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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ispirate a un fatto realmente accaduto, le vicissitudini di un avvocato americano (Hanks) che, partito col difendere tenacemente una spia russa (Rylance) invisa al popolo (siamo in piena Guerra Fredda, nel 1959) ma utile a dimostrare quanto la giustizia statunitense permetta a tutti di difendersi in egual modo, si ritrova promosso a negoziatore internazionale: dovrà scambiare la spia con un aviatore americano catturato dai russi nella Berlino in cui è in costruzione il famigerato muro. Un film più centrato sulla diplomazia che sullo spionaggio, a dispetto del titolo, dialogato molto bene (dai fratelli Coen con Matt Charman). Niente di particolarmente memorabile (l'impressione è quella di una pellicola...Leggi tutto destinata ad essere presto dimenticata), ma un bell'esempio di cinema mainstream americano del più solido e godibile, estremamente affascinante nella ricostruzione di una Berlino fotografata magnificamente e cupa come si conviene. Non così convincente da subito, dal momento che il primo quarto d'ora è quasi muto a documentare un banale inseguimento in corsa tra strada e metropolitana, ma già efficace quando passa alla caratterizzazione dell'avvocato cui Hanks rende un ottimo servizio fin dalla sua entrata in scena. Notevoli i duetti con Rylance (da ricordare il tormentone "Ma lei non è preoccupato?" di Hanks al quale Rylance risponde con un incontestabile "Servirebbe"?), sempre ben studiata l'ambiguità delle situazioni in cui il protagonista si viene di volta in volta a trovare, alle quali reagisce con esemplare fermezza e decisione ("un uomo tutto d'un pezzo", lo definisce la spia). Sull'abilità di Spielberg nel raccontare e di Hanks nell'interpretare non c'è da aggiungere molto; a lasciare perplessi è invece la scarsa volontà di scavare nella psicologia dei personaggi, che fa navigare il film troppo in superficie, senza che mai si riesca a cogliere davvero l'importanza del momento storico né la reale complessità dello scenario. Interessante il fatto di dover giocare contemporaneamente su due tavoli (quello russo e quello tedesco) con tre pedine da utilizzare per gli scambi (la spia russa, l'aviatore statunitense e un giovane studente americano catturato mentre passava con troppa nonchalance tra le due Berlino), rimarchevoli la linearità narrativa e la sottile vena umoristica (qui la mano dei Coen in sceneggiatura si sente), sintomo di una scrittura di qualità. Il finale sul ponte chiude con mirabile gestione della suspence un film che trova nella sua compattezza, nell'alto livello medio e nella chiarezza le basi per farsi apprezzare anche da un pubblico poco incline al genere. Impeccabile la resa dell'unica scena d'azione spettacolare (l'aereo colpito in volo).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/12/15 DAL BENEMERITO XAMINI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 28/12/15
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Markus 28/12/15 15:02 - 3682 commenti

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Una delle molte storie legate alla cosiddetta guerra fredda; fatta di spie, di avvocati e politici incarnati dai volti “giusti”, a partire da un Hanks sempre sul pezzo. Quello che colpisce, al di là del fatto narrato, è la perfetta ricostruzione degli ambienti, del clima e di tutte quelle piccole-grandi sfumature che possono caratterizzare un certo periodo storico; l'eccellenza della macchina hollywoodiana riesce ancora a regale emozioni, talvolta rubando la scena alla vicenda stessa.

124c 4/01/16 14:59 - 2913 commenti

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L'avvocato Tom Hanks, in piena Guerra Fredda, si reca nella Germania dell'Est per organizzare uno scambio fra spie (un agente russo per due americani). Torna lo Steven Spielberg storico di Schindler's list: drammatico, minuzioso e vero. Non riesco a togliermi dalla testa la scena dei fuggiaschi trucidati davanti al muro di Berlino a cui Tom Hanks assiste impaurito dal finestrino di un treno. Steven Spielberg fa centro di nuovo, specie all'inzio, quando Hanks è contestato dagli stessi americani perché difende una spia russa. Molto bello.

Ronax 31/12/15 02:22 - 1247 commenti

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La scena dello scambio di spie fra americani e sovietici, uno dei momenti classici dei B-movie spionistici anni '60, viene qui riproposta nel contesto di una accuratissima ricostruzione del periodo della guerra fredda che attinge a un fatto realmente accaduto. Spielberg dirige con la consueta perizia una spettacolare macchina narrativa perfettamente congegnata che non rinuncia, in linea con la tradizione liberal hollywoodiana, alla consueta glorificazione degli "autentici" valori americani, qui magistralmente incarnati da un perfetto Tom Hanks.
MEMORABILE: La parte berlinese con le scene della costruzione del muro.

Xamini 18/12/15 01:31 - 1247 commenti

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Mentre la Forza si risveglia con qualche sbadiglio, arriva nei cinema un blockbuster forse più degno di nota: Spielberg ricostruisce con tutto il mestiere di cui è capace (ossia molto bene) la storia vera di questo avvocato chiamato nel '57 a difendere una spia sovietica smascherata e le relative evoluzioni della vicenda. Perfetti sia Hanks che Rylance, avvincente il racconto, ottima la fotografia, canonico in senso hollywoodiano lo stile. Ma non per questo meno gustoso. Almeno, non questa volta.
MEMORABILE: Il momento clou, al ponte da cui il titolo; la costruzione del muro.

Lou 26/12/15 00:12 - 1119 commenti

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Spielberg si conferma un maestro con un film importante e ben fatto, tratto da una storia vera. Molto curata la ricostruzione delle ambientazioni e del clima della guerra fredda. Pur non essendo un vero film d'azione, è molto avvincente e le due ore e venti non si sentono. Certo è un'opera molto americana, celebrativa dei valori e delle regole degli Usa oltre che, come sempre, dell'impegno e del talento dei singoli che fanno la differenza. Hanks perfetto, notevole anche Rylance nella parte dell'imperturbabile spia russa.

Fairground 29/12/15 00:10 - 4 commenti

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Buona trama, film a volte un po' lento (potrebbe durare circa 20 minuti meno) ma tutto sommato godibile. Certo come in ogni buona pellicola Usa non mancano i riferimenti più classici al patriottismo a stelle e strisce di cui Hanks è sempre buon interprete. La scena spielbergiana della caduta dell'aereo poteva essere evitata, a mio parere; ha un taglio totalmente diverso dal tono del film ed è altresì inverosimile. Bella la storia e avvincente a tratti, da vedere ma non memorabile come Le vite degli altri.

Myvincent 6/03/16 20:56 - 3726 commenti

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Una storia di spionaggio durante la guerra fredda fra Usa e Urss s'ingarbuglia sinuosa fra le spire di una storia accattivante, almeno nelle intenzioni. Ma se nella prima metà l'obiettivo sembra centrato, tutto si smoscia deludentemente nel finale filoamericano dove sventola una tronfia bandiera a stelle e strisce. Uno script di una banalità e di una prevedibilità disarmanti.

Pol 1/01/16 13:32 - 589 commenti

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La fotografia grigiastra riflette bene lo spirito di un film spento, senza sussulti, professionale nella messa in scena ma nulla più: il minimo che ci si aspetta da Spielberg. L'apporto dei fratelli Coen alla sceneggiatura è francamente invisibile, tutto va come ci si aspetta che vada tra uno sbadiglio e l'altro. Un'altro caso in cui "trarre da una storia vera" diventa una trappola che ammazza la fantasia in cambio di una noiosa prevedibilità. Il sommesso Rylance funziona, per gli altri routine.

Capannelle 1/01/16 01:37 - 4398 commenti

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Ormai Spielberg è garanzia di solidità (e di qualche eccesso patriottico o fiabesco) e questo film non fa eccezione, anche se il regista americano verrà ricordato per altri lavori. A dargli una mano un Hanks perfettamente nella parte e un manipolo di valenti caratteristi che seguono uno script altrettanto ben concepito. Il giusto grado di tensione, poca azione e diverse sfumature ironiche, il più delle volte riuscite.

Nicola81 3/01/16 11:19 - 2840 commenti

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Visti i nomi coinvolti era lecito attendersi qualcosa di più e di meglio della solita propaganda a stelle e strisce. Spielberg firma una pellicola fiacca e pressapochista, lontana anni luce dalla robusta spettacolarità di Munich. L'apporto dei fratelli Coen in sede di sceneggiatura è pressoché nullo; il tanto decantato Tom Hanks perde nettamente il confronto con Rylance, unico attore a elevarsi dal grigiore. Di buono c'è la confezione, ma solo quella.

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Puppigallo 2/01/16 00:57 - 5258 commenti

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Quali devono essere le caratteristiche di un film come questo? Saper creare una genuina tensione e far assaporare il pericolo, convincendo lo spettatore che tutti camminino sul filo del rasoio. Invece, fin dall'inizio, dà la sensazione di un qualcosa di troppo costruito, eccessivamente pulito, tanto che gli stessi protagonisti hanno un retrogusto fasullo. E l'utilizzo di stucchevoli mezzi filmici, come il far ripetere alla spia "Servirebbe?", o mostrarci la reazione dell'uomo comune (qui una donna) alle notizie sul giornale, finisce per essere quasi avvilente. Si può vedere, ma è poca cosa.
MEMORABILE: Il protagonista, sul treno, assiste come se fosse in TV alla fine dei poveretti che tentano di scavalcare (doveva pur vederli, in qualche modo...).

Maxx g 3/01/16 15:20 - 632 commenti

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Non sono mai stato amante di film troppo verbosi ma questo, nonostante la lunghezza, riesce a farsi apprezzare e provoca anche ulteriore curiosità inducendo ad approfondire l'argomento trattato. La guerra fredda è un tema di cui s'è parlato ad adbundantiam al cinema, ma riesce sempre a coinvolgere (non per nulla c'è la mano di Spielberg). Valido Hanks, che sembra migliorare invecchiando. Ottima la fotografia. Da vedere!
MEMORABILE: Il momento dello scambio, tra luci e ombre.

Rambo90 5/01/16 01:16 - 7676 commenti

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Uno Spielberg ispirato, di quelli più meditabondi e moralistici, che ha il suo punto di forza nell'ottima ricostruzione storica e nella sceneggiatura brillante dei Coen. Certo la durata è eccessiva e ci sono momenti di stanca, ma il film ha forza e colpisce, alternando momenti riflessivi ad altri leggermente ironici. Ottimo Hanks, ma in parte tutto il cast, dalle parti maggiori alle minori. Fosse durato meno sarebbe stato molto più incisivo. Buono.

Ryo 8/01/16 09:48 - 2169 commenti

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Mi ha totalmente rapito la ricostruzione storica, resa in maniera esemplare dagli ambienti. Lo svolgimento del film ha il pregio di riuscire a catturarti e di portarti all'interno della vicenda, nonostante spesso il ritmo rallenti. Il personaggio più riuscito, a mio parere, resta quello dell'ottimo Mark Rylance, notevolmente credibile e caratterizzato egregiamente.

Cotola 9/01/16 19:29 - 9009 commenti

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Spielberghiano ed americano. In che senso? Ovviamente il film è girato e confezionato con grande maestria (e ci mancherebbe). Tuttavia pur essendo un film che si segue piacevolmente e senza affanni, (e ciò è sicuramente un merito non da poco), nonostante le quasi due ore e mezza, (qualcosina qua e là si poteva tagliare), non c'è mai e dico mai un guizzo, un momento di stupore che fa pensare alla sorpresa ed alla meraviglia. Insomma un buon film, impeccabilmente "costruito", anche nella retorica (specie quella tipicamente americana sulla libertà), ma le emozioni? Meglio cercarle altrove.

Il Gobbo 10/01/16 15:54 - 3015 commenti

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Cinema classico, quello che Spielberg sa fare quando tiene a bada il suo nefasto Fanciullino. Film ben scritto, ben recitato, ben diretto, asciutto, solido, equilibrato senza essere (sarebbe stato stupido) equidistante. E ovviamente di rigore per i nostalgici della Guerra Fredda, quorum ego. Perfetto per la dicitura dei tre pallini.

Tarabas 20/01/16 12:18 - 1878 commenti

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Tutto il meglio e il "meno meglio" di Spielberg in un paio di sequenze. La passeggiata di Hanks nella Berlino Est invernale piena di macerie vs la sottolineatura di un parallelo visivo (due metropolitane, due città, una con un muro di mezzo, l'altra con innocui giardinetti) evidente già di suo (perchè i ragazzini saltano una recinzione a Brooklyn? devono ricordarci i fuggitivi mitragliati a Berlino una mezz'ora filmica prima?). Classico filmone con bravi attori, confezione impeccabile ma nessuna sorpresa, niente di inatteso, tutto un po' risaputo.

Taxius 23/01/16 15:00 - 1656 commenti

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Spielberg confeziona un bel film ambientato durante la guerra fredda il cui tema principale è un difficile scambio tra prigionieri russi e americani nella Berlino divisa dal muro. Fotografia e scenografia sono stupende e sotto questo punto di vista Spielberg è sempre una garanzia; il difetto principale è forse l'eccessiva durata della pellicola, ma comunque tutto sommato non annoia e cresce nella seconda parte. Sicuramente un buon film, ma una visione basta e avanza.

Saintgifts 27/01/16 01:29 - 4098 commenti

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Era sufficiente (e anche giusto) celebrare il coraggio e le capacità dell'avvocato, che si deve guardare da tutti, anche dai suoi connazionali, ma Spielberg vuole esagerare nell'esaltare le virtù americane facendo apparire il fronte opposto crudele, doppio e inaffidabile oltremodo. Forse ha pensato che ci volesse più sale in una storia che altrimenti poteva risultare troppo piatta e meccanica. Niente da dire sulla ricca scenografia e sulla confezione in genere, come pure sulle interpretazioni, ma è ciò che ci si aspetta da superprofessionisti.

Matalo! 1/02/16 14:43 - 1378 commenti

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Puntuale e "modernariatico" sino alla pedanteria, solido nella messinscena ma legato a un cinema classico che ha dato di meglio nel passato. L'uomo "giusto" che viene da un altrove è una costante di Spielberg ed è sincero il dipanarsi delle ragioni della ragione tra l'assurdo del mondo. Ma il film, nonostante l'ottimo Hanks che ricorda James Stewart e William Holden, non decolla mai e non ha alcun brivido che i classici dello spionaggio sapevano fornire. A furia di portare avanti il suo discorso Spielberg si scorda di scaldarci i cuori.

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Equinox 2/02/16 07:19 - 5 commenti

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Buona ricostruzione storica e complessivamente il film è ben confezionato. Scarseggia però la tensione, elemento indispensabile nelle spy stories. La prova di Tom Hanks e Mark Rylance è abbastanza convincente, ma il film eccede nella facile retorica patriottista e risulta alla fine eccessivamente lungo. Uno Spielberg di routine e non si vede la mano dei fratelli Coen.

Hackett 27/12/16 12:58 - 1865 commenti

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Come sempre il film di Spielberg è di ottima fattura sotto ogni punto di vista, dal comparto attoriale (con un Hanks sempre magnetico e padrone della scena, aiutato da ottimi comprimari) al settore tecnico, al solito attento a ogni dettaglio. La vicenda, intrigante, ci riporta in un periodo che, pur vicino, sembra molto lontano ma viene ricostruito in maniera credibile ed efficace. La storia nel complesso non ha la forza dei più riusciti film del regista americano, ma resta un prodotto convincente e gradevole.

Daniela 15/02/16 09:39 - 12623 commenti

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A parte una lunghezza eccessiva, inappuntabile. Questo il primo termine che viene in mente vedendo l'ultima opera di S. incentrata su un episodio avvenuto in piena guerra fredda. Come "freddo" è il film, tecnicamente apprezzabile in ogni comparto, ma anche incapace di trasmettere coinvolgimento ed emozioni, a causa di una sceneggiatura che, nonostante porti anche la firma dei fratelli Coen, non riserva sorprese, scarti o guizzi. Tutto scorre su binari oliati dell'alta professionalità hollywoodiana, irrigiditi dalla difesa dei valori dell'american life. Corretto con analcolico.

Hiroshi976 18/02/16 14:41 - 3 commenti

I gusti di Hiroshi976

Premessa: uno dei film americani meno americani che abbia visto. Ed è un complimento! Un ottimo Mark Rylance, nella parte della spia russa, ci trasporta direttamente nel periodo della guerra fredda. Ambientazione perfetta, nei 141 minuti del film sentiamo il gelo Russia/America di quegli anni. Tom Hanks perfetto nella parte dell'avvocato Donovan. La sapiente regia di Spielberg fa il resto. Sarà perché adoro il genere, ma è una delle cose migliori viste ultimamente.
MEMORABILE: Donovan: "Ma lei non si preoccupa mai?" Abel: "Servirebbe?"

Didda23 15/03/16 09:36 - 2426 commenti

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Dal punto di vista tecnico, l'ultima fatica è ineccepibile sia per quanto concerne l'uso del mezzo, sia per quanto riguarda la certosina ricostruzione ambientale (le scene a Berlino hanno il loro fascino). Ciò che funziona poco è la sceneggiatura; non tanto per il "patriottismo" e i valori etici degli Usa incarnati da Hanks, quanto per la poca partecipazione emotiva che l'opera sa creare. Hanks bravo ma non bravissimo, Rylance non male (eccessivo l'oscar, visto la performance). In definitiva un film corretto e pulito, ma troppo freddo.
MEMORABILE: I dipinti di Rylance; Il ponte; Il forte senso etico e sociale di Hanks.

Galbo 11/04/16 05:51 - 12380 commenti

I gusti di Galbo

Pochi registi come Steven Spielberg sono in grado di cogliere lo spirito dei tempi in cui ambientano le proprie storie. Non fa eccezione Il ponte delle spie che “fotografa” con l’occhio dell’autore il periodo della guerra fredda, segnato dall’erigendo muro di Berlino. Il film è contraddistinto da una ricostruzione ambientale impeccabile e in generale da un comparto tecnico di prim’ordine. La sceneggiatura rifugge i tempi morti e gli attori, a partire da un “solido” Tom Hanks, sono straordinariamente in parte. Un’opera che rimarrà.

Lythops 8/05/16 14:13 - 1019 commenti

I gusti di Lythops

È un film globale. Capita raramente di assistere a un connubio simile fra tutti gli elementi cardine di un'opera cinematografica; dove ad esempio i silenzi parlano esattamente come i dialoghi, gli attori sono perfetti in gestualità e mimica e il casting che sa reperire con identica scrupolosità ogni elemento, dal generico a Hanks. Perfetta la ricostruzione degli ambienti, i costumi, naturalmente la fotografia e i punti macchina oltre che la descrizione dei luoghi comuni, raramente tangibile in produzioni simili. Grande, psicologico.
MEMORABILE: Gli sguardi in metropolitana.

Nando 11/10/16 00:15 - 3810 commenti

I gusti di Nando

Probabilmente didascalica ed eventualmente stilosa, è una pellicola di elevato livello in cui la lunga durata non appare mai disturbante; si osserva una valida narrazione verbosa che mostra la situazione del periodo. Ottima ricostruzione dell'epoca, sempre meraviglioso Hanks nonostante un doppiaggio non del tutto convincente. Finale americano, ma d'altronde chi è il regista?

Jandileida 9/08/16 15:30 - 1560 commenti

I gusti di Jandileida

Per me i film di Spielberg sono come i calzini bianchi di spugna: a casa per stare comodo li uso, quando esco no. Nel senso che tutto è molto professionale (ottima al solito la ricostruzione storica), le due ore e passa si seguono senza problemi, Hanks è Hanks e la storia, tolto qualche momento spudoratamente a stelle e strisce, non mostra pecche. Però, se si cercano considerazioni meno banali sulla guerra fredda (ma anche sulla vita matrimoniale) o qualche emozione meno telefonata, qui è come andar nel deserto a trovar acqua. Non male ma quasi senz'anima.

Il ferrini 7/09/16 00:23 - 2345 commenti

I gusti di Il ferrini

Buon film. Del resto con Spielberg alla regia e una sceneggiatura scritta dai Coen non poteva essere altrimenti (efficace il tormentone "Non la vedo preoccupato" "Servirebbe?"). Ricostruzioni molto accurate, Hanks in palla ma Rylance ancora di più, fotografia dominata dai colori freddi come la guerra che raccontano. Il ritmo elevato non fa pesare la durata, il finale sul ponte è carico di tensione (e lo è anche il furto del cappotto a Belrino Est). Difetti? Forse la prevedibilità, ma trattandosi di biopic era inevitabile. Da vedere senz'altro.
MEMORABILE: I ragazzi che tentano di scavalcare il muro di Berlino.

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Piero68 11/10/16 09:59 - 2955 commenti

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Classica montagna che partorisce il topolino. Tanta carne al fuoco, un cast tecnico superlativo (addirittura i Coen Bros alla sceneggiatura) ma pochi risultati in una pellicola che definire noiosa significa usare un eufemismo. La fotografia relativamente grigia non basta a coprire l'odioso politically correct che permea tutta la vicenda: buoni gli americani, buoni i russi. I cattivi alla fine saranno proprio i prigionieri da scambiare, rei di essersi fatti catturare. Malissimo Hanks che perde ai punti persino contro il defilato Rylance.
MEMORABILE: Unter den Linden!; "Ma non aveva un cappotto?" "L'ho perso! Roba da spie!"

Caesars 2/11/16 14:15 - 3778 commenti

I gusti di Caesars

Pellicola che propone esattamente quello che ci si aspetta: buona storia, ottime interpretazioni, comparto tecnico perfetto, ma anche una certa retorica che fa spesso capolino e che abbassa leggermente la valutazione finale. Comunque il film conferma che Spielberg rimane un grande regista (anche se personalmente continuo a preferire le sue opere più giovanili), uno dei pochi che raramente sbaglia un colpo e riesce a intrattenere e a emozionare lo spettatore.

Dusso 22/04/17 10:52 - 1566 commenti

I gusti di Dusso

Ricostruzione magnifica della Berlino di inizio anni 60 (ma il film rimane freddo come la copiosa neve che si trova lì) ma questa opera di Spielberg (specialmente troppo lunga nella prima parte negli Usa) non rimane di certo indimenticabile, così come le sue scene (forse l'unica memorabile è l'attacco e la discesa aerea). Molto buona la chiusura finale negli Stati Uniti mentre eccessivo l'Oscar al pur bravo Rylance. Impensabile una seconda visione.

Minitina80 6/05/17 08:34 - 2980 commenti

I gusti di Minitina80

Spielberg torna a girare un film storiografico, dimostrando ancora una volta di saperci fare. Non ha particolari guizzi, ma considerato il sentimentalismo a cui normalmente è incline non è un male. Impeccabile, come era lecito aspettarsi, la ricostruzione scenografica della Germania di quel periodo. Nulla di eccezionale, invece, la colonna sonora, spesso assente o in secondo piano. Non manca la solita sviolinata conclusiva che in Spielberg sembra pendere sempre da una parte. Scorre via, malgrado le due ore e più di durata.

Giùan 25/06/17 07:59 - 4539 commenti

I gusti di Giùan

Spielberg dispiega il suo magistero cinematografico raccontando ancora una volta un periodo storico attraverso le imprese "eroiche" di un everyman che di fronte alle contingenze più avverse risponde sempre "presente", piegando i fatti e la (apparentemente) incoercibile realtà politica al suo codice etico, al proprio sistema di valori. Così, al di là della narrazione (piuttosto "felpata" che serrata), il cuore del film sta nell'empatia che lega l'amerikanissimo Hanks (in un'interpretazione in "pilota automatico") alla spia di Rylance, fredda ma non troppo.

Viccrowley 21/09/17 00:20 - 814 commenti

I gusti di Viccrowley

Pochi cineasti possono riuscire nell'impresa di rendere appassionanti sceneggiature basate su eventi quasi statici come può esserlo una trattativa in piena Guerra Fredda. Spielberg è uno di questi e con un cast perfetto nei volti e nelle presenze sceniche alza l'asticella della tensione fino all'atteso atto finale. Hanks, feticcio spielberghiano, lavora di sottrazione e rende il suo personaggio umano e tormentato, combattuto tra il senso del dovere e quello della coscienza. La leggera retorica di fondo non sminuisce un'opera di sicuro impatto emotivo.

Thedude94 18/10/19 00:06 - 1089 commenti

I gusti di Thedude94

Quando c'è da mettere in scena una storia di valori puramente americani, Spielberg non sbaglia quasi mai, e anche in quest'opera spionistica ambientata in piena guerra fredda il regista si dimostra a suo agio. Il tutto è condotto bene dal beneamato Hanks, che interpreta un avvocato testardo, assieme a un ottimo Rylance, che regala una prova recitativa da insegnare nelle scuole. Insomma, un prodotto ben realizzato, scritto anche dai fratelli Coen, che ha dalla sua un ottimo comparto tecnico (in particolare spiccano scenografie e fotografia).

Lele Emo 5/03/21 13:13 - 184 commenti

I gusti di Lele Emo

Siamo in presenza di una collaborazione memorabile fra titani della storia del cinema mondiale (Coen, Spielberg). La struttura è impeccabile, così come le ambientazioni. Proprio per un motivo "visual" è avvincente e scorrevole, seppur lunghetto, ha caratteristiche attoriali ai massimi livelli, ed è pressoché magistrale. Uniche note dolenti, la totale carenza d'azione per la quale il film si prestava e alcune lungaggini non necessarie. Nonostante il cast e le lodi "cantate" sopra e "cantabili" per mille altri motivi, questo moderno colosso è piuttosto piatto.

Pigro 28/09/21 09:13 - 9635 commenti

I gusti di Pigro

La storia vera dell’avvocato diventato mediatore per lo scambio di spie nella guerra fredda è indubbiamente intrigante, e Spielberg sa sicuramente come renderla avvincente ed emozionante. Insomma, un buon film che oscilla tra una calzante rievocazione storica e una perfetta caratterizzazione dei personaggi coinvolti, non senza dimenticare la veemente critica al blocco sovietico e una piccola stoccata alla giustizia Usa disposta a immolare i diritti per la causa. Spielberghiano fino all’osso, quindi impeccabile e godibile.

Enzus79 28/07/22 22:24 - 2873 commenti

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Tratto dalla storia vera di James Donovan, avvocato che venne chiamato dalla CIA a trattare uno scambio di prigionieri fra USA e Unione Sovietica. Seppur a tratti risulti un po' troppo romanzato, il film (alla sceneggiatura fra gli altri i fratelli Coen) convince e coinvolge, specialmente nella prima parte. Tom Hanks ostenta sempre la sua bravura, così come Rylance. Colonna sonora così così.

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  • Discussione Zender • 11/04/16 08:34
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Sto con Galbo: inferiore a Munich che era un vero gioiello, ma non so come mai questo, che comunque resta un buon film, fatto con tutti i crismi, recitato davvero bene (meritato per quanto mi riguarda l'Oscar a Rylance), venga in generale piuttosto sottoconsiderato.
  • Discussione Tarabas • 11/04/16 14:42
    Segretario - 2069 interventi
    E' sicuramente un buon film, però io l'ho trovato molto scontato. Non c'è stato mai un momento in cui si lasciasse spazio a un'incertezza, un dubbio. Niente.
    La sostanza drammatica non mi è parsa all'altezza dei mezzi e del cast.
  • Discussione Zender • 11/04/16 14:47
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Ma no d'accordo, neanche secondo me è un capolavoro; è però appunto un buon film, mentre vedo che si è guadagnato un bel po' di sottopalle, almeno qui.
  • Discussione Brainiac • 11/04/16 18:14
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    E' sicuramente un buon film, però io l'ho trovato molto scontato. Non c'è stato mai un momento in cui si lasciasse spazio a un'incertezza, un dubbio. Niente.
    Beh dipende quali dubbi si cercano. Se si cercano da Spielberg e dal cinema mainstream americano dubbi sulla rettitudine dei propri eroi, beh quei dubbi temo proprio non li si troveranno. E devo convenire con voi che con rare eccezioni qesta è una cosa che detesto, nel cinema a stelle e strisce. Rovesciando la medeglia però si denota chiaramente la mano caustica dei Coen, e se è vero che l'american way of thinking cade sempre in piedi è vero pure che il giudice è un mezzo alcolizzato senza sfumature, i poliziotti sono abbastanza goffi e l'intero ambaradam istituzionale è gretto e opportunista. Il personaggio di Tom Hanks riesce a barcamenarsi fra le pieghe ottuse ed esileranti del diritto-internazionale, ed è nella sua umanità spiccia che il lavor di Spielberg si rende un classico esempio di Cinema edificante alla Capra. Usualmente non esattamente la mia tazza di tè, ripeto, ma in quest'occasione stranamente sì. La chicca del burocrate con due telefoni che alza sempre la cornetta sbagliata -per esempio- l'ho trovata una metafora geniale dell'inefficienza e della banalità del Potere.
    Ultima modifica: 11/04/16 18:22 da Brainiac
  • Discussione Tarabas • 12/04/16 16:55
    Segretario - 2069 interventi
    Io l'aggettivo "geniale" lo uso sempre con parsimonia ;)
  • Discussione Brainiac • 12/04/16 17:16
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    Io l'aggettivo "geniale" lo uso sempre con parsimonia ;)
    Ma sì a volte si esagera con gli aggettivi, il film lo davinotterei sulle tre palle e mezzo. Neanche per me è un Capolavoro sia chiaro... Però nel roster moscetto del 2015 resta uno di quelli che mi hanno intrattenuto di più. Eccetto Tarantino -e qualche scorcio di Fury Road (calantissimo ad una seconda visione a dirla tutta)- ho visto poche cose che mi abbiano davvero sopreso.
  • Discussione Galbo • 12/04/16 17:58
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    Tarabas ebbe a dire:
    Io l'aggettivo "geniale" lo uso sempre con parsimonia ;)
    Ma sì a volte si esagera con gli aggettivi, il film lo davinotterei sulle tre palle e mezzo. Neanche per me è un Capolavoro sia chiaro... Però nel roster moscetto del 2015 resta uno di quelli che mi hanno intrattenuto di più. Eccetto Tarantino -e qualche scorcio di Fury Road (calantissimo ad una seconda visione a dirla tutta)- ho visto poche cose che mi abbiano davvero sopreso.


    anch'io ho dato tre palle e mezzo....
  • Discussione Dusso • 22/04/17 11:03
    Archivista in seconda - 1830 interventi
    Didda se potevo avrei copiato e incollato il tuo commento... D'accordissimo su tutto!
  • Discussione Didda23 • 26/04/17 14:46
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Anch'io concordo con quanto hai scritto. Grande Dusso!
  • Discussione Dusso • 26/04/17 20:37
    Archivista in seconda - 1830 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Anch'io concordo con quanto hai scritto. Grande Dusso!

    Grazie :)