Il segreto dei suoi occhi - Film (2015)

Ex agente dell’FBI intende riportare a galla un caso di omicidio irrisolto in cui aveva perso la vita la figlia di una collega. Troverà parecchi ostacoli, ma la sua tenacia lo premierà. Thriller che parte fiaccamente per poi riscattarsi man mano che la storia progredisce, garantendo mistero e suspense. La regia è abile a mescolare le carte in tavola, il che rende il colpo di scena finale spiazzante (sebbene non del tutto imprevedibile). Nel pregiato cast è la Roberts a fornire la migliore performance; bravo Ejiofor, evanescente la Kidman.

Il bel film argentino del 2009, trova una trasposizione americana non del tutto riuscita. La storia è sostanzialmente la stessa e possiede di per sé un notevole impatto. Il regista tende a ridurne la parte psicologica e ad esaltare la vicenda poliziesca, peraltro non molto originale. A convincere poco sono inoltre gli interpreti, specie quelli femminili. La Roberts, e sopratutto Nicole Kidman faticano ad esprimere il potenziale drammatico dei propri personaggi e si limitano ad una prova di puro mestiere. Più convincente Chiwetel Ejiofor.

L'originale beneficiava di autentica ispirazione e di solidissima ambientazione storica. Il remake cerca di ricollocare la vicenda ai tempi dell'11/9, con un cast di alto livello, usato piuttosto male da una sceneggiatura piatta e puramente meccanica. Ne esce un film senza originalità, senza vero dramma, senza mezzi toni e senza le necessarie ambiguità. Il dissidio tra etica e ragion di Stato è solo un pretesto per la detection. In più, conoscendo il finale, svanisce anche l'effetto sorpresa che qui costituisce buona parte del film. Occasione sprecata.

Il perché si debba ricorrere ai remake alberga nella pochezza di idee del cinema moderno; altrimenti non si spiega il motivo di rifare un bel film argentino, non aggiungendo granché all'originale, anzi riportandolo a un mero thriller convenzionale con pochi sussulti. Tra i protagonisti sicuramente ottima la prova di Ejiofor, ormai una certezza, mentre compitino ben svolto e poco più dalle divine Kidman e Roberts, con quest'ultima, però, straordinaria nella scena del ritrovamento del corpo della figlia.

Remake del pluripremiato film argentino. La trama differisce per qualche situazione e per vicende forse più patinate comunque sempre intrise di dramma. Ritmo discreto in cui Ejiofor se la cava egregiamente, mentre non trova sempre grande collaborazione dai due premi Oscar femminili. Una Roberts volutamente imbruttita ma poco in palla e una Kidman algida ed eterea che non incide. Discreto ma indubbiamente minore rispetto all'originale.

Remake americano di un film argentino con un cast di primo piano. Ma se Julia Roberts riesce a dare una forte interpretazione al suo personaggio segnato dal dolore per la perdita della figlia, la Kidman appare impalpabile, distante, sempre identica e inespressiva per tutto il film e nonostante i ripetuti flashback nell'arco di tredici anni. Un buon thriller che riesce ad appassionare sino alla fine.

Partiamo dal presupposto che non sono contraria ai remake. Ma solo se si tratta di “omaggi” ben sviluppati e reinterpretati. Non basta impacchianire una storia (notevole, peraltro) con i soliti noti a far da attrattiva cinematografica. Di personale non c’è nulla, purtroppo. Da un film argentino originale, intimo e ricco di suspense, si è arrivati al solito thriller americano impersonale con quelli che vorrebbero essere colpi di scena triti e ritriti. Kidman dal volto artefatto ormai inespressivo. Mai apprezzato la Roberts, ma qui ben recita.

Senza conoscere l'originale si può apprezzare questo thriller, soprattutto per la sua componente drammatica, che lega i protagonisti allo stesso dolore. La parte investigativa funziona ed è resa abilmente svelta dall'andirvieni temporale, mentre Ejiofor e la Roberts sono molto convincenti nei rispettivi ruoli; un po' meno la più routinaria Kidman. Efficace il twist finale. Buono.

Pellicola, tratta da un romanzo, nella quale si mescolano piuttosto efficacemente thriller e dramma. La storia risulta abbastanza contorta e con ritmi tutt'altro che alti, ma riesce comunque a intrattenere e non annoiare. Non mancano spunti di riflessione. Cast molto convincente, con una Julia Roberts una o più spanne sopra gli altri. Discreta la fotografia. Consigliabile.