The general - Film (1998)

The general
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The General
Anno: 1998
Genere: gangster/noir (bianco e nero)
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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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Galbo 27/06/10 17:04 - 12392 commenti

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Storia di Martin Cahill, uno dei più famosi fuorilegge della storia irlandesi, assassinato agli inizi degli anni '90 da un sicario dell'IRA. La storia viene raccontata dal bravo regista Boorman attraverso dei flashbacks in un crescendo di tensione tra il gangester e il noir. Sceneggiatra efficace con riprese coinvolgenti e ottima interpretazione di Brendan Gleeson e Jon Voight.

Enricottta 30/06/10 16:36 - 506 commenti

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Mi è piaciuto moltissimo, ritengo che sia girato bene e recitato meglio da quel sornione di Brendan Gleeson che convince tantissimo e trasmette una carica emotiva al suo personaggio che me lo fa amare senza condizioni. Diciamo la verità: ma se "la polizia ringrazia" perché il crimine non prolifera? Perché la coscenza umana non ci permette di tollerare certi comportamenti. Piacevole, nonostante un bianco e nero forse "impegnativo" ma gradevolissimo.

Tarabas 13/09/10 11:36 - 1878 commenti

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Martin Cahill ruba per soldi, per noia e anche un po' per il gusto di beffare la Polizia e il mondo intero. Questo non gli impedisce di essere un padre e un marito singolarmente affettuoso, un capobanda spietato, un selvaggio sapiente che spiega la legge ai suoi avvocati. Ma la storia (vera ma romanzata) messa in scena da Boorman con un gusto visivo straordinario è moralmente ambigua e la grande prova di Gleeson rende ancor più sinistramente simpatico il suo discutibile personaggio. Comunque, cinema di classe superiore.

Daniela 30/12/10 07:46 - 12662 commenti

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Si crede un Robin Hood, ma ruba, oltre per soldi, per il gusto di sbeffeggiare la polizia, non certo per nobili scopi. Dopo aver messo a segno alcuni colpi brillanti, si attira l'ira dell'IRA e ciò gli sarà fatale. Raccontata a ritroso, a partire dall'assassinio, la vita di questo malavitoso irlandese, ribelle e all'occasione anche violento ma pure brav'uomo in famiglia, può interessare grazie alla raffinatezza della messa in scena e alla bella prova di Gleeson, anche se non riesce a convincere, per eccesso di metraggio e di ambiguità. 2+
MEMORABILE: "Noi criminali non molestiamo i bambini! Queste cose lasciamole fare ai preti"

Cloack 77 27/09/12 10:17 - 547 commenti

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Una sceneggiatura magica che trasforma la tragedia in commedia e la commedia in vita e che travalica il personaggio per l'eroe. Ed eroica è l'interpretazione di Brendan Gleeson (semplice e perfetta), di tutti i suoi "discepoli" e di Jon Voight. La scena iniziale o finale è un duello meraviglioso tra due attori.

Caesars 9/05/22 11:10 - 3790 commenti

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John Boorman scrive (da un libro di Paul Williams), produce e dirige questo film dedicato alla figura di uno dei più famosi fuorilegge irlandesi: Martin Cahill. Bella la fotografia in bianco e nero (che Branagh abbia preso ispirazione da qui?), la quale dona alla pellicola un tono da documentario. Ottima la prova di tutti gli interpreti, con un bravissimo  Brendan Gleeson nella parte principale (davvero impressionante la sua rassomiglianza col vero personaggio). Un film sicuramente non perfetto, ma ben realizzato e ben diretto.

Rigoletto 25/09/23 10:05 - 1786 commenti

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Boorman e Gleeson fanno volare alto un film semi-impegnato, costruito bene nelle intenzioni ma che può anche non convincere nella sua interezza. Ottima la scelta di Gleeson (tra l'altro molto somigliante a Cahill, bandito irlandese), qui al primo film come protagonista in solitaria. Eccellente prova che ripaga la fiducia. Poco utilizzato invece Voight, la cui bravura avrebbe potuto essere sfruttata in maniera decisamente migliore. Opinabile l'uso del bianco e nero, forse non del tutto funzionale al progetto.

Nicola81 30/09/23 13:21 - 2857 commenti

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Girato in un ambizioso bianco e nero, racconta la parabola di uno dei più celebri fuorilegge irlandesi, che Boorman (anche sceneggiatore e produttore) tratteggia con eccessiva simpatia dipingendolo come un novello Robin Hood ma suscitando nello spettatore proprio l'effetto opposto. Le quasi due ore scorrono veloci, ma nonostante l'annunciata tragicità dell'epilogo mancano l'amarezza e il pessimismo di fondo tipici del miglior cinema noir. Ottima comunque la prova di Gleeson (che al vero Martin Cahill somigliava davvero), e bravo anche Voight ispettore di polizia che lo bracca.

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  • Curiosità Patrick78 • 24/05/09 20:18
    Magazziniere - 545 interventi
    In un'intervista inedita per la rivista nostrana di cinema CIAK,JAMES ELLROY lo ha citato come uno dei migliori esempi di noir degli anni recenti.
  • Discussione Caesars • 9/05/22 10:59
    Scrivano - 16811 interventi
    L'episodio rappresentato nel film, nel quale Martin Cahill ruba un disco d'oro in un'appartamento è ispirato a quanto successe allo stesso John Boorman, al quale il famoso malvivente rubò il disco d'oro che il regista aveva vinto per la colonna sonora di "Un tranquillo weekend di paura". (fonte: Wikipedia in lingua inglese)