Hellraiser 5: Inferno - Film (2000)

Hellraiser 5: Inferno
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Hellraiser: Inferno
Anno: 2000
Genere: horror (colore)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Clive Barker è sempre più lontano e i cenobiti sono ridotti a quattro mostriciattoli coreografici più l’immarcescibile Pinhead (sempre Doug Bradley), icona stessa della saga insieme all'inseparabile “cubo magico”. Il film questa volta, molto meno fantasioso e affascinante dei suoi predecessori, cerca maldestramente di recuperare qualche idea “ultraterrena” ricorrendo all'uomo che rivede se stesso confondendo passato e presente in un pasticcio senza capo né coda. Tanto è evidente che al regista Scott Derrickson interessa fermarsi alla superficie: luci soffuse, musica d'atmosfera, un protagonista (Craig Sheffer) che gioca a fare lo sbirro corrotto col fare da bel tenebroso, una raffinatezza...Leggi tutto apparente che si scontra con l'orrore di una sceneggiatura imbarazzante. Rispetto agli altri capitoli, molto più genuini e “sanguigni”, sì rincorre l'ambizione non più di dar vita a storie insolite e ai limiti del fantasy (e con un tono dark inconfondibile) ma di una messa in scena falsamente ricercata. L'impiego di Craig Sheffer, a dire il vero, poteva anche giustificare la cosa, ma tutto ciò che gli gira attorno è talmente mal concepito che il risultato è una sorta di noiosissimo poliziesco durante il quale (ma molto di rado) fa la sua comparsa Pinhead col suo bel mondo di catene volanti; svanirà d'improvviso per ritornare in un finale risibile quanto deludente. Derrickson (anche co-sceneggiatore) fa di tutto per gettare nel caos lo spettatore, con realtà e sogno (sogno?) che sovente si confondono e sovrappongono, ma l’espediente funziona qui davvero male e fa rimpiangere ogni HELLRAISER finora visto. Che dire poi degli squallidi comprimari? Si salva solo il redivivo James Remar nella parte del dottore, gli altri sono una degna cornice del nulla.

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G.Godardi 10/03/07 17:59 - 950 commenti

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Dopo le traversie produttive del quarto capitolo, da qui in avanti i film della saga vengono realizzati direttamente per il mercato home video. Il plot è interessante e intigrante, la regia curata e il film vanta un buon cast. Purtroppo la trama è pretestuosa e con i film precedenti si riallaccia sono nel finale. Pare essere una sceneggiatura già esistente riciclata appositamente. Se fosse stato un film a sè stante, senza scomodare Barker, magari funzionava. Effetti speciali centellinati. Esclusivamente per fan.

Undying 20/04/07 18:48 - 3807 commenti

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Il capitolo meno incisivo e meno identificativo del ciclo: incentrato sulle vicende di un serial killer, che solo marginalmente andranno ad incrociarsi con il maledetto "Cubo" e i relativi Supplizianti. Si ripete l'immagine icona del film (l'uomo scarnificato dai ganci), unico momento di vera continuità col passato. Non tutto è però da buttare, grazie al gusto visionario del regista (poi manifestato nella realizzazione di The Exorcism of Emily Rose) che predilige comunque un clima più razionale all'impianto (dantesco) dell'intera serie.
MEMORABILE: Pinhead: "La tua carne sta uccidendo il tuo spirito!"

Daidae 30/01/09 00:28 - 3168 commenti

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Di "Hellraiser" ha praticamente solo il titolo. Già vedere Pinhead, il cenobita capo, relegato a un ruolo secondario fa un po' storcere il naso. La trama è un po deboluccia: uno sbirro non proprio a modo indaga su un killer che lascia dopo ogni omicidio... un dito! Solo per questo meriterebbe il cestone, ma proseguite e osservate le "stupende" scene con nuovi cenobiti bifolchi e il "misterioso" ingegnere. Un film veramente triste. La saga di Hellraiser termina col 2.
MEMORABILE: Cerca l'ingegnere e lui troverà te.

Buiomega71 3/02/11 00:34 - 2901 commenti

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Non solo il miglior sequel in assoluto, ma anche uno dei migliori horror degli ultimi anni. Più Angel heart e atmosfere sporche alla 8mm, che un vero e propio continuo (anche Pinhead appare pochissimo, se non nel finale) della saga. Si vede che dietro c'è un grande regista (e alcune sequenze sembrano prove generali per The exorcism of Emily Rose), alcuni momenti, poi, sono assolutamente geniali, come il pazzesco finale incubo a scatole cinesi. I supplizianti appaiono poco, ma sono davvero mostruosi e terrificanti. Feroce, visionario e cupo.
MEMORABILE: La scorticazione incisa su vhs, che ha tutta l'aria di uno snuff; il tatuaggio delle due cenobite che si anima.

Hackett 2/10/11 13:53 - 1865 commenti

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La saga di Hellraiser non mi ha mai convinto troppo, ma fin dal principio i personaggi creati da Barker avevano comunque un loro perché e davano un motivo di interesse. In questo stanco quinto capitolo invece i supplizianti restano alla finestra e la vicenda in realtà è un copia-incolla di pellicole più riuscite (un po' Angel Heart, un po' il Carpenter de Il seme della follia). Alcune scene funzionano, ma il tutto appare fin troppo prevedibile ed abbozzato. Evitabile, ma c'è di peggio.
MEMORABILE: Il tatuaggio in movimento, tutto il finale-incubo.

Zuni 26/12/11 16:29 - 68 commenti

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Dopo la tetralogia di Pinhead e la configurazione del lamento, si inaugura una serie di sequel che sono più vicini ai racconti a fumetti della mitologia barkeriana che altro. E si comincia con il botto, con un thriller macabro che solo apparentemente sembra non c'entrare nulla con il prototipo. La storia si incupisce man mano che procede fino agli ultimi venti minuti, in cui l'inferno va a braccio con la follia e servono nervi ben saldi per sostenere l'agghiacciante incubo a scatole cinesi rappresentato. Il capitolo migliore dopo Barker.
MEMORABILE: La tesissima e disperata parte finale.

Myvincent 5/03/12 20:20 - 3726 commenti

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Questa volta la saga orrorifica ha le sembianze di un giallo a tinte forti, dalla tramatura semplice e dove la usuale sequela di scene splatter, in cui la visione "fisica" degli omicidi è così tipicamente "Hellraiser", si arricchisce della tormentata componente psicologica-morale del protagonista (un ottimo Craig Sheffer), che dà valore all'intero progetto. Sorvoliamo sulla qualità registica e fotografica che ne fanno un'impalcatura solida.

Herrkinski 22/08/13 00:20 - 8072 commenti

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Primo capitolo "spurio" della serie dopo i primi classici quattro, tuttavia non del tutto da buttare. Il regista ha buon mestiere e dimostra una discreta visionarietà, pur virando la storia verso un poliziesco/thriller soprannaturale e dark alla Angel heart, con protagonista un imbolsito Sheffer che - forse volutamente - rimanda al Cabal barkeriano; Pinhead e i suoi supplizianti compaiono di rado purtroppo, quasi a voler giustificare gli allacci alla saga madre. Si lascia vedere senza problemi, ma dopo qualche giorno lo si dimentica pure facilmente.

Pinhead80 14/03/14 17:46 - 4719 commenti

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Inutile dire che siamo distanti anni luce dai primi due capitoli della saga, ma questo Hellraiser 5 non è proprio del tutto da buttare. Anzi, l'idea sviluppata è molto buona così e altrettanto lo è il finale. Le cose che non si riescono a digerire però sono molte, a partire da una ripetitività delle scene alquanto molesta (la sceneggiatura bastava per un episodio di un Fear itself) fino alla sensazione che il regista perda il controllo dell'intera vicenda come se il film girasse a vuoto (tanto da chiedersi più volte se si stia guardando un horror).

Marione 7/10/15 21:05 - 103 commenti

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Ennesimo seguito dello storico primo capitolo, praticamente un tv movie con poco horror e molto giallo, tra l'altro prevedibile e male intrecciato. Qua e là il film coinvolge, grazie anche alla presenza megacult di Craig "Cabal" Sheffer, ma i Cenobiti si vedono poco e sono solamente tre (una sorta di Chatterer dimezzato e due allupate) oltre a Pinhead, la cui attesa vale tutto il film. Si riprende l'idea dell'inferno personale del numero 2, con un bello sviluppo nel finale. I patiti della serie potrebbero apprezzarlo, seppur "apocrifo".
MEMORABILE: Il tattoo che si anima; Pinhead quando compare; Moglie e figlia che si sbriciolano surgelate.

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Minitina80 13/04/17 12:39 - 2980 commenti

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La saga ha ormai preso il largo; non solo numericamente ma anche come cifra stilistica, essendo ormai agli antipodi dallo spirito primigenio. Ci si trova di fronte a un giallo/poliziesco in cui i cenobiti rappresentano le componenti sovrannaturale e horror. Lo spazio lasciato loro, purtroppo, è esiguo e non rivestono che un ruolo marginale e poco incisivo. Migliora nella seconda parte, quando entrano maggiormente in scena. L’idea per il finale, tra il dantesco e il nicciano, non sfigura affatto, sebbene il film nel complesso sia debole.

Rigoletto 3/12/17 17:28 - 1785 commenti

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Ingarbugliatissimo! Allo spettatore il giudizio se l'aver realizzato questo nodo gordiano cinematografico sia un bene o un male. Di sicuro l'essere sballottati senza punti fissi ha un suo fascino. Bravo Sheffer, che impersona il ruolo in maniera viscerale, anche se a mio parere il film appare un po' incompiuto e troppo confuso. Resta in ogni caso un onesto prodotto horror.

Siska80 15/11/20 18:14 - 3736 commenti

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Capitolo singolare che mescola il thriller stile Il collezionista di ossa (non a caso dell'anno precedente) con lo splatter e il soprannaturale cui ci ha abituati la saga. I supplizianti hanno un ruolo marginale, purtroppo, ma sulla pellicola aleggia un'aria misteriosa e cupa che s'infittisce nel bellissimo finale "in loop" (alcune torture inflitte ricordano quelle della successiva serie di Saw).
MEMORABILE: Il cenobita che si trascina sul pavimento.

Rebis 8/10/21 23:10 - 2332 commenti

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Il ruolo dei Cenobiti - un paio di demoni slinguazzanti - e del Lament Configuration Box, è talmente accessoria da far nascere il sospetto che lo script sia stato riadattato alla bisogna per rimpolpare la saga di Hellraiser. Ciò detto il film non è male, merito soprattutto della regia di Derrickson, che confeziona un noir metafisico dal finale conseguente e un po' ridicolo, dalle parti di Angel heart e Allucinazione perversa. Bravo Graig Sheffer - allunato da Cabal - ma fuori tempo massimo l'apparizione di Doug Bradley. Godibile, per quanto anni luce dalla poetica barkeriana.
MEMORABILE: L'esplorazione sottocutanea dei pettorali ad opera delle due demoni.

Caveman 9/10/22 19:20 - 523 commenti

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Questo inferno con gli altri capitoli di "Hellraiser" ormai ha poco da spartire, ma come thriller poliziesco funziona più che bene. Le sofferenze non sono solo fisiche, ma anche e soprattutto mentali; per un uomo meschino che pensa sempre e solo a se stesso. Pinhead mette la firma nel finale, ma l'attesa vale assolutamente la pena. Ottima l'atmosfera e ben calibrata l'alchimia tra i due sbirri protagonisti! Belli i flashback.
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  • Curiosità Undying • 31/08/09 00:10
    Risorse umane - 7574 interventi
    Primo film della serie ad essere stato concepito come direct-to-video, destinazione finale di questo e dei successivi capitoli.
  • Discussione Buiomega71 • 3/02/11 11:16
    Consigliere - 25933 interventi
    Stupisce l'abilità con cui Derrickson mischia, abilmente, i generi. In The Exorcism Of Emily Rose coniugava il "satanic movie" con il "legal thriller", qui il poliziesco hard boiled con l'horror più viscerale . Per il sottoscritto il migliore episodio in assoluto, che spazza via tutti gli altri, e si avvicina, per ferocia, cupezza , atmosfere malsane e visionarietà , al prototipo Barkeriano.
    Ultima modifica: 3/02/11 11:18 da Buiomega71
  • Curiosità Buiomega71 • 3/02/11 12:05
    Consigliere - 25933 interventi
    Sul retro del dvd edito dalla Eagle, si legge il visto censura, vietato ai minori di 18 anni , nulla osta nr. 96983 del 02/04/2003. Segno che il film, anche solo se effimeramente, è passato dalle nostre sale.
  • Discussione Zender • 3/02/11 12:49
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Per la miseria, addirittura il migliore? Per quel che era sembrato a me eran due generi che non c'azzeccavano nulla, per come sono stati affrontati, e io resto sempre affezionato ai primi tre (già anche il più blasonato quarto non m'è mai piaciuto). Vabbè, per fortuna non siam tutti uguali :)
  • Discussione Buiomega71 • 3/02/11 12:56
    Consigliere - 25933 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Per la miseria, addirittura il migliore? Per quel che era sembrato a me eran due generi che non c'azzeccavano nulla, per come sono stati affrontati, e io resto sempre affezionato ai primi tre (già anche il più blasonato quarto non m'è mai piaciuto). Vabbè, per fortuna non siam tutti uguali :)

    E ti dirò caro Zender, non solo è il miglior sequel in assoluto, ma pure uno dei migliori horror degli ultimi 10 anni. E' così, almeno secondo il mio modesto parere, che dovrebbero essere realizzati i sequel. Qui si respira aria malsana e oscura, del più tetragono thriller metropolitano. E il suppliziante torso, più le due mostruose cenobite, sono davvero terrificanti, che fanno sembrare i precedenti delle carnevalate. Questo è il cinema che adoro. Immenso Derrickson.
  • Discussione Raremirko • 26/03/13 00:34
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Quotone per Buio, il film piacque tantissimo anche a me, riguardo tutti gli aspetti.

    Solo una smorfia: i cenobiti travestiti che praticano il kung fu non si possono proprio vedere.