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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/02/16 DAL BENEMERITO LUCIUS
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- Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Lucius, Herrkinski - Gravemente insufficiente!:
Pinhead80, Markus
Una regia "immorale" che ha però due meriti (parlare di qualità sarebbe dissacrante): quello di saper scaldare i bollenti spiriti degli spettatori eterosessuali e una colonna sonora a metà strada tra la dance Anni Ottanta e quella utilizzata nei localini con spettacoli a luci rosse di quel periodo. Al racconto del titolo non corrisponde però quell'erotismo libero da inibizioni, ma solo goffaggine e corpi femminili esposti.
MEMORABILE: La protagonista scelta ai bordi di una piscina per il suo lato b (dimostra da subito di essere tagliata per il mondo hard).
Softcore nello stile dei vari Fanetti, Grassia o Onorati che vede la presenza della pornodiva Barbarella in una confusa vicenda ambientata nel mondo dello spettacolo (più che altro una micro agenzia che fa filmini erotici); è la scusa per mostrare scenette soft in cui la protagonista si mostra senza veli o in volgari mise sadomaso e con lei le altre attrici coinvolte. Tra personaggi viscidi, acconciature e vestiti figli della peggior moda anni '80, location squallidissime e sottotrame involontariamente comiche, il film regalerà perlomeno momenti di crasse risate agli estimatori.
Una storia inverosimile e assurda è alla base di questo film cucito sulle misure della bella Barbarella. E' molto difficile commentare il nulla che viene rappresentato involontariamente in questi novantasette minuti letali, capaci di abbassare i livelli di attenzione dello spettatore ai minimi storici. Se in più ci aggiungiamo che anche le scene di sesso sono terribili, nonostante la presenza di quella che diventerà una notissima pornostar, ci è chiaro il livello dell'intera operazione. Anche gli appassionati del genere rimarranno delusi.
Due fotografi ingaggiano una ragazza in piscina per delle foto incitandola così a entrare nel mondo del cinema hard. La vicenda viene farcita di una sottotrama tra la protagonista tutto-curve e un paraplegico. Film di raro squallore girato in luoghi esteticamente brutti e recitato alla meno peggio; anche sul fronte sexy c'è ben poco da sperare visto che le "burrosità" della compianta Barbarella sono sì mostrate, ma non si va oltre situazioni tutt'altro che eccitanti (forse già allora). Velo pietoso sui (risibili) dialoghi.
Salvatore Bugnatelli HA DIRETTO ANCHE...
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- Del film esistono due versioni, perlomeno in homevideo, quella della QuintoPiano e quella della produzioni Karisma Entertainment, intitolata 80 Italiasexy Model (proprio così, con "Italiansexy" tutto attaccato), che presenta un montaggio leggermente diverso. Sostanzialmente la versione Karisma espunge alcune scene, alterando parzialmente così la storia (anche se due delle scene tagliate vengono riportate come extra); tuttavia il vantaggio della Karisma è che si vede nettamente meglio del dvd QuintoPiano, che è un mero riversamento da VHS fatto pure maluccio.
Le differenze sostanziali tra i dvd QuintoPiano e Karisma sono tre:
1) Una violenza sessuale ai danni della Anderson perpetrata dagli sgherri di Bugnatelli produttore;
2) La morte del nipote paraplegico, che cade banalmente dal letto sfinito dagli amplessi titanici con la Anderson;
3) Più minuti dedicati all'amorazzo interessato della sorellina della Anderson. Le due scene integrate dal dvd Karisma come extra sono quella dello stupro, ed uno spogliarello della Anderson spiato dal ragazzo paralizzato. Mentre una scena totalmente mancante nell'edizione Karisma, e che invece chiude il film nella versione QuintoPiano, è quella che vede il defunto ragazzo, tutto vestito di bianco, ammiccare compiaciuto dalle sfere celesti alla Anderson, subito dopo che questa ha accettato di girare un nuovo film col vulcanico regista.
Fonte:cineraglio.blogspot.itUltima modifica: 29/02/16 22:09 da Lucius - Nel cast Alma Lo Moro, una delle poche italiane fra le ragazze di tutte le edizioni di Colpo Grosso, è stata portafortuna col simbolo del quadrifoglio e successivamente Cin Cin col mirtillo.
- L'amico Emanuele Leotta ci segnala su Facebook che il simpatico Salvatore Bugnatelli, ci ha lasciati lo scorso maggio.
Mi viene in mente un anedotto divertente: Il grande Ugo Fangareggi, nell'intervista che gli avevo fatto per il Davinotti, lo definiva "disastro del cinema italiano" (amichevolmente). - Povero, non è un bell'epitaffio, ma finché è amnichevolmente...
- Povero...desidero ricordarlo con l'imprescindibile: Diabolicamente...Letizia.
Uno dei migliori trash del cinema italiano, anzi forse del cinema e basta.
