Faust - Film (2000)

Purtroppo questo Faust non fa proprio paura, ma bisognerebbe chiedersi prima quali erano le vere intenzioni del regista. L'idea di trasporre la graphic novel di Vigil e Quinn ci poteva stare e probabilmente con più impegno poteva trasformarsi in qualcosa di guardabile, ma francamente a metà pellicola vien voglia di andarsene. Sinceramente l'unica cosa che riesco a salvare è l'interpretazione della bellissima Monica Van Campen nella parte di Claire. Per il resto è tutto da buttare.

Filmaccio pessimo e un tantino ridicolo. Dal punto di vista dell'aderenza all'opera in fumetti di Vigil e Quinn c'è una certa ricerca, che naufraga subito in personaggi troppo spesso al limite del comico. Troppa plastica e troppo poco impegno da parte di chi ha trascritto e adattato l'opera. Colonna sonora che non c'entra assolutamente nulla con la pellicola, ma soprattutto con l'atmosfera che ne dovrebbe scaturire. Z movie perdibilissimo.

Oltre ad essere una buona trasposizione di una serie a fumetti (usciti anche in Italia per le edizione Eden come La Lussuria dei Dannati), Faust tocca altre corde: lo splatter, l'horror "diabolico" e una certa tematica "dark" celebrata nel più celebre Il Corvo... Ma i punti di forza del film, oltre ai buoni effetti ed alla stupenda colonna sonora, sono dati anche dalla tecnica di ripresa e da sequenze -forse forzate, ma efficaci- di "melting" (la sadica "infisicata" che si trasforma tutta culo & tette). Perfido e vendicativo... nel profondo.

Purtroppo questo film, sebbene sia a tratti affascinante come ricco degli stilemi caratteristici del regista, non riesce a decollare. Vi sono le atmosfere melense e oniriche di The dentist e la morbosità del fumetto è ripresa abbastanza bene. Il problema è che spesso si sfocia nel trash involontario e questo non è proprio perdonabile, per un film del genere. Troppo confusionario e montato in maniera all'apparenza quasi casuale. Poteva diventare un cult.

Un fumettone un po' sottovalutato e perché il budget è minimo e perché effettivamente Yuzna è un po' sottotono. Tuttavia non è da considerarsi pessimo, in quanto nella filmografia del regista, pur essendo un titolo minore, si può ritagliare un posticino. Troppo digitale per necessità.

Il punto di non ritorno nella carriera di Yuzna, e una delle peggiori produzioni horror di sempre. Inquadrature sghembe, montaggio ipercinetico, splatter e sesso plastificati emulano la furia exploitativa del grafic novel ma il risultato è bidimensionale e senz'anima. Quando entra in scena il supereroe maledetto - un penoso incrocio tra Wolverine e un tacchino - e impazza la musica heavy metal, viene solo voglia di abbassare il volume del televisore. Screaming Mad George alle prese con la CGI: aridateglie il lattex! Scult definitivo: Monica Van Campen trasformata in un ammasso di culo e tette.

Così come nel fumetto, c'è poco del capolavoro di Goethe (giusto il patto col Diavolo) in questo filmaccio dall'estetica videoclippara e fumettistica. Ne esce fuori un pasticcio di proporzioni abnormi con un protagonista a dir poco ridicolo, sangue a fiumi e sbudellamenti di ogni tipo oltre che le solite scene di sesso patinato. Stupisce che a dirigerlo sia un regista come Yuzna che aveva dimostrato in passato delle buoni doti. Abominevole.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questo film non è tratto dal classico di Goethe bensì da una serie di fumetti americani passata pressoché inosservata, da noi. Effetti speciali un po' dozzinali e recitazione scarsina (esclusi Combs, Divoff e la bellissima Van Campen), ma la sceneggiatura è buona e i personaggi ben caratterizzati. Guardabile.

Delirante commistione di stili, dall'horror al fantasy e al poliziesco, il film di Brian Yuzna, per quanto curato nella produzione patinata, appare pasticciato e inconcludente. Le premesse sono ambiziose, i risultati confusionari, tanto da farci chiedere il perché di un Faust del genere. Insomma, vagamente inutile...

Paragonare questa robetta al Corvo o a Spawn non è proprio il caso, anche perché qui il "maledetto" sembra più che altro nonna Beppa con le corna, interpretato malissimo da tale Mark Frost... Pasticciato e confuso, ha qualche buon momento nella figura dello stregone Divoff (buona la scena in cui trasforma la conturbante Van Campen in una specie di budino ribollente). Yuzna rimane regista mediocre e anche il mitico Jeffrey Combs appare sottotono e marginale. Evitabile.

Trasposizione cinematografica di un fumetto uscita in epoca non sospetta, ancor prima che l’esplosione del genere dilagasse copiosamente e lontano anni luce per impostazione da quello che verrà a seguire nel tempo. È un delirio incontrollato fatto di violenza, sangue, orge e riti satanici in cui l’estro di Yuzna trova una forma d’espressione eccessiva e personale. Un po' troppo in disparte Jeffrey Combs, da cui era lecito aspettarsi qualcosa di più. In ogni fotogramma si avvertono la completa anarchia e la mancanza di paletti.

Fumettistico al quadrato poiché derivato da un fumetto sempliciotto e poiché tale nella concezione e nei dialoghi. Spruzzatine di sesso e sangue non bastano a redimere l'infantilità di una storia nata per soddisfare non si sa quali palati. Nu metal a profusione (e del migliore), ma usato solo in senso modaiolo. Qualche sequenza potrebbe essere riciclata per videoclip et similia.

Se non si conosce Yuzna, non ci si aspetti il tipico film di supereroi a base di esplosioni, ritmo incalzante e CGI a fiotti; anzi, quest'ultima cede il posto agli effetti analogici sempre unici (anche quando palesemente gommosi) firmati dal folle Screaming Mad George. Buone prove della maggior parte del cast (malamente doppiato), ritmo lento come nei migliori horror, svolte a tratti inaspettate nella narrazione e un'ottima colonna sonora (specie quando non subentra l'hard rock). Si astenga chi non vuole un film supereroistico troppo folle nella sua atipicità.