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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

E chi se lo sarebbe mai aspettato? Preceduto da un trailer squallido, presentato da un titolo per niente accattivante (e per una volta la colpa non è dei distributori nostrani, visto che l'originale è THE BIG LEBOWSKI), uscito dopo il buono ma in ultima analisi deludente FARGO, il nuovo film dei fratelli Coen (Joel, regista e sceneggiatore, ed Ethan, sceneggiatore) sembrava destinato a scomparire senza lasciare traccia, e invece... Invece IL GRANDE LEBOWSKI è grande per davvero: divertentissimo, geniale, graficamente entusiasmante, stilisticamente perfetto, recitato alla grande, complesso... In poche parole una gioia per gli occhi. Il cast è fenomenale:...Leggi tutto a un Jeff Bridges che parte un po' spaesato per entrare in parte fino ad immedesimarsi incredibilmente col suo personaggio, si affianca un John Goodman in forma strepitosa. Nel ruolo di Walter, ex combattente del Vietnam guerrafondaio in perenne battaglia con tutti, l'ex Fred dei FLINTSTONES (anche allora amante del bowling) ci regala una performance coi fiocchi, degna del miglior Dom DeLuise. E che dire di Steve Buscemi e John Turturro, due presenze fisse del cinema dei Coen? Il primo veste (bene come sempre) i panni dell'imbecille che interviene nei discorsi senza capirci nulla, il secondo compare solo in un paio di scene lasciando comunque il segno grazie a una caratterizzazione demenziale (il bowling-player spagnolo omosessuale) ed esibizioni corporali da perfetto mimo. Altre figure di contorno (il vicino di casa teatrante, il Grande Lebowski del titolo, un bimbo di 15 anni accusato di furto, tre attori tedeschi improvvisatisi rapitori e molti altri) contribuiscono anche con poche battute a creare personaggi a tutto tondo. Lo stile registico di Joel Coen è ancora improntato a un virtuosismo che lascia spesso a bocca aperta (la scena al bowling che apre il film è girata con grande conoscenza di tecnica e risultati straordinari, così come le tre sequenze dei sogni del protagonista, vero concentrato di grafica applicata al grande schermo), mentre la sceneggiatura di Ethan (con Joel) è favolosa, densa di dialoghi esilaranti e situazioni deliranti (la parte centrale, col pagamento non riuscito del riscatto e il colloquio alla polizia fa veramente scompisciare), con un finale eccellente e momenti riuscitissimi. L'umorismo macabro, la vena ironica e dissacrante dei Coen non ha più confini e si sfoga qui senza limitazioni di sorta, perché IL GRANDE LEBOWSKI è un film libero, genuino, fresco, trasgressivo e imprevedibile, specchio fedele del suo protagonista. Aggiungeteci poi le eccellenti musiche di stampo country-Westcoast, un soggetto complicato al punto giusto e avrete la perfetta dimensione della grandezza di un film destinato a riportare i fratelli Coen sul trono dal quale erano momentaneamente scesi dopo i primi grandi successi. Da vedere!

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Caesars 24/04/07 09:24 - 3773 commenti

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Ecco, questo è uno di quei film che mi fanno pensare che mi sia sfuggito qulcosa: acclamato quasi all'unanimità come il capolavoro dei fratelli Coen a me non è piaciuto molto. Quindi o sbaglio io oppure sbagliano tutti gli altri. Penso di sbagliare io e quindi prima o poi dovrò dargli un'altra possibilità. Intendiamoci, non che l'abbia trovato brutto, ma non è riuscito ad entusiasmarmi come ha fatto con altri. La recitazione di tutti è perfetta e alcune trovate sono decisamente riuscite, ma nel complesso non mi ha convinto.

Renato 29/06/07 23:42 - 1648 commenti

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Il film più riuscito dei fratelli Coen, senza dubbio, almeno a parer mio. Sono sempre stato dell'idea che la commedia sia più adatta alle loro corde della tragedia, e lo splendido Arizona Junior sembrerebbe messo lì apposta per darmi ragione; qui la confusa storia noir (omaggio a Il grande sonno fin dal titolo) fa da contraltare alle vicende di un gruppo di scanzonati perdenti, dal reduce del Vietnam (uno strepitoso John Goodman) all'eterno hippy, dal guru del porno al cowboy e via di seguito... Imperdibile!

B. Legnani 18/02/08 22:02 - 5519 commenti

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Targettizato e cazzeggiante. Attori eccezionali. C’è chi lo può trovare un capolavoro, perché ha momenti irresistibili, indimenticabili (Turturro prima e dopo lo strike è fenomenale – gli otto punti che diventano zero esilaranti etc.). Però qua e là qualcosa funziona un po’ meno bene, quando si valica il limite del surreale e si scade nel non voluto grottesco o quando, per dare soluzione all’enigma, si rimastica un trucco vecchio almeno come "La tabacchiera dell’imperatore" (1942). Buono, ma dei Coen preferisco L’uomo che non c’era.
MEMORABILE: "Questo non è il Vietnam: è il bowling. Ci sono delle regole".

Capannelle 2/03/08 14:47 - 4394 commenti

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Un Fargo ancora più surreale che fa il verso a Pulp Fiction. Personalmente ritengo il risultato un gradino inferiore ai due film citati perché dopo la prima mezzora, strepitosa e ricca di trovate, i dialoghi perdono mordente. Ci sono due scene grandiose: davanti allo sceriffo e la dispersione delle ceneri. Ma anche incastri meno riusciti (la Moore, i nichilisti, i sogni di Lebowski). Un plauso va al rivalutato Bridges, al "leccato" Seymour e a "puliscipalle" Turturro. Dispiace per Buscemi retrocesso al ruolo di timidone senza favella.
MEMORABILE: "Mi hai capito, mezza sega?" "Scusi, non la stavo ascoltando".

Galbo 4/03/08 07:27 - 12372 commenti

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Dopo il capolavoro Fargo, "Il grande Lebowski" è il migliore tra i film dei fratelli Coen. Irresistibile miscela di comicità allo stato puro, grottesco, commedia brillante con venature thriller e acuta riflessione sociologica (non pedante, ma godibilissima) sui nostri tempi. La figura del Drugo diventa facilmente un vero e proprio simbolo di controcultura. Il film, girato con i perfetti meccanismi della commedia (pochissime pause narrative), presenta un cast superlativo con alcune "perle" (un grande Turturro).

Redeyes 5/03/08 10:35 - 2442 commenti

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Lebowski è grande. Un film che non tramonta mai, ed anzi ad ogni nuova visione strappa una nuova perla che magari avevamo perso. Si ricorda, tuttavia, forse più per le singole scene che per un'idea d'insieme ma, qui, non è un problema, visto che stesso discorso si potrebbe fare per molti altri film (al contrario di altre opere dei Coen come Fratello dove sei o Non è un paese per vecchi). Tutto il cast è sopra le righe, ma fra tutti scelgo il geniale Goodman. Gran bel film. Forma un bel dittico sul bowling con Kingpin.
MEMORABILE: Il cunnilinguus di Jesus con la palla da bowling!

Xamini 26/03/08 02:45 - 1244 commenti

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Capolavoro di ritmo e sceneggiatura, questo film coglie anche qualche lode per l'estro registico, specie nel bowling dei titoli di testa o laddove il Drugo è alla ricerca dei suoi sensi. È tutto così grottesco che non si sa mai quel che possa accadere e il merito, oltre che allo script, va indubbiamente a personaggi ed interpreti. Il primo dei quali non può che essere John Goodman, il classico elefante (reduce vietnamita) in una cristalleria; peccato invece per il sottoutilizzato Buscemi, ma ogni altra pedina è perfettamente al proprio posto. Imprescindibile.
MEMORABILE: L'entrata in scena di Maude. Più una tonnellata di altri momenti.

Enrikoses 7/04/08 11:27 - 39 commenti

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Bellissimo film dei Coen. Jeff Bridges con la sua accidia; John Goodman eccellente con la sua, a tratti infantile ma burrascosa, irascibilità; Steve Buscemi nella sua parte di piccolo che viene azzittito; Turturro pedofilo sudamericano leccapalle di biliardo, i nichilisti, i dialoghi grotteschi tipicamente coeniani e quasi tarantiniani, il ritmo, la fotografia, la trama che sfiora il giallo quasi... C'è un po' di tutto in film come questi che ci regalano tante immagini e ci fanno sognare..
MEMORABILE: Una vita per un tappeto... MITICO!

Tromeo 24/04/08 15:49 - 52 commenti

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Il capolavoro dei Coen. Scatenata commedia grottesca che ricalca la trama de Il grande sonno in maniera parodistica e cinefila. Ottimo il cast, dove giganteggia un James Bridges mai così bravo. Esilarante ma anche agghiacciante John Goodman. Un omaggio ai perdenti e ai nostalgici degli Anni Settanta. Il protagonista in realtà si chiama Dude (Tizio), sostituito nella traduzione italiana da Drugo (riferimento assolutamente non pertinente ad Arancia meccanica).
MEMORABILE: Saddam Hussein che porge le scarpe a Dude.

Hackett 26/04/08 13:30 - 1865 commenti

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Bellissimo film, tra i migliori dei fratelli Coen. L'irresistibile Jeff Bridges è un perfetto figlio dei fiori attempato, ma tutto il cast sembra nato per il ruolo che deve interpretare. La storia, surreale e a tratti "allicinata", è un treno che porta lo spettatore ad alta velocità nel divertimento, tra citazioni dei classici noir e personaggi degni di Bukowski. Memorabile.

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Matalo! 13/07/08 10:06 - 1378 commenti

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Il loro film più gelosamente amato, "Big Lebowski" si fa mandare a memoria battuta per battuta, descrive a tutto tondo personaggi marginali ad un mondo spietato e squallido e mette loro in bocca battute che si tramanderanno per decenni. Drugo è un ex grande eroe alternativo che tutti manipolano a loro piacimento, da Lebowski a Maude, che lo usa per essere fecondata. Immenso John Goodman e la sua ossessione per Vietnam ed ebraismo. Praticamente una grande battuta ogni secondo. L'ho visto 28 volte!
MEMORABILE: Troppe ce ne sono: Walter: "E inoltre mantenere un roditore anfibio in cattività è reato". Drugo: "Ma che cazzo fai? La guardia forestale?".

Straffuori 4/08/08 22:09 - 338 commenti

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Divertentissimo, geniale, scorretto, insensato, delirante, pazzo e ottimamente musicato, questo film racconta la storia del "Drugo" magnificamente interpretato da Jeff Bridges e dei personaggi assurdi che lo circondano (su tutti un immenso John Goodman, irresistibile e inarrestabile come un treno merci contro un castello di sabbia a 200mph!!!) all'interno di un misterioso enigma. Trovate esilaranti e risate a non finire. Grande anche Steve Buscemi. Turturro favoloso. Imperdibile. Ogni scena merita.
MEMORABILE: Tutte, ma proprio TUTTE le sbroccate di John Goodman; a Casa del "Figlio di Arthur DB Sellers".

Herrkinski 6/08/08 18:08 - 8052 commenti

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Eccezionale commedia grottesca dei fratelli Coen, ormai diventata di diritto un Cult-Movie. Personaggi bizzarri assolutamente indimenticabili popolano questo coloratissimo film, a partire dal Lebowski del titolo (un ottimo Jeff Bridges), passando per i sempre bravi Buscemi e Turturro, per arrivare al migliore in assoluto: John Goodman, mai divertente come in questo film, veramente incredibile. Il film è ben sceneggiato e la vicenda assume toni sempre più assurdi e spassosi con il passare dei minuti, regalando molte scene memorabili. Ottimo!
MEMORABILE: In assoluto la scena con Walter e Lebowski a casa del "piccolo Larry"!!!

Soga 20/12/08 19:25 - 125 commenti

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La storia di un sopravvissuto della Flower Power Era che, invece di mettere la testa a posto come buona parte dei suoi “colleghi”, continua indifferente la sua vita rilassata e oziosa, fatta di bowling e birre con gli amici, finché non si troverà impelagato in una serie di situazioni assurde e assolutamente spassose. Ottima colonna sonora, un susseguirsi di battute assolutamente surreali e personaggi di cui è impossibile non innamorarsi, con le loro stramberie e la loro fenomenale filosofia “take it easy”. Freghiamocene, no? Andiamo al bowling.
MEMORABILE: Walter: "Dai Drugo, fregatene no? Andiamo al bowling."

Brainiac 6/01/09 18:33 - 1083 commenti

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Le ragioni per cui questo film sia diventato di culto mi sono del tutto ignote. E dire, dato che ammetto di essere prevenuto nei confronti dei Coen (di cui apprezzo solo Fargo), che l'ho visto parecchie volte, sforzandomi di apprezzarne qualcosa. Eppure non ci riesco: la sceneggiatura mi sembra inconcludente e i dialoghi sono soporiferi. Al monologo del cowboy, poi, solitamente mi addormento. Il cast è davvero ottimo ma la storia non mi convince. Controcultura? Mah, casomai mainstream.

Patrick78 16/01/09 13:29 - 357 commenti

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Film di qualità o personaggio da antologia cinematografica? Optiamo per la seconda, anche perché la pellicola dei Coen non avrebbe senso di esistere senza la spasmodica prova attoriale di Jeff Bridges. Contornato da una schiera di soggetti da cure psichiatriche, il nostro eroe si trova calato in un'avventura misteriosa in stile Il grande sonno di Howard Hawks. Ed è forse proprio questo il limite di una sceneggiatura che punto tutto e troppo sulle straordinarie sequenze di Bridges/Goodman/Buscemi e lascia un po' da parte la razionalità. Comunque un cult.
MEMORABILE: Stai per entrare in una valle di lacrime; il cospargimento delle ceneri di Donny.

Daniela 2/05/09 08:55 - 12606 commenti

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Jeff Bridges, appesantito e sciatto, nel migliore ruolo della sua carriera: il pigro, fumato, pacifico ex sessantottino "The Dude" (niente a che vedere con l'Alex di kubrickiana memoria, richiamato dalla versione italiana con "Il Drugo"). Storia senza capo nè coda, introdotta e conclusa da un cowboy che perde il filo del discorso, capolavoro fatto di leggerezza, come leggera è la palla di rovi rotolante che vediamo all'inizio. Cast incredibile, impegnato a tratteggiare personaggi bizzarri ed indimenticabili, per un film da amare senza riserve.
MEMORABILE: Jesus lecca la palla, Walter che dà una lezione al ragazzino demolendo l'automobile nuova, lo spargimento delle ceneri

Pigro 25/05/09 08:42 - 9623 commenti

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Ex hippy sfigato, che vive solo il bowling con due amici, viene coinvolto in un'intricata storia di falsi rapimenti e riscatti, con contorno di personaggi bizzarri e grotteschi. Insomma, un caleidoscopio delirante di ordinaria mediocrità, virata in trip onirico-allucinogeno, per raccontare le quotidiane meschinità e le vacue apparenze di una società composta solo da perdenti. Pessima traduzione italiana del nome del protagonista Dude (cioè Tipo o Figo o Tosto) in Drugo (!?). Un film che avvince e diverte con infinito gusto. Grande cinema.

Saintgifts 30/05/09 23:29 - 4098 commenti

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Tutto comincia su una pista da bowling e lì finisce. In mezzo una ridda di personaggi ben caratterizzati da attori di professione, in una storia nella quale è meglio non cercare di capire qualcosa. Anzi, è senz'altro meglio non immedesimarsi troppo se ci si vuol divertire e prenderlo come una sorta di spettacolo di cabaret, in cui ognuno spara il proprio sketch, qualcuno con tentativi moraleggianti (vedi il cow boy con i baffoni in chiusura). Come usare buoni mezzi umani e tecnologici per confezionare un prodotto che non entusiasma.

Puppigallo 1/06/09 19:44 - 5250 commenti

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Sfiora il capolavoro, grazie a personaggi indimenticabili (il protagonista, fancazzista da competizione, nato stanco; Goodman, con tutte le sue "teorie"; Buscemi, cretino integrale, che meriterebbe l'Oscar solo per come guarda Turturro, con guanto, camicia viola, che gioca a bowling e che, prima di lanciarla, tocca la palla con la lingua). Le situazioni paradossali e spassose non si contano; e che tutto il putiferio parta da un tappeto imbrattato, è un colpo di genio. Bene anche il riccone, con copertina a specchio del Times dove può riflettersi. Stona la Moore, che più che altro infastidisce.
MEMORABILE: Il faccia a faccia tra il protagonista (Drugo) e Jackie Treehorn, Re del porno e nota carogna, che sembra scrivere qualcosa su un foglio ma invece...

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Aal 6/10/10 11:27 - 321 commenti

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Molto divertente e con attori eccezionali, a cominciare da un grandissimo Jeff Bridges e da un memorabile John Turturro (peccato che il suo personaggio abbia una piccola parte). Si tratta di un grande film di attori con dialoghi superbi e intelligenti: una commedia comica coi fiocchi. A parte questo anche io mi annovero nella schiera di coloro che si chiedono perché questo film viene considerato un capolavoro. Fargo lo sopravanza alla grande. Comunque, ce ne fossero di film così!

Tomslick 1/12/09 14:20 - 205 commenti

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Travolgente commedia (gialla?) strapiena di personaggi, situazioni, battute. Col sottofondo dell'indolenza del protagonista (grande Jeff Bridges), alla quale fa da contraltare l'attivismo pericoloso del suo migliore amico (grande John Goodman), la storia si dipana a momenti freneticamente e in altri con giusta lentezza, mescolando le cose in modo perfetto. Ottima regia, ottime interpretazioni. Qualche pecca però c'è: troppa carne al fuoco, poco tempo per cuocerla e personaggi di contorno che restano tali nonostante la loro irresistibilità.
MEMORABILE: I titoli di testa: favolosi.

Pinhead80 1/10/10 13:28 - 4715 commenti

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Joel Coen ci offre una commedia frizzante, infarcita di personaggi assolutamente fuori dal comune (ma poi mica tanto), che hanno in comune una grande passione, quella del bowling. La storia, per quanto bizzarra, diverte ed appassiona. In fondo in ognuno di noi c'è un po' di "Drugo" e questo piace. Assolutamente delirante e strepitoso il personaggio interpretato da John Goodman. E vogliamo parlare della leccata di palla (ovviamente da bowling) di Turturro?

Ilcassiere 9/12/10 15:30 - 284 commenti

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Uno dei miei film preferiti in assoluto. La storia di Drugo Lebowski (un Jeff Bridges da premio oscar) è grottesca e surreale, una miscela perfetta tra comicità e thriller strampalato. La sceneggiatura non perde un colpo e quasi tutti i personaggi sono a dir poco indimenticabili. Innumerevoli le scene "cult": da Turturro che lecca la palla da bowling allo spargimento delle ceneri controvento. Un plauso ai geniali fratelli Coen... capolavoro assoluto!

Paruzzo 14/01/11 23:41 - 140 commenti

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Uno straordinario Jeff Bridges, affiancato da un altrettanto straordinario John Goodman, veste i panni di uno dei personaggi più inverosimili e più riusciti della commedia grottesca. I dialoghi rendono questo film un vero e proprio capolavoro e l'improbabile vicenda non può che coinvolgere lo spettatore.

Lupoprezzo 30/01/11 19:46 - 635 commenti

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Partendo da uno scambio d'identità e da un tappeto rovinato, i fratelli Coen affinano le armi e fanno la punta all'ironia, in un film che probabilmente rappresenta appieno la loro poetica. Personaggi eccentrici, unici e grotteschi: dallo spassoso Goodman all'irriverente Turturro, dal mingherlino Buscemi al mitico Jeff Bridges (il suo "Dude" è già leggenda). Al solito ben sceneggiato, interpretato e diretto. Il personaggio della Moore e le allucinazioni lisergiche di Bridges però non mi sono piaciute granché.

Domino86 19/03/11 17:33 - 607 commenti

I gusti di Domino86

Una grande pellicola con un Jeff Bridges in ottima forma (non fisica) che dà prova della sua bravura; ben ideato il personaggio interpretato da John Goodman. Un equivoco dietro l'altro portano al "Drugo" una serie di disguidi e un sacco di botte! Il gioco del bowling è molto significativo per il film. I fratelli Coen, che siano in coppia o singolarmente, meritano!

Nando 10/04/11 15:34 - 3806 commenti

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Una pellicola sorprendente che miscela con tempi perfetti surrealismo, thriller e commedia. Le vicende di un hippy appassionato di bowling che s'imbatte in nuna intricata situazione tra un viaggio onirico ed un trip. Cast validissimo in cui emerge, a parer mio, Goodman nei panni di un nostalgico reduce di pseudo religione ebraica.

Didda23 26/04/11 15:02 - 2424 commenti

I gusti di Didda23

Film cult della mia generazione, si apprezza per le sfumature e le tinte coloratissime che i fratelli Coen sono riusciti a dipingere su questa magnifica pellicola. I personaggi sono vivi, sinceri, ognuno con le proprie caratteristiche poco convenzionali. Ottimo Goodman, eccelso Bridges, castigato Buscemi (giustamente punito dopo la parlantina in Fargo...). Ottima la regia e straordinaria la sceneggiatura. Film da vedere e rivedere. Capolavoro assoluto!

Jcvd 14/05/11 17:21 - 258 commenti

I gusti di Jcvd

La fama di questa pellicola è assolutamente meritata. I fratelli Coen mettono a segno un colpo vincente grazie soprattutto a due protagonisti ispiratissimi e a scenette esilaranti. Il personaggio di Walter è tra i più belli e simpatici mai apparsi sullo schermo. Uniche pecche: le visioni di Lebowski e il finale un po' incompleto.
MEMORABILE: Tutte le scene con Walter!

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Ishiwara 13/06/11 23:11 - 214 commenti

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Rasenta la perfezione, non c'è altro da dire. Una sceneggiatura che su una base quasi da noir (il protagonista deve incontrare una serie di personaggi per raggiungere il suo scopo come in un'indagine) inanella una serie fantastica di situazioni comiche a tratti esilaranti e spesso surreali. Una galleria di personaggi perfetti, senza alcuna eccezione (anche quelli marginali). Dialoghi riuscitissimi ed un ritmo sostenuto. Il terzetto Bridges-Goodman-Buscemi è meraviglioso. Difficile trovare un difetto. Da vedere e rivedere.
MEMORABILE: Il furetto nella vasca; l'agente di polizia al deposito d'auto; il salto dall'auto in corsa; "Come dice Lenin..." "Obladì obladà" "Lenin, non Lennon!"

Manfrin 31/12/11 13:11 - 391 commenti

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Splendida opera dei fratelli Coen con un dissacrante Jeff Bridges ben sostenuto da un ottimo Goodman invischiati in una faccenda ben più grande di loro e dove persino la morte viene esorcizzata. Dialoghi molto divertenti e grande galleria di personaggi unici.

Ford 8/05/12 21:23 - 582 commenti

I gusti di Ford

Commediona divertente con personaggi memorabili e scene cult, regia ispirata (soprattutto nelle parentesi oniriche), musiche perfette, grandi attori e dialoghi scoppiettanti. Un film praticamente perfetto. Così perfetto da risultarmi un po' stucchevole nel suo programmatico intento di trasformare ogni scena in una scena leggendaria. La voce fuori campo disturba.

Harrys 27/06/12 00:10 - 687 commenti

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Vivaddio il cinema delle volte trascende la materia che lo costituisce per rivelarsi nell'impatto col mondo una fucina di piccole grandi profezie. Sociologia davvero spicciola, se si considera il laido oggetto della questione: l'effigie del parassita, apatico ed abulico al limite dell'ignavia, un essere senza tempo, decontestualizzato com'è da qualsivoglia contesto (od excusatio) storico... eppure anche lui, il Dude (e i Coen concorderanno), merita un pertugio in questo angusto mondo. Script immenso, vetta definitiva. ****1/2

Ryo 28/10/12 15:19 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Potentissima commedia demenzial-grottesca dalle vicende più disparate che coinvolgono il protagonista tirato in ballo (magnifico Jeff Bridges), che subisce il tutto senza battere mai ciglio, coadiuvato da un Jhon Goodman forse nel suo personaggio più riuscito di sempre. Favolose le sequenze oniriche vissute dal "drugo" in alcune fasi. Spaesante anche il finale non-finale con un simpatico risvolto metacinematografico. Divertentissimo, dal ritmo sempre vivo, un piccolo gioiello.
MEMORABILE: "Avete qualche indizio?" "Certo, quattro detective sul caso, facciamo i turni!"; La tavola piantata a terra con sedia incastrata; Il funerale; L'artista.

Piero68 12/11/12 09:17 - 2955 commenti

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Non è probabilmente soltanto uno dei miglior film dei Coen Bros, ma anche, probabilmente, l'unica loro vera commedia pura. Un film dove in alcune scene si ride davvero di gusto. Inizia un po' sottotono, ma poi quando le caratterizzazioni e i dialoghi vengono fuori diventa quasi irresistibile. Perchè non c'è solo Dude a tenere alta la sceneggiatura, c'è un nugolo di personaggi davvero disegnati col cesello e magnificamente diretti ed interpretati da calibri tipo Goodman, Buscemi, Gazzara, Turturro... Da vedere e rivedere.

Fauno 19/12/12 11:00 - 2206 commenti

I gusti di Fauno

C'è un ciccione di nome Goodman che qualche grassa risata me l'ha strappata, come anche una serie di equivoci, specie quello iniziale; la Moore recita ottimamente e il caro Gazzara si vede che ha lavorato nei Bmovies... Ma il film? Come un pupazzo di neve che si squaglia al primo sole o un abete di cera con petardi e girandole che fa un gran baccano e poi restan solo la cenere e le cera fusa. Posso aggiungere che a qualcuno si sarà di sicuro potenziato il proprio grado di podofilia feticista...
MEMORABILE: Le colonne sonore di "Alla ricerca del piacere" e "Tutto a posto niente in ordine" spudoratamente sfruttate per questo obbrobrio.

Rambo90 28/01/13 00:46 - 7661 commenti

I gusti di Rambo90

Una commedia strampalata, che strappa grosse risate e qualche piccola riflessione, diretta con garbo e maestria dai fratelli Coen, che sanno gestire un cast stratosferico e una vicenda particolarmente stramba. Bridges e Goodman sono adorabili, ma anche tutti gli altri componenti del cast contribuiscono alla buona riuscita della pellicola. Ottima la colonna sonora.
MEMORABILE: "Rivoglio le mie mutande sporche".

Mickes2 15/07/13 09:50 - 1670 commenti

I gusti di Mickes2

C’è il Drugo che passerebbe a trovarli solo per bisogni fisiologici; che vuole andare a prelevare. C’è il white russian, il tappeto, gli indumenti da fricchettone, le allucinazioni, Ben Gazzara pornografo. C’è Walter con la pistola che dice: “Questo non è il Vietnam, è il bowling, ci sono delle regole cazzo!" “Smokey stai per entrare in una valle di lacrime!” C’è la sigaretta sui pantaloni spenta con la birra. C’è Walter che vola dalla macchina: “Conquistiamo la collina!”, sbotta, umilia Donny, frantuma parabrezza. C’è lo sceriffo, Jesus. Magico.

Disorder 20/11/13 13:40 - 1416 commenti

I gusti di Disorder

Uno dei cult assoluti della mia generazione, ma per me quasi un mistero. Ci sono molte battute divertenti (quasi tutte di Goodman) ma il film alla fine mi pare nulla più che uno sterile esercizio di stile coeniano, una galleria infinita di piani sequenza "cool" e dialoghi inutilmente prolissi. Drugo poi è un buon personaggio, ma alla lunga viene alla noia, col suo stanco trascinarsi lungo tutto la pellicola. Insomma, non dico che sia un brutto film ma a mio parere siamo lontani dai veri capolavori dei Coen.

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Jandileida 20/07/14 21:01 - 1558 commenti

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Cultone generazionale, ormai mitologico, centrato sulla grandiosa figura del Drugo (un Bridges d'eccezione): già solo per aver partorito un personaggio del genere i fratelloni Coen, che apprezzo molto ma dei quali non sono un fan sfegatato, meritano tutti i riconoscimenti a loro tributati. Se poi anche la sceneggiatura regala grandi momenti tra il surreale e il grottesco (con dialoghi a volte geniali) e se a Bridges si aggiunge il reduce Goodman, beh, per me siamo davanti a un capolavoro. Ogni nuova visione è sempre un piacere da assaporare con gusto.

Bizzu 4/10/14 00:32 - 217 commenti

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Come ogni cult movie, questo Lebowski ha una fama che supera il suo reale merito. Le molte scene cult e divertenti affogano in due ore di nulla, e alla fine del film sinceramente non ho capito se fosse stato fatto per dire qualcosa (ma cosa?) oppure per divertire (e non ci riesce sempre). Insomma, il film rispecchia il suo protagonista, diventando carismatico nonostante la sua insulsaggine. Promosso, ma per favore leviamolo dal piedistallo.

Ultimo 8/11/14 21:12 - 1652 commenti

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Geniale commedia dai fratelli Coen, difficile da commentare proprio perchè difficile è offrirne una descrizione completa. Partiamo col dire che ruota attorno alla figura di Jeff, scambiato per omonimia con un riccone paraplegico: da lì iniziano le sue avventure/disavventure, accompagnato dai due amici di sempre, con i quali condivide la passione del bowlig e da una serie di personaggi secondari esilaranti. Cast stellare, con Bridges e Goodman fenomenali. Commedia, ma non solo. Un film da non perdere!
MEMORABILE: John Turturro che si appresta a tirare la palla verso i birilli vestito in un modo assurdo; Goodman che distrugge l'auto.

Minitina80 25/03/15 10:25 - 2976 commenti

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Una commedia straordinaria, dai tempi perfetti e dalla sceneggiatura incredibilmente divertente e irriverente. Ognuno dei personaggi, anche tra i secondari, è delineato alla perfezione, sia nella psicologia che nel look. I dialoghi hanno la forza di restarti addosso per la loro efficacia e talvolta incredibile follia; sono veramente tante le battute memorabili che si potrebbero citare. Non resta che goderselo in tutta tranquillità.

Homesick 10/05/15 16:21 - 5737 commenti

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Per molti è un cult; guardandolo in modo spassionato si rileva invece una storia poco originale e piuttosto amorfa e fragile nel suo abbordare commedia nera e azione di marca pulp con squarci onirico-grotteschi sovrabbondanti e pretenziosi, e servire in ultimo una conclusione tirata via. I Coen ribadiscono di saper coniugare con profitto le immagini ad una ricca colonna sonora, mentre ogni singolo attore - in primis Goodman, incontenibile energumeno che sovente ruba la scena al bighellone Bridges - riempie con la sua eminente presenza i flosci involucri di personaggi stereotipati.
MEMORABILE: La copertina del fake-lp del gruppo "Autobahn", che fa il verso all'omonimo album dei Kraftwerk.

Lou 27/08/15 22:04 - 1119 commenti

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Uno dei migliori film dei Coen, con un Jeff Bridges perfetto nel ruolo del super-indolente Drugo, disoccupato e appassionato di bowling, che pratica con i suoi amici disastrati. Drugo viene coinvolto suo malgrado in un assurdo intrigo, ma non è importante la successione degli eventi quanto il quadro di umanità perduta descritto con maestria e ottimamente interpretato da un cast di alto livello. Superbo l'uso delle immagini, con bellissime sequenze psichedeliche e scene da antologia, con effetti potenti ed esilaranti.
MEMORABILE: Le mosse di John Turturro in completo viola che gioca a bowling.

Fabbiu 5/02/16 16:06 - 2133 commenti

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Commedia brillante, probabilmente la più ricordata dei Coen, che ha impresso nell'immaginario collettivo la figura del trasandato protagonista Drugo, il perfetto Jeff Bridges: un semplice e tranquillo hippie da un lato, uno stile di vita per non dire una vera e propria filosofia dall'altro. Ritmo sempre vivace, situazioni mai prevedibili tra il grottesco e lo spietato realismo e una raffica di battute che fanno sempre centro. Un viaggio onirico nella decadente società contemporanea. Ottime le due spalle: i bravissimi Goodman e Buscemi.

Paulaster 3/11/16 09:53 - 4375 commenti

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Un racconto che è una sorta di favola postmoderna con i buoni e i cattivi che incrociano i ruoli in un intreccio surreale. Un tocco di western (palle da bowling al posto delle pallottole) e riferimenti pacifisti assortiti per criticare anche l'arrivismo di Los Angeles e una polizia compiacente. Bridges diventa il drugo per antonomasia e Goodman è superlativo (nota anche per Turturro versione gay). Scene oniriche che si ricordano e battute indimenticabili con il gusto del grottesco.
MEMORABILE: Jesus; Input e output; Un giorno l'orso; La valle di lacrime; L'elogio funebre.

Il ferrini 14/11/16 18:15 - 2337 commenti

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Commedia cult che trova la sua forza principale nell'interpretazione di Goodman, al quale i Coen affidano i momenti migliori, ma il cast è di un livello tale che anche i particolari più insignificanti diventano memorabili (basti pensare al ruolo di Buscemi). Lo script è di quelli che non si dimenticano: un fuoco di fila di battute che non si vedeva dai tempi di Virgil Starkwell. Due ore di puro intrattenimento, diretto e recitato in modo magistrale.

Taxius 26/03/17 13:39 - 1656 commenti

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Una delle più belle e divertenti commedie americane che abbia mai visto. Geniale, assolutamente geniale a partire dalla causa scatenante di tutta la vicenda, ovvero due scagnozzi che scambiano il nostro protagonista per un omonimo milionario e gli urinano sul tappeto. La trama è surreale ed è tutto un rapimento, scambi di persona e personaggi assai eccentrici. Un film con un cast stellare, in cui ogni singolo personaggio è una perla di bellezza. Ottima la regia e, alla fine, ottimo tutto. Nel suo genere un vero capolavoro.
MEMORABILE: John Turturro e la palla da bowling.

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Vito 1/03/18 15:57 - 695 commenti

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Assolutamente fantastico. Una versione del Grande sonno di Chandler completamente folle e divertentissima. I personaggi di Bridges e Goodman sono ormai storici, l'hippy (ispirato al sessantottino Jeff "The Dude" Dowd) e il veterano del Vietnam (ispirato invece al regista John Milius) uniti insieme in un'avventura intricatissima e fuori di testa. Regia, montaggio, fotografia, sceneggiatura e ritmo perfetti. Un vero cult da vedere e rivedere che non annoia mai.
MEMORABILE: I nichilisti stile Kraftwerk; "Questo è il tuo compito Larry?"; Il servile Philip Seymour Hoffman; Le visioni oniriche di Lebowski.

Rocchiola 25/06/18 15:43 - 952 commenti

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Altro capolavoro dei Coen. Scambiato per una parodia del noir è piuttosto un nostalgico elogio dei perdenti raccontato come una versione moderna dell’hard-boiled alla Chandler. Come non amare questi sbandati nullafacenti che in fondo non fanno male a nessuno a partire da Bridges hippy invecchiato nel ricordo dei falliti sogni libertari, passando per Goodman irascibile reduce dal Vietnam e Turturro-Jesus purpureo giocatore di bowling messicano. I magnifici inserti onirici hanno le coreografie dei musical anni 30 ma con le canzoni di Bob Dylan.
MEMORABILE: "La vostra rivoluzione è finita, gli sbandati hanno perso"; Lo spargimento delle ceneri di Donny; La plateale entrata in scena di Jesus Quintana.

Berto88fi 5/06/18 11:19 - 216 commenti

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Eccezionale commedia, vista e rivista diverte come la prima volta: irriverente, folle e scanzonata, basata sulla storia senza senso del tappeto che dava "un tono all'ambiente". I personaggi sono la vera potenza del film: Buscemi, Turturro, Hoffman, Bridges e più di tutti Goodman al top: impossibile non ridere quando è in scena. Sicurmaente un cult nel suo genere e forse il miglior film dei Coen.
MEMORABILE: "Smokey, amico mio, stai per entrare in una valle di lacrime"; "Segna zero!"

Modo 7/08/18 19:07 - 948 commenti

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Stravagante e grottesca commedia dei fratelli Coen dai meccanismi perfetti e ben sceneggiata. La storia forse, se vogliamo trovare un lieve difetto, procede un po' stancamente verso il finale. Restano memorabili le prove di Jeff Bridges e di uno strepitoso John Goodman, il vero mattatore del film, ma tutto il cast è stellare. Degna di nota pure la colonna sonora.

Noodles 25/03/20 17:59 - 2196 commenti

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C'è qualcosa di Tarantino in questo bizzarro e imperdibile capolavoro del grottesco. I dialoghi sferzanti, lo stile dei personaggi, gli ammiccamenti feticisti. Ma c'è anche tantissimo dei fratelli Coen, che arrivano probabilmente alla loro vetta dipingendo una storia assurda ma grandiosa, animata da personaggi indimenticabili come sempre nelle opere dei due registi. Verso la fine perde qualcosa ma resta comunque un grande film, anche se forse non piacerà a tutti. Grande colonna sonora.

Lupus73 5/08/20 16:43 - 1485 commenti

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I Cohen sfornano una spassosa e intelligente commedia a leggere tinte crime che riesce anche a superare Fargo. La componente migliore di questo prodotto equilibrato e ben miscelato è la brillante caratterizzazione dei personaggi principali, Drugo/Bridge su tutti: un pigrissimo e simpatico ex freak degli anni '70 che non perde occasione per farsi spinelli e white russian (in versione easy); e che dire del fracassone, attaccabrighe, reduce del Vietnam Walter/Goodman? Raccontata come storiella dal narratore, funziona e scorre bene, con dialoghi memorabili.
MEMORABILE: Drugo: "Ho lavorato nel settore musicale per un po'. Sì, in tournée con i Metallica. Facevo il tecnico del suono. Una manica di stronzi!".

Il Dandi 23/08/20 12:09 - 1917 commenti

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Lebowski fa rima con Bukowski e come il poeta alcolizzato e bighellone è personaggio di formazione, destinato a divenire di culto per chi ha avuto la fortuna di incontrarlo da adolescente (alcune battute del film sono divenute gergali), ma che difficilmente arriverà a sconvolgere chi vi si avvicina in età adulta. Omaggio alle pulp novel chandleriane anni '40 alla luce delle Pulp fiction tarantiniane anni '90, un Grande sonno lisergico impreziosito da un cast iconico e da una regìa visionaria, ma proprio come un trip infila momenti spassosi per interrompersi senza un degno compimento.
MEMORABILE: Il tappeto che "dava un tono all'ambiente".

Rufus68 28/02/21 00:23 - 3819 commenti

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Il Coen touch attinge a una delle sue vette. La trama, quasi gialla (una garbata rivisitazione di Chandler?), è il pretesto per una galleria di personaggi strampalati e assai felici nella caratterizzazione che si susseguono con ritmi ariosteschi per tutta la durata. In filigrana, invece, il film è il rimpianto agrodolce d'un epoca ideale (i Sessanta), ormai inattingibile ma capace di riscattare la disillusione con tale empatica epopea degli sconfitti. Bridges perfetto così come il contorno di caratteristi e star in secondo piano (Turturro memorabile). Grande score, ovviamente.

Fulleffect 28/09/21 20:06 - 107 commenti

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L'intreccio viene dritto dal noir anni '40: un uomo si trova, suo malgrado, immischiato in un complesso affare di rapimenti, debiti e inganni. Solo che i Coen imbastiscono il tutto nel modo più intelligente e divertente possibile, costellando la narrazione di personaggi grotteschi, tutti ugualmente memorabili, e di situazioni assurde. Impossibile non innamorarsi del protagonista e del suo gruppo di amici, giocatori incalliti di bowling tanto convinti delle loro ragioni quanto inetti e fuori posto nella vita. Troppe le scene geniali, troppe le invenzioni visive. Cinema al suo meglio.
MEMORABILE: L'entrata in scena di Jesus; Il sogno in stile musical anni '50; Tutte le scene con John Goodman che cita il Vietnam a sproposito.

Giacomovie 1/05/23 19:13 - 1397 commenti

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A un eccentrico disoccupato viene assegnato il compito di consegnare il malloppo a dei rapitori. Pellicola ricca di idee e di immaginazione che determinano il vivace susseguirsi di situazioni tra il grottesco e il fantasioso. L'intensità cala nel finale ma resta un film di notevole spessore, non per tutti i gusti ma sicuramente con tutti i requisiti per rimanere un cult.

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Magerehein 22/04/23 11:23 - 977 commenti

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E' incredibile osservare dove possa condurre un banale tappeto rovinato... La vicenda, tanto intricata quanto grottescamente surreale, è difficilmente dimenticabile, soprattutto per il carosello di "sagome" (figure di secondo piano incluse, si veda l'esilarante Turturro) che la compongono. Non tutto è perfetto: nella seconda metà ritmo e mordente calano, c'è qualche dialogo che si sarebbe potuto risparmiare (il film sarebbe stato più snello) e il personaggio della Moore non piace. Il protagonista Bridges fa simpatia, ma chi ruba davvero la scena è il guerrafondaio Goodman. Notevole.
MEMORABILE: "Stai per entrare in una valle di lacrime"; Le movenze di Turturro al bowling.

Gabigol 31/07/23 13:16 - 569 commenti

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Qualcosa lo zavorra dal raggiungere la "vetta-capolavoro", forse la sceneggiatura che si risolve in una bolla di sapone. Ma lo sfoggio di personaggi indimenticabili, l'inesorabilità dei dialoghi e l'espressione ironico-grottesca sono tutti elementi che concorrono a restituire scorci di grande cinema. Un cinema che non rinuncia né a qualche piccola riflessione politico-sociale (la filosofia del Drugo; lo sceriffo fascistoide; l'omonimo Lebowski con la sua ricchezza) né all'obiettivo ultimo: affabulare lo spettatore con il disinteressato racconto di una storia. Meritatamente un cult.
MEMORABILE: Ogni scena al bowling; L'orinata sul tappeto; L'entrata di Maude; La cicca accesa in macchina; L'interrogatorio a Larry; Le ceneri; I nichilisti.

Aco 23/10/23 10:16 - 213 commenti

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Surreale, sconclusionato, divertente e insieme tragico, il film presenta una umanità che è l'esatto contrario del sogno americano. Persone che vivono ai margini della società, che non sono affatto interessate a far parte di un mondo così spietato e materialista, senza tuttavia appartenere neppure al mondo dei falliti. Hanno trovato un loro equilibrio e proprio in questo sono dei Grandi come il protagonista perché sanno accontentarsi di piccole cose e sfidare con una incoscienza a metà strada tra la follia e il coraggio i potenti. Da vedere.
MEMORABILE: Il tappeto di Lebowski.

Reeves 16/11/23 00:04 - 2152 commenti

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Una storia demenziale nella quale si mescolano trovate visive (non sempre riuscitissime, come quando il protagonista si libra in volo sopra la città), dialoghi a volte straordinari e una serie di trovate di sceneggiatura decisamente sorprendenti. Col passare degli anni il film continua a funzioinare, ma certamente Tarantino è un'altra cosa, anche se i Creedence in colonna sonora fanno la loro figura.
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  • Discussione Brainiac • 1/12/17 09:15
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Kanon ebbe a dire:
    Il ferrini ebbe a dire:
    Premesso che come qualsiasi essere normodotato amo questo capolavoro e non sarò mai abbastanza grato ai Coen per le risate che mi procura ogni volta che lo guardo, vorrei porre una domanda:

    quando il tizio esce di casa e fa a pezzi la macchina di Drugo fracassando tutti i vetri, dov'è Donnie (Buscemi)?


    Non so risponderti però ho scoperto di avere un IQ sotto la media umana :-)

    Siamo in due!!! Amo molto l'ultima parte della carriera dei bros: True grit, Inside Llewyn Davis, A serious man li trovo bellissimi, il Drugo non mi ha mai scucito una risata, lo trovo farraginoso.
  • Discussione Zender • 1/12/17 09:44
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sì Ferrini, lasciamo proprio perdere il normodotato. Qui va mantenuto sempre il rispetto per chi non la pensa come te (e come me, in questo caso, visto che lo trovo uno dei migliori Coen di sempre se non IL migliore) sui film. Quella che può per te essere una battuta (e son certo che così la volessi intendere) può suonare sgradevole per coloro a cui il film non è piaciuto. Bravi Kanon (ha risposto nel migliore dei modi) e Brainiac a prenderla "bene".
  • Discussione Tarabas • 1/12/17 11:53
    Segretario - 2069 interventi
    Personalmente, nemmeno io sono mai riuscito a capire l'alone di mito che circonda il film, mi è piaciuto ma non mi ha rivelato alcunchè di definitivo sulla vita, la morte, l'aldilà o altre quisquilie di cultura generale (Sergio Caputo, L'astronave che arriva, cit.).

    Un po' lo stesso effetto che, ai tempi, mi fece (o non mi fece) La versione di Barney di Richler, che molti avevano assunto come testo sapienziale, tipo le Upanishad o il Libretto Rosso.

    Come direbbe Paolo Bitta, de gustibus...de gustibus.
    Ultima modifica: 1/12/17 11:53 da Tarabas
  • Discussione Thedude94 • 1/12/17 16:14
    Call center Davinotti - 19 interventi
    Il ferrini ebbe a dire:
    Premesso che come qualsiasi essere normodotato amo questo capolavoro e non sarò mai abbastanza grato ai Coen per le risate che mi procura ogni volta che lo guardo, vorrei porre una domanda:

    quando il tizio esce di casa e fa a pezzi la macchina di Drugo fracassando tutti i vetri, dov'è Donnie (Buscemi)?


    Si intravede sullo sfondo che riesce ad uscire dalla macchina e scappare nel vialetto giusto in tempo
  • Discussione Il ferrini • 1/12/17 17:29
    Segretario - 95 interventi
    Ho scritto quella frase perché la mia domanda poteva sembrare una critica al film. Non credo di dovere né scuse né spiegazioni.

    Grazie a TheDude94 per la risposta.
  • Discussione Zender • 1/12/17 18:43
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Bene, sappi solo che qui non si definisce non normodotato chi non ha i tuoi gusti. Non credo di dover aggiungere altro.
    Ultima modifica: 1/12/17 18:59 da Zender
  • Homevideo Rocchiola • 25/06/18 15:53
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Bluray Cecchi Gori per così dire accettabile, che sembra un DVD potenziato piuttosto che un BD, per fortuna sorpassata dall'edizione rimasterizzata nel 2012 a cura dell'Universal che presenta un video più definito rispetto alla CG. Anche l'audio italiano in DTS 5.1 appare migliorato soprattutto durante le canzoni ed i numeri musicali.

    https://www.amazon.it/grande-Lebowski-Jeff-Bridges/dp/B009D0SEI8/ref=tmm_blu_title_0?_encoding=UTF8&qid=&sr=

    Ultima modifica: 27/06/18 10:59 da Rocchiola
  • Musiche Rocchiola • 26/06/18 09:05
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Il film ha una colonna sonora davvero spettacolare curata dal fido Carter Burwell e prodotta da T-bone Burnett, con una scelta molto eterogenea di brani più o meno famosi.
    Ecco la lista della pubblicazione in CD della Mercury:
    1. The man in me - Bob Dylan
    2. Her eyes are a blue million miles - Captain Beefheart
    3. My mood swings - Elvis Costello
    4. Ataypura- Yma sumac
    5. Traffic boom - Piero Piccioni
    6. I got it bad and that ain't good - Nina Simone
    7. Stamping ground - Moondog with orchestra
    8. Just dropped in - Kenny rogers - e first edition
    9. Walking song - Meredith monk
    10. Ck das mir verblieb - from the Opera "Die tote stadt"
    11. Lujon - Henry Mancini
    12. Hotel California - Gypsy Kings
    13. Technopop - Carter Burwell
    14. Dead flowers - Townes Van Zandt

    Anche se oltre a questi brani va sicuramente aggiunta una spettacolare versione di Viva Las Vegas eseguita da Shawn Colvin che stranamente non appare nel CD succitato, ma è recuperabile nel disco della Rhino del 1995 Till the Night is Gone: A Tribute to Doc Pomus .

    Ma nel film ci sono anche delle vere e proprie citazioni musicali a partire dalla presenza di Aimee Mann ex cantante del gruppo folk-pop dei Til Tuesday e poi cantautrice in proprio autrice anche della colonna sonora del film Magnolia.
    E quando Drugo si reca per la seconda volta nello studio di J.Moore, parlando del nichilista interpretato da P.Stormare, gli viene mostrato un disco di una sua fittizia band technopop chiamata Autobahn che in verità è il titolo del quarto disco del gruppo tedesco elettronico dei Kraftwerk, citati anche nella copertina del finto disco mostrato nel film che richiama palesemente quella del loro settimo album The Man Machine del 1978.

    Ultima modifica: 26/06/18 14:24 da Zender
  • Discussione Daniela • 20/06/19 22:12
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Il film è disponibile sulle piattaforma NETFLIX. Come certo sa chi la utilizza, ad ogni titolo sono abbinate una o più parole chiave per facilitare la ricerca.
    Quelle indicate per il film dei fratelli Coen sono le seguenti: "Detective amatoriali", "Cannaioli", "Umorismo inglese".
  • Homevideo Rebis • 19/01/20 10:47
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Leggo che il br Universal usa DNR come malta e i volti degli attori appaiono piallati; a livello di colorimetria è tutto sballato... Ieri ho visto il br CG che invece ha una definizione molto cinema like (pare derivato da telecinema), forse un po' datato ma con incarnati realistici e un buon dettaglio complessivo. Una visione davvero piacevole. L'audio ita/eng mi è sembrato coinvolgente.

    http://www.dvdbeaver.com/film/reviews/bigl.htm
    Ultima modifica: 19/01/20 11:10 da Rebis