Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Massimo Ceccherini l'ha portato al successo su grande schermo Pieraccioni. In film come IL CICLONE e FUOCHI D’ARTIFICIO la sua presenza è fondamentale, la sua maschera comica esilarante. L'avevano notato tutti ed era quindi inevitabile che questo ragazzo toscano ossuto, stralunato e dalle gigantesche occhiaie, finisse per tentare la strada solista. Il suo primo risultato è LUCIGNOLO, scritto con il regista Giovanni Veronesi e diretto in prima persona. La storia di Lucio, ragazzo con la fissa della Nazionale di Bearzot, afflitto da esagerati problemi di masturbazione, nullafacente...Leggi tutto ma con una famiglia (padre e madre) a suo servizio, terrorizzati dalla sua cattiveria. Infatti Lucio è perfido, cinico (da qui il soprannome, mai utilizzato nel film, di Lucignolo) e non perde occasione per fare del male al prossimo. In ciò il film è originale, lontano anni luce dal buonismo da cassetta di Pieraccioni e in qualche modo a tratti quasi divertente. Purtroppo la regia latita, l'umorismo è a dir poco di grana grossa, gran parte delle gag sono prevedibili e di bassa qualità. Si sentono vagamente il tocco surreale di Nuti, la sincerità e la perfidia del primo Benigni, che in BERLINGUER TI VOGLIO BENE aveva disegnato un personaggio simile (assieme al qui presente Carlo Monni), ma la mancanza di una vera guida, di una logica, si avvertono. La bella e provocante Claudia Gerini si lancia in monologhi inutili (è direttrice del manicomio dove Lucio lavora), ma la parte peggiore sono i frequenti incubi surreali di Lucio, nei quali il nostro è condannato per eccesso di masturbazione dal PM Flavio Bucci al cospetto di Gino Menicucci e difeso da Tinto Brass. Brutte le invadenti musiche di Demo Morselli.

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TomasMilia 25/01/07 11:09 - 157 commenti

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Parte benissimo, con una cattiveria insolita per gli standard di oggi. Purtroppo nel giro di venti minuti inizia la causa del rallentamento del film: il sogno di Ceccherini. Un sogno noioso, privo di divertimento e irritante per la presenza di non-attori (Paolo Rossi, Antognoni, Menicucci). Di tanto in tanto il film sembra riprendersi, come nella scena al ristorante, ma ormai la fiacchezza ha attanagliato lo spettatore. La Gerini risultata antipatica e inutile come non mai. Immenso Carlo Monni nel ruolo del padre del Paci. Fantastico il Paci con i vestiti sempre uguali al copridivano.

G.Godardi 6/03/07 17:11 - 950 commenti

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Lasciate perdere lo zuccheroso e intalentuoso Pieraccioni. Qui siamo da tutt'altra parte; pur riciclando il suo Pinocchio teatrale, Ceccherini imbastisce sorprendentemente una storiella a metà tra il disagio giovanile e il delirio onirico. La sua idea di cinema e la sua regia naif sono qualcosa di estremamente vivo e incandescente che si fa perdonare i mille difetti del film. Potrò essere pure rimbambito, ma dentro ci ho visto anche Fellini e Lynch. Claudia Gerini sconvolgente. Simpatici Brass e Bucci.

Stubby 25/03/07 18:45 - 1147 commenti

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Sono un grande fan di Massimo Ceccherini, una delle persone più simpatiche e veraci che popolano il grande schermo. Detto questo, il film è veramente un qualcosa di pessimo e inguardabile. Riuscire a portare a termine la visione è una vera impresa, in quanto è evidente una grossa mancanza di idee che si cerca di nascondere con la simpatia di Massimo (che purtroppo non basta).

Renato 25/10/07 20:47 - 1648 commenti

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Ceccherini al suo meglio, ed è tutto dire... Anche volendo non essere particolarmente caustici, si fa davvero fatica a salvare il film. Parte anche bene, ma finisce col dimostrarsi un accumulo di scenette comiche (o presunte tali) che stanca ben presto. La cornice pinocchiesca, poi, sembra decisamente inadatta al contesto di un film del genere e sulla interminabile sequenza onirica del processo è meglio tacere. Peccato, perché Ceccherini è davvero divertente; ma avrebbe bisogno di qualcuno che sappia come si scrive un film.

Cangaceiro 30/04/08 19:25 - 982 commenti

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Per chi come me apprezza (e non poco) la comicità di Ceccherini questo film non può che essere un cult. Il nostro può sbizzarrirsi a piacimento e riadattando (liberissimamente) la favola collodiana ci regala una serie di gag esilaranti, soprattutto nella parte iniziale e nella scena al ristorante grazie anche alla simpatia del Paci ed al talento (indiscusso) del Monni. Peccato per il finale troppo tirato per i capelli e troppo "pieraccioniano".
MEMORABILE: Ceccherini che tratta sua madre a pesci in faccia e la scena al ristorante con i "velati" sfottò al trans...

Undying 1/05/08 19:44 - 3807 commenti

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Improvvisatosi regista, Ceccherini ha almeno un paio di buone intuizioni, a cominciare dalla scelta dell'ironica Claudia Gerini, passando per l'idea di chiamare a presenziare un inatteso Brass e il malinconico (chi non lo ricorda nei panni dell'infelice Ligabue?) Flavio Bucci. La storia non è particolarmente curata, ma ha anch'essa un suo aspetto positivo, ad iniziare da una cattiveria (credevate che l'ironia ed il grottesco fossero estranei a questa definizione?) e scorrettezza dettate - principalmente - dall'essere opera prima.

Redeyes 1/05/08 19:09 - 2449 commenti

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Giuro che solo la mia proverbiale taccagneria mi ha impedito di scappare durante la proiezione: avevo pagato e l'avrei visto. Che sofferenza! Sicuramente apparirò snob, ma qui siamo nel gretto, banale, trito e ritrito tentativo di far ridere con adolescenziali allusioni a seghe e finocchi freschi... Magari fra amici, un po' brilli, ci scappa la stessa battuta e si ride, ma in un film non esiste! Il Paci regala qualche piccola risata, di tanto in tanto, il Monni recita lo stesso identico personaggio di sempre. Passare oltre.

Galbo 3/05/08 14:48 - 12399 commenti

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Pessima pellicola che dimostra l'assoluta inadeguatezza di Massimo Caccherini di "gestire" un film in prima persona e che il comico toscano non può andare molto oltre il ruolo di spalla (pur valida) nei film dell'amico Pieraccioni. Film dalla comicità trita e ritrita basata su situazioni ed allusioni erotico-sessuali visti mille volte e senza una situazione brillante che faccia veramente ridere. Regia inesistente. Da evitare.

Ciavazzaro 2/08/09 12:53 - 4770 commenti

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Insomma. Ceccherini è da schiaffi, ma la storia (almeno in parte) si fa seguire (giusto una visione, nulla di più). Cito Tinto Brass avvocato difensore e poco altro, per il resto molte ovvietà e poche cose riuscite. Comunque c'e di peggio.

Luchi78 27/09/11 13:17 - 1521 commenti

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Un Ceccherini sprecato, quasi contenuto, in questo esordio cinematografico alla regia. In fondo un film con protagonista Ceccherini non avrebbe bisogno di una regia eccelsa, ma bensì di testi e sceneggiatura studiate per esprimere al massimo la perfidia comica tipica del toscanaccio in questione. Lucignolo invece lo è più nel nome che nei fatti e il film si perde nell'onirica sala di tribunale, trovata simpatica ma troppo sfruttata, mentre la vena dissacrante dell'attore esce fuori solo nei confronti della sua povera mamma. Occasione persa.

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B. Legnani 1/02/13 23:47 - 5535 commenti

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Credo di non aver mai visto un film tanto sgangherato ma che contiene, qua e là, momenti deliziosi. I primi venti minuti sono buoni poi, con l'inizio del processo, si alternano situazioni ancora carine ad altre brutte assai, fino ad un finale in piena discesa. Ma che goduria l'assaggio del pollo in agrodolce, il rapporto coi genitori, i primi passi di Paci che si finge attore. La Gerini ha un solo difetto: è talmente bella che quando è sullo schermo non si vede null'altro. Carina la presenza di Menicucci, assai meno quella di Brass. Diciamo **
MEMORABILE: L'assaggio del pollo.

Homesick 7/03/13 08:14 - 5737 commenti

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Anche alla fine degli anni Novanta si può ridere di gusto come nelle commedie italiane di due decenni prima: merito di Ceccherini e della sua comicità stralunata e non di rado surreale, ben al riparo sia dalla volgarità che dai buonismi in voga. Tuttavia il ritmo non è sempre sostenuto e s'avverte un netto stacco tra le irresistibili gag nella casa di riposo e al ristorante e la stanchezza della parte conclusiva del processo. Paci è molto più di una spalla e la Gerini si conferma talentuosa commediante; divertiti camei di un infervorato Bucci e di Brass nella caricatura di se stesso.
MEMORABILE: Gli ospiti della casa di riposo; L’arrivo di Paci ubriaco e il suo colloquio con la Gerini; La colorita invettiva di Monni.

Mco 10/10/14 23:17 - 2328 commenti

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Un film che è una Babilonia in cui poter rinvenire ogni sorta di rappresentante del genere umano. A partire dal folle Ceccherini che si traveste spesso da scemo per riuscire a far risaltare meglio i difetti di ciò che lo attornia. Ipocrisie, intolleranze, finte aperture sessuali e un novero di scenette d'avanspettacolo che più di una volta regalano momenti quasi lirici (vedere per credere il soliloquio della Gerini in piena notte). E quando il duo Antognoni-Rossi premia il Nostro con un ambito premio si celebra il trionfo del grottesco.
MEMORABILE: "Le pornostaaaar"...

Graf 9/09/15 22:59 - 708 commenti

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Lucio è un singolare ragazzo neet (né studia né lavora) che cerca di arrangiarsi nella vita. Massimo Ceccherini come attore non ha le spalle larghe e una varietà di accenti e di espressioni da reggere un film intero da protagonista e come regista è un semplice e volenteroso ragazzo di bottega; risultato: un film dalla elevate ambizioni ma privo di un centro di gravità e che si risolve in una serie di scenette comiche quanto mai insipide e insignificanti. Lazzi e volgarità varie non salvano il film. Ci sono pure Paolo Rossi e Giancarlo Antognoni.

Galerius 21/09/15 17:49 - 25 commenti

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Quella di Lucignolo è una comicità fatta di piccole cose, di minuzie, di situazioni di vita quotidiana dalle quali scaturiscono momenti irresistibili grazie soprattutto alla perfida anarchia di Ceccherini (ma anche gli altri sono in forma). Molto meno divertente, ahinoi, è invece lo stiracchiato "processo" onirico. Nonostante ciò, il film resta comunque un ottimo esempio di come si possa far ridere senza trame stereotipate e topoi comici triti e ritriti.
MEMORABILE: Le battutine al "capoccione"; I personaggi della casa di riposo; L'entrata in scena di Monni.

Faggi 26/05/16 20:21 - 1549 commenti

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Fa ridere, va bene, ma nemmeno più di tanto. Lo si digerisce, ma serve almeno una dose di bicarbonato mentale e ci si deve armare di pazienza per sopportarne certe parti noiose (tutto il cosiddetto processo, per esempio). Ceccherini dimostra di avere qualche idea buona e la Gerini è in gran forma, ma i difetti saltano agli occhi e la sgangheratezza complessiva è evidente. Per togliersi la curiosità lo si può guardare, ma non è niente di che.

Samuel1979 1/09/16 17:10 - 547 commenti

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Affidare un intero film nelle mani di Ceccherini comporta molti rischi; uno fra i tanti è quello di ridurre la commedia a puro esercizio stilistico fatto di virtuosismi beceri. Nonostante il "Cecca" non mi sia mai dispiaciuto, lo preferisco come "spalla", senza dubbio; il resto dei comprimari non regge il peso di un film che con qualche accortezza sarebbe potuto anche essere buono.

Il ferrini 17/01/18 23:07 - 2360 commenti

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Pinocchio è terreno minato, lo sanno sia Benigni che Nuti, ma Ceccherini - che di certo ha meno pretese - ne trova una chiave di lettura interessante. Sarà il suo spirito bohémien, la sua totale impreparazione registica, ma il risultato finale ha una freschezza insolita, già distante dai fuochi d'artificio pieraccioniani, cui si limita a rubare l'ottima Gerini. Il trio con Paci e Monni è rodato dal Pinocchio teatrale e quando sono tutti in scena i tempi comici sono perfetti. Meno divertente la parte onirica, ma nell'insieme si ride abbastanza.

Taxius 17/03/20 19:06 - 1656 commenti

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Ceccherini non sarà un fenomeno come attore né come regista ma, con l'aiuto della sua ombra Paci, di una brava Gerini e di un nutrito gruppo di volti noti in parti minori, riesce comunque a tirar fuori un film sì zoppicante ma piacevole e leggero, che si caratterizza per una trama surreale e ricca di gag per lo più azzeccate. Il ritmo e il divertimento sono un po' altalenanti, ma nel complesso se lo si prende per quello che è non si resta delusi.

Nick franc 18/09/21 17:08 - 518 commenti

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Esordio alla regia di Ceccherini, che scrive e dirige un film sciatto e sgangherato ma con dalla sua uno spirito naif - anarchico e politicamente scorretto. ben lontano dal buonismo di Pieraccioni - che lo rende curioso e, a tratti, anche piacevole e divertente. Ceccherini interpreta un ruolo di sgradevole perdigiorno che vessa chiunque (genitori, gli ospiti dell'istituto per cui lavora) che gli calza a pennello. Assurdamente visionarie le parti del processo per gli eccessi onanistici del protagonista. Peccato che gag e battute siano un po' troppo altalenanti.
MEMORABILE: Paci con le camicie-divano; Monni tutte le volte che è in scena; La bellezza della Gerini; Forconi macrocefalo; Il pollo in agrodolce.

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Androv 6/09/22 09:49 - 195 commenti

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Pessima pellicola con un Ceccherini molto simpatico ma chre annaspa in una sceneggiatura tremenda. La regia paratelevisiva è ai minimi storici, così come il poverissimo set dressing. La comicità è pecoreccia e non esistono di fatto scene ben architettate dal punto di vista comico, finendo nel solito cliché delle commedie di basso rango. Alcune scene arrivano a essere fastidiose (il processo, le angherie alla madre ecc). Bravi i comprimari, a tratti fastidioso l'abuso dell'accento toscano. Simpatico Paci nel ruolo dell'attore ubriaco. Musiche pessime. Occasione mancata.
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  • Discussione Mauro • 22/10/15 14:55
    Disoccupato - 11993 interventi
    Gino Menicucci è scomparso il 20 ottobre a 77 anni.

    R.I.P.
    Ultima modifica: 8/06/16 07:29 da Zender
  • Discussione Graf • 22/10/15 15:15
    Fotocopista - 908 interventi
    Gino Menicucci è' stato un ottimo arbitro.

    Che riposi in pace.
  • Discussione Zender • 22/10/15 19:53
    Capo scrivano - 47805 interventi
    Simpaticissimo, Menicucci. Non ricordavo avesse anche girato un film.
  • Discussione Ruber • 23/10/15 01:33
    Formatore stagisti - 9251 interventi
    Me lo ricordo da Biscardi ai tempi del processo, pazzesco anche come abbia contratto la malattia che lo ha portato alla morte.
  • Discussione Graf • 23/10/15 02:18
    Fotocopista - 908 interventi
    Ruber, sì purtroppo; da quanto si legge su internet, pare che il povero Menicucci, dopo essere stato operato all'ernia del disco, abbia contratto una forma infettiva che lo ha tenuto paralizzato per più di dieci anni.
    Terribile...
    Ci ha lasciato una persona simpatica ed estroversa ed un arbitro dall'onestà adamantina.
    Ultima modifica: 23/10/15 03:07 da Graf
  • Curiosità Samuel1979 • 7/06/16 20:58
    Addetto riparazione hardware - 4195 interventi
    Il fumetto erotico Puro Sesso sempre presente nella camera di Lucio (Ceccherini) è il numero 6:

  • Curiosità Samuel1979 • 10/06/16 19:30
    Addetto riparazione hardware - 4195 interventi
    Il film che Pino (Paci) vede a casa in sua in compagnia di Lucio (Ceccherini) è Adulterio all'italiana di Pasquale Festa Campanile.

  • Curiosità Samuel1979 • 13/06/16 12:25
    Addetto riparazione hardware - 4195 interventi
    Oltre a Giancarlo Antognoni, piccola apparizione per l'eroe dei mondiali di calcio del 1982 Paolo Rossi, nei panni di un giurato (grazie a Fedemelis per il fotogramma):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images54/bear.jpg[/img]
  • Musiche Ruber • 25/08/21 21:21
    Formatore stagisti - 9251 interventi
    Un altro pezzo che si sente alcune volte durante il film, è il Dritto di Chicago di Fred Buscaglione.
  • Discussione Ruber • 25/08/21 21:23
    Formatore stagisti - 9251 interventi
    Forse il film migliore,ma certamente uno dei più divertenti è meglio riusciti del Cecca  regista.
    Ultima modifica: 26/08/21 03:44 da Ruber