Il pianeta Torgh - Film (1973)

Uno spunto valido, non ancora così abusato dalla fantascienza su schermo e non a caso immaginato per dare il via a una serie tv che non è però mai partita. THE STRANGER avrebbe infatti dovuto essere una puntata pilota, non un film tv nato e morto nello spazio di un'ora e mezza. Tuttavia, se guardiamo alla realizzazione, non c'è troppo da rammaricarsi della cosa e si può ben capire perché il tutto si sia chiuso anticipatamente. Le prime scene ci mostrano un'astronave nello spazio in balia di qualche fenomeno che ne fa sballottare gli occupanti e ci fa capire che il collasso è prossimo. Non sappiamo esattamente quel che succede, ma al risveglio il capitano della stessa, Neil Stryker (Corbett),...Leggi tutto si ritrova in un letto d'ospedale con i medici a tempestarlo di domande sul suo passato. Presto capiamo perché: non siamo - come tutto farebbe pensare - sulla Terra ma su Torgh, un pianeta gemello del nostro staccatosene chissà quando e che ha avuto uno sviluppo praticamente identico (comprese lingue e costumi). Lentamente se ne accorge anche Neil (dal numero di lune che si vedono all'orizzonte) e fugge dall'ospedale dando via a un'estenuante caccia all'uomo che caratterizzerà l'intera pellicola. L'unica persona (almeno sulle prime) che sembra volerlo aiutare è naturalmente una bella donna (Acker), ma sfuggire alle grinfie dell'Ordine Perfetto, l'organismo che tutto sovrintende attraverso la psicopolizia, non è cosa semplice. Nel frattempo il medico che lo aveva sotto controllo all'ospedale, convintosi che Neil non rappresenti per loro una minaccia, gli racconterà la storia di Torgh, giusto per fargli capire (a lui come a noi) con chi ha a che fare, dal momento che di fatto nulla pare differenziare i "torghesi" dai terrestri. Fantascienza di stampo classico insomma, con il nostro simile in fuga tra insidie non certo esaltanti. Penalizzato da una regia fiacchissima e da una sceneggiatura che probabilmente aveva in serbo per le puntate successive i possibili colpi di scena, il film non riesce mai a coinvolgere, per colpa anche di attori che non sanno proprio essere incisivi e sviluppi elementari derivati dai tanti prodotti simili che in realtà colla fantascienza poco hanno a che spartire. Cameron Mitchell nel ruolo dell'antagonista principale non sembra avere le idee chiare e ha come unico piano il ritrovare Neil, il quale finirà col baciare la bella dottoressa costantemente preoccupata per lui; il finale, sbrigativo, lascia chiaramente intendere come il tutto avrebbe dovuto continuare. Per fortuna che la cosa s'è chiusa qui: difficile immaginare scenari diversi ed esaltanti, per un intreccio così...

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