già dopo i primi venti minuti ci si rende conto che, queste aspettative purtroppo, vengono disattese. Sembra stato allungato apposta per farlo arrivare ad un ora e venti e quindi, per poterlo presentare come lungometraggio. Si riscatta parzialmente nel finale come ritmo e intensità, ma non basta per salvarlo.
MEMORABILE: La scena iniziale.
Buon esempio di slasher made in france, che parte citando In compagnia dei lupi, saccheggia il miglior Argento e addirittura omaggia le trappole de I guerrieri della palude silenziosa. Buone le atmosfere, ma forse Delpanque (che non gira affatto male) doveva accentuare di più sui toni morbosi, che restano in superficie. Poco sangue e poco sesso, ma riscattato da una buona tensione e qualche sequenza particolarmente suggestiva. Denis Levant, l'attore di Leos Carax, è invecchiato malissimo, tant'è che ho faticato a riconoscerlo. Non male...
MEMORABILE: Di forte suggestione la scena del bagno, dove tra i fumi appare l'assassino con un inquietante costume da lupo.
Fiaba nera o baracconata da fiera? Delplanque, per dimostrare di avere i mezzi, cerca sempre l'effetto, il preziosismo e non riesce a tenere ferma quasi mai la macchina da presa (va bene la sospensione fiabesca, ma dopo un po' mi è venuto il mal di testa). Personaggi finti e insulsi (il poliziotto?). Belli i fondali neri per dar risalto ai personaggi in primo piano. Gustosi l'incipit e il lupo. Un po' poco per salvare il film...
Il regista dimostra pure un certo talento, ma è tutto sprecato al servizio di una trama così strampalata da oltrepassare ampiamente la soglia del ridicolo. Attori mediocri che impersonano personaggi antipatici e repulsivi, verso i quali risulta impossibile ogni coinvolgimento emotivo. La storia non sta in piedi ed è per giunta noiosa e ripetitiva. Ah, c'è anche un nobiluomo che si chiama Axel de Fersen, come il presunto amante di Maria Antonietta di Francia. Boh...
Qualche suggestione non disprezzabile ci sarebbe così come alcuni barlumi di talento
visivo. Dinanzi ad una storia sciocca e di totale insipienza tutto viene però
sprecato: molti buchi logici, diverse scemenze ed un finale più prevedibile del lunedì
dopo la domenica. Il regista "argenteggia" (ma non può) e prende spunto da diverse altre pellicole, oltre ad esagerare per farci vedere quanto è bravo. Gli attori meritano la fine che fanno.
NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
