Electric shades of grey - Film (2001)

Stordito e illuminato dopo aver ingerito accidentalmente LSD padre John lascia l'abito e attraversa gli Usa alla ricerca di se stesso incontrando svariati curiosi personaggi e vivendo situazioni di ogni tipo. In pratica una versione più amatoriale e grezza di Easy Rider talvolta poetica e talvolta ancor più cupa: ci sono episodi praticamente identici ritrattati però con una propria originalità. Tutto è sensibilmente dilettantesco ma solo occasionalmente ciò incide sul prodotto finale (il terribile audio o alcune scene rimaste poco chiare).

Forse il film più "di culto" di Grefé, è una sorta di instant-movie/road-movie ispirato a Easy rider ma realizzato con mezzi ancora più risicati; grezzo nella fotografia e nei valori produttivi, con una morale dubbia (prima esaltazione delle droghe psichedeliche e della controcultura dell'epoca, poi discesa nell'inferno delle stesse) e riflessioni su razzismo, hippie e religione, spesso trattati con la delicatezza di un elefante in una cristalleria. A suo modo però è efficace, a tratti duro, con un'atmosfera psichedelica d'altri tempi esaltata da una ost di sconosciute band psych.