Sette minuti di pura meraviglia, un duetto al ritmo di ukulele che si trasforma in un'elegia agrodolce e tenerissima su una vita passata nella vana ricerca dell'amore e sugli amori non corrisposti che durano una vita, dove l'insolita coppia di personaggi, le splendide musiche e le ambientazioni fuori dal tempo e dallo spazio formano un tutt'uno che scioglie lo spettatore con la sua atmosfera incantata e con la sua purezza. Ultimo snodo forse di troppo, di un ottimismo magari non funzionalissimo, ma la magia non ne esce compromessa.
Come si deve sentire triste un vulcano quando è solo... Una vita lunghissima senza compagnia: si rischia lo spegnimento! Qui troviamo un piccolo racconto ricco di sentimento anche se l'enfasi e l'eccesso sono lontani. Alla fine non chiede troppo, il vulcano. Ottima grafica e belle musiche, sublime antipasto per introdurre Inside out.
La Pixar ci ha abituato troppo bene. Da sempre fa precedere i propri film da cortometraggi animati che sono una meraviglia, per gli occhi e per la mente, graficamente superlativi e spesso geniali, moderni e originali, mai convenzionali e capaci di farci ridere o emozionare. Questo Lava è invece tremendo. Una storia insulsa, d'amore impossibile tra due vulcani (?), avete capito bene. Uno sommerso, l'altro in mezzo al mare. Il tutto condito da una canzoncina talmente sdolcinata da rimanere attoniti.
Un piacevole corto, costruito attorno a una canzone (scritta dallo stesso regista) orecchiabile cantata nella versione nostrana dal vincitore di Sanremo Giovani 2015 Giovanni Caccamo e da Malika Ayane. L'animazione è di livello, ma manca quel pizzico di genialità che aveva contraddistinto altri corti Pixar. Simpatica l'idea di sfruttare il tema dell'amore impossibile declinato attraverso il grido d'amore di un vulcano nel bel mezzo dell'oceano. E se alla fine non stesse aspettando Godot? Non male, anche se era lecito aspettarsi di più.
Non manca mai l'originalità nella produzioni Pixar, che siano corto o lungometraggi. In questo caso però lo spunto iniziale è seguito da una storia piuttosto povera, forse inevitabilmente visto che i personaggi sono alquanto "statici". Nemmeno la colonna sonora costituita un un unico motivo dominante è granché. Presente un comparto grafico di alto livello, con paesaggi assai realistici, come le figure marine. Deludente.
Mediocre: ecco una parola con cui non avrei mai pensato di dover etichitettare un cortometraggio Pixar, soprattutto uno di quelli - generalmente geniali - che accompagnano l'uscita dei lungometraggi in sala. Eppure qui la tecnica, al solito più che buona anche se non particolarmente eclatante, non basta a rendere digeribile una storiella di rara melensaggine, accompagnata da una canzoncina che definire sdolcinata è un eufemismo. Anzi, il fatto che sia tecnicamente ben fatto, costituisce un aggravante per lo spreco di talenti impiegati.
Al termine della visione di questo corto si impone una domanda: ma come può essere venuta in mente a qualcuno una storia così insulsa come quella dell’amore tra due vulcani? E poi in quel modo: un vecchio vulcano canterino e una giovane vulcana che sembra un totem da luna park? Senza contare la melensa canzoncina simil-hawaiana, e il nulla totale narrativo che circonda l’esile trama. Perfino l’unico momento vagamente sfizioso (lei che esce dalla parte sbagliata) trova un esito balzano. Sette minuti superflui e inutili.
Un piccolo corto in chiave di musical, che banalizza un po' il tema dell'amore ma lo trasporta comunque amabilmente in un contesto naturalistico niente affatto sgradevole. La canzoncina che fa da leit motiv alla storia è simpatica (sebbene banale) e l'animazione è molto curata, come sempre nei prodotti della Pixar. Ritmo abbastanza veloce, anche per via della breve durata. Buono.
Aspetto tecnico molto curato e soddisfacente, come sempre riguardo ai prodotti Pixar, temi e personaggi toccanti, originalità di fondo (l'amore tra due vulcani nel mare). Magari questa volta il target è quello dei giovanissimi, ma un'occhiata la vale per tutti, comunque. Romantico, dolce e tenero; la Pixar avrà magari fatto anche di meglio, ma è un cortometraggio godibile.
Abbiamo visto, nei film di animazione, molti personaggi animali antropomorfizzati. Mai che la stessa cosa capitasse ai vulcani (qui un vulcano e una... "vulcana"). La cosa lascia perplessi, anche perché la "vulcana" ha una fattezza quanto mai improbabile (mentre "lui", tutto sommato, ci sta ed ha pure un che di simpatico). Ma è la storiella dell'amore fra i due che non regge. Animazione impeccabile, quando si deve far vivere la Natura.
Tutti i vulcani che si amano, tutte le notti si incontrano, là dove i sogni non muoiono mai... i vulcani che si lavano. Melodioso e dal soggetto "arrischiato", non è tra i migliori corti Pixar (tanto più se si pensa all'abbinamento col capolavoro di intensità e densità che è Inside out). Qui si punta in effetti su un romanticismo di grana piuttosto grossa, la cui camera magmatica alimenta piuttosto debolmente un camino comunque spettacolare. Un cartone dall'atmosfera tuttavia intrigante con immagini al solito mozzafiato e una canzone di bell'impatto (da suonare pure con l'ukulele).
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Culto sempre più solitario a quanto vedo: ogni stroncatura me lo fa sentire più vicino. Rivisto qualche giorno fa, l'emozione è stata la stessa di quando lo vidi in sala.
Il vulcano col faccione è un buon candidato a mia nuova immagine del profilo!
DiscussioneZender • 25/04/16 17:09 Capo scrivano - 47782 interventi
Beh insomma... Trivex ci ha ficcato tre pallini e mezzo: non mi pare poco :)