The conjuring - Il caso Enfield - Film (2016)

The conjuring - Il caso Enfield
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Conjuring 2
Anno: 2016
Genere: horror (colore)
Regia: James Wan
Note: Sequel di "L'evocazione - The conjuring".
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Va bene, d'accordo, sappiamo tutti che l'horror non richiede sforzi particolari di fantasia per essere apprezzato, sappiamo tutti che il talento di Wan si esprime principalmente nella ricchezza della messa in scena, nella scelta delle luci, negli avvolgenti movimenti di macchina che anche qui non mancano, ma questo CONJURING 2 pare davvero fermarsi qui, all'ovvio. Si apre subito andando a ripescare nientemeno che il caso di Amityville, con Vera Farmiga che si immagina nelle vesti di DeFeo, l'uomo che sparò ai familiari come ci aveva insegnato Damiani in AMITYVILLE POSSESSION: grande raffinatezza nello stile delle riprese, ma già si...Leggi tutto intuisce come lo smaccato ammicco ai fan del genere non prometta niente di buono. I coniugi Warren (riconfermati Wilson e la Farmiga) si spostano presto in Inghilterra per seguire un caso altrettanto noto, quello appunto del titolo, una famiglia composta da madre e quattro figli perseguitata dallo spettro di un vecchierello che francamente fa più sorridere che paura (quando non si trasforma in una specie di THE MASK con effetti ai confini del cartone animato): parla attraverso la ragazzina più piccola, posseduta come nel più classico degli exorcist-movie e compare assieme al fantasma di una suora dall'aspetto inquietante (che Wilson dipinge su una tela credendo chissà perché di fare una cosa intelligente, arrivando ad appendersi pure cotanto gioiello alla parete di casa). Sicuramente è lei la presenza più spaventevole, che Wan si diverte a far comparire negli anfratti bui o a spostare come un'ombra nelle stanze. Scelti i due fantasmi titolari, il resto degli effetti riguarda il solito mobilio in viaggio per i corridoi, le lenzuola risucchiate a scoprire d'improvviso i poveri bimbi a nanna, rumori e rumorini dalla soffitta e davvero niente di nuovo. La classe di Wan può rinvenirsi in un gioco di fuori fuoco durante il secondo interrogatorio della piccola Janet, nella sovrapposizione tra quadro e fantasma e poco altro, mentre la storia non riesce proprio a offrire una sola situazione che non sia ampiamente già vista e prevedibile. Certo, la fotografia è strepitosa, la confezione extra-lusso, la recitazione nei canoni, la regia di indubbia qualità, eppure il film - anche a causa di una durata superiore alle due ore e dieci del tutto ingiustificata - è tra i più standard del genere, con nulla che possa farlo ricordare e zeppo di lungaggini evitabili, a partire dalla cantatina con chitarra di Wilson in versione Elvis. Due o tre ideuzze simpatiche (le croci che si rovesciano), qualche suggestivo quanto banale piano sequenza; e quando Wilson ripone sul suo scaffale dei ricordi l'oggetto che dovrà simboleggiare il caso sappiamo già tutti che Annabelle comparirà sullo sfondo quanto prima. Taaac, eccola là...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/06/16 DAL BENEMERITO DUSSO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 13/12/16
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Herrkinski 5/09/16 23:58 - 8112 commenti

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Non al livello dell'ottimo capostipite ma comunque superiore alla media, ne costituisce un ottimo prosieguo; anche stavolta la vicenda è basata su fatti di cronaca e la ricostruzione d'epoca e ambientale è magnifica, creando un'atmosfera assolutamente suggestiva nella casa infestata. Il tutto è coadiuvato da una buona scelta del cast (oltre ai confermati Wilson e Farmiga) e da una qualità di dialoghi e ost che tengono alta l'attenzione. Qualche esagerazione di CGI evitabile, perdonabile in virtù dell'eccellenza del resto. Un buon sequel.

Digital 13/07/16 08:55 - 1257 commenti

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Non basta una confezione extra-lusso per decretare la riuscita di un film zeppo di luoghi comuni e lungaggini francamente insensate (oltre due ore, ma scherziamo?). Wan centrifuga tutta una serie di suggestioni orrorifiche (dalla possessione demonica, alla casa infestata) pensando di far saltare dalla poltrona con un paio di "boo!" e una musica creepy, ma tali espedienti servono a poco se non viene aggiunto un briciolo di originalità. Si può vedere, ma lascia piuttosto freddi e certo non merita un bis nel medio/lungo periodo.

Dusso 28/06/16 09:42 - 1566 commenti

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La lunga durata non inficia sul buon risultato di questo horror che, più che spaventare, riesce a creare un ottimo clima generale. Se devo muovergli qualche critica è al montaggio: saltuariamente mi è sembrato un po' in ritardo, nel senso che i personaggi talvolta entrano in scena con troppo ritardo. Buoni anche i titoli di coda, che alternano le immagini del film con quelle reali della vicenda su cui ci si basa.

Puppigallo 29/06/16 17:43 - 5275 commenti

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Non ci sarebbe niente di particolarmente nuovo sul fronte possessioni, se non fosse per un escamotage, che riguarda proprio l'entità, sufficiente a dare un perchè alla pellicola. Purtroppo, l'eccessivo minutaggio non aiuta (si poteva sforbiciare), annacquando troppo la vicenda. E la ripetizione finisce per essere inevitabile. Oltretutto, come capita spesso in questo genere di film, i genuini momenti di tensione si creano quando l'entità agisce in maniera meno eclatante. Si può vedere, ma risulta anche rapidamente dimenticabile.
MEMORABILE: Il riflesso nel televisore; "Zitta, brutta vacca!"; La bambola nella teca sullo sfondo.

Maxx g 4/07/16 10:23 - 635 commenti

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Tre anni dopo torna la famiglia Warren per occuparsi di un altro caso paranormale riguardante la solita casa infestata da fantasmi; fantasmi che sono, guarda caso, persone che rivendicano l'appartenenza di quella che era la loro abitazione. Film sicuramente troppo lungo (un horror non può durare due ore e dieci) e intriso di luoghi comuni tipici del genere (apparizioni, porte che cigolano, corridoi et similia). Si risolleva più avanti, coadiuvato da musiche soddisfacenti (escluse le solite nenie). Da vedere, ma solo se prettamente amanti del genere.
MEMORABILE: Ed che tiene per mano la ragazza che sta per buttarsi di sotto.

Ryo 11/07/16 10:57 - 2169 commenti

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Wan si conferma regista capace di mettere in scena film horror in un'epoca in cui il genere (escluso qualche indie) sembra non riuscire più a trasmettere emozioni. Costruisce bene le scene, riesce addirittura (e non è poco) a regalare un minimo di spavento. Poi questo dipende molto dalla sensibilità personale, ma nei suoi film riesco a percepire quella passione e quell'impegno che li contraddistingue da altri lavori simili. Ottime alcune trovate registiche, lo spirito della casa è reso in maniera raccapricciante.
MEMORABILE: La bimba tiene un sorso d'acqua in bocca e poi si manifesta lo spirito; L'ombra della suora che si colloca dietro il quadro.

Rebis 11/07/16 23:43 - 2337 commenti

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Per gli horror fan almeno due ragioni d'interesse: la durata inusuale (134') che sottende un certo grado di ambizione, e un incipit che si connette filologicamente alla costellazione di Amityville, definendo un doppio binario, quello del sequel e dello spin-off. Poi c'è il film, che cala una sceneggiatura accurata in una suggestiva rievocazione d'ambiente, sicuro di una buona direzione del cast e di una regia sofisticata capace di rielaborare il citazionismo in soluzioni stilistiche originali. Funziona, ma è meno ficcante del capostipite e in debito di genuina ispirazione terrifica.

Myvincent 9/09/16 07:53 - 3741 commenti

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Torna inconsolabile il caso Amityville, la casa infestata dagli spiriti più famosa del cinema, col solito corteo di apparizioni, levitazioni, possessioni. Due ore che potevano essere più snelle con un taglio di almeno mezz'ora, per un horror talmente convenzionale da risultare "invisibile". La storia ha uno sviluppo interessante ma non basta, oramai la frittata è servita. Visione, se non sconsigliata, almeno facoltativa.

Fabbiu 20/11/16 20:40 - 2145 commenti

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Nell'occuparsi sia del noto caso Enfield che del rapporto tra i Warren (stavolta contattati loro dalla Chiesa, contrariamente a quanto succedeva nel prequel), la sceneggiatura è qui impastrocchiata da elementi horror confusi e ripetuti anche più insistentemente che nel capostipite, da cui, in definitiva il film si discosta di poco nella sostanza. E' tuttavia un valido sequel, per la buona tecnica ancora più sopraffina usata per stuzzicare lo spettatore e per la ricostruzione fedele di ambientazioni e personaggi dagli archivi di cronaca.
MEMORABILE: Il demone centrale del film vale la visione dello stesso.

Giùan 9/12/16 18:42 - 4559 commenti

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Meno pervasivamente ludico del bellissimo primo episodio, riesce ugualmente a catalizzare l'attenzione dello spettatore imbastendo con questi un'interazione incessante. L'originalità di Wan risiede nella sua perfetta padronanza degli stilemi "de paura", che gli consente contestualmente di strizzarci l'occhiolino e metter in piedi un meccanismo narrativo a orologeria. Così Valax non può né sa "assurgere" agli abissi etici di Friedkin o all'oscurità del Signore del male carpenteriano, limitandosi a essere un atto di fede nell'evocativa liberatorietà dell'horror.

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Pumpkh75 30/12/16 14:23 - 1749 commenti

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Ecco a noi l’ennesima casa infestata, condita fortunatamente con una serie di elementi (i riferimenti a Amityville, la Londra anni 70, l’uomo storto) tali da rendere la pellicola degna di interesse nonostante una lunghezza quasi estenuante. Contribuiscono sicuramente la bellissima fotografia e la solita regia professionale di Wan, ma per farne un capolavoro probabilmente dovremmo essere stati ibernati per una trentina di anni. In tutto e per tutto in linea con il primo capitolo; se sia un bene o un male, de gustibus.
MEMORABILE: L'uomo storto... attore in carne e ossa e non effetto in CGI!!!

Rufus68 14/01/17 23:15 - 3842 commenti

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Prima o poi converrà riunire gli Stati Generali dell'horror. Un genere che ha lambito espressionismo e surrealismo, vellicato ansie letterarie alte, servito ambizioni politiche, lanciato personaggi memorabili... oggi a cosa è ridotto? Sostanzialmente a tonfi (roba da ledere i padiglioni), urla (tante urla) e improvvisi bubusettete (bubusettete con tonfi e urla). E così è questo film, di cui si fa persino fatica a riconnettere i punti salienti della trama. Confezione dignitosa, qualche esorcicciata e contenuto nullo: l'ennesimo pacco vuoto.

Gabigol 24/05/17 11:10 - 580 commenti

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Wan dovrebbe volare più basso: evitare di caricare la pellicole di dubbie ambizioni autoriali (l'inserimento di temi impegnati, la durata dilatata della vicenda) e badare solo all'intrattenimento di tipo viscerale che inizia e si estingue nella sala di un cinema. Qualche spavento qua e là viene anche indovinato, pur rimanendo sempre nel territorio comodo dei jumpscares; il cast è in palla e garantisce una dignitosa immersione nella storia narrata. Purtroppo il finale, in perfetto stile Wan, svacca nelle tremende risse paranormali.
MEMORABILE: La seduta con l'entità "sfocata" sullo sfondo; La scena del quadro; Lo scivolone in CGI dell'Uomo Storto.

Minitina80 12/11/17 11:05 - 2984 commenti

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Ci si ritrova sempre lì, seduti attorno a un tavolino per iniziare la caccia a un demone, questa volta dalle fattezze non proprio rassicuranti di una suora tutt’altro che benevola. Grandi novità nel complesso non ce ne sono, ma bisogna ammettere che il film non ristagna né si affossa troppo seguendo un andamento crescente privo di passi indietro e rinunciando a pacchianate varie. Per un neofita del genere potrebbe andare bene, per gli altri risulta un horror discreto, vedibile una volta e non di più, visto il minutaggio sproporzionato per il genere.
MEMORABILE: Il quadro della suora.

Buiomega71 13/11/18 01:17 - 2910 commenti

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Basterebbe il sorprendente piccolo remake (film nel film) di Amityville (l'apertura sui suoi finestroni, la strage a fucilate) per giustificarne la visione. Poi Wan scompare del tutto, tra frizzi e lazzi dickensiani e momenti da sitcom, con qualche stoccata (il burtoniano uomo storto e il cane mutante stile La cosa) per poi affidarsi ai grugniti satanici di una ragazzina, le canzoni di Elvis e un ectoplasma senile da fare quasi tenerezza. Wan (ri)salta fuori nel gran finalone, tra suore demoniache, inquadrature sghembe, tronchi acuminati e omaggi all'Esorcista 2. Timidamente meglio del primo.
MEMORABILE: La dentiera; Janet disarticolata; Le croci rovesciate che tappezzano la parete; La filastrocca dell'uomo storto; Le registrazioni simultanee.

Taxius 24/02/19 15:53 - 1656 commenti

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Come film non è affatto male, ma pecca di originalità in quanto è la solita storia sulla casa infestata e sulla bambina posseduta che levita e parla con un vocione profondo. Esteticamente il risultato è notevole (si vedano la fotografia, gli effetti speciali, il trucco e il sonoro), purtroppo delude per una certa prevedibilità nella storia, con jumpscare telefonati e un finale tipico della più classica commedia romantica. L'atmosfera dark comunque non manca e sicuramente non ci si annoia.

Rigoletto 11/03/19 15:57 - 1786 commenti

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Buon prodotto che riesce a miscelare possessione e infestazione senza scadere nel ridicolo. Si apprezza particolarmente l'alone di mistero e di paura, ma forse inquietudine sarebbe più indicato, per un film che offre, tra le altre cose, anche una buona prova recitativa di tutto il gruppo. La regia invece alterna buone cose ad altre meno convincenti; forse Wan avrebbe dovuto osare di più, anche se nel campo dei sequel "Il caso Enfield" fa la sua figura.
MEMORABILE: Il quadro.

Pinhead80 29/03/19 21:45 - 4760 commenti

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Dopo L'evocazione, eccoci al secondo capitolo della saga di The Conjuring. Sorprendentemente il risultato è molto buono e Wan al solito si dimostra un regista con gli attributi. Si parte con Amityville per arrivare nella desolante e allo stesso tempo terrificante Enfield, covo di un demone potentissimo che non lascia in pace un'intera famiglia. Atmosfere cupissime e spaventi a più non posso rendono il tutto molto accattivante.

Jena 7/09/19 19:19 - 1555 commenti

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L'horror contemporaneo è tutto derivativo da quello delle due decadi d'oro 70 e 80. Qui, nonostante l'ambientazione ottantiana, il riferimento diretto è L'esorcista (famiglia disfunzionale, possessione della bambina, il demone, l"esorcismo" non da parte di preti ma da laici sensitivi). Effetti speciali a manetta, alcuni ridicoli (l'essere col cappello, il vecchietto), altri riusciti (l'inquietante demone-suora Valak). Tanta roba già vista, L'esorcista è su un altro pianeta. Wan qualche scossone lo dà, ma il film è meno riuscito del primo. Poco impattanti le scene di possessione demoniaca.
MEMORABILE: Il demone suora che si materializza dal quadro.

Piero68 28/10/19 09:16 - 2957 commenti

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Più che paura è un film che trasmette un sottile senso di inquietudine, anche perché molte cose sono prese pari pari dalla realtà. Ottime l'ambientazione e la ricostruzione di casa e oggetti di scena (anche se ogni tanto la sceneggiatura ha qualche caduta che fa vacillare il tutto). Meno male che almeno il finale e gli intermezzi in cui compare il demone principale sono davvero ben realizzati. Per alcuni versi decisamente superiore al primo. Wilson e Farmiga impeccabili.

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Belfagor 28/06/20 13:42 - 2690 commenti

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Consapevole di come la trama non offra particolari novità rispetto al primo film, Wan si concentra sulla presentazione, confezionando un prodotto niente male: la coppia Wilson-Farmiga si conferma affiatata e la fotografia desaturata interagisce bene con la Londra urbana degli anni '70. Il poltergeist non inquieta granché (Ghostwatch aveva affrontato il tema con risultati decisamente superiori) ma il vero fulcro della vicenda è il demone celato dalle sembianze di una suora, di certo il personaggio più iconico della serie.
MEMORABILE: La visione legata al quadro; L'uomo curvo (cappello a parte).

Lupus73 31/12/20 14:09 - 1494 commenti

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Altro celebre caso soprannaturale trattato a fine '70 dai coniugi Warren che si occuparono di Amityville, qui inserita come prologo. Poi si passa al caso Enfield, piacevolmente introdotto da uno spaccato di cultura inglese di quegli anni. Più avvincente e più inquietante rispetto al primo; come antagonista troviamo il demone/suora soggetto dello spin off/prequel The nun. Azzeccata la coppia Farmiga/Wilson (già in Insidious di Wan) e la regia stavolta riesce ad elevarsi dalla media nonostante qualche eccesso di CGI e durata. Horror ottimista senza caduti e con lieto fine.
MEMORABILE: Il demone/suora, qui reso e diretto in maniera più inquietante rispetto a The nun; Il prologo ad Amityville; La OST a tema.

Anthonyvm 31/01/21 00:32 - 5689 commenti

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Tornano i Warren, questa volta in trasferta in Inghilterra per indagare su un famoso caso di infestazione (già alla base del curioso mockumentary televisivo Ghostwatch). Wan ripropone senza varianti lo schema del precedente L'evocazione: un subplot introduttivo (in questo caso l'orrore di Amityville), poltergeist e apparizioni assortite (sin troppe) e, per finire, un climax spettacolare a base di possessioni e demoni con la sindrome di Tremotino. Tanti jumpscare e spettri in gran copia hanno l'effetto di un lungo giro sul trenino fantasma del luna park: divertente, ma lascia poco.
MEMORABILE: I Seventies inglesi; Il demone-suora dentuto dà vita al proprio ritratto; Il Crooked Man; I crocifissi roteanti; La bufala (apparentemente) svelata.

Rambo90 16/04/21 03:22 - 7697 commenti

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Nettamente superiore al prototipo. Qui Wan riesce bene nel creare due parti ugualmente tese seppure con ritmi e intenti diversi. Nella prima cresce la tensione e si ricorre a qualche jumpscare vecchio stile, si entra in empatia con la famiglia. Nella seconda i Warren sbarcano a Londra e non si capisce più niente tra cambi di voce, contorcimenti ed effetti. Tutto ben dosato, con la presenza della suora indemoniata davvero inquietante e ben scelta. Bene tutto il cast e durata importante che non tedia mai. Notevole.

Il ferrini 19/06/21 23:53 - 2358 commenti

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Se il primo capitolo già non brillava per originalità, questo sequel stupisce ancora meno. Di nuovo la regia di Wan è apprezzabile e alcune idee sono di sicuro effetto (l'uomo storto ma soprattutto la suora, che rivedremo in The nun), tuttavia il film è troppo lungo, per ciò che ha da dire. I due protagonisti sono ancora più affiatati e offrono una buona prova, la nuova famiglia invece è meno interessante, fatta eccezione per la ragazzina posseduta. Nell'insieme merita lo stesso voto del primo, ma vale meno.

Magerehein 3/03/22 16:00 - 1002 commenti

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I coniugi Warren tornano da protagonisti in un caso nel quale in realtà furono coinvolti marginalmente. Ma c'era davvero bisogno di stravolgere i fatti originali (che da soli potevano benissimo creare un'opera valida) usandoli come trampolino di lancio per l'ennesimo, potentissimo (ed evitabile...) demone "moderno" made in USA? La prima parte, quella più fedele, si guarda piuttosto volentieri; ma da quando entra in scena il "vero" nemico il film s'impenna in una tanto roboante quanto opinabile escalation di effetti speciali che non aggiunge nulla, semmai toglie parecchio. Deludente.

Teddy 14/05/22 03:59 - 825 commenti

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La provincia inglese e la famiglia matriarcale, due segni inscindibili che richiamano il frastuono anti-clericale della capitale americana. James Wan rigioca le sue carte vincenti con una dimestichezza registica che suscita ammirazione e indulgenza. Un film frastornato, didascalico e serioso, contenitore e oggetto del desiderio per tutti gli assidui frequentatori del buon vecchio cinema mainstream.

Enzus79 1/01/23 22:36 - 2896 commenti

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Secondo capitolo della saga, ispirato da un fatto realmente accaduto in Inghilterra ai coniugi demonologi Warren. Credibile o no, originale o meno, si tratta in ogni caso di un buon horror. Certo, la durata di due ore e più sembra eccessiva, ma grazie a una buona dose di suspense il coinvolgimento c'è. Più che efficace la regia di James Wan. Ottimo il sonoro.
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  • Discussione Dusso • 29/06/16 10:07
    Archivista in seconda - 1831 interventi
    Sono d'accordo con le sequenze in cgi che stonato tantissimo (mi sono dimenticato di menzionare nel mio commento)
    Non so se riesco a spiegarmi intendo che ci sono scene tipo quando la madre cerca di entrare nella stanza luchettata (perchè la figlia è dentro con il demone) dove la coppia(wilson-Farmiga) arriva davanti alla porta dopo un sacco di tempo mentre con tutto il trambusto avrebbero dovuto arrivare ben prima, ci sono altre scene di questo tipo che potevano essere gestite meglio a mio avviso
  • Discussione Brainiac • 29/06/16 11:26
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Dusso ebbe a dire:

    Non so se riesco a spiegarmi intendo che ci sono scene tipo quando la madre cerca di entrare nella stanza luchettata (perchè la figlia è dentro con il demone) dove la coppia(wilson-Farmiga) arriva davanti alla porta dopo un sacco di tempo mentre con tutto il trambusto avrebbero dovuto arrivare ben prima, ci sono altre scene di questo tipo che potevano essere gestite meglio a mio avviso

    Ti sei spiegato benissimo. Non credo sia un errore tecnico, penso di più ad una scelta ben precisa per snervare lo spettatore. Come ne Gli invasati ed in molte altre ghost-stories giunti al climax del "contatto" le porte diventano più pesanti. Certo, sarebbe un espediente da dosare con più cautela, invece con quel tot di durata Wan ne piazza un paio di troppo (anche quella dannata porta dello scantinato...). Comunque ho avuto modo di ripensare al film, e ne confermo l'estrema solidità.
    Penso che Wan non raccolga quello che merita con la critica, viene visto come un artigiano dello spavento, ma, posto che sia verissimo che ad una seconda visone i suoi film perdano qualcosa del loro appeal, credo che la sua costruzione della paura sia innovativa ed in alcuni movimenti di macchina affine a maestri della suspance come Hitchcock o Wise.
    Per quanto riguardala cgi mi è sembrato un omaggio a Babadook del quale sinceramente non sentivo il bisogno.
    Ultima modifica: 29/06/16 11:39 da Brainiac
  • Discussione Raremirko • 12/07/16 22:48
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Wan (il primo Saw) si riconferma regista dotato e fa un film buono basato su fatti reali (che qualcosa deve a Friedkin e a Hooper).

    Bel cast (c'è anche la Potente), uso sapiente di mdp, momenti, atmosfera, ritmo e montaggio, durata leggermente eccessiva e qualche momento di paura.

    I limiti son da riscontrare più che altro nel filone di appartenenza (scene effettistiche, ripetitività, temi risaputi).

    Si riflette pure sul sempriterno e pericoloso scontro riguardo fede/creduloneria/scetticismo.

    Un sequel che ci stava, riuscito e da vedere (ora voglio vedere anche il primo).

    Sull'argomento c'è anche una miniserie da 3 ore, uscita l'anno prima.
  • Discussione Digital • 13/07/16 08:57
    Portaborse - 3997 interventi
    Ieri sono andato al cinema e, come la passata settimana, ero l'unico pagante. Ma la cosa che più mi ha infastidito è stato quando il cassiere mi ha comunicato che non era disponibile l'aria condizionata..vergogna!
  • Discussione Zender • 13/07/16 09:03
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Eeeh, per uno spettatore non gli conviene. Preferiva al limite non proiettare il film :) Sperava che cedessi, ma tu stoico...
  • Discussione Daniela • 13/07/16 13:08
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Eeeh, per uno spettatore non gli conviene. Preferiva al limite non proiettare il film :) Sperava che cedessi, ma tu stoico...

    Avrebbe almeno dovuto andare a sedersi accanto all'unico spettatore pagante per rinfrescarlo con un ventaglio... ;oP
    Ultima modifica: 13/07/16 13:08 da Daniela
  • Discussione Buiomega71 • 13/11/18 10:29
    Consigliere - 25999 interventi
    La solfa non cambia, e nemmeno la consistenza

    Però, quì, Wan c'ha una marcia in più rispetto al deludente primo capitolo, su tutti l'incipit che apre il film (sui finestroni che piangono della magione di Long Island che conosciamo fin troppo bene), sorprendente , piccolo, film nel film, sorta di micro remake, dove in nemmeno dieci minuti, tra fucilate e stragi famigliari, Wan manda al macero il fiacco restyling del 2005 riverberando Rosenberg e Damiani in scintille di gran cinema.

    Dopo il fulminante inizio, Wan si perde però per strada, e la sua mano diventa irriconoscibile, dando spazio (troppo) a momenti da commedia (la stupidissima scena dei poliziotti e delle sedie che si muovono da sole, davvero imbarazzante), noiose disgressioni dickensiane e affidando il tutto ad una ragazzina che lindablairianamente grugnisce, lievita, ghigna e lancia epiteti contro la madre Zitta, brutta vacca, rubacchiando allo Shyamalan del Sesto senso (sotto le lenzuola con la torcia), rispolverando espedienti da Insidious (il vecchio seduto sulla poltrona non visto dal ragazzino, ma solo dagli spettatori)

    Nel bel mezzo di un look british alla Ken Loach, Wan ci piazza ectoplasmi senili da fare quasi tenerezza, il camioncino dei pompieri alla Incontri ravvicinati, i soliti jumpscare tra bù e bubusettete, un televisore che fa le bizze poltergestiane e le pantomime paranormali con il telecomando , scantinati allagati, intonando canzoni melodiche del Re di Memphis, e la noia comincia a bussare alla porta, nonostante Wan omaggi Tim Burton (l'uomo storto è comunque geniale e tipicamente waniano, diretto discendente dell'universo incubotico/macabro/infantile/pupazzoso del regista di Saw, così come la filastrocca che ristagna nella piccola, e bergmaniana, lanterna magica) e le metamorfosi canine della Cosa carpenteriana

    Cerca di creare nuovi spettri terrifici (la suora demoniaca), ma la scena del dipinto nello studio risulta pacchiana, riempie le stanze dei manifesti di David Soul e Paul Michael Glaser, per poi sostituirli con croci ovunque, che vengono capovolte in odor di blasfemia, mentre la ragazzina si disarticola nei bugigattoli, si arma di coltello, sogghigna e diventa preda di un male assoluto.

    E tra situazioni da sitcom , tutti insieme appassionatamente versione mefistofelica, accenni pedofili (la bambina che fuma e vuole baciare con la lingua, conciata che manco Pretty Baby), Wan si (ri)desta nel gran finalone (già con le registrazioni audio sincronizzate) tra pali accuminati, pioggie torrenziali, inquadrature sghembe, manifestazioni diaboliche (la suora tenebrosa, ancora l'uomo storto nella tenda), bajour a intermittenza, coretti religiosi televisivi, stanze calliginose dove si annida il male e un bellissimi rimandi all'Esorcista 2 L'eretico (la ragazzina davanti al finestrone che và in frantumi) e a Sentinel (l'essenza del male sulla poltrona, tra infernali figure cristologiche e tanfo di vecchiume), la tensione regge meglio che nel primo e salta fuori il Wan che tanto abbiamo amato in passato (con pezzi di regia mozzafiato).

    Perdonabili alcuni scivoloni nella CG

    Certo, in più di due ore di durata è magari poca cosa, ma quando Wan pigia sui suoi incubi personali non ce ne per nessuno

    Timidamente superiore al primo (che comunque aveva una location più sinistra e, anche se fiaccamente, la mano di Wan si avvertiva di più), ma anche quì non esente da scelte narrative discutibili e da una larvata stanchezza (e buonismo) di fondo

    Ma grazie al quel finale satanicumpandemoniumwaniano (e all'incipit strabiliante nella casa DeFeo, che si pappa tutto il primo capitolo) l'asticella si alza qualche gradino sopra al palliduccio predecessore, anche se i due Insidious erano tutt'altra dimensione.

    Aiutatemi, lui non lascia me andare...
    Ultima modifica: 13/11/18 18:00 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 13/11/18 10:58
    Consigliere - 25999 interventi
    Ottimo il dvd targato Warner

    Formato: 1.78:1

    Audio: italiano, inglese, tedesco, francese, (5.1)

    Sottotitoli: italiano, francese, tedesco, olandese, per non udenti italiano, inglese e tedesco.

    Come extra alcune scene eliminate di poco spessore che nulla aggiungono o tolgono al film, quase tutte sequenze di dialogo. Unica di qualche interesse quella in cui Janet viene derisa dai suoi compagni di scuola tacciata di essere una strega.

    Durata effettiva: 2h, 08m e 24s

    Immagine al minuto '104,04. A tu per tu con l'essenza del male, omaggiando Sentinel

    Ultima modifica: 13/11/18 16:39 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 13/11/18 14:10
    Consigliere - 25999 interventi
    * A montaggio ultimato, il film durava 180 minuti, durata che Wan avrebbe voluto mantenere anche nelle uscite in sala.

    * Alcuni hanno affermato che la vera Janet Hodgson è un ventriloquo dotato e ha il potere di manipolare le voci e ha ammesso di aver falsificato alcuni eventi. Ha rivelato che circa il due per cento delle infestazioni demoniache erano fasulle durante un'intervista al The Telegraph.

    * A James Wan è stata offerta una somma di denaro "preventiva" per dirigere Fast & Furious 8(2017). Tuttavia ha rifiutato questa opportunità per dirigere The Conjuring - Il caso Enfield (2016). "Mi sento ringiovanire a raccontare una storia spaventosa ancora una volta. E' un po' come tirare su il proprio figlio", ha scritto Wan su Instagram.

    * Tutte le scene con la suora demoniaca sono state aggiunte durante le riprese, sostituendo il design originale di un demone con le corna. Ciò è accaduto perché il regista James Wan desiderava espandere la storia di Lorraine Warren che aveva messo in dubbio la sua fede. Perciò ha progettato il demone per assomigliare a un'icona sacra.

    * Un cinema in procinto di proiettare The Conjuring 2 aveva una tagline che recitava che: "ATTENZIONE: il film che state per vedere è psicologicamente ed emotivamente inquietante." Le persone che hanno partecipato alla proiezione del film si sono lamentate di molte circostanze inusuali dopo aver visto alla pellicola. E a supporto della teoria, sulla tagline è stato aggiunto: "A causa della nostra preoccupazione per il vostro benessere, abbiamo invitato Padre Perez ad essere qui con voi. Egli sarà disponibile dopo il film per fornire supporto spirituale e / o condurre un personale benedizione se sentite il bisogno, non esitate a chiedere aiuto, chiedete a un rappresentante della fede dove potete iscrivervi per una sessione con il nostro sacerdote".

    Fonte: IMDB
  • Discussione Lupus73 • 31/12/20 14:21
    Call center Davinotti - 55 interventi
    Devo dire che l'ho apprezzato di più rispetto alla prima volta che lo vidi (allora gli avrei dato mezzo punto in meno).
    Bello lo spaccato di cultura inglese del '77 con London Calling dei Clash e il resto della OST (il brano di Elvis, ecc...).