The sixth sense - Il sesto senso - Film (1999)

The sixth sense - Il sesto senso
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Uno dei film più sopravvalutati dell’anno. Incredibile successo di pubblico per una semplice storia di fantasmi, a metà tra GHOST e le vecchie reminiscenze classiche di capolavori come SUSPENCE di Jack Clayton. In realtà SIXTH SENSE è un film tremendamente vacuo, povero di contenuti, costruito esclusivamente con l’intento di spaventare. E a dire il vero in questo senso deve considerarsi riuscito, perché, grazie anche alle scontate ma azzecatissime musiche di John Newton Howard, i momenti di solitudine notturna del piccolo Cole sono costruiti per sviluppare una tensione quasi insostenibile...Leggi tutto (specie se siete in una megasala con dolby surround). Quando vediamo scendere la temperatura (segno che le “apparizioni” stanno per cominciare), la musica sale, le stanze ed ogni ambiente della casa si fanno cupi e sappiamo bene che da un momento all’altro si può scatenare l’orrore. La suspence è quindi costante e il regista M. Night Shyamalan sa tenerci sulla corda senza staccare. Poi, una volta passato lo spavento, ci sentiamo liberati. Quando torna in scena Bruce Willis tutto ridiventa “normale” e ci si può anche rilassare. Pure troppo, perché è qui che ci si accorge di quanto il film sia vuoto. La situazione è la medesima dall’inizio alla fine (lo psicanalista d’infanzia che cerca di capire i mali del suo piccolo paziente) e si trascina svogliatamente con dialoghi banali e situazioni già viste e straviste. Curioso invece che praticamente tutte le figure femminili siano tutto sommato sgradevoli, rivelando una malcelata misoginia del regista (anche autore della poco felice sceneggiatura). SIXTH SENSE comunque in gran parte si basa (come un po’ il contemporaneo FIGHT CLUB) sul colpo di scena finale, studiato a tavolino (e fregandosene delle incongruenze: occhio alla scena al ristorante, con la moglie che augura a Willis “Buon anniversario!”) per disegnare sulle bocche dello spettatore quell’OOOH di stupore che dovrebbe accompagnarlo felice fino all’uscita dalla sala. Ma per fare un buon film ci vuole altro: innanzitutto ci vorrebbe uno psicanalista con la faccia e l’espressione da psicanalista e non da furbo bulletto (Bruce Willis, bravino ma per nulla credibile come medico), poi un minimo di storia che sappia uscire dai soliti stereotipi. Il piccolo protagonista (già, il protagonista è lui, non certo Willis!) è già un ottimo attore, assolutamente perfetto per la parte, però anche per lui le battute non sono così felici. Insomma, un lavoro totalmente pensato in stile hollywoodiano (con la giusta dose di lacrime e dolore) che non meritava forse il successo che ha avuto. Certo, il terrore esiste davvero e non è facile per nessuno coinvolgere tanto lo spettatore, ma Shyamalan sembra addirittura che ci voglia risparmiare eccessiva paura; paura che potrebbe sicuramente e facilmente provocare in ogni fotogramma. Andiamo, SIXTH SENSE è prima di ogni cosa un film furbo, che dosa gli ingredienti per non salire mai sopra le righe e creare simpatia proponendo un Bruce Willis inedito.

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Magnetti 15/02/07 12:31 - 1103 commenti

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L'indiano Shyamalan ama utilizzare il genere thriller-horror per divulgare la sua tematica preferita: la spiritualità che permette di andare oltre l'apparenza del quotidiano tipica della cultura animista del suo paese di provenienza. Certo che solo lo spettatore che può in qualche modo esere affascinato da tali aspetti può trovare valido il film, perché altrimenti il resto è un po' fragile e per certi aspetti troppo orientato al botteghino. Notevole l'uso del colore rosso.

Fabbiu 1/03/07 17:49 - 2145 commenti

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Sicuramente il film è troppo sopravvalutato per essere un film che non introduce niente di nuovo. Però è innegabile che Shyamalan sappia come costruire una supsence continua; e la resa della sensazione di angoscia, sofferenza, solitudine (resa benissimo grazie anche alla fotografia) è senz'altro da premiare. Il bambino che interpreta Cole poi è veramente bravo: ricorda molti altri film horror ma ugualmente trasmette angoscia.

Sadako 19/03/07 16:39 - 177 commenti

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Per chi ha visto molti horror, la trama del film si rivelerà dopo pochissimo tempo. L'atmosfera sempre sul filo della tensione, tipica di tutti i film di Shyamalan, riesce a mantenere desta l'attenzione ma, mancando la sopresa, si perde buona parte del gusto. Willis resta la punta di diamante della vicenda, mentre Osment, bravo nell'interpretare il bambino perseguitato, ha il solo pregio di aver creato una sorta di prototipo per un personaggio sfruttato poi in molti film futuri.

G.Godardi 19/03/07 17:38 - 950 commenti

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Giallo dalle venature soprannaturali, è in realtà un meccanismo narrativo costruito nei minimi dettagli in funzione del colpo di scena finale. Neccessità di una seconda visione per carpire tutte le sfumature della sua struttura, soprattutto per l'uso del montaggio e delle inquadrature, che inducono lo spettatore a farsi un film tutto suo. Rivisto oggi, dopo l'inflazione di titoli simile, appare incredibilmente datato, ma all'epoca funzionò bene. Purtroppo il regista rimase di fatto fermo a tale struttura.

Stubby 21/03/07 22:21 - 1147 commenti

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Un film discreto, anche se in alcuni punti risulta piuttosto lento. Però il finale straordinario e inaspettato fa alzare ancora di più il giudizio. Molto bravo il bambino che mette inquietudine nello spettatore e straordinario Bruce Willis (come ormai a performance così ci ha abituato). Le atmosfere sono cariche di tensione e tetre. Da vedere assolutamente.

Red Dragon 21/03/07 23:50 - 125 commenti

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Bellissima opera prima di Shyamalan alla corte di Hollywood. Il regista indiano dimostra di avere talento da vendere (anche se i film successivi saranno più "fiacchi"), gli attori funzionano a dovere, la sceneggiatura è un ingranaggio quasi perfetto che necessita più visioni per essere apprezzata al meglio. Le apparenti incongruenze sono in realtà furbi escamotage interpretativi. Bene il comparto tecnico, ottima la fotografia. Horror non votato allo splatter ma alla tensione e al sentimento.

Caesars 25/07/07 14:21 - 3790 commenti

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Decisamente soprovvalutato e non troppo imprevedibile nella sua conclusione "a sorpresa". Ottima l'interpretazione offerta dal giovane protagonista Haley Joel Osment ben supportato dall'esperto Willis. Dalla sua la pellicola ha il pregio di non cercare di impressionare con l'uso di massicce dosi di sangue ma di puntare su una tensione più psicologica. Però siamo decisamente lontani dal capolavoro acclamato da pubblico e critica. Discreto debutto del regista Shyamalan che non riuscirà a ripetersi a questi livelli.

Undying 11/08/07 01:00 - 3807 commenti

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Una delle cose più interessanti girate da Shyamalan, anche se forse ispirata dal racconto di Ambrose Bierce "Accadde sul ponte di Owl Creek". Il film gioca sul punto di vista "sbagliato" e l'effetto finale è garantito dalle attese tradite. Pur se banale l'idea (a suo modo altre pellicole ne seguiranno le orme, vedi ad esempio The Others), il regista riesce a raggiungere un buon risultato grazie alla resa interpretativa del grande Bruce Willis, anche se lo sviluppo eccessivamente rallentato della storia ne preclude un'ulteriore possibilità di visione.

Galbo 29/11/07 05:48 - 12392 commenti

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Benchè non sia il film d'esordio, è sicuramente quello in cui il "tocco" del regista Shyamalan si fa vedere e forse anche quello più riuscito. La storia del rapporto tra lo psichiatra infantile ed il bambino devastato dagli incubi procede attraverso una sapiente ed efficace costruzione della tensione grazie ad una sceneggiatura che (senza grandi espedienti narrativi o scenici) funziona ottimamente e dove le diverse parti si incastreranno (come ogni thriller che si rispetti) solo alla fine. Bravi gli attori.

Gugly 17/02/08 11:50 - 1187 commenti

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Opera prima di un regista che ha fatto sobbalzare i cinema di tutto il mondo con il colpo di scena finale (onore a chi lo ha ideato). Detto questo, la pellicola si trascina un po' troppo lentamente regalandoci qualche sciabolata paurosa per rialzare l'attenzione. Il bambino è molto bravo, Bruce Willis un po' bollito (ma forse risentiva ancora del ferimento del paziente...).

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Il Gobbo 28/03/08 19:07 - 3015 commenti

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Sòla epocale, irritante già dalla immotivata non traduzione del cristallino titolo originale, e che ricicccia, per non dire ruba spudoratamente, idee già trite e ritrite (anche in film misconosciuti come il britannico E se oggi... fosse già domani?). Il tutto fra il tripudio del pubblico e del botteghino, facendo decollare la carriera di Shyamalan. Terribile. Tanto di cappello, però, al ragazzino, davvero inquietante.

Redeyes 4/03/08 18:59 - 2449 commenti

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Un bel film che dosa bene sovrannaturale e drammatico. Ottima prova recitativa del cast, bravo Willis ma sopratutto il bimbo Osment, sul cui personaggio si costruirà forse il rossino di The Ring. La tensione è palpabile e viene sorretta da una buona regia, una buona fotografia e una sceneggiatura che per quanto tratti di fantasmi non è per niente banale. Uno di quei film che si guardano sempre con estremo piacere. A margine la storia d'amore di Bruce. Gran bel film!

Capannelle 27/03/08 12:58 - 4411 commenti

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Soggetto che spazia dal paranormale al thriller e basato sul rapporto tra Bruce Willis e il piccolo interpretato da Joel Osment. Loro due recitano bene, soprattutto il bambino, ma il contesto non sempre è convincente. Film un tantino sopravvalutato anche se il filo di tensione è costruito bene.

Cotola 31/03/08 02:03 - 9043 commenti

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Uno dei film più sopravvalutati degli ultimi anni. Premesso che la storia è piuttosto lenta (anche se è encomiabile la scelta di evitare inutili scene grandguignolesche), nemmeno il tanto decantato finale riesce a risollevare una pellicola parecchio bolsa. D'altronde quella che a molti è sembrata una sorpresa incredibile in realtà non lo è per nulla. Basta essere un po' smaliziati per capire la cosa o aver visto qualche film del genere (a cui Shyamalan si ispira palesemente) per capire il "gioco".

Supervigno 26/05/08 14:23 - 229 commenti

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Più che un film "di paura" è una metafora sulle paure e su come il fronteggiarle, anzichè fuggirle, aiuti a conviverci e a scoprire quello che di buono hanno da insegnarci. La storia appare molto significativa e per questo, forse ingenuamente, il film è piaciuto tanto. Attori molto bravi e molto "in parte" e un tocco di brivido e orrore che tiene dritti sulla sedia completano l'opera.

Puppigallo 3/01/09 11:54 - 5273 commenti

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Film dell'indiano Shymalan, noto successivamente soprattutto per il suo ritmo "artistico" da freno a mano tirato, che qui si occupa di fantasmi, di un bambino spettrisensibile e di personaggi (Willis) inquietanti, che riservano sorprese. Detto questo, anche qui il non ritmo la fa da padrone e i concetti, semplici e tutto sommato lineari, sono piuttosto dilatati e ripetuti, cambiando solo le situazioni. Si arriva così alla fine con l'idea di avere a che fare con un regista non privo di un certo talento, ma comunque non sufficiente a farlo volare particolarmente alto.
MEMORABILE: Il video fatto dalla bambina, che testimonia il lento avvelenamento che la ucciderà, opera della cara mammina.

Lovejoy 5/01/09 15:03 - 1823 commenti

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Leggermente sopravvalutato all'epoca, resta comunque un film godibile, teso dal primo all'ultimo minuto, con un finale abbastanza credibile. Buona la regia di Shyamalan, in particolare nella prima parte, dove riesce ad accumulare tensione e a costruire dei personaggi credibili. Ottimo anche il cast, con un Bruce Willis azzeccatissimo nel ruolo dello psichiatra. Ma Haley Joel Osment gli ruba più volte la scena.
MEMORABILE: Il drammatico inizio e il finale.

Rickblaine 24/01/09 15:02 - 635 commenti

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Bruce Willis ci prova con i film seri e Shyamalan gliene dà la giusta occasione. Il duro di Die hard sparisce dallo schermo e si vede un uomo depresso e alla ricerca della felicità dei suoi clienti, fra i quali un bambino dalle facoltà particolari. Film in parte riuscito, coerente con l'atmosfera che non si smuove mai e rimane costante per tutta la pellicola, fino al finale che fa spalancare la bocca a chi riesce a rimanere sveglio.
MEMORABILE: Il finale.

Brainiac 24/01/09 16:34 - 1083 commenti

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La particolarità dei film costruiti tutti sul finale (come ad esempio l'ottimo I Soliti Sospetti o Seven) è che ti colpiscono molto alla prima visione, ma risultano un po' lenti dalla seconda in poi (proprio perché sulla rivelazione finale e sull'effetto sorpresa si basano tutti gli snodi della sceneggiatura). Comunque "Il Sesto Senso" è un film da vedere; perché è molto ben diretto, crea una giusta tensione ed è ben interpretato sia da Willis che dal giovanissimo Osment.
MEMORABILE: Il finale.

Tarabas 30/01/09 16:33 - 1878 commenti

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Bambino problematico pare vedere i morti. Uno psicanalista infantile indaga. Con sorpresa. Bruce Willis ci mette impegno, il bimbo è bravo, ma il film resta un polpettone fasullo e con una svolta piuttosto prevedibile, il che è un guaio visto che dovrebbe essere il pezzo forte del film. Sarebbe stata meglio una svolta trash con il piccolo che si trasforma "ner vendicatore de li mortacci". Sconclusionato.

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Ciavazzaro 1/02/09 12:25 - 4770 commenti

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Sufficiente ma nulla di più. La storia non è granché, il genere fantasmi e affini è stato sfruttato molte volte e qui non è rappresentato esattamente in modo eccelso. Pulita l'interpretazione di Bruce Willis, cito Toni Collette nel cast. Sopravvalutato, non sempre d'atmosfera.

Renato 7/03/09 14:09 - 1648 commenti

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Classico film "de paura", costruito su una buona idea iniziale; ma tolta quella c'è davvero poco da apprezzare, visto che la realizzazione non è un granché, troppi tempi "morti" (perdonate la battutaccia). Molti sono andati in brodo di giuggiole per l'interpretazione del bambino: non che non sia bravo, ma non rende certo il film più interessante di quanto sia, cioè pochino. E oggi, a dieci anni di distanza, l'idea che questo Shyamalan sia stato sopravvalutato comincia ad essere credibile.

Greymouser 14/04/10 15:08 - 1458 commenti

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Questo è il classico film a proposito del cui colpo di scena finale molti dicono a posteriori, magari anche anni dopo, "io l'avevo capito subito". Buon per loro. Non capita a tutti, e nel caso non lo si capisca manca il respiro per lo stupore. Ma anche per l'ammirazione di come il twist è congegnato senza forzature e senza prendere per i fondelli il pubblico (basta rivedere il film e analizzarne tutti i passaggi). Grandissima ghost-story con qualche scena di autentico terrore.

Trivex 23/01/11 14:04 - 1744 commenti

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Film piuttosto carico di tensione, seppur caratterizzato da uno svolgimento molto lento, a volte troppo. Comunque il bambino svolge egregiamente il suo compito, mentre il Bruce ondeggia nel ruolo del buon sofferente, dimostrando comunque un discreto adattamento alla particolarità della parte. Il clima è gelido e sofferente, con le vicende quotidiane alterate dalle "presenze", anche portatrici di giustizia (la terribile faccenda del video). Il finale può anche essere intuito prima, ma rappresenta una ideale, ottima conclusione. Un buon film.

Ilcassiere 1/10/10 11:11 - 284 commenti

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La trama non è molto convincente e Bruce Willis non è per niente credibile nel ruolo dello psichiatra infantile, questi i lati negativi. Quelli positivi sono la tensione che il regista è bravo a tenere altissima in alcune scene (quelle notturne in cui il bambino fa strani incontri) e dal colpo di scena finale che lascia a bocca aperta. Diciamo che non è male ma di certo non è un capolavoro; tutto sommato c'è da esser d'accordo con chi lo considera sopravvalutato.

Funesto 7/10/10 22:33 - 525 commenti

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Dev'essere perché nel cast sono coinvolti due attori da A-movies come Willis e il piccolo Osment, che questo film ha riscosso un gran successo e non è stato considerato per ciò che è realmente, ossia un semplice e dignitoso horror, con una discreta creazione della suspense, due spaventi di quelli che si potrebbero prevedere tre ore prima, una confezione pomposa, no sangue, cast di tutto rispetto (e che fornisce una degna prova) e finale tanto inaspettato quanto impossibile. Se fosse stato un onesto B movie l'avrebbero trattato meglio.

Myvincent 25/10/10 18:05 - 3741 commenti

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Delicato e inusuale, il film è molto più che un semplice horror, con la sua impalcatura geniale e i contenuti drammatici. È anche una risposta all'interpretazione di tutto il mondo ultraterreno che ci circonda. Onore al merito a chi ha saputo fare tutto questo e dimentichiamoci della faccia a volte fin troppo attonita di Bruce Willis.

Stefania 23/01/11 00:05 - 1599 commenti

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Magnetica ghost-story, che mi catturò alla prima visione e mi ha tenuta sufficientemente avvinta anche alla seconda e alla terza. Osment e Willis, le due anime perse, ci sospingono e ci guidano in uno spazio ombroso, crepuscolare, ovattato: un limbo triste, punteggiato di visioni spaventose. Il twist finale potrà non essere originale, ma sicuramente Shyamalan ha saputo parlarci del mondo dei morti, e di quello dei vivi, senza abusare dei cliches dell'horror, creando un'atmosfera originale, di dolorosa poesia, di tangibile angoscia.

Belfagor 23/01/11 17:28 - 2690 commenti

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C'è chi lo definisce la versione sovrannaturale de I soliti sospetti, ma quello era una boriosa pacchianata, questo un valido thriller che lentamente acquista delle sfumature horror e ci conduce ad un finale ad effetto. L'elemento ectoplasmatico è inserito con accuratezza, senza strafare e ciò infonde una notevole tensione alla pellicola. Compassato ma credibile Willis nel ruolo dello psicologo, davvero inquietante il giovanissimo Osment. Sorprendente opera prima di Shyamalan.
MEMORABILE: La videocassetta al funerale della bambina; "Nessuno fa riunioni per gli arcobaleni".

Pigro 24/01/11 09:12 - 9666 commenti

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Il film è in continuo disequilibrio tra storia interessante-inquietante e narrazione dilatata-slavata. Procede così, un po' catturando e un po' allontanando, preferendo semmai una lentezza pensosa lontana dal genere. Il bambino (un intenso Osment) che parla come un libro stampato stona un po', e il superamento finale delle sue paure lascia interdetti per la rapidità e la modalità: ma il vero finale è un colpo di scena che arriva come uno schiaffo e sconvolge l'intero film. "Stranamente" bello.

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Mickes2 28/02/11 15:54 - 1670 commenti

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Un bel thriller con venature horror che ben sviluppa le psicologie dei personaggi. La sceneggiatura è compatta e la regia solida: molto buono l'impatto emotivo che ne deriva. Buona rilettura della schizofrenia e della diversità, identificandole proprio in questo sesto senso, che il piccolo Haley Joel Osment interpreta in maniera del tutto rispettabile. Non da meno le figure di Bruce Willis e di Toni Collette (anche se meno presente).

Buiomega71 10/03/11 10:32 - 2910 commenti

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L'atmosfera malinconica e autunnale, l'incipit violento, le visioni di morte che rimangono negli annali nell'incubo, la cupa discesa nella solitudine e nell'aspro sentore della morte. Shyamalan ha già le idee chiare, turba e mette a disagio, ma evita scivoloni che spesso interrompono il suo cinema, per una narrazione sobria, lineare e angosciosa. Un foro in testa, una bambina ammalata che vomita come la Linda Blair dell'Esorcista, gli impiccati, le espressioni di terrore sul volto del piccolo Osment non si dimenticano facilmente. Twist finale, purtroppo, non così originale.
MEMORABILE: La sindrome di Munchausen per procura di rara ferocia; Passeggiando per le stanze con la testa sfondata da un proiettile; Sotto il lettino.

Nando 22/03/11 12:11 - 3814 commenti

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Una pellicola che narra il rapporto tra uno psichiatra ed un bambino che sembra disagiato. Atmosfere inquietanti che il regista di origine indiana realizza con discreta mano creando tensione e suspense nonostante il ritmo non brilli per dinamismo. Finale intensamente spiazzante. Interessante.

Giacomovie 8/10/11 17:35 - 1398 commenti

I gusti di Giacomovie

Soggetto paranormale che si mantiene sullo psicologico, con una storia che intesse il suo mistero quasi con diplomazia, con una stratificazione successiva di dettagli secondari per far crescere la sensazione della presenza di quello che nel film viene definito “il segreto”. Le immagini poi risultano così nitide e vitali che sembra che anche loro abbiano un sesto senso visivo. Non tutti i conti della coerenza però tornano. Grande il piccolo Osment.

Daniela 17/10/11 09:08 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

Con lo Shyamalan di poi, verrebbe la tentazione di rivedere il giudizio di allora, magari per definirlo uno dei film più sopravvalutati del decennio.. ma il Sesto sesto, horror atipico, resta opera perfettamente costruita e fascinosa anche ad una seconda visione, pur non potendo più contare sull'effetto sorpresa della rivelazione finale. Malinconico come il volto del piccolo Osment, a cui saggiamente il divo Willis lascia il centro della scena, fa percepire il senso della perdita e del rimpianto come pochi altri film americani sullo stesso soggetto.

Jofielias 6/11/11 09:36 - 170 commenti

I gusti di Jofielias

Un capolavoro di equilibrio formale e sostanziale, un piccolo puzzle dove i pezzi vengono smontati e rimontati ad arte. Shyamalan mette in scena una storia delicata ed emozionante, con momenti di autentico brivido, che migliora ad ogni visione con la scoperta di nuovi particolari. Con Il sesto senso rimonta l'onda di interesse per l'horror occidentale dopo il digiuno degli anni Novanta, pur se detestato e rigettato dai puristi del genere. Indimenticabili tutte le intepretazioni, con una menzione speciale per l'intensissima Toni Collette.
MEMORABILE: La sequenza finale, con il messaggio della nonna.

Cangaceiro 5/02/12 15:56 - 982 commenti

I gusti di Cangaceiro

Ecco il fenomeno Shyamalan, capace di spaccare il botteghino dall'alto della forte sicurezza nei propri mezzi, tale da fargli ritagliare pure un cameo. Lo stile è già inconfondibile: pochissimi i personaggi coinvolti, dialoghi (intervallati da lunghi silenzi) stiracchiati e un'atmosfera straniante, rarefatta. Il vero marchio di fabbrica però arriva in coda: un colpo di scena quasi magistrale. Tuttavia sono innegabili anche diverse sbavature, come una tensione sempre al minimo sindacale e un Willis fuori ruolo (bravo almeno a sperimentarsi). Sopravvalutato!
MEMORABILE: "Vedo la gente morta!", autentica frase simbolo del film.

Rambo90 18/02/12 19:16 - 7697 commenti

I gusti di Rambo90

Nonostante un ritmo lentissimo, il film riesce a coinvolgere grazie a una storia interessante e a colpi di scena d'alto livello. Bruce Willis, in un ruolo per lui inedito, è bravo così come il piccolo Osment, naturalissimo e perfetto per la parte. La colonna sonora enfatizza al massimo i momenti "di paura" e il finale lascia davvero di stucco. Da non perdere.

Piero68 21/11/12 09:19 - 2957 commenti

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Da uno dei più sopravvalutati registi contemporanei, forse il miglior film della sua carriera fino ad oggi (e lo dimostra anche l'incredibile successo al botteghino). Questo perché Shyamalan scrive una sceneggiatura che funziona e che per certi aspetti ha delle punte di novità. Cast ben scelto e, se Willis non sfigura, la parte del gigante spetta sicuramente ad Osment, impressionante nella sua immedesimazione. Come in tutti gli altri film del regista indiano il core è nel finale, questa volta davvero superlativo.

Il Dandi 16/09/13 02:44 - 1917 commenti

I gusti di Il Dandi

Nell'ultimo ventennio di cult-movies basati sul colpo di scena ne abbiamo avuta un'overdose, tuttavia questo è uno dei pochi che regge bene la seconda visione e anche le successive. Impossibile non riconoscerne la ruffianeria ma anche l'intelligenza ed è difficile non cedere alla sua capacità di commuovere. Merito del bravissimo bambino protagonista, ma ammiro anche la performance di un vulnerabile Willis alla ricerca della maturità che ricorda un po' l'avvocato liberal di Humprey Bogart in I bassifondi di San Francisco.

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Simdek 14/02/14 11:13 - 122 commenti

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Opera maxima di Shyamalan con ottime interpretazioni di tutto il cast, bambino compreso. La sceneggiatura si basa su un'idea piuttosto semplice e conoscere il finale toglie un po' di adrenalina alla visione; tuttavia alcune situazioni, alcuni fantasmi riescono a destare qualche brivido profondo anche all'ennesima visione. Anche se il tema centrale si è già visto in molti altri film, c'è da dire che il regista d'origine indiana l'ha reso credibile meglio di tanti altri.
MEMORABILE: La visione della videocassetta da parte del padre della bambina morta per mano della madre; La fede nuziale che cade in terra...

Almicione 19/04/14 01:20 - 764 commenti

I gusti di Almicione

Buon film e si vede subito dall'inizio: l'intimità di una serata che sembrava essere delle migliori viene improvvisamente stroncata dal gesto di un pazzo; cambio di scena: il dottor Crowe incontra il giovane Cole, suo paziente dalla grande personalità. Attraverso un mix di suspense, colpi di scena e momenti toccanti - reso perfetto da un encomiabile montaggio - la pellicola procede bene. Certo, tutto gira attorno a un unico tema, ma sorprende come il regista l'abbia saputo ben sfruttare. Finale sconvolgente ma non apprezzato. Manca qualcosa.

Stelio 29/04/14 09:36 - 384 commenti

I gusti di Stelio

Splendido e poetico lavoro che rende noto il nome di Shyamalan sulla scena internazionale. Equilibrio e credibilità della scena visiva fanno della vicenda qualcosa di assolutamente unico, indipendentemente da come si possa recepire il finale. Bruce Willis si dimostra adattissimo alla parte. Esordio scintillante del piccolo Haley Joel Osment.

Saintgifts 31/12/14 17:14 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

La sceneggiatura si basa su troppi punti oscuri per portare ad un finale a effetto. Questo non vuol dire che il film sia da bocciare; è invece da visionare lasciandosi cxatturare dalle atmosfere particolari e dalle buone interpretazioni, ma senza poi chiedersi troppe spiegazioni, o cercare di capire se tutto può avere una quadra, perché una quadra non c'è. Del resto quando si entra nel soprannaturale, le licenze che il cinema si prende sono innumerevoli, come in questo caso. Bravo Osment, con il suo faccino, a farci capire le angosce dei bambini.

Pinhead80 25/05/15 17:27 - 4759 commenti

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Con il sesto senso M. Night Shyamalan si fa conoscere e apprezzare dal grande pubblico. Un bambino possiede un "dono" alquanto particolare, che lo rende ovviamente diverso e la cosa non viene accettata dalla sua famiglia. Come impareremo vedendo anche gli altri lavori del regista, tutto il film ci prepara al grande colpo di scena finale che ci lascerà allibiti. Decisamente riuscito.

Gabigol 17/06/17 12:13 - 580 commenti

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Un horror che tradisce la necessità di conforto, di ottenere certezze verso qualcosa come la morte e la sua insondabilità. Quella che si presenta come una storia sovrannaturale acquisisce, piano piano, la dimensione del film drammatico e chiude l'intera vicenda con un colpo di scena indimenticabile (seppur non imprevedibile e con qualche forzatura di troppo). Degni di menzione il trio Collette-Willis-Osment, con l'ultimo che indovina il ruolo della vita e impreziosisce l'intera vicenda narrata. Film che lascia il segno, non c'è dubbio.
MEMORABILE: Il prologo fulminante, la bambina nella tenda; Il ragazzino con con il cranio forato; Lo spettro della madre suicida; Il finale.

Jdelarge 15/04/20 10:22 - 1000 commenti

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Shyamalan sceglie la via dell'immanenza, ancorando la dimensione spiritica all'orizzontalità terrena. Eppure la vita stessa, quella dei cuori che pulsano, sembra essere, a sua volta, dominata da un alone di morte che circonda i personaggi della vicenda. Proprio in questo aspetto la regia fa un ottimo lavoro grazie a movimenti di macchina sapienti e a un montaggio adeguato. Davvero sorprendente la prova di Haley Joel Osment e Bruce Willis pienamente nella parte. A tratti un po' mieloso, ma anche questo aspetto rientra nella filosofia del film.

Siska80 5/05/20 09:43 - 3792 commenti

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Inspiegabile successo al botteghino di un film noioso, lento, asfissiante, mal recitato (inespressivo e fuori contesto Willis), privo di una valida trama e con personaggi antipatici, primo fra tutti quello del piccolo Cole, sempre con l'espressione da cane bastonato stampata in viso. Chi ha visto altre pellicole simili (e nettamente migliori) sgama il colpo di scena già nella prima mezz'ora. Pollice verso.

Deepred89 31/05/20 20:33 - 3706 commenti

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Nonostante un paio di scene di tensione, peraltro piuttosto intense pur nella loro totale sobrietà, Shyamalan prende le distanze dall'horror tout court e realizza un bellissimo dramma di fantasmi sul tema della diversità e del peso dei rimpianti e dei fallimenti. Un po' semplicistico nello sciogliere il blocco interiore del suo giovane protagonista, ma raffinato ed emozionalmente potente, a tratti quasi struggente, con un finale stravisto sia prima che dopo ma mai tanto perfetto e perfettamente depistato. Willis si impegna e funziona.
MEMORABILE: La figura in cucina di spalle che sembra la mamma ma non lo è (bel momento, che pare uscire da qualche brutto sogno); Il video al funerale; Il finale.

Il ferrini 29/07/21 00:15 - 2358 commenti

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Inizia qui la passione per il soprannaturale di Shyamalan, che passerà per i cerchi nel grano e le spiagge fuori dal tempo. Il suo talento alla regia è già ben visibile e si fatica a credere che abbia girato questo film quando aveva meno di trent'anni. Nonostante il ritmo tutt'altro che incalzante, è infatti una storia magnetica, colma di momenti di rara densità, merito anche di un superbo Bruce Willis, per una volta in un ruolo non muscolare. Il plot twist finale è presto diventato il più menzionato nella storia del cinema, ma c'è molto altro da apprezzare.

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Katullo 27/03/22 22:06 - 329 commenti

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Se la gioca con il futuro Signs. Croce e delizia, il concetto di colpo di scena ha l'ingrato compito di decretare "la fine" di un film "sorprendente"; solo in casi come questo vale la pena tornarci su ad ogni occasione facendo finta di niente, soffermandosi su alcuni passaggi trascurati, o più semplicemente impressionanti. Willis e Osment però sono davvero fin troppo capaci nel rivestire di genuina paura la calma abnorme dei loro scambi pacati, con mezzi se vogliamo classici, sebbene elevati a potenza da una regia che fa rima con magia. Quando l'Oscar si gira dall'altra parte.
MEMORABILE: Il finale, ben sorretto dalla OST, che ripercorre l'intero film; Lo spavento che si scioglie in commozione.

Noodles 26/12/22 19:37 - 2227 commenti

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La bontà del film sta nell'aver creato atmosfere inquietanti senza mai esagerare o strafare. Film che cammina sul filo a metà tra thriller e horror, con una spruzzata drammatica che ci sta solo all'inizio e che rovina il finale, non troppo a sorpresa per la verità. Forse non è un grandissimo film come all'epoca si diceva, ma il suo lo fa, cioè mettere angoscia. Sarebbe stato ancora meglio con un protagonista più indicato di Bruce Willis (che comunque funziona), ma ciò non rovina la visione. Una visione piacevole sino alla fine, con qualche brivido. Buono.

Minitina80 6/02/24 20:57 - 2984 commenti

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Discreto racconto di fantasmi, dalla narrazione lenta e millesimata, munito di un colpo di scena ben assestato che fa guadagnare qualche punto alla valutazione complessiva. Poche le vertigini e i sussulti veri e propri, che non sembrano essere la priorità dell’autore. Insiste, invece, nel puntare a un senso di apprensione attraverso le espressioni facciali e i dialoghi mirati dei protagonisti. Il giovane Osment risulta davvero in parte, al punto da offuscare la prestazione di Willis che, seppur ordinata, non ha grosso mordente. Se avesse osato di più, ne avremmo parlato meglio.
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  • Curiosità Undying • 6/03/08 16:56
    Risorse umane - 7574 interventi
    Il Racconto che ha ispirato, in parte, il film...

    Accadde al ponte di Owl Creek (Ambrose Bierce)

    Stralcio iniziale...

    (...)
    Non gli avevano né coperto il viso, né bendato gli occhi.
    Osservò per un attimo il suo «appoggio instabile», poi lasciò che lo sguardo vagasse sull’acqua vorticosa del fiume che scorreva a folle velocità sotto i suoi piedi.
    Un pezzo di legno che danzava alla deriva attirò la sua attenzione e con gli occhi lo seguì lungo la corrente.
    Con quanta lentezza sembrava che si muovesse!
    E che fiume indolente!
    Chiuse gli occhi per concentrare i suoi ultimi pensieri sulla moglie e sui figli.
    L’acqua, tinta dall’oro del primo sole del mattino, la foschia che ristagnava sotto le sponde a qualche distanza lungo il fiume, il forte, i soldati, il pezzo di legno; tutto aveva contribuito a distrarlo.
    Si rese conto che qualcos’altro lo stava infastidendo.
    A insinuarsi nel pensiero dei suoi cari era un suono che non poteva né ignorare né comprendere, una percussione distinta, acuta, metallica simile al colpo del martello del fabbro sull’incudine; rimbombava allo stesso modo.
    Si domandò cosa fosse, se provenisse da una distanza incommensurabile o da poco lontano; sembrava l’una e l’altra cosa.
    Giungeva a intervalli regolari, ma era lento come il rintocco di una campana che suona a morto.
    Attese ogni colpo con impazienza e, non sapeva il perché, con apprensione.
    Gli intervalli di silenzio diventavano sempre più lunghi; gli indugi lo facevano impazzire.
    Più i suoni si diradavano, più aumentavano d’intensità e d’acutezza.
    Gli ferivano le orecchie come colpi sferrati da un coltello; aveva paura di mettersi a urlare.
    Quello che udiva era il ticchettio del suo orologio.
    Dischiuse gli occhi e vide di nuovo l’acqua sotto di sé. «Se riuscissi a sciogliermi le mani», pensò, «potrei liberarmi del cappio e gettarmi nel fiume. Immergendomi potrei schivare le pallottole e nuotando con tutte le forze raggiungere la riva, prendere per i boschi e fuggire verso casa. La mia casa, grazie a Dio, per ora è fuori dalle loro linee; mia moglie e i bambini non sono ancora stati raggiunti dall’avanzata dell’invasore». Mentre questi pensieri, che è stato necessario tradurre qui in parole, attraversavano come in un lampo la mente del condannato, piuttosto che scaturirne, il capitano fece un cenno al sergente. Il sergente si spostò di lato.
    (...)
  • Curiosità Gugly • 4/01/09 12:34
    Portaborse - 4710 interventi
    L'episodio della bimba avvelenata dalla madre riproduce una patologia psichiatrica realmente esistente denominata sindrome di Munchausen:i genitori affetti (più spesso le madri) somministrano ai figli medicine di cui non hanno affatto bisogno, o peggio, per farli ammalare di continuo e rimanere così, i genitori, al centro dell'attenzione.
  • Curiosità Ciavazzaro • 8/07/09 11:25
    Scrivano - 5591 interventi
    Liam Aiken rifiutò il ruolo di Cole Sear.
  • Homevideo Gestarsh99 • 5/07/11 00:44
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dall'11/07/2011 per Walt Disney Studios Home Entertainment:



    DATI TECNICI

    * Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese Francese Polacco Russo
    5.1 DTS: Italiano
    5.1 PCM: Inglese
    * Sottotitoli Italiano Inglese Francese Polacco Russo Arabo Portoghese
    * Extra Riflessioni dal set
    Tra due mondi
    Immagini in movimento
    Musiche
    Arrivare al pubblico
    Regole e indizi
    Scene eliminate
    Finale esteso
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