La nona porta - Film (1999)

La nona porta

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Se Polanski mantenesse tutto quello che sembra promettere nel primo tempo saremmo di fronte a un quasi capolavoro. Purtroppo non è così e tutto in fin dei conti si risolve in una gran confusione senza capo né coda, con una soluzione semplicistica che mal si sposa a quella parte del racconto nella quale con spettacolari primi piani sulle incisioni eravamo arrivati a conoscere il mistero racchiuso nelle tre copie del libro maledetto. L'idea era buona, ottima, l'ideale per rinvigorire un genere - l’horror - troppo spesso preda delle incursioni di autori svogliati. Il metodo con il quale Dean Corso/Johnny Depp si avvicina progressivamente alla verità muovendosi tra scenografie fenomenali fotografate...Leggi tutto con gusto sopraffino sembra preludere a un complesso intrigo lovecraftiano (il “Necronomicon” del genio di Providence viene rispecchiato nel libro-cardine), in realtà la presenza fastidiosa di personaggi “esterni” (prima fra tutti l'ancora splendida Emanuelle Seigner, i primi piani sui suoi occhi verdi sono davvero inquietanti) ci riporta a una dimensione apparentemente più “terrena”, legata ai film demoniaci di largo consumo dove c'è sempre qualche “angelo custode” che veglia sul protagonista. Le due anime di Polanski si dibattono tra l'opera ambiziosa, figlia di illustri precedenti come ROSEMARY’S BABY o L’INQUILINO DEL TERZO PIANO e le esigenze “di mercato” (la stessa presenza di Johnny Depp, bravo ma poco in parte, è sintomatica). LA NONA PORTA è un film discreto con sprazzi splendidi, nei quali ancora si sente la mano del vero artista. La scelta di alcune luci particolari, la perfetta resa degli ambienti più tetri (la scena nella biblioteca di Balkan/Langella), la classe cristallina nella scelta di inquadrature non basta tuttavia a bilanciare un finale confuso e deludente. Dura più di due ore però, e non sembra.

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Stubby 28/02/07 23:16 - 1147 commenti

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Ancora Polansky, ancora un film cupo e maledetto. Un inizio bellissimo, la storia è veramente coinvolgente; ottima l'idea dei tre libri (un colpo di genio, del resto Polanski ci aveva già abituato a questo ed altro). Il film prosegue alla grande fino al finale, che forse va un po' interpretato. Depp nel suo ruolo è azzeccato (del resto anche lui è un bello e dannato); insomma le atmosfere ci sono, non manca niente. Solo il finale lascia un pò perplessi, ma ci può stare. Consigliato.

Fabbiu 13/03/07 10:23 - 2133 commenti

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Particolare perché, oltre che un horror, è quasi un'avventura dark, tendente al thriller. Depp, come al solito, sa caratterizzare benissimo i suoi personaggi. La trama è interessante e ben strutturata, tuttavia alcune pecche sono piuttosto gravi. I ritmi sono decisamente lenti, la scena di Corso incastrato in una buca sa un po' di ridicolo, così come il nemico che legge le carte e parla da solo. Per il resto vale la pena vederlo: non è il solito horror scontato e già visto.

Caesars 3/05/07 10:28 - 3773 commenti

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Polanski è sempre Polanski e ogni suo film, anche il meno riuscito, merita almeno una visione. Questo, pur non rientrando tra i suoi capolavori, è un buon lavoro che affascina e intriga per almeno 3/4 della sua durata. Purtroppo il finale non è all'altezza del resto del metraggio e ciò abbassa inevitabilmente il giudizio finale. Degna di nota l'interpretazione di tutti gli attori, in special modo del protagonista Jonnhy Depp. Sicuramente John Carpenter si è ispirato profondamente a questo film per il suo Cigarette burns.

Undying 7/08/07 00:27 - 3807 commenti

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Polanski, nei suoi film, ci mette dentro solitamente molte cose: a volte troppe, come in questo caso. Giallo, horror e commedia sono solo tre dei molti registri (spesso c'è anche il comico involontario) che pervadono il climax della vicenda. Di bello c'è che il soggetto, tratto da "Il Club Dumas" dello spagnolo Arturo Pérez-Reverte, ha parecchie frecce al suo arco, imbastendo la storia su un libro "demoniaco", un manuale satanico atto ad invocare -nientemeno che- il Diavolo. A discapito del film l'eccessiva lunghezza (oltre 2 ore).

Galbo 28/11/07 15:08 - 12372 commenti

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Questa nuova incursione di Roman Polanski nel genere soprannaturale dopo l'apprezzato Rosemary's baby non è convincente. Tratto dal libro "Il Club Dumas", la storia di Corso alle prese con un mistero legato ad un libro antico è povera dal punto di vista narrativo e la sceneggiatura si presenta piuttosto pasticciata, tendente ad un momento topico finale che delude un po'. Alcune scene sono suggestive (e ben fotografate), così come riuscita è l'interpretazione di Depp, ma è un po' poco per risollevare il film dalla mediocrità.

Il Gobbo 11/01/08 10:21 - 3015 commenti

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L'idea del thriller bibliofilo (certo, non sua, ma a volerla filmare... ) da sola merita sostegno (e l'assunto che si possa uccidere per una prima edizione è, per fortuna, plausibile. Chissà per quanto ancora). Il film, attraversato da un Depp dapprima sfavato poi sempre più partecipe, funziona anche abbastanza, poi Polanski perde un po' il passo, e conclude in bruttezza fra molto rumore e fumo (non per modo di dire) e pochissimo arrosto. Irrisolto. Ma non privo d'interesse.

Cotola 14/01/08 18:41 - 8998 commenti

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Cocente delusione ad opera di un Polanski che torna a girare dopo cinque anni con risultati piuttosto scadenti. Il film cerca di riportare in auge il filone demoniaco ma non centra il bersaglio a causa di una sceneggiatura bolsa e a tratti un po’ goffa e ridicola. Un po’ thriller, un po’ avventura, un pizzico di erotismo e commedia per un film che non coinvolge più di tanto e che, tuttavia, si lascia guardare. Insoddisfacente anche il personaggio, un po’ detective un po’ Indiana Jones, di Johnny Depp.
MEMORABILE: La morte della marchesa che dimostra come il maestro polacco non abbia perso la mano.

Lovejoy 1/02/08 14:19 - 1823 commenti

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Bel thriller condito da pizzichi di horror. Da un romanzo di Reverte Polanski trae una pellicola avvincente, a tratti elettrizzante, con personaggi molto interessanti, specie il protagonista, interpretato da un convincente Johnny Depp. Al fianco di quest'ultimo si trovano una brava Seigner e un sempre grande Frank Langella. Da riscoprire.

Ciavazzaro 7/10/08 15:53 - 4768 commenti

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Insomma. Dopo un po' di tempo Polanski torna a girare un horror demoniaco, col poco adatto Johnny Depp (che barbuto non recita molto bene ma anche con abbigliamento da giovane non funziona). C'è giusto Langella (il film si può vedere giusto quando c'è lui...).

Hackett 8/10/08 16:54 - 1865 commenti

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Davvero interessante e ben fatto. Polanski si prende gioco per l'ennesima volta del mondo dell'occultismo e lo fa con un mosaico inquietante e appassionante, un gioco ad incastro che prende lo spettatore per mano e lo conduce nei meandri dell'umana, folle, credulità. Qualche perplessità nel finale, ma da vedere.

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Ira72 10/02/17 11:06 - 1305 commenti

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Quello che realizza Polanski potrà piacere o non piacere, ma ha sempre un tocco di classe ormai raro in questo genere di film. La Nona Porta non è uno dei suoi lavori migliori, ma è uno dei migliori horror del periodo, dalla sceneggiatura ritmata e con una buona tensione. Ho apprezzato Depp, sebbene prevenuta, perché faticavo a immaginarmelo protagonista in un film di Polanski. Particolarmente adatta, per la parte che interpreta, la Seigner il cui sguardo misterioso e ambivalente, qui ben si addice. Unica pecca il finale, che ho trovato un po' nebbioso.

Magnetti 4/01/10 12:13 - 1103 commenti

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Film che inizia molto bene, riuscendo a suggestionare lo spettatore. Intrigante la vicenda che riesce a rendere alla perfezione il fascino oscuro dei libri antichi e delle relative incisioni. Molto bravo Johnny Depp nei panni del libraio Corso. Il finale riesce però nella difficile impresa di rovinare tutto, dando allo spettatore una tale delusione da rischiare di far passare nell'oblio anche quanto di buono si era visto prima. Addirittura ridicolo il personaggio di Frank Langella. Peccato.

Mark 21/05/10 12:28 - 264 commenti

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In ogni film di Polanski, quella che sembra essere l'introduzione a una dimensione è in realtà un'analisi interiore. Nel film in questione però più che di analisi potremmo al massimo parlare di "rapida occhiata" dentro se stesso, visto che i risultati sono tecnicamente confezionati con cura ma incastonati in una sceneggiatura a maglie larghe (troppo) dalle quali fuoriescono dati e personaggi privi di una coesione complessiva. Il finale sembra La storia infinita ai tempi del Nome della rosa!

Lucius 21/07/11 18:51 - 3015 commenti

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Nove porte, tre libri, un indovinello diabolico da decifrare. Una pellicola che strizza l'occhio ad Inferno e comunque al cinema argentiano. La storia prende da subito, gli omicidi sono cruenti e l'aspetto favolistico è approfondito, ma laddove Argento aveva osato rappresentando l'essenza delle tre madri - la morte - Polanski, dopo un'eccellente visione, lascia lo spettatore con un po' di amarezza per un non finale, troppo poco rappresentato per essere apprezzato, troppo poco credibile per essere ritenuto un qualcosa differente da un escamotage.

Daniela 27/09/11 13:43 - 12606 commenti

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Esperto di libri antichi, Depp riceve l'incarico di individuare l'unico esemplare autentico di un rarissimo testo seicentesco, opera di un eretico finito sul rogo. Si trova così implicato in un complicato intrigo ordito da una setta satanica. Parte bene, grazie ad un prologo stuzzicante e una colonna sonora particolarmente azzeccata, anche se nel proseguo, fra misteri e delitti assortiti, non riesce a coinvolgere più di tanto. Imperdonabile però il finale, davvero bruttino, che fa catalogare il film fra le opere minori nella filmografia del grande regista.
MEMORABILE: Le musiche di Wojciech Kilar

Rambo90 11/01/12 22:34 - 7661 commenti

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Horror interessante ma imperfetto: quasi "gialla" la prima parte (la più riuscita), dove Polanski riesce a creare una bella tensione; più dark e violenta la seconda, che crolla con un finale repentino e non sorprende più di tanto. Comunque si fa seguire con attenzione ed è scorrevolissimo, nonostante la durata. Ottima scelta Depp, bellissima la Seigner. Buono.

Von Leppe 17/01/12 13:28 - 1256 commenti

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Johnny Depp in questo film risulta meno affascinante del solito, sgradevole ma erudito conoscitore di antichi libri. Tema molto intrigante dove si ritrovano situazioni e tematiche tipiche degli horror di Polanski, come il diavolo. In questo caso l'idea era più ambiziosa: cercare il diavolo in Europa tra antichi libri ed incisioni. Il risultato è buono, ma non all'altezza di altri lavori di questo regista; soprattutto a causa del finale, non troppo risolto nella bella location del castello.
MEMORABILE: Langella entra nel salone dove si sta celebrando una messa nera, urlando: Mambo Jumbo...

Pigro 31/10/12 09:11 - 9624 commenti

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Da un film a sfondo demoniaco di Polanski ci si aspettava di più: mancano l’inquietudine o l’ironia, la claustrofobia o la tensione. Ci sono solo una storia intrigante (ma zoppicante) rifatta su tante altre analoghe e una buona tecnica: ma perfino lui si stanca e la seconda parte è malamente rabberciata. E così la ricerca del libro antico che dovrebbe risvegliare Satana procede con un automatismo ben poco satanico o sorprendente. Carino e curioso Depp con la borsina a tracolla, ma anche lui verso la fine non è più credibile.

Homesick 21/04/13 17:20 - 5737 commenti

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Nel campo dell’esoterismo e della seduzione del Male Polanski si muove a suo agio dai tempi di Rosemary’s Baby; così questo “La nona porta” è un sano divertissement gotico d’autore, lontano dai blockbuster fracassoni per il fascino arcano dello pseudobiblion iniziatico e talune finezze registiche e fotografiche. Il cinico Corso di Depp cova in sé i sintomi per votarsi a Satana e, sotto la tutela della fluttuante Seigner – i due ricordano non poco la coppia di Frantic - insegue le eterodosse ambizioni dell’olimpico Langella. La cesura finale è brusca, ma non lascia dubbi sul suo significato.
MEMORABILE: L’inquadratura dallo spazio vuoto nella libreria; «Buh!»; il rito di fuoco di Langella; la (malefica) luce finale.

Saintgifts 22/10/13 09:00 - 4098 commenti

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"Please do not slam the door" è la scritta che spicca in due scene del film sul finestrino posteriore dei taxi su cui viaggia Corso (chissà se è voluto). Di porte comunque, vere o fantomatiche, ce ne sono molte in questo intrigante giallo (che non chiamerei horror) fino a quella finale, non piaciuta ai più ma che a me sembra l'unica uscita possibile, conoscendo, come tanti, quale sia il rapporto con il sesso di Roman Polanski. Ci sono molte cose amate dal regista, in questo film; non ultima una Parigi dove le lotte si fanno in riva alla Senna.

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Giacomovie 14/11/13 23:55 - 1397 commenti

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Bel film che attira fin dai titoli di testa e ha un soggetto che incuriosisce fin dall'inizio, anche se è eccessivo classificarlo come horror. Per buona parte, quasi un'ora e mezza, la suspence è poca, ma si può ammirare il buon lavoro registico di Polanski nel rendere apprezzabili tutti gli elementi di contorno. La tensione si fa avvertire soprattutto nell'ultima parte, con un finale in bilico tra la risoluzione di un enigma e l'apertura di un altro. Bravi gli attori, con un Depp che rende il massimo in questo genere misurato e misterioso. ***!

Lythops 21/11/13 20:27 - 1019 commenti

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Difficile stabilire quale dei generi affrontati prima di questo film Polanski ritorni a visitare. Ci sono tante atmosfere da opere precedenti, una sceneggiatura indubbiamente ben congegnata per tre quarti buoni dell'opera, una citazione apprezzabilmente personalizzata di Profondo rosso cui si affianca un finale assolutamente inadeguato, favolistico, inconsistente se paragonato appunto alle premesse di partenza. Apprezzabili le location, i dettagli, la fotografia, ma... con Roman ero abituato ad altri livelli.

Nicola81 8/03/15 11:16 - 2831 commenti

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Le due ore di durata non si sentono, ma il ritorno di Polanski al genere che gli dette gloria faceva presagire qualcosa di più di un semplice buon film. Mix fra giallo e horror satanico che vanta una storia intrigante e, per lunghi tratti, anche ben condotta. Il finale rischia di rovinare tutto, ma fortunatamente riesce a salvarsi in corner... Sul versante tecnico nulla da eccepire: scenografie strepitose, splendida fotografia, belle musiche di Kilar. Depp se la cava, bravo Langella, la Seigner e la Olin perfette con il loro fascino magnetico.

Belfagor 31/03/15 10:17 - 2689 commenti

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In questo adattamento de "Il club Dumas", Depp interpreta un esperto di libri rari incaricato di trovare un testo demoniaco. Nella prima parte Polanski riesce a intrigare grazie all'atmosfera gotica (ottima la colonna sonora) e a un mistero letterario che lascia dietro di sé una scia di morti misteriose. Le aspettative, però, vengono deluse da una seconda parte tirata troppo per le lunghe e da un finale raffazzonato. Non male Depp, Langella sopra le righe ma godibilissimo, diabolicamente seducente la Seigner.

Fulcanelli 17/08/15 23:59 - 135 commenti

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Tratto dal libro di Arturo Perez-Reverte. Roman Polanski mette in piedi un film che si prende i suoi tempi ma è inarrestabile nell'incedere. E' l'indagine su alcuni libri esoterici, con il bravo Depp costretto suo malgrado ad arrivare in fondo alla faccenda. Avendo letto anche il libro posso dire che sono due cose diverse ma altrettanto buone (forse leggermente meglio il libro). Il passo falso di Polanski è stato aver scelto sua moglie (Seigner) nel ruolo di custode della nona porta. Il resto è grandissimo cinema.

Minitina80 11/03/16 18:47 - 2976 commenti

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Un discreto Polanski sfrutta a dovere un soggetto interessante che ruota attorno a tematiche da lui già esplorate con successo. Non lo si può annoverare tra i capolavori del genere, seppur tenga l’attenzione calamitata sui singoli pezzi del puzzle che lentamente tornano assieme. Si superano indenni le due ore malgrado un finale aperto che può lasciare spiazzati.
MEMORABILE: Nulla è più affidabile di un uomo la cui lealtà può essere comperata col denaro.

Il ferrini 13/03/16 22:30 - 2337 commenti

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Mediocre filmetto indegno di Polanski e anche di Deep, la cui prova è forse l'unica cosa che si salva. Trovate ridicole, anche visivamente, per una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti e a tratti è perfino involontariamente comica. Si salvano la fotografia e la colonna sonora, ma da sole non bastano a creare la tensione che si richiede a un thriller (o addirittura un "horror"), come è stato classificato. Divertenti le espressioni della Jefford nei panni della Baronessa Kessler. Pellicola decisamente trascurabile.
MEMORABILE: Nessuno è più affidabile di un uomo la cui lealtà può essere comperata dal denaro.

Lou 27/09/16 17:53 - 1119 commenti

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Film d'avventura con sfumature thriller/horror, che si segue piacevolmente in un succedersi di poco credibili eventi ambientati nel mondo della letteratura esoterica e dei riti satanici. Polanski mischia i generi, avvalendosi di un “book-detective” come Johnny Depp, stralunato nella sua semplicità e con inseparabile borsa a tracolla, accompagnato da Emmanuelle Seigner come improbabile angelo custode. A tratti anche ironico, non si capisce se volutamente o no. Finale affrettato e deludente.

Rigoletto 12/11/16 17:41 - 1785 commenti

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Quando la montagna partorisce il topolino non si rimane mai con una bella sensazione e qui accade proprio questo: storia appassionante, ritmo azzeccato, costruzione efficente, pochi punti morti, tensione in un costante crescendo, cast in palla... ma poi? Funziona tutto ma Polanski ci mette del suo per vanificare il lavoro fatto con un risultato finale che è deludente proprio alla luce degli sforzi fatti per conseguirlo. Occasione gettata al vento.

Pinhead80 20/08/17 13:52 - 4715 commenti

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Le storie demoniache sono nel dna del grande Polanski, anche se qui non riesce ad avvicinare le vette raggiunte da capolavori quali Rosemary's baby o L'inquilino del terzo piano. Il motivo è che forse l'indagine condotta da un pur sempre convincente Depp mostra alcuni limiti nella struttura e porta lo spettatore a immaginare con largo anticipo l'epilogo. Le atmosfere luciferine e la bellezza conturbante di Emmanuelle Seigner sono i due valori aggiunti.

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Magi94 22/12/17 20:59 - 944 commenti

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Il film di per sé è guardabile ma sapere che l'ha girato Polanski è un po' un pugno nello stomaco. Delle atmosfere demoniache di Rosemary's Baby qui non c'è neanche l'ombra, sembra per buona parte un film hollywoodiano mediocre che rimescola negli ambienti occulti fino a prendere una svolta assurda e al limite del ridicolo nel finale. Johnny Depp si conferma attore di modesto valore nei ruoli non sopra le righe. A discolpa del film si può dire che è almeno divertente, anche se non volontariamente.

Nancy 21/01/18 12:10 - 774 commenti

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Il film potrebbe essere una valida prova data da Polanski su come nel pieno della "rivoluzione digitale" si possa fare un film con pochi effetti speciali e molta trama e parecchie belle suggestioni. Il clima satanico che si respira minuto dopo minuto (come era stato nel magistrale Rosemary) inciampa in un finale troppo sbrigativo che non soddisfa, anzi delude, le aspettative dello spettatore. Forse uno dei migliori Depp che si ricordi, tuttavia. Un film di grande atmosfera e da vedere, se dimentichiamo gli ultimi cinque minuti.

Rocchiola 12/02/18 14:15 - 952 commenti

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Polanski torna al filone demoniaco con risultati decisamente inferiori al mitico Rosemary's baby. Certo l'investigatore di libri è una figura forse unica nel panorama cinematografico e alcuni personaggi di contorno come i fratelli Ceniza sono fantasiosi e arguti. Però come credere a un diavolo in jeans e sneakers che ha il volto in questo caso poco espressivo di una Seigner surclassata anche sul versante sexy-diabolico dalla Olin. Nella prima parte la costruzione narrativa è ingegnosa ma il frettoloso finale delude le aspettative.
MEMORABILE: Il suicidio iniziale; L'incontro con i fratelli Ceniza; La visita alla collezione di Langella; La seduzione operata dalla Olin nei cofronti di Depp.

Anthonyvm 12/05/19 23:11 - 5615 commenti

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Il setup è ottimo, dall'inquietante prologo con suicidio casalingo all'esposizione dell'enigma su cui Depp andrà a indagare. Purtroppo si ha l'impressione che il film si perda per strada col passare dei minuti... che sono tra l'altro decisamente troppi. Tempi così dilatati, anziché far lievitare l'aura di mistero finiscono per nutrire la noia. Alcune sequenze sono indubbiamente d'effetto, ma la parte finale (sbrigativa, poco chiara e un po' vuota) banalizza tutto ciò che di buono era stato mostrato in precedenza. Brutta OST. Insoddisfacente.
MEMORABILE: L'attacco furioso della Telfer contro Depp; Il cadavere della baronessa; La cialtronesca messa nera.

Rufus68 21/04/20 23:33 - 3819 commenti

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Sciocchezzuola concessasi dal maestro in libera uscita. Né horror né demoniaco né action. Una scipita incursione nel fantastico senza un vero perché recata avanti con ritmi e profondità bassamente televisive. Disastrosa l'ultima mezz'ora fra copule diaboliche, abbruciamenti e goffe rivelazioni (come se non avessimo capito tutto dopo venti minuti). Depp credibile come un asso di cuori a briscola, inutile la Seigner.

Faggi 9/07/20 14:23 - 1548 commenti

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Purtroppo le magie tipiche dell'autore non sono inesorabilmente a fuoco e affascinanti: Polanski gira un prodotto discutibile che, col passare del tempo, rischia di ridursi a un film per adolescenti incuriositi da storie a sfondo satanico. Peccato perché i primi due o tre rulli attirano, generando quel minimo necessario (e anche qualcosa in più) di temperatura emozionale e misteriosa, anche morbosa e luccicante di luce nera. Poi, però, la nefasta implosione del prosieguo; e il finale, deludente alquanto.

Siska80 16/08/20 11:59 - 3714 commenti

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Nei film di Polanski niente è mai come appare; stavolta si, con l'aggravante che il film riprende (in malo modo) l'intreccio de L'inquilino del terzo piano: il protagonista viene infatti coinvolto nelle vicende di una donna studiosa di esoterismo che si è suicidata. Se però nella pellicola del 1976 si passava dalla commedia noir all'horror, qui dal mystery si vira verso il fanta-demenziale (i super poteri della ragazza) con esiti incresciosi per lo spettatore. Bravi Depp e Langella, buona l'atmosfera cupa, finale assurdo.
MEMORABILE: Durante l'incendio, Corso pensa ad accoppiarsi (scena fuori luogo oltre che pecoreccia).

Zender 4/12/22 13:02 - 315 commenti

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Johnny Depp fascinoso mercante di libri arpiona “Le nove porte del regno delle ombre”, volume di ascendenza diabolica uno e trino: quale dei tre esistenti è l'autentico? Geniale nell'impostazione, classico e senza smagliature nello stile e nella scrittura, è pure ottimamente interpretato (gli occhi magici della Seigner...). Un giallo maledetto avvincente per tre quarti, infine sbrigativamente chiuso gettando un po' nel fuoco la certosina costruzione. Ma lo si perdona, perché appassiona. Depp al top, Langella lo livella. Thriller cupo, vene d'orrore nel nero d'autore: è Polanski.
MEMORABILE: I fratelli librai che parlano alternandosi; La firma misteriosa; Le palpebre semichiuse di Emmanuelle e dietro luccicanti smeraldi.

Puppigallo 6/12/22 12:33 - 5251 commenti

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Girata con indubbio mestiere, la pellicola crea molta aspettativa, ma finisce per non soddisfare pienamente lo spettatore, che non può non essere coinvolto dall'indagine del protagonista (portatore sano di morti ammazzati) ma che, soprattutto nella seconda parte, rischia di perdere un po' di quel sano interesse. La ragazza, una sorta di "angelo" custode, risulta piuttosto forzata; e nonostante abbia un perché, finisce per stridere col resto della vicenda. C'è però da sottolineare che, nonostante il rischio concreto, non si scivola mai nel ridicolo grazie a un discreto equilibrismo.
MEMORABILE: "Lei non deve piacermi, è un cliente e paga bene"; "Il tenue splendore, le sublimi dorature"; L'appeso; Torchia e il "socio"; "Bu!".

Enzus79 21/12/22 22:43 - 2864 commenti

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Tratto da un romanzo di Arturo Perez-Reverte: un esperto di libri antichi viene incaricato per indagare sull'autenticità di un libro del 1666. Thriller mediocre, con pochi momenti salienti e degni di nota. E dire che la parte iniziale non è niente male. Johnny Depp convince, Frank Langella no. Per quanto concerne la parte tecnica, non si può che apprezzarla.

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Frakax 18/01/23 19:38 - 23 commenti

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Quandoque bonus dormitat Homerus: e anche a uno dei più grandi registi di tutti i tempi può capitare di inciampare su un film che sulla carta avrebbe offerto materia perfetta per lui. La prima ora e mezza funziona bene, è intrigante, ben girata e regala qualche bella zampata del maestro. Ma nell’ultima mezz’ora la pellicola scade quasi nel B-movie, dissipando tutto il suo potenziale. Peccato, ma a Polanski lo si perdona. Merita comunque una visione.

Noodles 3/03/23 17:41 - 2196 commenti

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La prima parte del film è un capolavoro di tensione, ritmo, inquietudine, fotografia, montaggio, recitazione, praticamente di tutto. Sembrano tornati i bei tempi per Roman Polanski, che inserisce diversi momenti orrorifici azzeccati. Un capolavoro quindi? Purtroppo no, perché nella seconda parte il film si trasforma rapidamente in buffonata, tra riti satanici improbabili e pessime forzature di sceneggiatura. Il tutto solo per allungare il brodo sino a due ore e un quarto. Una scelta inspiegabile. Peccato, l'inizio era straordinario. Ottimo Johnny Depp, come sempre quando non esagera.
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  • Discussione Ruber • 27/02/15 02:44
    Formatore stagisti - 9241 interventi
    Ottimo film che ho rivisto con molto piacere denso di suspence con ambientazioni sinistre e misteriose.

    Depp mi piace molto quando veste i panni del pseudo investigatore, negli ultimi anni si è dato più a commedie leggere e questo ha fatto si che abbia visto meno i suoi film, lo preferisco attorniato da nebbie e mistero, come lo fu in "La vera storia di Jack lo squartatore" altro film in cui l'ho apprezzato molto.
  • Discussione Zender • 27/02/15 07:47
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Effettivamente Depp negli ultimi tempi sta esagerando coi sui personaggi macchietta. Devo dire che quando recitava in film così era tutt'altra cosa.
  • Discussione Ruber • 27/02/15 15:51
    Formatore stagisti - 9241 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Effettivamente Depp negli ultimi tempi sta esagerando coi sui personaggi macchietta. Devo dire che quando recitava in film così era tutt'altra cosa.

    Infatti, condivido appieno, secondo me lui non e un tipo da commmedia leggera, e più da thriller o drammatico, poi qualche commedia con personaggi macchietta ci puo stare ma lui ormai ne sta facendo incetta, ecco perchè negli ultimi anni non lo seguo piu tanto.
  • Discussione Didda23 • 27/02/15 16:09
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Un attore in fase decisamente calante. Il suo periodo d'oro rimane il decennio 1990-1999 con performance davvero incredibili (aiutato anche da grandi registi come Burton,Jarmusch e Terry Gilliam).
    Non ho capito questa deriva macchiettistica che per il primo periodo mi è parsa anche divertente per poi diventare quasi urticante. Peccato perchè è ancora giovane e con un talento davvero cristallino (soprattutto nel drammatico)
  • Discussione Buiomega71 • 27/02/15 17:24
    Consigliere - 25896 interventi
    Io vorrei, invece, che Depp tornasse dietro la MDP (Il Coraggioso è per me un mezzo capolavoro)
  • Discussione Didda23 • 27/02/15 17:46
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Lo so... Sarebbe bella una rassegna "attori dietro la macchina da presa".
  • Discussione Ruber • 27/02/15 18:29
    Formatore stagisti - 9241 interventi
    Diciamo anche però che qui era diretto dal quel guru di Polanski che ne ha curato anche in parte la sceneggiatura, e diciamo anche che è tratta da un ottimo libro di Reverte (Il club Dumas).
  • Homevideo Rocchiola • 12/02/18 14:19
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Il Bluray della Cecchi Gori non è certo entusiasmante. Le immagini non sono molto incisive ma appaiono comunque pulite ed a tratti discretamente dettagliate. Manca un pò di contrasto soprattutto nelle scene più buie ed in alcuni esterni. Audio DTS o dolby digital 5.1 di discreto livello non molto potente ma chiaro. Comunque anche le edizioni estere in BD non hanno riscosso grandi consensi per cui è lecito attendersi qualcosa di meglio pur trattandosi di un film non fondamentale nella filmografia di Polanski.
    Ultima modifica: 2/06/20 19:18 da Rocchiola
  • Discussione B. Legnani • 8/04/20 19:23
    Pianificazione e progetti - 14940 interventi
    Allen Garfield è mancato (fonte: Roberto Poppi).
  • Discussione Caesars • 9/04/20 08:53
    Scrivano - 16796 interventi
    Spiace.
    Era un buon caratterista.
    Tra i film da lui interpretati mi piace ricordarlo in "Ciao America" e "Hi mom!"
    Ultima modifica: 9/04/20 09:10 da Caesars