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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

C'era bisogno di scomodare Tobe Hooper per girare l'ennesimo monster-movie senza idee prodotto con facilità grazie alla relativa economicità degli effetti speciali in digitale? Probabilmente no, anche perché peggio di così non si poteva fare, a giudicare soprattutto da una prima parte davvero inguardabile: il gruppo di ragazzi scelti per soddisfare gradualmente l'appetito del super-coccodrillo è di rara antipatia e non ci vuole molto per capire chi si salverà. Partiti con un grosso barcone da fiume per esplorare le suggestive paludi locali, trascorrono una buona mezz'ora a farsi scherzi deficienti, a flirtare con le ragazzette che li accompagnano e a strepitare ad alta voce giusto per rendersi...Leggi tutto ancora più odiosi al pubblico. E quando scende la notte ecco il solito ciccione che davanti al fuoco racconta di un grosso coccodrillo africano che terrorizzava la zona ai tempi di sua nonna. Tutti ridono, ma è chiaro che le uova enormi lì vicino non le ha deposte uno struzzo... Ancora qualche minuto e la minaccia si palesa, cominciando la prevedibile carneficina. Tra grida disperate, fughe, goffi tentativi di uccidere la bestia con le armi, la lotta si fa aperta e gli effettisti cominciano a lavorare. Il coccodrillone non convince granché, però almeno mangia di gusto e ogni tanto si produce in attacchi fulminei notevoli. Poco sangue, ma cadaveri divorati e sputati, con la bocca enorme che si spalanca a più riprese. In aggiunta alcune trovate ridicole, come il mostro che vola in aria con un salto da vero atleta e un finale a sorpresa che ci lascia un po' di stucco. Recitato malissimo. Hooper aveva usato decisamente meglio i coccodrilli in QUEL MOTEL VICINO ALLA PALUDE.

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Dr.schock 28/12/07 22:16 - 83 commenti

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Confesso che, alla luce delle critiche ferocissime che lo hanno accolto, mi aspettavo ben di peggio. Non un capolavoro, per carità, ma divertente e con qualche trovata come la folle combriccola di allevatori di coccodrilli, che ricorda un po' la famiglia di Non aprite quella porta. I ragazzi protagonisti sono odiosi il giusto e, pertanto, è facile tifare per il letale e acrobatico (vedere per credere) coccodrillone. Insomma, Hooper ha fatto ben di meglio ma non tutto è da buttare.

Undying 31/01/10 02:08 - 3807 commenti

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Il solito gruppo di sfaccendàti in viaggio su una barchetta appròda a riva e raccoglie un uovo dalle dimensioni insolite: ragion per cui la titolare dello stesso -déttasi anche madre, pur se coccodrillo- in via di dischiùsa si scatena contro la comitiva. Uno dei tanti, pessimi, prodotti targati Nu Image (che ha generato roba tipo Spiders e Metamorfosi letale) diretto con finalità alimentari da un passivo (e fantasmatico) Tobe Hooper. Gli attori pericolano qua e là, ma gli effetti speciali sono pietosi e i risvolti narrativi scontati come le tasse. Ciliegina sulla torta: il finale farneticante.

Buiomega71 25/06/11 00:47 - 2910 commenti

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Hooperiano fino al midollo, la solita storia del cocodrillo assassino diviene nelle mani del mitico regista texano una summa di tutto il suo cinema. Gli allevatori "freaks" di alligatori sembrano usciti da TCM, al coccodrillone mancava solo il delirio del vecchio Judd, la stazione di servizio come "finta" salvezza, uno dei ragazzi prende in mano addirittura una motosega... E Hooper dà, qua e là, zampate di pura cattiveria. E mentre i ragazzi sono inseguiti nei boschi dal coccodrillo, io udivo il ronzio della sega a motore. Bentornato zio Toby!
MEMORABILE: Una ragazza sogghigna mentre la sua rivale in amore viene divorata dal coccodrillo; l'allevatore "freaks" delira mentre nutre con i polli il crocodile.

Herrkinski 8/11/21 15:20 - 8112 commenti

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Un eco-vengeance con coccodrillone killer diretto da un sempre più irriconoscibile Hooper; chi si aspetta un ritorno a Quel motel vicino alla palude può mettersi l'animo in pace, dato che qui si segue più che altro il modello di Lake placid in salsa teen-horror, con un gruppo di giovani assolutamente insopportabili che occupano più di mezz'ora prima che il mostro inizi a manifestarsi. L'animale funziona abbastanza nei primi piani e quando si usano SPFX pratici, ma le parti in CGI risultano risibili; tra urla e un po' di sangue, si lascia vedere ma si rimpiange quasi Killer crocodile.

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  • Curiosità Undying • 31/01/10 02:22
    Risorse umane - 7574 interventi
    Nu Image: al limite della serie Z

    Un paio di allevatori di coccodrilli, non neglètti al livello dei componenti di casa Leatherface, e il nome del regista accomuna questo film a Quel motel vicino alla palude.

    Per il resto non v'è altro, che se da un lato si può parlare di buon film (Quel motel vicino alla palude), nell'altro (Crocodile) siamo alla deriva, in prossimità della serie Z.

    La responsabilità non è certo da attribuire al buon Tobe Hooper cui son passati sopra i produttori della Nu Image: casa specializzata in low budget dagli effetti speciali devastanti e dalle storie più conformiste che si possa immaginare.

    Nel catalogo della premiata casa di produzione, infatti, spiccano anche Spiders, Matamorfosi letale e La piovra (no, non quella con Placido, questo è un cefalopode vero, noto anche come Octopus): della serie paghi uno e prendi tre... sdentate.

    Al peggio, si suol dire, non c'è fine: la conferma di tale detto popolare arriva due anni dopo, quando Gary Jones dirige il seguito, ovvero Crocodile 2... di mezzo c'è ancora la catastrofica Nu Image...
  • Curiosità Buiomega71 • 25/06/11 11:11
    Consigliere - 25999 interventi
    *Il titolo di lavorazione, originariamente, era Flat dog.

    *Gli sfx e l'animatronic sono opera del magico trio Kurtzman Nicotero Berger (in realtà un po' fiacchini).

    *I giovani attori erano incompetenti, e sul set non sapevano esprimere la paura che lo script richiedeva. Hooper organizzò così una proiezione del suo Non aprite quella porta finalizata a ridisegnare l'angoscia aderente le vittime che permeava il suo immortale capolavoro.
    Fonte: Il cinema di Tobe Hooper. Di Fabio Zanello. Edizioni Falsopiano.

    *"L'intreccio ha il suo background mitologico. C'è una leggenda connessa con esso. Ogni città in America sembra avere qualche storia di un lago o foreste con un mostro all'interno. O forse qualcosa come la strega di Blair. Ogni piccola comunità ha il suo mito".
    Dichiarazione di Tobe Hooper lasciata su Fangoria.

    *Il montaggio è opera di Alain Jakubowicz, che aveva già curato l'editing di Invaders e Non aprite quella porta parte 2.

    *Tra gli sceneggiatori, insieme a Michael D.Weiss, risultano Adam Gierash e Jace Anderson, che scriveranno per Hooper anche La casa dei massacri, e La Terza madre per Argento.
  • Discussione Buiomega71 • 25/06/11 14:04
    Consigliere - 25999 interventi
    Ho sempre adorato il cinema dello zio Toby(come lo chiamo io), sono praticamente cresciuto con i suoi film, e ricordo ancora le maratonazze a base di seghe elettriche, vampiri spaziali, folli gestori di motel e luna park degli orrori, che mi sparavo da adolescente. Ho sempre preferito Hooper un pelo sopra ai vari Craven , Carpenter, Cohen e Croneneberg, proprio per il suo delirio visivo febbrile e coincitato, visionario e isterico, che ha la punta massima il quel monumento che è Non aprite quella porta parte 2. Non per nulla, nelle varie interviste da me raccolte , Hooper dichiara il suo amore smisurato per Fellini e Bunuel. Purtoppo la sua carriera è parecchio altalenante, arrivando ad accettare di lavorare in tv nella più totale anonimità(il pilot di Taken, addirittura un episodio di Un giustiziere a New York!), qua è là dando zampate notevoli(l'episodio Vana attesa dai Racconti della crypta, quello di Body bags), fino a vere e proprie "sporkizie" come l'inguardabile Vestito che uccide. Ma credo che lo zio Toby, ultimamente, non è messo meno peggio di un Craven o di un Argento. Il suo cipiglio grottesco fà capolino ne La casa dei massacri, nel Custode, nei due notevoli episodi dei Masters of horror(soprattutto Discordia, della seconda stagione, bello feroce e splatter). Non ultimo questo Crocodile. Sinceramente me nè frega non poi molto del coccodrillone assassino e vendicativo, mero pretesto per riempire la pellicola di humos hooperiano . Non si contano i rimandi e le citazioni(nonchè situazioni del suo cinema), già con i due cacciatori all'inizio, che lamentano la chiusura della fabbrica di concerie(così come lo smantellamento del macello in Non aprite quella porta), dai due allevatori "freaks" che vivono in una spelonca agghingata con resti di animali e feti sottovetro, al cagnolino rompipalle che abbia alla creatura, all'inseguimento notturno tra i boschi, alle stazioni di servizio che sembrano un riparo dal pericolo, alla citazione della motosega(Chris Solari nè prende in mano una, cercando di farla funzionare, e dice:"Possiamo difenderci con questa!"), al coccodrillo stesso, che sembra sia sopravvisuto alle cure del vecchio pazzo Judd, sino al finale con il sole alle spalle, dove impazziva il buon Faccia di cuoio imbracciando la motosega. Bellissima l'analisi che nè fà Fabio Zanello , sul suo bellissimo libro dedicato a Tobe Hooper, Il cinema di Tobe Hooper(edizioni Falsopiano), dove giustamente (e da buon hooperiano qual'è) non si ferma alla superficie di semplice "animal attack" del film, ma scava a fondo, e fà risalire una condivisibilissima(almeno per quanto mi riguarda) impronta hooperiana notevole e azzeccatissima. Se preso come il classico film su un rettile divoratore, non è nulla di chè, ma visto dal punto di vista hooperiano è un gioiellino. E io ho ritrovato uno zio Toby davvero in formissima, e tanto mi basta.
    Ultima modifica: 25/06/11 14:05 da Buiomega71
  • Discussione Zender • 25/06/11 17:36
    Capo scrivano - 47787 interventi
    A me ha stupito e non poco nella Casa dei massacri. Lo davo per finito o quasi e invece... Adoro TCM 2, ma cose come Il custode o anche questo Crocodile (poi a te e a Zanello può ovviamente piacere un mucchio che non ne discuto) proprio non le digerisco... Trovo anch'io sia terribilmente altalenante, molto più di un Cronenberg per dire, che una sua poetica ben precisa ce l'ha ed è difficile che cada troppo in basso, anzi... Insomma, tra i Grandi è forse quello che, con Argento, più ha lambito l'abisso...
  • Discussione Buiomega71 • 25/06/11 17:41
    Consigliere - 25999 interventi
    Una volta ero molto più "talebano", e guai a chi mi toccava Hooper. Oggi sono molto più "diplomatico", diciamo così ;). Io in Crocodile ci ho visto tutto dello zio Toby, ma ripeto, preso come "animal attack" in sè, non dice nulla. Ma per me che sono cresciuto con i suoi film, è stato una manna. La poetica hooperiana e completamente differente da quella di Cronenberg(ad esempio). Il suo è puro cinema viscerale "circense", che sò riconoscere ad occhi chiusi. Pur amando il regista di Videodrome, non cambierei mai con nessun film dello zio Toby. Ma , ripeto, poetiche distanti anni luce.
    Ultima modifica: 25/06/11 17:42 da Buiomega71
  • Discussione Zender • 26/06/11 09:38
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Sì infatti, nulla a che vedere l'uno con l'atro, questo è certo. D'accordo sull'analisi del cinema di Hooper, meno sulla conclusione. Nel senso che Videodrome lo cambierei subito con la stragrande maggioranza degli Hooper-movie (amando io Hooper, sia chiaro).
  • Discussione Buiomega71 • 26/06/11 11:21
    Consigliere - 25999 interventi
    E no, Zender, io no. Come si suol dire in questi casi , Hooper è "il mio". :)
  • Discussione Zender • 26/06/11 18:17
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Sì sì, ma ti capisco. Anche a me, quando imbrocca il film, piace molto Hooper.